Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • Virulogo.88
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    • Big City
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    Quelli che lottavano veramente in Francia per la lotta di classe erano i gilet gialli ( quasi tutti bianchi) le risorse "protestano" solo per aver modo di mettere in pratica la loro principale passione, il looting.

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    Originariamente Scritto da Pesca
    lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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    • Sergio
      Administrator
      • May 1999
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      • Florida
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      Originariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza Messaggio
      Quelli che lottavano veramente in Francia per la lotta di classe erano i gilet gialli ( quasi tutti bianchi) le risorse "protestano" solo per aver modo di mettere in pratica la loro principale passione, il looting.

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      Non ti posso neppure dare tutti i torti....



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      • zuse
        Macumbico divinatore
        • Oct 2010
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        • White House
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        Originariamente Scritto da fedeita Visualizza Messaggio
        L'alternativa quale era?
        -tornare a casa
        -rimanere nel gruppo ma non operare in Ucraina

        Originariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza Messaggio
        Quelli che lottavano veramente in Francia per la lotta di classe erano i gilet gialli ( quasi tutti bianchi) le risorse "protestano" solo per aver modo di mettere in pratica la loro principale passione, il looting.

        Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk
        è così




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        • Irrlicht
          Bodyweb Senior
          • Aug 2021
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          Esplosione vicino a una base aerea russa, raid su Belgorod
          Varsavia rafforza i confini. Da Putin 17,5 miliardi a Prigozhin

          Ucraina: Kiev, in una settimana uccisi 5.000 soldati russi
          In una settimana le forze di difesa dell'Ucraina hanno eliminato circa 5.000 soldati russi e distrutto 154 sistemi di artiglieria. Lo ha scritto su Telegram il primo viceministro della Difesa dell'Ucraina, il tenente generale Oleksandr Pavliuk. (ANSA)
          Last edited by Irrlicht; 03-07-2023, 08:09:45.
          Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

          "Un acceso silenzio
          brucerà la campagna
          come i falò la sera."

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          • Arturo Bandini
            million dollar boy
            • Aug 2003
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            Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggio
            Quando non uso browser con adblock, in genere mi partono spot su varie auto (non me ne frega niente, ma navigando in anonimo, quindi senza storico preferenze, auto e carte sono di default)

            Allora dopo un paio di spot visti mi è venuto il dubbio ed ho cercato altre macchine (tutte pubblicità recenti)

            Giudicate voi.


            tra l'altro parliamo di mercato italiano...Boh.


            Le regole sono:

            se sono uomini: neri o mulatti
            se sono coppie: si a uomo nero donna bianca, no a uomo bianco donna nera.
            se solo donne: dinamiche, indipendenti (possibilmente mulatte o asiatiche)...con tanti amici multicolore.


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            https://www.youtube.com/watch?v=89PE5e_0f3Y


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            https://www.youtube.com/watch?v=__8RnNSU0jE

            https://www.youtube.com/watch?v=3vG43mi6XZ0

            https://www.youtube.com/watch?v=VXjVA4cqT6c
            ora non lo trovo ma ho visto uno spot maserati con una ricostruzione dell'italia anni 70, in emilia. Passa una maserati e dei ragazzi l'inseguono per fare una foto. Sono tutti neri, in italia, negli anni 70

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            • Arturo Bandini
              million dollar boy
              • Aug 2003
              • 31483
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              • 526
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              d'altra parte vi immaginate uno spot del genere?

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              • Arturo Bandini
                million dollar boy
                • Aug 2003
                • 31483
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                minuto 1.10, minuto 3, tipici emiliani anni 70

                Last edited by Arturo Bandini; 03-07-2023, 09:14:29.

