Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • The_machine
    Bodyweb Senior
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    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
    Se sono differenze culturali allora perchè scusarsi con la famiglia del bambino (che viene dalla stesso ambito culturale) e non specificarlo o chiarirlo nel comunicato?
    Perché la notizia nel mondo globalizzato ha avuto risalto ovunque come qualcosa di fortemente deprecabile, quindi tocca scusarsi.

    Fosse rimasta li non ci sarebbero state scuse, ridevano tutti allegramente.

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    • Arturo Bandini
      million dollar boy
      • Aug 2003
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      ma è come dire che breznehv baciava in bocca i leader occidentali perchè era ricchione
      si è scusato perchè è l'unica cosa da fare quando ti accerchiano i fanatici

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      • Sean
        Csar
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        Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
        Perché la notizia nel mondo globalizzato ha avuto risalto ovunque come qualcosa di fortemente deprecabile, quindi tocca scusarsi.
        Mi sa che la state facendo troppo facile, perchè pure chi segue il Dalai Lama è rimasto disgustato, e quelli avrebbero dovuto capire che ci si stava trovando di fronte ad una "consuetudine" di stampo "folkloristico" afferente una qualche sorta di tradizione tibetana.

        __________

        «Ora succhiami la lingua». Il Dalai Lama, la guida spirituale del buddismo tibetano, si è rivolto così a un ragazzino che gli si era avvicinato per salutarlo. Un comportamento inaudito da parte di un uomo di 87 anni che dovrebbe rappresentare un esempio di saggezza e armonia. Tanto che qualcuno ha pensato ad uno scherzo salvo poi prendere atto dell’amara realtà.

        Non è la prima volta che il Dalai Lama dice qualcosa di inappropriato. Ma questa sua ultima «gaffe» ha scatenato un putiferio data la giovane età della persona offesa. La polemica è arrivata a un livello tale che ieri l’ufficio del leader spirituale tibetano ha dichiarato di volersi scusare con il ragazzo e la sua famiglia «per il dolore che le sue parole possono aver causato».


        «Sua Santità desidera scusarsi con il bambino e la sua famiglia, oltre che con i suoi numerosi amici in tutto il mondo, per il dolore che le sue parole possono aver causato - si legge sull’account Twitter del leader spirituale -. Sua Santità prende spesso in giro le persone che incontra in modo innocente e scherzoso, anche in pubblico e davanti alle telecamere. Si rammarica di questo incidente» è la chiosa per cercare di sdrammatizzare l’accaduto.

        L’episodio dello scandalo è avvenuto lo scorso 28 febbraio quando il Dalai Lama ha incontrato 120 studenti nel tempio Tsuglagkhang di Dharamshala, nel nord dell’India, nel corso di un evento organizzato dalla fondazione M3M che ha diffuso foto e video solo qualche giorno fa. Nel filmato si vede un ragazzino che si avvicina a un microfono e chiede al leader spirituale buddista: «Posso abbracciarla?». Il Premio Nobel per la Pace lo invita sul palco, dicendo: «Prima qui», e indica la sua guancia, che il bambino bacia. E prosegue: «Poi penso anche qui», e indica le sue labbra. Il Dalai Lama avvicina poi il mento del bambino verso di sé e lo bacia sulle labbra. Nel video si sentono risate e applausi. I due si toccano con la testa, poi Sua Santità fa la linguaccia e dice: «E succhiami la lingua». Infine dopo una serie di abbracci dice al ragazzino «di seguire l’esempio degli esseri umani buoni che creano pace e felicità».


        In verità nella cultura tibetana tradizionale tirar fuori la lingua era considerato un segno di rispetto e una specie di saluto. Si racconta che nel nono secolo abbia vissuto un re, molto crudele, che aveva la lingua nera, così, una volta morto, la gente ha preso l’abitudine di tirar fuori la lingua per dimostrare di non essere come lui e soprattutto di non essere la sua reincarnazione.

