Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • Sean
    Csar
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    Originariamente Scritto da Lorenzo993 Visualizza Messaggio

    Secondo me hai centrato il punto

    Se non eradicano i palestinesi il terrorismo non lo radica nessuno
    Ah beh, pure eliminando tutte le nazioni della Terra, quella che resta vivrebbe (forse) in pace e con tutte le risorse a disposizione un paradiso in Terra: niente più conflitti col vicinato, niente più guerra economiche, brame di possesso, inutili discussioni diplomatiche, consessi internazionali, quisquilie umanitarie: tutto il mondo sarebbe di uno, di un solo popolo, di una sola nazione, eliminati tutti gli altri.

    Certo, eradicare i palestinesi tutti forse fermerebbe il terrorismo di Hamas; ma rovesciando la prospettiva, allora perchè non eliminare tutto Israele e tornare allo status quo ante '48? Anche così si eliminerebbe il terrorismo.

    Israele è uno stato. Ha dei doveri verso se stesso e in rapporto al consesso degli stati, che sono i suoi pari, dunque anche i suoi "controllori". Pure Roma, che era (essa sì) realmente padrona del mondo si era data (e aveva dato al mondo) un diritto: è questo che distingue una civiltà umana da un regno di rovesci caotici, bestiali.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • Lorenzo993
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      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio

      Ah beh, pure eliminando tutte le nazioni della Terra, quella che resta vivrebbe (forse) in pace e con tutte le risorse a disposizione un paradiso in Terra: niente più conflitti col vicinato, niente più guerra economiche, brame di possesso, inutili discussioni diplomatiche, consessi internazionali, quisquilie umanitarie: tutto il mondo sarebbe di uno, di un solo popolo, di una sola nazione, eliminati tutti gli altri.

      Certo, eradicare i palestinesi tutti forse fermerebbe il terrorismo di Hamas; ma rovesciando la prospettiva, allora perchè non eliminare tutto Israele e tornare allo status quo ante '48? Anche così si eliminerebbe il terrorismo.

      Israele è uno stato. Ha dei doveri verso se stesso e in rapporto al consesso degli stati, che sono i suoi pari, dunque anche i suoi "controllori". Pure Roma, che era (essa sì) realmente padrona del mondo si era data (e aveva dato al mondo) un diritto: è questo che distingue una civiltà umana da un regno di rovesci caotici, bestiali.
      Una strategia di Israele potrebbe essere quella di affamare la popolazione fintanto che sia la popolazione stessa a rivoltarsi contro hamas

      E spero che qualche palestinese si stia domandando Ok il nemico storico é Israele, ma hamas ecco dove ci ha portato..
      Poi magari da 10 sostenitori di Hamas dopo questa situazione diventano 100,sono popolazioni con un modo di ragionare diverso
      Last edited by Lorenzo993; 10-10-2023, 22:07:17.

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      • Sean
        Csar
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        La mia l'ho detta: se partiamo dal presupposto che il terrorismo, nel caso della regione della Palestina, nasce (anche) dal percepirsi vessati e privati dei diritti, come Iloti che abitano presso gli Spartani, la soluzione è dare a quel popolo uno Stato. Nel corso degli anni il terrorismo interno perderebbe sempre più forza, e tacito o meno consenso, per il semplice motivo che una forma statale renderebbe la pari dignità alla nazione palestinese e rispetto al suo vicino israeliano e rispetto agli altri popoli e nazioni del mondo.

        Dobbiamo tenere presente una cosa: qua non si tratta di terrorismo di ordine religioso o fanatico, sul modello di Al Quaeda o dell'Isis. I palestinesi non vogliono "conquistare il mondo" e farne "una sola nazione islamica", ma vogliono uno Stato, cioè che la loro terra, quella dove hanno sempre abitato, abbia la forma compiuta di una casa: la casa dei palestinesi.

        Agli ebrei una casa è stata data, ai palestinesi (ancora) no...eppure abitano in quelle terre da sempre. Noi che ci preoccupiamo dei "migranti", dovremmo anzi ammirarli per il fatto che questi, pur potendo (se non hanno i diritti di rifugiati loro, chi li hanno?) non se ne vogliono andare dalla loro terra, non vogliono venire in Europa, in America, disperdersi per il mondo: vogliono restare lì dove sono sempre stati.

