Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • Irrlicht
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    " Il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko ha confermato la presenza del capo della Wagner Yevgeny Prigozhin in Bielorussia.
    La Bielorussia non ha nulla da temere dall'arrivo dei miliziani Wagner, che anzi possono essere utili alle forze armate di Kiev per la loro esperienza. Lo ha detto il presidente Alexander Lukashenko. "Ci diranno cosa è importante adesso in fatto di armi e strategia sul campo". Lukashenko ha affermato che durante l'avanzata in Russia dei mercenari della compagnia Wagner "un'intera brigata era pronta per essere trasferita nella Federazione Russa, se necessario"."
    (Ansa)
    Rapporto Onu, 77 esecuzioni sommarie di civili nelle aree occupate

    " Non ci sono i prerequisiti al momento per i colloqui con l'Ucraina, poiché Kiev e tutto l'Occidente escludono questa possibilità, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. "Per quanto riguarda i negoziati, posso dire ancora una volta che, attualmente, non ci sono i presupposti per una tale possibilità. Sappiamo che questo è completamente escluso da Kiev e completamente escluso dai Paesi occidentali, quindi non ci sono i prerequisiti". "
    (Agi)
    Last edited by Irrlicht; 27-06-2023, 17:25:14.
    Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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    • Irrlicht
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      " Una "parte significativa" delle armi nucleari russe che devono essere dispiegate in Bielorussia è già stata consegnata a questo Paese. Lo ha detto il presidente Lukashenko. ...

      L'intelligence Gb nel suo report quotidiano afferma che l'Ucraina potrebbe aver riconquistato una porzione di territorio dell'Ucraina orientale occupata dai russi dal 2014.
      Le forze aviotrasportate ucraine hanno compiuto piccoli progressi a est dal villaggio di Krasnohorivka, vicino alla città di Donetsk, che si trova sulla vecchia linea di controllo oltre i confini de facto stabiliti tra il governo di Kiev e l'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk nel 2014.
      Per il ministero Gb, sarebbe uno dei primi casi dall'invasione russa del febbraio 2022 in cui le forze ucraine hanno molto probabilmente riconquistato un'area di territorio occupata dalla Russia dal 2014. "
      (Ansa)

      Estonia: 'L'incognita Prigozhin a Minsk ci preoccupa'
      Tallinn: 'E' l'ora di decisioni storiche al summit di Vilnius'
      Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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      • Sergio
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        Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza Messaggio
        " Una "parte significativa" delle armi nucleari russe che devono essere dispiegate in Bielorussia è già stata consegnata a questo Paese. Lo ha detto il presidente Lukashenko. ...

        L'intelligence Gb nel suo report quotidiano afferma che l'Ucraina potrebbe aver riconquistato una porzione di territorio dell'Ucraina orientale occupata dai russi dal 2014.
        Le forze aviotrasportate ucraine hanno compiuto piccoli progressi a est dal villaggio di Krasnohorivka, vicino alla città di Donetsk, che si trova sulla vecchia linea di controllo oltre i confini de facto stabiliti tra il governo di Kiev e l'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk nel 2014.
        Per il ministero Gb, sarebbe uno dei primi casi dall'invasione russa del febbraio 2022 in cui le forze ucraine hanno molto probabilmente riconquistato un'area di territorio occupata dalla Russia dal 2014. "
        (Ansa)

        Estonia: 'L'incognita Prigozhin a Minsk ci preoccupa'
        Tallinn: 'E' l'ora di decisioni storiche al summit di Vilnius'
        https://www.ansa.it/sito/notizie/mon...c8411b599.html
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        • zuse
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          Originariamente Scritto da Irrlicht Visualizza Messaggio
          " Una "parte significativa" delle armi nucleari russe che devono essere dispiegate in Bielorussia è già stata consegnata a questo Paese. Lo ha detto il presidente Lukashenko. ...