        Gli utenti di Twitter hanno definito il video «disgustoso» e «malsano». «Che cosa mi tocca vedere — ha scritto Rakhi Tripathi sul social —, come si deve sentire questo bambino? Raccapriciante». «Sono totalmente scioccato nel vedere il Dalai Lama esposto in questo modo. Anche in passato ha dovuto scusarsi per i commenti sessisti. Ma dire “Adesso succhiami la lingua” a un ragazzino è orribile», ha scritto Sangita, anche lei follower del leader tibetano su Twitter.

        Il Dalai Lama, che vive in esilio in India dal 1989, rimane il volto universalmente riconosciuto del movimento per l’autonomia tibetana ma la fama globale di cui godeva dopo aver vinto il premio Nobel per la pace nel 1989 si è affievolita come anche si è ridimensionato il diluvio di inviti a lui rivolti da leader, personalità e star di tutto il pianeta. Questo calo di interesse si spiega in parte con l’età del maestro che ha dovuto limitare i suoi viaggi, ma anche con la crescente influenza economica e politica della Cina che lo definisce «lupo travestito da monaco».

        CorSera
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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        • Sean
          Csar
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          Tra tirare fuori la lingua (sull'esempio della leggenda tibetana, per mostrare che è pura e non nera) e chiedere poi di succhiarla ci corre uno iato. Diciamo che l'87enne Dalai Lama s'è un attimo allargato.
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
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          C. Campo - Moriremo Lontani


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          • Arturo Bandini
            million dollar boy
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            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
            Tra tirare fuori la lingua (sull'esempio della leggenda tibetana, per mostrare che è pura e non nera) e chiedere poi di succhiarla ci corre uno iato. Diciamo che l'87enne Dalai Lama s'è un attimo allargato.
            è vero, ma perchè dobbiamo dargli proprio un significato sessuale?
            Nel comportamento umano è vero che il bacio ha connotazioni sessuali, ma deriva dal comportamento dei primati, che avvicinano la bocca a quella della madre per ricevere il cibo masticato da lei. E' richiesta di protezione e non ha implicazioni direttamente erogene, ma solo simboliche.
            Anche i cani leccano la bocca del padrone perchè i cuccioli fanno lo stesso con la madre per sollecitare il rigurgito.
            Voglio dire che il bacio in sè non è direttamente sessuale, ma lo diventa come manifestazione di affetto

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            • marcu9
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              Tra tirare fuori la lingua (sull'esempio della leggenda tibetana, per mostrare che è pura e non nera) e chiedere poi di succhiarla ci corre uno iato. Diciamo che l'87enne Dalai Lama s'è un attimo allargato.
              Diciamo che tutto ciò fa schifo e andrebbe condannato.

              Inviato dal mio Samsung Galaxy S23 Ultra utilizzando Tapatalk
              Originariamente Scritto da Sean
              Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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              • Sean
                Csar
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                Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
                è vero, ma perchè dobbiamo dargli proprio un significato sessuale?
                Nel comportamento umano è vero che il bacio ha connotazioni sessuali, ma deriva dal comportamento dei primati, che avvicinano la bocca a quella della madre per ricevere il cibo masticato da lei. E' richiesta di protezione e non ha implicazioni direttamente erogene, ma solo simboliche.
                Anche i cani leccano la bocca del padrone perchè i cuccioli fanno lo stesso con la madre per sollecitare il rigurgito.
                Voglio dire che il bacio in sè non è direttamente sessuale, ma lo diventa come manifestazione di affetto
                Ma io non dico che sia un pedofilo, come faccio ad affermarlo? Mi limito a sottolineare che ci troviamo di fronte ad una scena che considero repellente, perchè in tutte le culture e tradizioni il bambino è simbolo di innocenza, purezza...e qui un uomo adulto (ormai molto vecchio) chiede a questo bambino di "succhiargli" la lingua.

