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Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioLa gaffe di Biden in Vietnam: ecco perché sta crollando nei sondaggi
Profonda sfiducia dell’opinione pubblica statunitense. Trump alla pari di Biden nei sondaggi nonostante le quattro incriminazioni, ma sull’evidente declino psicofisico del presidente vige una sorta di omertà
L'ultimo episodio imbarazzante che riguarda Joe Biden è stato la conferenza stampa durante la sua visita in Vietnam.
All’improvviso, mentre l’incontro con i giornalisti al seguito era in pieno svolgimento, il presidente è sbottato: «Io ora me ne vado a letto». Dopodiché, come niente fosse, ha ripreso a rispondere alle domande.
Intendiamoci, si fa presto a invocare la senilità, quando non si sperimenta sulla propria pelle l’impatto dei jet-lag nelle faticose trasferte da una sponda all’altra del Pacifico, quando il fuso orario cambia di 12 ore tra la East Coast americana e l’Estremo Oriente (ne so qualcosa).................................
Ora come ora potrebbe esserci parte della popolazione di estrema destra che potrebbe ancora volere votare Trump, ma nessuno credo voterebbe Biden, fu un azzardo anche 3 anni fa.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioLa politica americana è in crisi, anche il Paese lo è, almeno a leggere quanto riporta Rampini.
Non si vede una soluzione a breve termine, visto che i due candidati alle presidenziali sono uno il presidente in carica, sorta di mummia semovente, con più di un'ombra in casa; l'altro (Trump) inseguito dalla giustizia ai quattro angoli degli USA, e poco meno anziano di Biden, anche se all'apparenza più in salute.
Entrambi sono incapaci, se eletti, di rappresentare una soluzione alle tante storture che stanno avvinghiando e ammalando l'America.
L'Europa, che raccoglie con lieve ritardo le acque reflue di quell'immenso ventre-nazione, sta iniziando a soffrire degli stessi mali, Italia (ovviamente) compresa: caos immigratorio, città insicure, delinquenza e sbandamento giovanile ai massimi gradi, inflazione galoppante che erode la capacità di spesa...e una guerra sul continente che l'America sta alimentando e della quale nessuno intravede la fine.
Anche da questa parte dell'Oceano la politica è impossibilitata ad offrire soluzioni, non perchè governata da vecchi incartapecoriti alla Biden o da candidati impresentabili e fuori di testa alla Trump, ma semplicemente perchè incapace e succube, malata delle stesse irrazionali, velenose utopie americane, che portano solo all'imperio del caos e al regresso ad una sorta di giungla barbarica e primitiva.
Vai in giro qui e dappertutto c'è ancora ricchezza smisurata, disponibilità di denaro oltre ogni limite immaginabile, progetti, crescita. Sono in crisi, ma non lo sanno?
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Originariamente Scritto da Sergio Visualizza Messaggio
No Sean, è l'apertura di un'inchiesta che poi forse potrà portare ad un impeachment, ma siamo lontani anni luce. Il figlio sfigato/drogato di Biden ed il suo potenziale impeachment....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Sergio Visualizza Messaggio
La politica e l'economia americana sono in crisi, non capisco come facciano ancora ad andare avanti a cazz0 duro quasi non curanti e facendo finta di nulla.
Vai in giro qui e dappertutto c'è ancora ricchezza smisurata, disponibilità di denaro oltre ogni limite immaginabile, progetti, crescita. Sono in crisi, ma non lo sanno?
Nell'articolo scrivono che l'inflazione è ancora molto bassa ma che i listi del carovita si sono assestati su prezzi più elevati rispetto agli scorsi e che "il potere di acquisto ha subito un danno"; la benzina costa il 63% in più rispetto al prezzo che aveva prima dell'elezione di Biden...però siccome non so se davvero c'è una percezione di "essere più poveri" non so se quanto riportano quei media è vero.
Forse quel senso di disagio a livello di portafoglio viene percepito dalle fasce più deboli...che comunque votano pure loro....ma di noi
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[Mentre Kim si sta incontrando con Putin, la Corea del Nord trova il tempo di lanciare due missili balistici come esercitazione nel Mar del Giappone
Protesta formale del leader giapponese.
In allerta anche Seul.
