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Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
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Ue, è un caso il «piano segreto» per «sabotare l’economia dell’Ungheria» contro i no di Orban sull’Ucraina: «Un boomerang diplomatico»
Il documento svelato dall’Ft e redatto da funzionari Ue del Consiglio è stato disconosciuto da tutti: la Commissione dice di non averlo visto, gli Stati lo «declassano» a un «suggerimento» non in linea con i negoziati. Ma Budapest: «Ricatto evidente»
È un caso il documento redatto da funzionari Ue del Consiglio diffuso dal Financial Times , che delinea «le modalità per sabotare l’economia ungherese a meno che non accetti di rinunciare al veto contro il piano di finanziamento dell’Ucraina in un vertice speciale questa settimana».
Il premier Orbán si sta opponendo al piano di aiuti da 50 miliardi per Kiev da finanziare attraverso il bilancio comunitario. Già al Consiglio europeo di dicembre aveva messo il veto e nel tentativo di superarlo è stato convocato un Consiglio europeo straordinario per il primo febbraio. La pazienza dei leader Ue sembra finita, ma la linea ufficiale portata avanti fin qui con Budapest è quella del dialogo nonostante le difficoltà. Tuttavia per aumentare la pressione su Orbán da giorni stanno uscendo indiscrezioni che poi vengono ridimensionate dagli Stati membri (a loro spetta la decisione finale su come aiutare l’Ucraina).
L’ultimo episodio è il documento con la strategia per indebolire l’economia ungherese, di cui la Commissione Ue ha detto di non essere a conoscenza: «Fa riferimento a un funzionario del Consiglio. Non abbiamo visto il documento e non siamo nella posizione di commentare», ha detto un portavoce. «Il piano si baserebbe sull’impegno di altri leader dell’Ue — riferisce il Financial Times — a congelare tutti i finanziamenti dell’Ue a Budapest in caso di veto di Orbán, innescando un possibile calo della fiducia degli investitori nel Paese».
Il documento è un vero boomerang diplomatico, che ha permesso a Balázs Orbán, il direttore politico del premier ungherese, di fare la parte della vittima e di scrivere su X che «Bruxelles ricatta l’Ungheria come se non ci fosse un domani, nonostante abbiamo proposto un compromesso». Secondo il FT Budapest «avrebbe accettato la modifica del bilancio dell’Ue e addirittura un nuovo debito congiunto purché conservasse il diritto di rivedere il pacchetto ogni anno e bloccarlo se necessario». Per Balázs Orbán «ora è chiarissimo: questo è un ricatto e non ha nulla a che fare con lo stato di diritto. E ora non cercano nemmeno di nasconderlo!».
Fonti diplomatiche europee si sono affrettate a ridimensionare il testo del Consiglio e a spiegare che «non delinea alcun piano specifico relativo al bilancio Ue e allo Strumento per l’Ucraina né alcun piano relativo all’Ungheria». Un funzionario Ue ha spiegato che «il documento a cui fa riferimento l’articolo del Financial Times è una nota informativa redatta dal Segretariato del Consiglio sotto la propria responsabilità, che descrive lo stato attuale dell’economia ungherese. Si tratta di un documento basato sui fatti che non riflette lo stato dei negoziati in corso sul Quadro finanziario pluriennale tra gli sherpa e a livello dei leader dell’Ue». Soprattutto che «non delinea un piano, ma avanza un suggerimento che non è in linea con il corso dei negoziati». Inoltre viene specificato che «i colloqui sul bilancio Ue sono in corso e si sono sempre basati sulla ricerca di un compromesso accettabile per tutti i 27 Stati membri dell’Ue. I negoziati tra sherpa e leader dell’Ue si basano sui principi del dialogo, della consultazione e del compromesso nell’interesse di tutti».
Il danno diplomatico però ormai è fatto. Venerdì scorso era stata fatta circolare l’ipotesi che un certo numero di Stati membri stesse valutando di attivare il passaggio della procedura articolo 7 per violazione sistematica dei valori Ue che priverebbe Budapest del diritto di voto in seno al Consiglio. Una mossa per cui nella fase finale serve l’unanimità e su cui ancora non ci sarebbe consenso tra i Paesi Ue. Intanto parte dei fondi ungheresi restano bloccati: la Commissione europea un anno fa ha congelato 21,7 miliardi di fondi Ue per il mancato rispetto dello Stato di diritto, ma alla vigilia del vertice di dicembre ha sbloccato 10,2 miliardi perché Budapest ha affrontato le carenze in materia di indipendenza della magistratura (decisione contestata dal Parlamento Ue con una risoluzione politica non vincolante). Tuttavia l’Ungheria non ha ancora ricevuto un euro dei 10,4 miliardi del Pnrr, perché ha soddisfatto solo 4 delle 27 «super milestones» previste. Dunque oltre 20 miliardi restano congelati.
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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I burocatri UE sono solo dei miseri gangster da retrobottega, viscidi capi quartiere che rispondono all'unico boss riconoscibile come tale, quello a stelle e strisce.