                La scena del bacio (che nessuno ha discusso, quindi non è stata percepita come "scandalosa"), secondo quanto raccontano i giornali, avviene prima. Poi c'è la richiesta di succhiargli la lingua.
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
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                • Arturo Bandini
                  million dollar boy
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                  credo che a questo punto sarebbe meglio che spiegasse le motivazioni della sua richiesta

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                  • The_machine
                    Bodyweb Senior
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                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                    in tutte le culture e tradizioni il bambino è simbolo di innocenza, purezza...e qui un uomo adulto (ormai molto vecchio) chiede a questo bambino di "succhiargli" la lingua.
                    I romani pure mi sa che si facevano i bambini

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                    • Sean
                      Csar
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                      Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
                      I romani pure mi sa che si facevano i bambini
                      E che c'entra col fatto che tradizionalmente vengono assunti come simbolo di innocenza e purezza? In ogni tempo ed in ogni luogo il Male opera ed agisce. Il Male è nella storia, altrimenti il mondo sarebbe un paradiso terrestre.
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
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                      • Arturo Bandini
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                        il male agisce nell'ombra. Perfino un redneck sa che certe cose deve farle di nascosto, invece il dalai lama sarebbe talmente sciocco o arrogante da mostrare il male (pedofilia? volontà di soggiogare l'altro con un gesto che lo pone in stato di sottomissione?) davanti al mondo intero, uno che ha impiegato una vita a edificare l'immagine opposta.

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                        • Sean
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                          Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
                          il male agisce nell'ombra. Perfino un redneck sa che certe cose deve farle di nascosto, invece il dalai lama sarebbe talmente sciocco o arrogante da mostrare il male (pedofilia? volontà di soggiogare l'altro con un gesto che lo pone in stato di sottomissione?) davanti al mondo intero, uno che ha impiegato una vita a edificare l'immagine opposta.
                          Magari è solo rimbambito. Sui media non leggo di accuse di pedofilia ma di scena "repellente": la richiesta di succhiare la lingua quello è, una uscita disgustosa, anche senza per forza volerci vedere chissà che cosa dietro o arrivare a conclusioni, accuse che nesssuno ha elementi per muovere...gli è uscita una parola sbagliata...il perchè gli sia uscita dovrebbe dircelo lui.
                          ...ma di noi
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                          • Arturo Bandini
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                            rileggendo la dinamica può anche darsi che lo stesse prendendo in giro e che non se la sarebbe fatta ciucciare per davvero

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                            • marcu9
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                              Dubito che se fosse pedofilo lo mostrerebbe davanti alle telecamere, se pensi che qualcosa non sia ben visto lo fai di nascosto come i preti. Magari siamo di fronte a differenze culturali.

                              Ma per piacere.
                              Originariamente Scritto da Sean
                              Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                              • Sean
                                Csar
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                                La fuga dei documenti segreti del Pentagono: che cosa riguardano e quali sono le conseguenze

                                La timeline del Pentagono, le comunicazioni interne di Zelensky, lo stato della difesa ucraino. Cosa c'è dentro i documenti e quali saranno i danni maggiori?

                                Cosa c’è dentro i documenti segreti americani sulla guerra in Ucraina rivelati su internet?
                                Il centinaio di documenti (metà dei quali sono stati visionati da alcuni giornali americani) sembrano autentici, nonostante ad un certo punto almeno uno di essi sia stato modificato rispetto all’originale. Sembrano tratti da un dossier compilato dal Capo di Stato Maggiore del Pentagono usando rapporti di varie agenzie di intelligence, inclusa la Cia. La maggioranza delle informazioni segue le dichiarazioni pubbliche di Washington sulla guerra, ma c’è un livello di dettaglio maggiore. I leak confermano l’altissimo livello di coinvolgimento americano nel fornire dati quotidiani sugli obiettivi russi da colpire ; dimostrano come gli Usa abbiano penetrato in maniera massiccia l’intelligence di Mosca e passino i piani a Kiev (in uno dei documenti si discute di come lo Stato Maggiore Russo punti a contrastare le vulnerabilità dei diversi tipi di tank forniti dai paesi Nato; in un altro si preannuncia la data di un raid contro specifici depositi di droni e altre armi a Odessa e Mykolaiv). Ci sono anche le previsioni di Washington sul probabile stallo cui si arriverà nel Donbass con delusione sia di Putin che di Zelensky . Un documento del Pentagono del 28 febbraio esprime preoccupazione per lo stato della difesa ucraina, in particolare lo “scudo” aereo, dal momento che i missili per i sistemi di era sovietica S-300 e Buk si potrebbero esaurire tra metà aprile e il 3 maggio. Alcune delle informazioni in questi documenti erano riservate ai “Five Eyes” (Usa, Gran Bretagna, Australia, Nuova Zelanda e Canada) che hanno un patto di non spionaggio reciproco che non si applica ad altri alleati. Dal leak emerge che gli Stati Uniti monitorano le comunicazioni interne di Zelensky e quelle di alleati come la Corea del Sud.