          L'intelligence Gb nel suo report quotidiano afferma che l'Ucraina potrebbe aver riconquistato una porzione di territorio dell'Ucraina orientale occupata dai russi dal 2014.
          Le forze aviotrasportate ucraine hanno compiuto piccoli progressi a est dal villaggio di Krasnohorivka, vicino alla città di Donetsk, che si trova sulla vecchia linea di controllo oltre i confini de facto stabiliti tra il governo di Kiev e l'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk nel 2014.
          Per il ministero Gb, sarebbe uno dei primi casi dall'invasione russa del febbraio 2022 in cui le forze ucraine hanno molto probabilmente riconquistato un'area di territorio occupata dalla Russia dal 2014. "
          (Ansa)

          Estonia: 'L'incognita Prigozhin a Minsk ci preoccupa'
          Tallinn: 'E' l'ora di decisioni storiche al summit di Vilnius'

          https://www.ansa.it/sito/notizie/mon...c8411b599.html
          Ma sti moscerini che czz0 parlano?

          Le decisioni storiche? Ao' ma dove volete anna'?


          Originariamente Scritto da Sean
          mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola




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          • marcu9
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            "Ti schiacceranno come un insetto": Lukashenko racconta la telefonata con Prigozhin

            Il leader bielorusso ha confermato l'arrivo a Minsk del capo della Wagner. Rivelando dettagli inediti dei fatti di sabato.


            "Ti schiacceranno come un insetto". Sarebbero queste le parole che il presidente bielorusso, Aleksander Lukashenko, ha rivolto a Yevgeny Prigozhin nel corso dei negoziati avviati sabato dopo l'insurrezione ordinata dal fondatore della Wagner. Oggi Lukashenko ha confermato che Prigozhin si trova in Bielorussia, mentre i servizi segreti russi (FSB) hanno fatto sapere di aver archiviato il procedimento penale nei suoi confronti. A fare da mediatore tra Putin e Prigozhin è stato proprio il presidente bielorusso che ora rivela cosa si sarebbero detti in quelle drammatiche ore. A riferire i contenuti della conversazione è l'agenzia di stampa bielorussa Belta. Si tratta ovviamente di una versione di parte che lo stesso Lukashenko potrebbe aver fatto trapelare per fini propagandistici. In ogni caso a parlare è colui che ha condotto le trattative in prima persona.


            La telefonata tra Lukashenko e Prigozhin (secondo Lukashenko)

            Nel suo racconto Lukashenko dice di aver ricevuto una telefonata di Putin verso le 10:10 del mattino e di aver suggerito al leader russo di contattare il fondatore della Wagner, evitando dunque di reprimere la rivolta nel sangue. "È inutile. Non risponde al telefono, non vuole parlare con nessuno", sarebbe stata la risposta del capo del Cremlino. "Una cattiva pace è meglio di qualsiasi guerra. Proverò a contattarlo" avrebbe risposto Lukashenko.

            Il leader bielorusso sarebbe riuscito a mettersi in contatto con Prigozhin intorno alle 11. "Era euforico. Yevgeny era completamente euforico" ha raccontato Lukashenko, "e per i primi 30 minuti abbiamo parlato solo con parolacce". Secondo il presidente bielorusso Prigozhin era arrivato nella città meridionale russa di Rostov in uno "stato di semi-folli".


            Alla domanda su quali fossero i suoi reali obiettivi, Prigozhin avrebbe risposto: "Non chiedo niente. Voglio solo Shoigu e Gerasimov (il ministro della Difesa e il capo di stato maggiore dell'esercito, ndr). E ho bisogno di incontrare Putin". "Nessuno ti darà Shoigu o Gerasimov, specialmente in questa situazione. Conosci Putin tanto quanto me". Putin, ha aggiunto il leader bielorusso, "non ti incontrerà, non parlerà nemmeno al telefono con te in questa situazione".


            "Ma noi vogliamo giustizia!" è stata l'obiezione del fondatore della Wagner. "Vogliono distruggerci! Marceremo su Mosca!". Minacce a cui Lukashenko ha replicato senza esitazione: "Ti schiacceranno a metà strada come un insetto".


            Lukashenko vuole approfittare dell'esperienza della Wagner


            Intanto la Bielorussia si prepara ad accogliere parte dei miliziani della Wagner. Lukashenko ha però reso noto, smentendo alcune indiscrezioni circolate nelle ultime ore, che non verrà costruito nessun campo per alloggiare i miliziani ("abbiamo offerto loro una struttura abbandonata dell'esercito. Sono liberi di metterci delle tende"). Il leader bielorusso ha quindi aggiunto di voler approfittare "dell'inestimabile esperienza" degli uomini della Wagner. "Se i comandanti vengono qui e ci aiutano... condividono con noi quello che è importante... Sulle tattiche e le armi, su come condurre un'offensiva e organizzare una difesa. Questo è inestimabile. Ed è quello che dovremo prendere dalla Wagner".


