questa è una delle foto diffuse da hamas per l'esplosione all'ospedale.
E' di Mogadiscio, 2007
E' di Mogadiscio, 2007
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Andiamo beneOgni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerCommenta
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Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerCommenta
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Il giorno dopo la strage all'ospedale, nella scena dell’esplosione: «Lì cercavano rifugio»
di Lorenzo Cremonesi
Auto carbonizzate, sangue sul selciato, i muri e il tetto danneggiati dalle schegge, finestre e porte divelte: è la scena dell’esplosione nel parcheggio dell’ospedale Al-Ahli nella Striscia di Gaza. Ieri mattina sanitari e volontari cercavano di ripulire l’area.
«Oltre mille sfollati si trovavano nel cortile alle 18.59 l’altra sera, quando il missile è scoppiato con tutta la sua potenza. Una nuvola di fuoco e schegge che non ha lasciato speranza per chi stava più vicino.
Le vittime sono anche tra i circa 600 tra pazienti e sanitari che si trovavano nella struttura. Si sta lavorando per il riconoscimento dei cadaveri, membra umane sono ancora sparse nell’area», spiega Rushdi Abualouf, il reporter locale della Bbc che ieri era andato sul posto. Non ci sono giornalisti stranieri, dobbiamo affidarci alle fonti locali. Il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha aggiornato il conteggio delle vittime: 471 morti e almeno 28 feriti gravissimi. L’Organizzazione mondiale della sanità specifica che 15 tra medici e paramedici sono tra i deceduti. Le ambulanze distrutte ammontano a 27. «L’altra sera cercavo di tranquillizzare i miei figli nella nostra casa che dista poche centinaia di metri dall’ospedale, qui nel centro storico di Gaza City. Lo spostamento d’aria ci ha gettati a terra. Puro orrore. La bomba ha ucciso i più poveri, quelli che non sapevano dove trovare rifugio. È dalla sua fondazione nel 1882, che lo Al-Ahli, unico ospedale cristiano della regione, assiste gli indigenti. Vengono curati anche quelli che non possono pagare. Da oggi siamo ancora più impoveriti», dichiara Khamis Elessi, uno dei medici locali.
Li ascoltiamo con rispetto. Ma non possiamo verificare. Sappiamo però che storicamente nel conflitto israelo-palestinese (non è l’unico) i numeri delle vittime vengono gonfiati o diminuiti a seconda degli interessi funzionali alla propaganda. Non è affatto da scartare la possibilità che invece il numero reale dei decessi sia limitato tra i dieci e la cinquantina, come fanno notare alla France Press alcuni funzionari dei servizi d’informazione europei. Nulla di nuovo. Nel 2002 a Jenin i palestinesi parlavano di quasi 2.000 morti, sei mesi dopo la cifra reale si fermava alla cinquantina. A Gaza è difficile trovare qualcuno disposto a smentire o comunque criticare la versione di Hamas, che subito non ha esitato a puntare il dito contro Israele.
«Ovvio che siamo terrorizzati dal massacro nello Al-Ahli. Ma la nostra gente è talmente preoccupata a sopravvivere, che tutti gli sforzi sono indirizzati a trovare acqua da bere, un posto sicuro dalle bombe israeliane e cibo per i bambini». Grazie alla buona sorte siamo riusciti ieri sera a parlare con Fadi Abu Shammalah, un intellettuale di 39 anni che ha collaborato con noi nel passato e da alcuni anni dirige l’associazione dei Centri culturali della Striscia di Gaza. È in questo momento il modo più diretto a nostra disposizione per cercare di capire i sentimenti della popolazione.
Dunque, la prima domanda è cosa pensa del massacro? «Io non sono un sostenitore di Hamas, lo sanno anche i leader del movimento. Però voglio dire che a mio parere noi non disponiamo di bombe tanto potenti in grado di causare il massacro di centinaia di persone. C’è gente bruciata viva, intere famiglie scomparse in pochi secondi. Tanti sono stati evacuati al vicino ospedale Shifa. Ma sappiamo che i sanitari locali stanno ancora lavorando per il riconoscimento dei corpi. Per il resto qui le comunicazioni sono difficilissime, gli israeliani hanno tagliato elettricità e collegamenti telefonici, siamo nella giungla, le notizie si passano di bocca in bocca come un secolo fa. Molta gente non sa neppure del massacro. Si guarda in cielo nella speranza di non ricevere bombe sulla testa», spiega. Però non c’è un cratere. E l’eventualità che fosse un razzo della Jihad col serbatoio ancora pieno di carburante? Risposta: «Non se ne parla».