        Il terrorismo di Hamas si alimenta dunque grazie al combustibile di questa gigantesca stortura storica, il non aver dato anche ai palestinesi uno Stato. Israele la sua terra ormai ce l'ha. Deve rientrare nei confini statuiti all'atto di nascita di quello Stato. Il resto è dei palestinesi, che devono vedersi riconosciuto uno Stato. Gerusalemme è invece di entrambi, perchè le vicende storiche hanno portato quella particolarissima città a divenire crogiolo di plurimi popoli e religioni.
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        • Barone Bizzio
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          Sono d'accordo con quello che dici, ma il problema principale sta nel capire come disinnescare sia Hamas che l'ala piu estremista di Israele. Nel momento in cui Hamas 'contiene' anche le rivendicazioni di tutto il mondo arabo che si estende oltre la palestina (o, se non tutto, una parte maggioritaria) come si fa a convincere i vari Nethanyahu, Belazel Smotrich e tutti gli ebrei ultra ortodossi a non sentirsi minacciati? Non è una domanda retorica, io non ho risposta su questo. Forse il primo passo sarebbe quello di obbligare o persuadere Israele a fermare la colonizzazione della cisgiordania e partire da li. Però questo non si tradurrebbe automaticamente in una delegittimazione di Hamas agli occhi dei palestinesi

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          • Sean
            Csar
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            Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
            Sono d'accordo con quello che dici, ma il problema principale sta nel capire come disinnescare sia Hamas che l'ala piu estremista di Israele. Nel momento in cui Hamas 'contiene' anche le rivendicazioni di tutto il mondo arabo che si estende oltre la palestina (o, se non tutto, una parte maggioritaria) come si fa a convincere i vari Nethanyahu, Belazel Smotrich e tutti gli ebrei ultra ortodossi a non sentirsi minacciati? Non è una domanda retorica, io non ho risposta su questo. Forse il primo passo sarebbe quello di obbligare o persuadere Israele a fermare la colonizzazione della cisgiordania e partire da li. Però questo non si tradurrebbe automaticamente in una delegittimazione di Hamas agli occhi dei palestinesi
            A me pare però che ormai si dovrebbe rivedere la famosa percezione di insicurezza esistenziale circa Israele, perchè il mondo arabo è (tranne l'eccezione dell'Iran) ormai in ufficiali od ufficiosi "buoni rapporti" con Israele. L'Egitto si può definire un alleato. L'Arabia Saudita stava trattando un riconoscimento ufficiale di Israele. I paesi nordafricani se ne fregano di Israele. L'Iraq è una pseudo colonia americana. Chi resta? Il Libano è disintegrato in gruppi e gruppuscoli che non rappresentano certo una minaccia per Israele.

            Che ci fosse una ormai diffusa percezione di sicurezza è comprovato dall'aver così drammaticamente abbassato la guardia: feste rave nel deserto in zona che un tempo sarebbe stata considerata pericolosissima; kibbutz tirati su a pochi metri dal muro di Gaza; lassismo degli apparati di intelligence e di sicurezza ecc...

            il mondo arabo tra l'altro aveva quasi completamente dimenticato la questione palestinese, si lavano la coscienza mandando dei soldi dei loro petroldollari, eccolo tutto l'aiuto del mondo arabo.

            Chi minaccia Israele in verità? posto che l'Iran mai tenterebbe una azione diretta contro Israele, perchè non sono così stupidi da voler dare un pretesto ad America ed Israele...e allora questo mito della "insicurezza"?

            La minaccia viene dalla stessa nascita dello stato di Israele, è questo che ortodossi o no non vogliono capire: dal modo in cui Israele è nato, senza far sorgere dirimpetto l'altro stato di Palestina.

            La minaccia alla loro esistenza è il non voler vedere, ammantando l'orizzonte di feste e kibbutz, che davanti a te hai i cugini poveri e derelitti, quelli a cui non vuoi dare una casa...e che allora faranno in modo di non dare a te la pace.
            Last edited by Sean; 10-10-2023, 22:41:55.
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            • Barone Bizzio
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              Sean scusa ma il mondo arabo non è in buoni rapporti con Israele. Nessuno dei suoi vicini lo riconosce come Stato, quindi come entità politica legittima. Direi che questa è buona parte del problema.

              Se poi ci metti che adesso Hamas si sta mettendo a decapitare civili, e che in buona parte del mondo occidentale si sentono cori che inneggiano ai pogrom...direi che gli israeliani continueranno a sentirsi minacciati

              Sulla nascita di Israele ne abbiamo gia parlato: i confini originali di Israele ricalcavano una proposta ONU che gli arsbi non accettarono mai.

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              • Barone Bizzio
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                Ah comunque mi chiedo come mai i civili di gaza, arabi, non vengano accolti dall'Egitto. Chi mai potrà dirlo. Mi verrebbe da pensare che vengono usati come pedrina sacrificale nel tentativo di determinati paesi di eradicare Israele, ma starei facendo il complottista

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                • Sergio
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                  Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
                  Ah comunque mi chiedo come mai i civili di gaza, arabi, non vengano accolti dall'Egitto. Chi mai potrà dirlo. Mi verrebbe da pensare che vengono usati come pedrina sacrificale nel tentativo di determinati paesi di eradicare Israele, ma starei facendo il complottista
                  In parte si, ma in parte Gerusalemme, il territorio sacro, bla bla bla.



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                  • KURTANGLE
                    Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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                    faccio notare a sean che razzi stanno arrivando non solo dalla striscia di gaza ma anche dal libano e dulcis in fundo anche dalla siria (notizia di poche ora fa)
                    strano che israele tema per la sua sopravvivenza.......
                    Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                    parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                    Originariamente Scritto da GoodBoy!
                    ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                    grazie.