            Il presidente bielorusso ha infine reso noto che una considerevole parte delle armi nucleari russe di cui è previsto il dispiegamento in Bielorussia è già arrivata nel Paese. Gli uomini della Wagner non sorveglieranno le armi nucleari, come credono i polacchi, ha chiarito Lukashenko. "Le armi nucleari avranno le loro guardie e già ce le hanno perché parte delle armi nucleari - ha detto il presidente bielorusso -, non dirò quante, la maggior parte, è già stata portata in Bielorussia. È sorprendente che non se ne siano accorti. Russi e bielorussi le sorvegliano".



            Il leader bielorusso ha confermato l'arrivo a Minsk del capo della Wagner. Rivelando dettagli inediti dei fatti di sabato
            Originariamente Scritto da Sean
            Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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            • fedeita
              Brutto
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              Ma perché la Bielorussia ha il nucleare?

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              • Mario12
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                Originariamente Scritto da fedeita Visualizza Messaggio
                Ma perché la Bielorussia ha il nucleare?
                perchè è il modo più veloce che hanno per radere al suolo l'Ucraina con le atomiche

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                • zuse
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                  Kiev frena di nuovo il Vaticano: “Zuppi a Mosca? Non ci servono mediatori”


                  “La nostra posizione è chiara e l’abbiamo espressa in modo molto aperto: non abbiamo bisogno di alcuna mediazione, e questo perché abbiamo avuto cattive esperienze. Non ci fidiamo della Russia”. Lo ha detto il capo dell’ufficio del presidente ucraino, Andryi Yermak, a proposito dell’annunciata visita a Mosca dell’inviato di pace del Papa, cardinale Matteo Zuppi


                  Originariamente Scritto da Sean
                  mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola




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                  • Ponno
                    Socialista col Rolex
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                    Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggio
                    Kiev frena di nuovo il Vaticano: “Zuppi a Mosca? Non ci servono mediatori”


                    “La nostra posizione è chiara e l’abbiamo espressa in modo molto aperto: non abbiamo bisogno di alcuna mediazione, e questo perché abbiamo avuto cattive esperienze. Non ci fidiamo della Russia”. Lo ha detto il capo dell’ufficio del presidente ucraino, Andryi Yermak, a proposito dell’annunciata visita a Mosca dell’inviato di pace del Papa, cardinale Matteo Zuppi
                    Brutti cattivi voi altri che volete farci smettere di crepare usando quella cosa arcaica come la diplomazia.
                    Ah e già che ci siete non è che ci allunghereste un altro paio di miliardini e qualche carro armato? Ma sempre senza dimenticarvi che siete delle merd3 e dovete fare quello che diciamo noi.

                    Shhh controffensiva!

                    Ma come si fa a dare credito a sta gente. Ma d'altronde ripeto: questi hanno colpito una infrastruttura di un paese nato, cosa che a rigore di logica dovrebbe essere considerato un attacco non provocato e quindi dichiarazione di ostilità, e manco un buffetto hanno ricevuto, è ovvio siano ormai in pieno delirio di onnipotenza.

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                    Originariamente Scritto da claudio96

                    sigpic
                    più o meno il triplo

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                    • marcu9
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                      Milano, 28 giu. (askanews) – La Nato è pronta a qualsiasi minaccia, che provenga da Mosca o da Minsk. Lo ha affermato il numero uno della Nato Jens Stoltenberg parlando con la stampa all'Aia.