Essi sono il "garzone di bottega che è stato mandato dal droghiere a incassare i debiti sospesi".Last edited by Sean; 29-01-2024, 22:20:03....ma di noi
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che schifo
tutto questo peraltro mentre gli aiuti US sono ancora bloccati al Congresso
più realisti del reOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Ilaria Salis, in tribunale in Ungheria con catene a mani e piedi: «Trattata come un animale». Rischia fino a 24 anni di carcere
Ilaria Salis, insegnante 39enne detenuta a Budapest da quasi un anno, è comparsa davanti ai giudici in catene, con le manette ai polsi e alle caviglie. Èaccusata di aver aggredito due estremisti di destra
Entra in aula sorridendo. Jeans, maglione a righe e capelli lunghi. A vederle solo il volto, ispira quasi serenità. È quando lo sguardo si allarga su tutta la sua figura, il corpo minuto ma atletico di una donna che ha sempre fatto sport, che l’immagine si fa molto più dura. Ilaria Salis, imputata davanti all’autorità giudiziaria ungherese, detenuta a Budapest da quasi un anno, compare infatti davanti ai giudici in catene. Ha le manette ai polsi e alle caviglie. I ceppi, a loro volta, sono legati fra loro a un cinturone, attaccato ulteriormente a una sorta di guinzaglio, tenuto dalle guardie penitenziarie.
Dietro di lei e i due coimputati tedeschi, ci sono gli uomini di un corpo speciale degli agenti di custodia. Energumeni in tenuta mimetica antisommossa, con il giubbotto antiproiettile e il «mephisto» nero calato sul volto. Come se stessero scortando un pericoloso criminale, un boss mafioso.
È in queste condizioni che si è aperto il processo alla 39enne maestra elementare milanese Ilaria Salis, militante antifascista, arrestata nella capitale magiara a febbraio dello scorso anno, a seguito di una contromanifestazione tenutasi nei giorni in cui la città era diventata sede di un raduno di neonazisti provenienti da tutta Europa. È accusata di aggressione ai danni di due estremisti (guariti in pochi giorni) e, per un sistema di calcolo delle aggravanti, in base alla legge ungherese, partendo dal presunto reato di lesioni in concorso e di far parte di una «associazione estremista», rischia fino a 24 anni.
Se il padre, gli avvocati e altri attivisti hanno sempre denunciato le condizioni «degradanti» della sua detenzione, in certi periodi «assimilabili alla tortura», il modo con cui la ragazza è stata accompagnata in aula per la prima udienza è la fotografia plateale di ciò che Salis e la sua famiglia stanno vivendo in questi mesi.
Prima del processo, nelle scorse settimane, la pubblica accusa aveva offerto all’imputata di riconoscere il fatto ed evitare di conseguenza il processo con una condanna a 11 anni. Una sorta di equivalente del «patteggiamento», a voler cercare un’analogia con l’ordinamento italiano, che è stato però respinto dai legali della cittadina italiana.
Dal punto di vista processuale, lunedì, non è successo granché: esposizione del capo di imputazione, apertura dell’istruttoria, richieste probatorie e rinvio dell’udienza al mese di maggio. Con l’imputata c’erano gli avvocati Eugenio Losco e Mauro Straini, oltre al padre Roberto Salis, artefice della mobilitazione per riportarla in Italia. La donna si è dichiarata innocente: «llaria ha contestato la mancata traduzione degli atti di indagine, e di non avere ancora potuto visionare le immagini della videosorveglianza usate come prova contro di lei», hanno fatto sapere i legali. Resta comunque l’indignazione per l’immagine della donna in catene, per quanto la stessa fosse stata anticipata già da tempo dagli stessi legali.
«È stato uno choc. Ci aveva detto che veniva sempre trasferita in queste condizioni ma vederla ci ha fatto impressione. Era tirata come un cane, con questa guardia che la tirava con una catena di ferro. Ed è rimasta così per tre ore e mezza», ha dichiarato l’avvocato Losco. «È una grave violazione della normativa europea — ha aggiunto — l’Italia deve far finire questa situazione ora». Uno dei due coimputati, tedeschi, che a differenza dell’insegnante milanese si è dichiarato colpevole, è stato condannato a tre anni. Il giudizio immediato è stato possibile poiché l’uomo ha ammesso le accuse contestate dalla procura ungherese. La sua difesa ha annunciato ricorso puntando a una riduzione della pena, e ad un riconoscimento della detenzione cautelare già scontata. Ilaria Salis, invece, è considerata «l’imputata centrale» del processo, e per lei la battaglia, dentro e fuori il palazzo di giustizia, è appena iniziata.
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Auguro alla signora Salinas di poter tornare in Italia...ma vorrei anche ricordarle che è norma saggia, quando si va all'estero, andarci osservando le costumanze e le leggi del paese che ti ospita...e di limitarsi a fare cose normali, evitando, che so, la "caccia al fascio", perchè, se in Italia le aggressioni e gli omicidi politici di chi non la pensa come i comunisti sono stati spesse volte insabbiati e tollerati, all'estero vengono visti per quel che sono: aggressioni, tentativi di omicidio...e si rischia quindi un processo e la galera...non ti danno un premio e nè ti invitano da Fazio.