Nel vertice di pochi minuti, Putin dichiara che aiuterá la Corea nello sviluppo satellitare, mentre Kim sosterrà Mosca e sará al fianco di essa per "combattere l'imperialismo".
I negoziati proseguiranno in forma privata.
Movimento a Taiwan tra navi e jet, come dichiarato dalle autorità locali. Sembra che Pechino stia preparando una delle più grandi esercitazioni militari di sempre nel Pacifico.
Attacco missilistico ucraino a Sebastopoli, in Crimea.
Più di 20 feriti]
(Riassunto fonti Ansa)Last edited by Irrlicht; 13-09-2023, 10:10:24.Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
"Un acceso silenzio brucerà la campagna
come i falò la sera."
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[Attacco russo ad Odessa.
Danni alle strutture portuali ad Izmail e qualche ferito. 3 gravi
La Gran Bretagna annuncia che la nuova 25esima armata combinata russa è già sul campo nel Lugansk. Il suo schieramento era previsto per dicembre 2023]
(Riassunto fonti Ansa)Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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Il notturno attacco ucraino alla base navale di Sebastopoli, dove staziona la flotta russa, è per i russi molto grave,non tanto per gli obiettivi colpiti ma per il valore simbolico (e strategico) del porto in questione. Ancora si viene fatti oggetto di questi attacchi missilistici senza che le difese siano adeguate....ma di noi
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se l'occidente non smetterà di armare gli ucraini così tanto da far sperare loro di riconquistare tutto il territorio perso (Crimea compresa) quelli comprensibilmente non si fermeranno mai.
Bisognerebbe dar loro armi sufficiente solo a fermare l'offensiva russa e basta
Di questo passo non ci sarà pace per anni
La colpa ovviamente non è degli Ucraini ma di Putin e dell'occidente che fomenta gli UcrainiOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Chiaro, gli ucraini (intesi come la popolazione ucraina) stanno difendendo la loro terra o quella che percepiscono come la loro terra (perchè il Donbass in verità è una terra contesa e la Crimea è sempre stata russa e piena di russi)...però, se il popolo non può certo essere chiamato in questione, non altrettanto si può dire per il governo...visto che non sta facendo niente per la pace, sono anch'essi complici della propaganda ultranazionalista che ha come mire la "riconquista di tutti i territori, Crimea compresa", sono complici dell'occidente e degli americani....e stanno mandando a scannare migliaia di loro compatrioti per un chilometro verso uno sperduto villaggio, perchè la famosa controffensiva si è ridotta a questo ormai.
La colpa di Putin è una soltanto: non aver chiuso questa guerra in una settimana. Se ti decidi per una invasione, devi schiacciare il nemico, tanto più che lo consideri un vassallo, l'Ucraina come dependance della Russia - devi mettere il mondo, in brevissimo tempo, di fronte al fatto compiuto, così il mondo ne prende atto e si va avanti...e invece i russi si sono impastoiati in una guerra che durerà anni, costringendosi a loro volta a diventare vassalli della Cina.
La soluzione è sperare in una crisi della tenuta occidentale, con l'Europa come anello debole (ma forse anche gli USA, se dalle elezioni uscirà il caos) e questo allora potrebbe favorire un sedersi a qualche negoziato, con una soluzione tipo 38esimo parallelo coreano.Last edited by Sean; 13-09-2023, 13:20:10....ma di noi
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioIl notturno attacco ucraino alla base navale di Sebastopoli, dove staziona la flotta russa, è per i russi molto grave,non tanto per gli obiettivi colpiti ma per il valore simbolico (e strategico) del porto in questione. Ancora si viene fatti oggetto di questi attacchi missilistici senza che le difese siano adeguate.
Solite smentite russeSpesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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«Biden non dovrebbe candidarsi nel 2024»: un editoriale del Washington Post farà riflettere il presidente Usa?
Un commento di David Ignatius, sul Washington Post, sta facendo scalpore: per il suo autore (uno degli editorialisti di punta del giornale, molto letto anche da Biden) e per le sue tesi. Che hanno a che fare con l'età del presidente: ma non solo
«Non sei invecchiato nemmeno di un giorno». Così si è complimentato con Biden il segretario generale vietnamita Nguyen Phu Trong, durante il viaggio del presidente americano nei giorni scorsi a Hanoi. «Anzi hai un aspetto anche migliore di prima».