                      “Nessuno spazio per malintesi a Mosca o a Minsk sulla nostra capacità di difendere gli alleati da qualsiasi potenziale minaccia e ciò a prescindere da quelle che crediamo saranno le conseguenze finali del movimento delle forze Wagner”, ha dichiarato Stoltenberg, il quale ha aggiunto “Credo solo che sia troppo presto per esprimere un giudizio definitivo sulle conseguenze del fatto che Prigozhin si sia trasferito in Bielorussia e che molto probabilmente anche alcune delle sue forze saranno trasferite in Bielorussia. È troppo presto per dirlo”.
                      “Ciò che è assolutamente chiaro è che abbiamo inviato un chiaro messaggio a Mosca e a Minsk: la NATO è lì per proteggere ogni alleato, ogni centimetro del territorio della NATO”




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                      Originariamente Scritto da Sean
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                      • fedeita
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                        Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza Messaggio
                        perchè è il modo più veloce che hanno per radere al suolo l'Ucraina con le atomiche
                        Si ma con quale diritto se ne sono impossessati? A questo punto restituiamo le 130 e passa testate nucleari a Kiev dal momento che le possedevano e le sono state tolte con l'inganno.

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                        • Irrlicht
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                          " Lukashenko ha detto di aver chiesto a Vladimir Putin di non eliminare Prigozhin. "Ho detto a Putin: possiamo ucciderlo, non è un problema. O al primo tentativo o al secondo. Ma gli ho chiesto di non farlo" ...

                          "La guerra della Russia in Ucraina continua senza sosta. La nostra incrollabile unità è in contrasto con la disunione in Russia mostrata dagli eventi di questo fine settimana. Ribadiremo sempre di più il nostro impegno a sostenere l'Ucraina per tutto il tempo necessario, anche attraverso un'assistenza finanziaria e militare sostenibili". Lo scrive il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel"
                          (Ansa)
                          Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                          • Sean
                            Csar
                            • Sep 2007
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                            Ucraina modello Israele ma senza entrare nella Nato: il «sentiero di pace» immaginato da Blinken

                            Le idee sul tavolo: Kiev dovrà «perdere» la Crimea

                            La crisi russa può aprire una prospettiva di sostanza al negoziato? Nei giorni scorsi Antony Blinken, segretario di Stato Usa, ha dato voce a un’opinione largamente condivisa dai governi occidentali. La mezza rivolta guidata dal capo dei mercenari Evgenij Prigozhin ha messo in luce «crepe» nel sistema di potere putiniano. In molti pensano, o forse semplicemente si augurano, che a questo punto il presidente russo decida di accettare la trattativa con Volodymyr Zelensky e il blocco occidentale che lo sostiene.

                            Nelle ultime settimane gli americani hanno mantenuto i contatti con il Cremlino, se non altro per «monitorare», come ha detto lo stesso Blinken, lo schieramento delle testate nucleari. Si sta discutendo molto di altre iniziative diplomatiche. Ma, a quanto risulta, nessuna di queste ha fatto progressi degni di nota. Le manovre dei cinesi si sarebbero risolte in un falso movimento: Xi Jinping resta sostanzialmente schierato con Mosca. L’India, pur avendo quest’anno la presidenza del G20, non sta dando l’impulso sperato, deludendo le aspettative generali. Il premier Narendra Modi si muove in modo anfibio: collabora con gli Stati Uniti nel Pacifico, ma, nello stesso tempo, mantiene stretti legami con la Russia, senza intromettersi in quella che considera «una questione europea».

                            Certo, bisognerà vedere se la missione condotta dal cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, porterà qualche risultato. È arrivato a Mosca ieri sera e ci rimarrà oggi e domani. In agenda è previsto l’incontro con il patriarca ortodosso Kirill. Non si sa ancora se vedrà Putin.

                            Ma la traccia di un possibile dialogo è ancora nelle mani dell’amministrazione Biden, in stretto coordinamento con Zelensky. Da dove si può ripartire? Possiamo tentare una ricostruzione delle rispettive posizioni, sulla base di informazioni raccolte negli ambienti diplomatici europei e statunitensi.

                            Al momento da Mosca non arrivano segnali diversi da quelli inviati prima della crisi innescata da Prigozhin. Putin, dunque, chiede che l’Ucraina e la comunità internazionale riconoscano la sovranità russa sulle quattro regioni conquistate con la forza: Melitopol, Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia. Inoltre il Cremlino pretende che l’Ucraina dia l’addio alle armi, trasformandosi in un Paese senza difesa e, soprattutto, archiviando l’aspirazione a entrare nella Nato quanto prima.