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                • MarcoT
                  one day you may
                  • Jun 2013
                  • 20311
                  • 1,220
                  • 350
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                  Ma perché solo neri
                  Originariamente Scritto da Lorenzo993
                  non nominare cristo che se ti avesse incontrato avrebbe mandato a mignotte la bibbia e ti avrebbe preso a calci in culo

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                  • Arturo Bandini
                    million dollar boy
                    • Aug 2003
                    • 31483
                    • 948
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                    per abituarci a una società multietnica
                    io sospetto che nelle pubblicità ci siano delle quote nere

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                    • MarcoT
                      one day you may
                      • Jun 2013
                      • 20311
                      • 1,220
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                      Allora perché non tutte le altre etnie
                      Originariamente Scritto da Lorenzo993
                      non nominare cristo che se ti avesse incontrato avrebbe mandato a mignotte la bibbia e ti avrebbe preso a calci in culo

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                      • Arturo Bandini
                        million dollar boy
                        • Aug 2003
                        • 31483
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                        eh, boh. Sempre il discorso del senso di colpa occidentale verso gli africani. Nella realtà sono emarginati e costituiscono i più poveri, schiavi o manovalanza della criminalità, nelle pubblicità si rappresentano belli ricchi vincenti

                        il metterli in uno spot ambientato negli anni 70 poi è un'operazione simile a cleopatra nera: rscrivere il passato, come dire c'erano già, ci sono da sempre, sono italiani
                        Last edited by Arturo Bandini; 03-07-2023, 09:32:01.

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                        • Sean
                          Csar
                          • Sep 2007
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                          Tunica islamica, Air Jordan e voli low cost per l’Algeria: chi sono i ragazzi delle proteste in Francia

                          Mai come oggi sembra evidente la frattura tra i giovani francesi e il fallimento del modello d’integrazione. La saggista Fatiha Agag-Boudjahlat: «Vivono qui ma sognano il Maghreb»


                          I più duri con i francesi di origine araba sono talvolta altri francesi di origine araba. Come Saalah Gotti, un ragazzo marsigliese che su TikTok (cioè uno dei social media indicati da Macron come corresponsabili del disastro) si sfoga: «Postate le vostre imprese su Internet, ci ridete sopra, e gli altri che cosa possono dire di noi? Che siamo in Francia ma non consideriamo la Francia come il nostro Paese e ci permettiamo di distruggerlo. Ci sabotiamo da soli, ancora una volta».

                          E un altro, Riadh Senpai: «Persino al bled (il luogo di origine, ndr) non ci possono più vedere. Siamo una vergogna. Anche in Algeria, in Tunisia, in Marocco, ormai ci odiano perché screditiamo pure loro. I nostri nonni, forse i nostri padri erano immigrati, noi no! Siamo francesi frère (fratello, ndr), ma stiamo dando ragione a tutti quelli che ci detestano. E adesso che cosa succederà? Che se va bene ci resteranno solo gli occhi per piangere. È finita».

                          Nahel Merzouk, 17 anni, francese di Nanterre con origini algerine, è stato ucciso da un poliziotto martedì 27 giugno. L’emozione è stata enorme in tutta la Francia, il presidente Emmanuel Macron si è schierato dalla parte dei famigliari di Nahel condannando «il gesto imperdonabile» del poliziotto, che è finito in prigione accusato di omicidio volontario. Ma il clima nel Paese è già cambiato.

                          Dopo sei giorni di devastazioni, 4.500 auto incendiate, centinaia di negozi saccheggiati e distrutti e 3.300 arresti, quel che emerge non è più solo la violenza e il razzismo di parte delle forze dell’ordine, ma anche la mancata integrazione — c’è chi la chiama schizofrenia — di tanti francesi che frequentano la scuola francese, parlano francese, lavorano tra francesi, eppure si sentono stranieri in casa loro, una casa che sono pronti a devastare e distruggere.


                          Sul perché questo accada, politici, sociologi e intellettuali si accapigliano da anni, ma la tragedia di Nahel e i saccheggi che l’hanno seguita rendono ancora più profonda la frattura tra «i francesi frutto dell’immigrazione», come si dice, e «i francesi» e basta, come anche i primi indicano i bianchi.

                          È una storia che comincia con la decolonizzazione e che non è mai finita. È una storia che ha il suo momento più spaventoso ed estremo con gli attentati islamisti del 2015, commessi da terroristi in maggioranza francesi, ma che percorre la società ogni giorno, a gradi diversi di intensità, in modo sfibrante, da decenni.

