"E' stata una decisione molto difficile ma necessaria, l'Ucraina e' a corto di munizioni e ne ha bisogno": il presidente Usa Joe Biden rompe gli indugi e autorizza l'invio delle controverse munizioni a grappolo a Kiev. "Sarebbe una pericolosa escalation", ha tuonato l'ambasciatore russo all'Onu Vasily Nebenzya. La decisione legata ad un nuovo pacchetto di aiuti include anche veicoli corazzati Bradley e Stryker, proiettili per obici, per i Patriot e per i sistemi missilistici di artiglieria ad alta mobilità (Himars). 123 Paesi hanno firmato la convenzione che le vieta per la loro pericolosità.
A dare slancio fu la guerra in Libano del 2006, dove l'Onu stimò che sino al 40% di questo tipo di ordigni sganciati da Israele erano rimasti inesplosi. Parigi e Berlino hanno spiegato che non seguiranno la mossa di Biden "La Germania ha firmato la convenzione, per noi non è un'opzione", ha commentato il ministro della difesa tedesco Boris Pistorius. Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha osservato che l'Alleanza "non ha una posizione sulle munizioni a grappolo: molti alleati hanno firmato la convenzione che le vieta, altri no. Sono i singoli alleati a decidere che armi inviare: la Russia usa le munizioni a grappolo per invadere l'Ucraina, Kiev per difendersi", ha precisato.
Gli attivisti per i diritti umani sono stati più espliciti e organizzazioni come Human Rights Watch hanno esortato gli Usa ad astenersi dall'inviarle e la Russia e l'Ucraina a "smettere immediatamente" di usarle. Biden ha dovuto comunque aggirare una legge statunitense che proibisce la produzione, l'uso o il trasferimento di munizioni a grappolo con un tasso di fallimento superiore all'1%. Gli Stati Uniti "selezioneranno attentamente" le munizioni a grappolo per l'Ucraina in modo che abbiano un tasso di errore del 2,35% o inferiore, riferendosi alla percentuale di sotto-munizioni trasportate da ogni proiettile che possono restare inesplose. Il consigliere per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan, pur riconoscendo i rischi per i civili di questo genere di bombe, ha ricordato che i russi le usano per attaccare mentre gli ucraini le impiegheranno per difendersi e hanno dato garanzie scritte che minimizzeranno i pericoli per i civili.
La Casa Bianca ha preso in considerazione anche l'approvazione del sistema missilistico tattico a lungo raggio Atacms, che ha una gittata di circa 300 km, sufficiente per colpire obiettivi russi molto dietro le linee del fronte, anche in Crimea da dove partono gli attacchi con droni di fabbricazione iraniana ...
L'Ucraina si impegna a utilizzare le munizioni a grappolo a 5 condizioni, tra cui il principio che non possono essere utilizzate nelle città e sul territorio russo: lo scrive su Twitter il ministro della .
"Abbiamo principi chiave di cui sono stati informati per iscritto i partner.
L'Ucraina utilizzerà queste munizioni solo per liberare i suoi territori, non saranno utilizzate sul territorio russo ufficialmente riconosciuto ma solo nelle aree in cui si concentrano le forze armate russe, per sfondare le linee di difesa nemiche".
Ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov.
(Ansa)
A dare slancio fu la guerra in Libano del 2006, dove l'Onu stimò che sino al 40% di questo tipo di ordigni sganciati da Israele erano rimasti inesplosi. Parigi e Berlino hanno spiegato che non seguiranno la mossa di Biden "La Germania ha firmato la convenzione, per noi non è un'opzione", ha commentato il ministro della difesa tedesco Boris Pistorius. Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha osservato che l'Alleanza "non ha una posizione sulle munizioni a grappolo: molti alleati hanno firmato la convenzione che le vieta, altri no. Sono i singoli alleati a decidere che armi inviare: la Russia usa le munizioni a grappolo per invadere l'Ucraina, Kiev per difendersi", ha precisato.
Gli attivisti per i diritti umani sono stati più espliciti e organizzazioni come Human Rights Watch hanno esortato gli Usa ad astenersi dall'inviarle e la Russia e l'Ucraina a "smettere immediatamente" di usarle. Biden ha dovuto comunque aggirare una legge statunitense che proibisce la produzione, l'uso o il trasferimento di munizioni a grappolo con un tasso di fallimento superiore all'1%. Gli Stati Uniti "selezioneranno attentamente" le munizioni a grappolo per l'Ucraina in modo che abbiano un tasso di errore del 2,35% o inferiore, riferendosi alla percentuale di sotto-munizioni trasportate da ogni proiettile che possono restare inesplose. Il consigliere per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan, pur riconoscendo i rischi per i civili di questo genere di bombe, ha ricordato che i russi le usano per attaccare mentre gli ucraini le impiegheranno per difendersi e hanno dato garanzie scritte che minimizzeranno i pericoli per i civili.
La Casa Bianca ha preso in considerazione anche l'approvazione del sistema missilistico tattico a lungo raggio Atacms, che ha una gittata di circa 300 km, sufficiente per colpire obiettivi russi molto dietro le linee del fronte, anche in Crimea da dove partono gli attacchi con droni di fabbricazione iraniana ...
L'Ucraina si impegna a utilizzare le munizioni a grappolo a 5 condizioni, tra cui il principio che non possono essere utilizzate nelle città e sul territorio russo: lo scrive su Twitter il ministro della .
"Abbiamo principi chiave di cui sono stati informati per iscritto i partner.
L'Ucraina utilizzerà queste munizioni solo per liberare i suoi territori, non saranno utilizzate sul territorio russo ufficialmente riconosciuto ma solo nelle aree in cui si concentrano le forze armate russe, per sfondare le linee di difesa nemiche".
Ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov.
(Ansa)
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