Inoltre la signora è una maestra elementare...una volta alle elementari c'erano graziosissime maestre, e ne ebbi 3 una più cara dell'altra, alle quali mi ricordo si portavano regali e fiori...e adesso soggetti simili, radicalizzati e politicizzati, insegnano ai bambini? E che cosa insegnano, come andare in trasferta a menare le mani?
Per quanto riguarda invece lo "stupore" dei media per aver portato e lasciato in tribunale l'imputata in manette, se l'accusato viene considerato particolarmente pericoloso dove starebbe lo scandalo? Pure qui fa testo la giurisprudenza ungherese.
Negli USA sperimentano sui condannati a morte l'azoto. Se la maestra si fosse occupata di leggere Collodi ai pargoli, invece di fare la pasionaria in piazze estere, non sarebbe ridotta ai ceppi....ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Di fondo, son d'accordo.
Casi pompati quasi sempre.
Ma se viene appurato che le condizioni in cui versa in carcere non sono coerenti (premesso che abbiamo sentito solo una campana e le foto non è che siano scioccanti, su), credo si debba parlarne e muoversi in merito.
Il punto è che dovrebbe essere "deciso" da qualcuno che in merito non ha sovrastrutture.
Non semplice, da queste premesse.
Analisi lucida, senza schieramenti o puttanáte da social media.
Parliamo di Ungheria, UE.
Questo al di là di chi è lei, come la pensa, di che colore è, ecc...
Ed anche nello specifico, per quello che ha commesso ne pagherà le conseguenze.
Esagerate? Dovrà appurarlo chi è preposto.
PS l'articolo del corriere è fuori luogo Clamorosamente univoco, demagogico, volto al click facile
È quasi meglio non leggere, me ne accorgo sempre di piu
Last edited by Irrlicht; 30-01-2024, 09:17:05.Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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La situazione ungherese é colpa di quegli stessi burocrati che ora se ne lamentano. L'Ungheria che posto ha in EU, così come tutti i paesi slavi etc. Di cosa ci si sorprende ora?
il problema é che la politica moderna europea ignora il reale per dedicarsi alle chiacchiere e gli "ideali" e poi si sorprende quando il mondo bussa, vedasi le politiche assurde sulla migrazione e la generale tendenza a votare a destra che cresce un po' ovunque.
PS quell'articolo del corriere sembra manco un tema del liceo, la mia professoressa al Ginnasio mi avrebbe messo 4.
"Entra in aula sorridendo. Jeans, maglione a righe e capelli lunghi. A vederle solo il volto, ispira quasi serenità. È quando lo sguardo si allarga su tutta la sua figura, il corpo minuto ma atletico di una donna che ha sempre fatto sport, che l’immagine si fa molto più dura"Originariamente Scritto da claudio96
sigpic
più o meno il triplo
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Ormai i giornalisti sono solo dei megafoni ideologizzati, oltre che scadenti capre che contribuiscono all'analfabetismo di ritorno e alla miserevole capacità odierna nel formare e possedere uno spirito critico.
La "libertà" di stampa è un lusso che non tutti possono permettersi, difatti non tutti la meritano: in Italia ad esempio andrebbe abolita.
...ma di noi
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Il problema è che sta roba attecchisce e forma coscienze su basi effimere.
O le rinsalda.
Quando anche su casi spinosi, è poco più di un clickbait scritto pure male, pieno intrinsecamente di giudizi e prese di posizione del giornasta, quando un minimo di oggettività nel riportare i fatti concreti dovrebbe essere il fondamento.
Ovvio che poi ogni giornale avrà la sua linea editoriale, ma l'esagerazione sta soverchiando.Last edited by Irrlicht; 30-01-2024, 09:26:16.Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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[ Il gruppo Resistenza islamica in Iraq (coalizione di milizie sciite filo-iraniane) ha rivendicato la responsabilità dell'attacco in Giordania contro gli Usa. Lo riporta Al Jazeera. ]
(Ansa)Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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Ma io parlo a prescindere dal contenuto, che i giornali siano ormai poco più che pamphlet politici non é nuovo. Mi riferisco proprio alla capacità di scrivere, roba di un banale e scritto male con un vocabolario da scuole medie. Quando torno a Roma, alla Arturo, mi rilegfo spesso i Topolino che ho a casa di quando ero piccolo quindi seconda metà dei 90, inizio 2000. Hanno una scrittura che caga in testa a qualsiasi quotidiano nazionaleOriginariamente Scritto da claudio96
sigpic
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Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioOrmai i giornalisti sono solo dei megafoni ideologizzati, oltre che scadenti capre che contribuiscono all'analfabetismo di ritorno e alla miserevole capacità odierna nel formare e possedere uno spirito critico.
La "libertà" di stampa è un lusso che non tutti possono permettersi, difatti non tutti la meritano: in Italia ad esempio andrebbe abolita.
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