                          Mai come in questi giorni il modello universalista e assimilazionista francese sembra avere fallito. Rispetto al multiculturalismo all’anglosassone (ognuno conserva le proprie tradizioni di partenza, comunità distinte vivono fianco a fianco) l’universalismo francese è più ambizioso: quali che siano le vostre origini, siete chiamati a fondervi nello stampo francese. È questa l’origine ideologica, nel 2004, della legge che proibisce i segni religiosi — il velo islamico, per parlare chiaro — nelle scuole.


                          Solo che più la Francia chiede ai suoi figli di fondersi e di essere francesi fino in fondo, più molti di loro si ribellano. Tanti Mohamed o Aïcha si vestono all’occidentale in tuta Nike o Under Armour, o portano le Air Jordan, ma la abbinano alla tunica islamica, come sabato ai funerali di Nahel. Da mesi presidi, professori e ministro dell’Istruzione dibattono se vietare nelle scuole, dopo il velo, anche il qamis (il camicione lungo) per i ragazzi e la abaya per le ragazze. Sono segni religiosi, forse. Segni di appartenenza e distinzione, sicuramente: siamo tra voi, ma non siamo come voi.

                          È impossibile attribuire le maggiori responsabilità di questa mancata integrazione. Va ricordato che nel 2017 un rapporto del «Difensore dei diritti» (organismo statale) ha concluso che «un giovane dall’aspetto arabo o nero ha una probabilità 20 volte più alta di essere controllato dalla polizia» e che dal 2006 una legge (mai applicata) obbligherebbe le imprese con più di 50 dipendenti a esaminare solo curriculum anonimi (in modo che i Mohamed e le Aïcha non vengano discriminati). In certi, non tutti, quartieri di periferia il tasso di disoccupazione dei giovani tocca il 40 per cento (si ferma al 7 su scala nazionale per tutte le fasce di età).


                          Eppure la povertà e la disoccupazione non spiegano tutto, come ha detto al Corriere l’ex premier socialista Manuel Valls. La storica della Sorbona Annie Fourcaut, specialista delle banlieue, dice che la mappa dei disordini di questi giorni non corrisponde affatto a quella della rivolta del 2005: allora erano coinvolti solo i quartieri poveri, oggi le violenze sono ovunque, da Parigi a Marsiglia.

                          Le parole più chiare e severe le ha pronunciate, ancora prima di questa rivolta, un’altra francese di origine araba, l’insegnante e saggista Fatiha Agag-Boudjahlat. «Quando mia madre è arrivata in Francia non portava il velo e non parlava neppure l’arabo, cercava di integrarsi. Noi tornavamo a visitare i parenti in Algeria una volta ogni tre anni quando andava bene. I miei nipoti ci vanno di continuo, tre volte l’anno, con i voli low cost. Vivono in Francia ma il sistema di valori, l’orizzonte, è l’Algeria. Non si sentono francesi perché i loro genitori non parlano che del bled, il paese natale in Algeria. I ragazzini pensano che l’Algeria sia il paradiso in terra e nessuno insegna loro ad amare anche la Francia. Io che ci provo vengo chiamata “araba di servizio”».

                          CorSera
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                          • SimoneBW
                            Bodyweb Advanced
                            • Oct 2018
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                            Non mi sembra sia una pubblicità, quanto piuttosto un filmato celebrativo della Maserati, ospitato in un canale YT in lingua inglese. Alla fine inseriscono quello che ritengono opportuno. E poi, Maserati e Moroder, c'è già abbastanza Italia.

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                            • The_machine
                              Bodyweb Senior
                              • Nov 2004
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                              Non è vero che mettono solo persone di origine africana, è il vostro filtro che vi fa vedere così.

                              Inoltre non ci sono "quote nere" nelle pubblicità.

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                              • Arturo Bandini
                                million dollar boy
                                • Aug 2003
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                                spiegami questa della maserati che non ha alcun senso nè attinenza con la realtà

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