Ma cosa sa della situazione attorno all’ospedale? «Paradossalmente ci sono famiglie che erano evacuate verso sud, oltre Khan Yunis dove abitiamo noi, e adesso stanno tornando al nord. Cresce la sensazione che l’invasione di terra israeliana non ci sarà, oppure sarà meno massiccia di quanto si temeva. Gli stessi raid israeliani si sono spostati dal nord a sud, colpiscono vicino all’Egitto. Non ha senso abbandonare le proprie abitazioni per poi rimanere totalmente esposti in mezzo alla strada. Gli egiziani non ci fanno uscire. Con mia moglie e i nostri tre bambini di 5, 10 e 13 anni abbiamo provato a passare dal valico di Rafah, ma siamo stati bloccati dalle bombe. Una potentissima è caduta ad un centinaio di metri da noi. I bambini erano terrorizzati. Così abbiamo deciso di tornare a Khan Yunis. Valutiamo che di tutta la popolazione a nord di Wadi Azza, circa 400.000 oggi restino a Gaza e un milione siano nel sud. Credo che molti adesso cercheranno di tornare indietro, magari anche a piedi, visto che la benzina sta terminando», risponde. Fadi nel passato raccontava di coloro che avevano cercato di opporsi alla crescita del fondamentalismo islamico. «Ma non adesso che siamo sotto attacco», dice. «L’ora delle critiche verrà solo dopo la fine della guerra».
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Buongiorno,
mi aiutate a capire gli schieramenti di BW ? Da quello che leggo (ma potrei essere andato di fretta):
Palestina: Sean, zuse, larry, Sergio
Israele: Barone, Arturo
Non mi è chiara la posizione di Nat
Tessera N° 7Commenta
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lega nordOgni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerCommenta
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Insomma quello che pare emergere dalle varie ricostruzioni è che l'ospedale è stato colpito all'esterno, nella zona del cortile/parcheggio, a quel momento piena di persone in quanto accoglieva degli sfollati.
Più che per la deflagrazione da impatto, i morti sarebbero da ricondurre all'incendio. Il numero dei morti va probabilmente diminuito (forse in maniera sensibile) rispetto ai circa 500 che riporta Hamas.
Il cratere da impatto non è molto profondo e, considerando che gli edifici strettamente adiacenti non paiono crollati nemmeno in parte, l'ipotesi che si tratti di un razzo o parti di un razzo in caduta libera, magari pieno di carburante, si fa forte.
Non si può escludere che sia un razzo di Hamas ricaduto dopo il lancio, ovvero non può essere attribuito con certezza ad Israele.Last edited by Sean; 19-10-2023, 09:31:41....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Napalm ovunque, palestinesi e ebrei: lukeOriginariamente Scritto da Françis1992 Visualizza Messaggio
Originariamente Scritto da huntermasterOriginariamente Scritto da luna80Commenta
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Mi fanno schifo entrambi gli schieramentiOriginariamente Scritto da Françis1992 Visualizza Messaggio
Originariamente Scritto da PescaCommenta
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Se ci fosse l'Autorità Nazionale Palestinese intera sotto attacco, come nell'Intifada dell'altra volta, assolutamente si senza alcuna condizione.Originariamente Scritto da Françis1992 Visualizza Messaggio
Questa volta che c'è Hamas di mezzo mi limito ad osservare e commentare le coglion4t3 di entrambi (i riferimenti biblici, i numeri degli abitanti di Gaza che raddoppiano a ogni news o Yakub lo scienziato pazzo etc)Last edited by LARRY SCOTT2; 19-10-2023, 10:55:22.Commenta
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Finalmente il lume della ragione si é insinuato tra le tenebre della furia Seanista nei confronti degli ebbri..Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
Analizziamo con calma e gesso gli eventi in base alle informazioni in nostro possesso, anche perché ormai a una settimana e qualcosa dall'inizio del conflitto siamo tutti ormai esperti di medioriente, islam, ebraismo, sistemi missilistici eccetera eccetera
Ergo comportiamoci da espertiCommenta
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Questo da quale buco di kulo lo hai tirato fuori?Originariamente Scritto da LARRY SCOTT2 Visualizza Messaggio
4chan o un subreddit o un ibrido di questi covi di illuminazione?Commenta
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C'è letteralmente il watermark del canale youtube in alto a dx da cui è stato fatto lo screenOriginariamente Scritto da Lorenzo993 Visualizza MessaggioCommenta
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La pensiamo uguale Nat, anche questa voltaOriginariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza Messaggio
Ti va di fare il mio tutor?Originariamente Scritto da huntermasterOriginariamente Scritto da luna80Commenta
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