                                Chi c’è dietro il buco nell’intelligence?
                                Centinaia - se non migliaia - di funzionari del governo con il “nulla osta di sicurezza” ricevono via email ogni giorno documenti di questo tipo e qualcuno potrebbe averli inoltrati al altri. Trovare la fonte originale del leak potrebbe essere difficile. I documenti trafugati esaminati dal New York Times sono fotografie di fogli, alcuni dei quali posizionati su una rivista di caccia. Probabilmente qualcuno ha piegato il dossier cartaceo, se l’è messo in tasca, portandolo in un’area sicura per fotografarlo. Le indagini sono ancora in corso, ma un’ipotesi che circola è che potrebbe essere un’operazione meno “ideologica” di Wikileaks nel 2010. Julian Assange e Chelsea Manning puntavano a denunciare la condotta degli Stati Uniti, mentre Dmitri Alperovitch, esperto di cybersecurity di origine russa, osserva che in questo caso i “leak”, prima di finire su Twitter e Telegram, sono apparsi inizialmente su una piattaforma usata dagli appassionati di videogiochi. La sua ipotesi è che potrebbero anche essere stati diffusi nell’ambito di un dibattito online sullo stato della guerra in Ucraina. «Pensa, una lite su internet che finisce con un disastro per l’intelligence».

                                Quali sono i danni maggiori?
                                Si tratta di documenti recenti, risalenti ad appena 40 giorni fa. Ci sono previsioni, per esempio, di dove le difese aeree di Kiev potrebbero localizzarsi il mese prossimo. Ma i timori maggiori riguardano in realtà due punti:
                                1)
                                L’intelligence russa potrebbe evincere come gli americani abbiano penetrato i piani del Gru, l’intelligence di Mosca, e a qual agenzie abbiano accesso, tagliando così le fonti.
                                2) Il leak complica i rapporti con gli alleati e solleva dubbi sulla capacità di Washington tenere segrete le informazioni. Pur non essendo una novità che Washington spii gli alleati, renderlo pubblico è sempre problematico. In un dispaccio che ricorda le rivelazioni di Wikileaks, si riportano discussioni interne tra funzionari sud-coreani sulle pressioni Usa per inviare artiglieria a Kiev in tempo per l’offensiva di primavera; il presidente Yoon Suk Yeol – si legge – temeva che Biden lo chiamasse per chiedere maggiori aiuti. Un tema sensibile, poiché l’invio di armi letali in zone di guerra viola le regole di Seul. Ora il mondo ha visto la “timeline del Pentagono” per mandare 330mila munizioni dalla Sud Corea con il costo stimato di 26 milioni di dollari. Le informazioni sono state raccolte dalla Cia, intercettando telefonate e messaggi elettronici. Dopo Wikileaks, alla fine Usa e alleati hanno continuato a parlare, ma rivelazioni come queste sono sempre fonte di imbarazzo. Douglas London, ex alto funzionario della Cia, autore del saggio The Recruiter, dice al Corriere che i leak siano devastanti per gli Stati Uniti, ma lo sono anche per i russi: mostrano i tentativi mediocri di alterare le informazioni in alcuni di questi documenti, come pure la vulnerabilità del loro intero sistema militare e di intelligence, in contrasto con la narrazione di Putin sul suo successo sul campo. «Putin userà i leak per dividere gli alleati, ma l’incompetenza russa evidenziata dallo stesso leak è forse tanto dannosa per il leader russo di quanto lo sia per gli Stati Uniti».

                                CorSera
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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