Purtroppo per Biden, in patria non tutti la pensano così. E tra loro c’è David Ignatius, 73 anni, rispettato opinionista del Washington Post con ottimi contatti, che ha pubblicato un articolo molto letto dal titolo: «Il Presidente Biden non dovrebbe candidarsi nel 2024».
Un articolo che non stupisce: non fa che dar voce a ciò che si discute da mesi nei media, a Washington e – scrive Ignatius – «non solo su Fox News ma a tavola in ogni casa d’America» e che emerge chiaramente nei sondaggi: la preoccupazione degli elettori (anche dei democratici) per l’età del presidente che si è ricandidato ad un secondo mandato.
Quando Biden è caduto su un sacco di sabbia durante una cerimonia a West Point o quando in conferenza stampa in Vietnam è apparso chiaramente esausto (al G20 un diplomatico europeo ci diceva che la sua stanchezza era evidente al summit) il tema riemerge, anche se qualcuno ha criticato il New York Times per un titolo sul «viaggio travolgente di un ottantenne» in India e Vietnam, osservando che i giornalisti erano più stanchi del presidente.
Ma Ignatius, nota il sito Axios, è uno di quei vecchi editorialisti – insieme a Tom Friedman e David Brooks - che Biden ama leggere.
Chissà però se vedere quel che gli dice ora lo farà riflettere: alla Casa Bianca ripetono che il presidente ormai ha deciso di restare in corsa.
Elogiando Biden per le leggi storiche approvate nel suo primo mandato, per la vittoria del partito nelle elezioni di midterm a novembre, per aver governato come centrista e difeso l’Ucraina senza far entrare l’America direttamente in guerra con la Russia, l’editorialista dice che restando in corsa per un secondo mandato il presidente rischia di «disfare il suo più grande successo, cioè fermare Trump».
Biden «non è mai stato bravo a dire di no» nota il giornalista, che lo ricorda come «l’amicone loquace» del Congresso dove lo conobbe quarant’anni fa ma osserva come sia diventato un presidente di grande «concentrazione e strategia, in patria e all’estero».
Ignatius afferma che nel 2019 era senz’altro lui la persona giusta per vincere «la battaglia per l’anima di questa nazione», però stavolta dovrebbe dire «no a se stesso», ritirandosi dalla corsa per la presidenza nel 2024 perché «sarebbe la scelta più saggia per il Paese».
Ignatius spiega che Biden ha più o meno un mese di tempo per prendere questa decisione, altrimenti sarà troppo tardi per i potenziali democratici, inclusa la vicepresidente Kamala Harris, che è meno popolare di lui (al 39,5% secondo il sito FiveThirtyEight), per mettersi alla prova nelle primarie e «vedere se hanno la stoffa per la presidenza».
Di Harris, Ignatius scrive: «Ha molte lodevoli qualità, ma il fatto è che ha fallito nell’ottenere appoggio nel Paese e anche nel suo stesso partito». Vista l’età di Biden, aggiunge il giornalista, gli elettori punteranno l’attenzione su di lei.
Ignatius osserva che c’è anche un’altra strada: la selezione di un altro vicepresidente (cosa che gli è stata proposta anche da altri nei mesi passati), che potrebbe includere come alternative Karen Bass, la sindaca afroamericana di Los Angeles, o la segretaria al Commercio Gina Raimondo, che furono anche tra i nomi considerati inizialmente per la vicepresidenza dallo stesso Biden. Ma rimuovere Harris potrebbe provocare reazioni negative in una parte dell’elettorato.
Tra le cose a cui Biden avrebbe dovuto dire di no, secondo il giornalista, c’era la scelta in primo luogo di Harris come vice (»era un’amica del suo adorato figlio Beau», morto per un cancro al cervello), e anche il viaggio di Nancy Pelosi a Taiwan e il coinvolgimento di suo figlio Hunter in aziende in Ucraina e Cina (e alle chiamate che gli faceva, quand’era vicepresidente, mettendolo in viva voce in modo da impressionare le persone con cui lavorava).
CorSera
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