                    PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                    • Arturo Bandini
                      million dollar boy
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                      • Sean
                        Csar
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                        Israele: distrutto il sistema di rilevatori di aerei di Gaza
                        Le forze israeliane (Idf) affermano di aver colpito le "capacità di rilevamento aereo" di Hamas a Gaza e di aver "distrutto" in attacchi aerei un sistema di monitoraggio "avanzato" sviluppato da Hamas e usato dal gruppo per "individuare la presenza di aerei sulla Striscia di Gaza". Secondo i militari israeliani, come si legge sul social X, il gruppo aveva una rete di telecamere nascoste per tracciare e monitorare la presenza di velivoli israeliani. "Ieri - hanno riferito stamani - l'Aeronautica ha colpito tutti i siti della rete e distrutto la capacità di Hamas di avere un quadro accurato dei cieli e i loro tentativi di colpire velivoli militari israeliani".

                        Esercito israeliano: schierati 300 mila soldati a confine Gaza
                        L'esercito israeliano afferma che circa 300.000 soldati sono attualmente di stanza vicino alla Striscia di Gaza per la guerra contro Hamas. "Quello che stiamo facendo in queste zone vicine alla Striscia è che abbiamo inviato e schierato la nostra fanteria, i nostri soldati corazzati, il nostro corpo di artiglieria e molti altri soldati delle riserve: 300.000 in tutto", ha spiegato oggi in un video pubblicato su X il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) Jonathan Conricus. "E questo per garantire che Hamas, alla fine di questa guerra non avrà alcuna capacità militare con cui minacciare o uccidere i civili israeliani", ha aggiunto il tenente colonnello dell'Idf.

                        Colloqui Usa, Israele, Egitto su corridoio di fuga per i civili a Gaza
                        Gli Stati Uniti stanno discutendo con Israele ed Egitto dell'idea di un passaggio sicuro per i civili di Gaza. Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale americano Jake Sullivan, citato dal Guardian. "Siamo concentrati su questa questione, ci sono consultazioni in corso", ha detto Sullivan ai giornalisti alla Casa Bianca. "I dettagli sono qualcosa che vengono discussi tra le agenzie operative e non voglio condividerne troppo pubblicamente in questo momento", ha detto Sullivan. "Non prendiamo di mira deliberatamente i civili", ha detto Sullivan degli Stati Uniti e di Israele, quando gli è stato chiesto delle vittime civili a Gaza. "Lavoriamo per garantire che le nostre operazioni militari siano condotte in conformità con lo stato di diritto e il diritto di guerra".

                        ​Repubblica
                        ...ma di noi
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                        • Irrlicht
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                          [ Zelensky: "È l'ultima parte della guerra. Non è il suo centro. Il primo periodo fu l'occupazione, seguito dall'arresto dell'avanzata e dalla presa dell'iniziativa. Penso che siamo nell'ultima parte. Le paure che abbiamo sono tante: i soldi, le armi, ma siamo nell'ultima parte, la più dura. Non posso dirvi la data esatta, non credo che nessuno (possa farlo), forse solo (Donald) Trump, un giorno".

                          Oggi sarà in Belgio.
                          Prevista anche la riunione dei ministri della Difesa della Nato.]
                          (Riassunto fonti Ansa)
                          Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

                          "Un acceso silenzio
                          brucerà la campagna
                          come i falò la sera."

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                          • Sean
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                            • Sep 2007
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                            Gira un meme mai tanto centrato: una foto di Zelensky con un fumetto che recita: "ho paura di fare la fine dei virologi"...perchè oggi anche per la guerra vale la legge dello spettacolo: se non sei in video o sui giornali sei finito.

                            La crisi in Israele e Palestina, coi suoi risvolti incendiari, ha fatto scalare le notizie sulla guerra in Ucraina molto indietro rispetto ai titoloni di prima pagina. I media ora stanno tentando di ipnotizzare la pubblica opinione su questo nuovo polo di attrazione, servendo sempre la stessa pappa (la narrativa sulla guerra è sempre quella) ma la pietanza del giorno adesso è questa.

                            Gli Stati Uniti hanno cercato di rassicurare che "gli aiuti (in armi) ne abbiamo per tutti: Israele ed Ucraina" ma convincendo pochi. Inoltre si appalesa lo spettro di una nuova, ennesima crisi energetica, che sfiancherebbe le già provate resistenze della pubblica opinione europea, mentre quella americana si sta concentrando sulle prossime elezioni presidenziali, col Congresso che già storceva la bocca per i miliardi da mandare in Ucraina, figuriamoci adesso che i miliardi devono essere mandati anche in Israele.

                            Zelensky, come le vecchie starlette che non hanno rinnovato il repertorio, è ad altissimi rischio di diventare un morto di fama.
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                            • marcu9
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                              Originariamente Scritto da Sean
                              Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                              • Sean
                                Csar
                                • Sep 2007
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                                • In piedi tra le rovine
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                                Chissà se adesso Zaki da cocco dei media verrà retrocesso a biriffi...
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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