                            Come si vede sono condizioni chiaramente inaccettabili per Zelensky e per gli ucraini, specie adesso che l’esercito di Kiev sta tentando la riconquista dei territori occupati, puntando anche sulla «debolezza» del regime. Vera o presunta che sia. Se nelle prossime settimane Putin dovesse confermare questa impostazione, non ci sarebbe alcuno spazio per ogni tentativo di distensione. Gli Stati Uniti e gli altri partner continueranno a inviare ordigni a Kiev. La guerra proseguirà «in modo cruento», per dirla con il capo del Pentagono, Lloyd Austin.

                            Diamo ora uno sguardo a che cosa potrebbe accadere sull’altro versante. Joe Biden ripete di agire secondo lo slogan: «Non si fa nulla sull’Ucraina, senza il consenso dell’Ucraina» («Nothing about Ukraine, without Ukraine»). Finora il presidente Usa non è mai uscito allo scoperto con una proposta chiara. Il motivo è evidente: l’Amministrazione teme che si possano creare divisioni all’interno del gruppo dirigente a Kiev. Poi, di rimbalzo, anche dentro l’Alleanza Atlantica.

                            Tuttavia la diplomazia Usa starebbe lavorando, assieme agli ucraini e agli altri partner, su uno schema con diverse varianti. La prima condizione, necessaria per il «cessate il fuoco», sarebbe il ritiro immediato delle truppe di occupazione russe. Lo ha ripetuto anche ieri Andriy Yermak. L’invasore se ne deve andare dal Donbass. Gli ucraini recupererebbero la sovranità sui confini orientali fissati nel 1991, l’anno dell’indipendenza, cancellando, quindi, anche le sedicenti repubbliche di Donetsk e Lugansk, costituite nel 2014.

                            In cambio Kiev potrebbe rinunciare alla Crimea, almeno per diversi anni. È il passaggio più critico, il più difficile da far digerire ai vertici politici, militari, nonché al popolo ucraino. Gli Stati Uniti e gli alleati occidentali garantirebbero a Kiev la fornitura costante di armi, trasformando il Paese in un «porcospino», sul modello di Israele o di Taiwan. Nel breve periodo, infine, l’Ucraina non entrerebbe nella Nato: un’altra concessione pesante per spingere Putin ad accettare il compromesso.

                            CorSera
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • Sean
                              Csar
                              • Sep 2007
                              • 120254
                              • 3,352
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                              • Italy [IT]
                              • In piedi tra le rovine
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                              Originariamente Scritto da fedeita Visualizza Messaggio
                              Si ma con quale diritto se ne sono impossessati? A questo punto restituiamo le 130 e passa testate nucleari a Kiev dal momento che le possedevano e le sono state tolte con l'inganno.
                              La Bielorussia ha il nucleare perchè a darglielo è stata la Russia. I russi hanno deciso di dislocare lì alcuni ordigni nucleari che si possono lanciare con gli aerei, un pò come gli USA che hanno loro missili nucleari ad Aviano...questo perchè la Bielorussia è comunque vicina ad alcuni paesi Nato e da lì ci vuole meno per raggiungerli, proprio come gli USA che, durante la guerra fredda, dislocarono in Germania ed in Italia ordigni nucleari perchè il blocco sovietico era raggiungibile in poco tempo.

                              I codici di lancio però sono in mano ai russi, quindi senza quelli i bielorussi non possono innescare le testate atomiche, proprio come i codici delle bombe atomiche depositate ad Aviano sono in mano agli americani.

                              I missili nucleari che erano in mano a Kiev non sono stati "tolti con l'inganno": non erano di Kiev ma della Russia, quindi una volta che le ex repubbliche sovietiche, in seguito al crollo del comunismo, si sono staccate dalla Russia, i missili e gli ordigni sono stati riconsegnati ai legittimi proprietari.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • KURTANGLE
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                                • Jun 2005
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                                Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
                                Non so che dirti. Che l'artico sarà disponibile per la navigazione è un fatto noto.
                                Mi sembra anche ovvio sottolineare come la maggiore abilitabilità di zone prima poco adatte a ospitare la vita umana porterà cambiamenti importanti

                                ma è roba di decenni barone
                                forse addirittura ci vorranno 50 anni prima di vedere risvolti concreti
                                Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                                parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                                Originariamente Scritto da GoodBoy!
                                ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                                grazie.




                                PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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