Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • MarcoT
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    • Jun 2013
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    Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
    Bene Marco, vedo che hai preso appunti.
    Grazie mach è un piacere
    Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
    Scusa Marco, ma a 1.28 nascite per donna succede quello che succede in Italia: non c'è abbastanza gente che lavora e il sistema lentamente collassa.
    Poi non sto dicendo che devono fare 5 figli a donna...basterebbe farne 2
    Ma è sbagliato proprio il principio, strutturato così è un enorme schema ponzi che prima o poi deve crollare
    Per come la imposti tu è giusto, deve aumentare la popolazione per far funzionare il sistema ma è proprio il concetto di fondo che è sbagliato perché ormai questo non è più sostenibile
    È un discorso tanto per dire eh so bene anche io che non è realizzabile un cambiamento strutturale di questa portata ad oggi ma sai bene anche tu che non è un qualcosa che può durare
    Non c'è posto per tutti e per garantire la sostenibilità del primo mondo che deve continuare a crescere all'infinito si sfrutta oltremisura tutto il resto
    Non so quanto ancora il gioco valga la candela
    Originariamente Scritto da Lorenzo993
    non nominare cristo che se ti avesse incontrato avrebbe mandato a mignotte la bibbia e ti avrebbe preso a calci in culo

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    • Sean
      Csar
      • Sep 2007
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      • In piedi tra le rovine
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      Il vero riarmo è in Asia, dove Xi fa paura quanto Putin: ecco i veri numeri della potenza militare cinese

      A Oriente la corsa al riarmo procede in modo inesorabile: l’ha scatenata la Cina, e i suoi vicini ne traggono le conseguenze. Quello che accade in quel teatro strategico è persino più importante della guerra in Ucraina per il futuro del mondo

      di Federico Fubini

      Mentre il Pentagono è sceso pericolosamente vicino alla soglia minima dei suoi arsenali di munizioni (li sta svuotando per aiutare l’Ucraina); mentre pochi tra gli Stati membri della Nato mantengono l’impegno di spendere il 2% del Pil per la difesa; mentre in Germania la rissa tra Verdi e partito liberale paralizza la modernizzazione delle forze armate (come ha ricordato Paolo Valentino). Mentre accade tutto ciò a Occidente… è a Oriente del globo che la corsa al riarmo procede in modo inesorabile.

      L’ha scatenata la Cina, e i suoi vicini che si sentono minacciati ne traggono le conseguenze.

      I numeri di questa corsa al riarmo sono impressionanti, ben più di quanto accade nella vecchia Europa. Siccome tra Asia e Pacifico si concentrano la maggior parte della popolazione umana e della ricchezza economica, ciò che sta accadendo su quel teatro strategico è perfino più importante della guerra in Ucraina per il futuro del pianeta. La stessa aggressione russa all’Ucraina continua a godere del pieno appoggio di Xi Jinping per una ragione che è evidente in questi dati: per sostenere la difesa del popolo ucraino contro l’aggressore, il Pentagono ha fornito a Kiev una tale quantità di missili Stinger e Javelin che ci vorrebbero 13 anni (agli attuali ritmi di produzione) per ricostituire le scorte americane di prima della guerra.

      Se la Cina dovesse invadere Taiwan oggi, e se gli Stati Uniti provassero a venire in difesa dell’isola, gli americani finirebbero i loro missili marini di lunga gittata (quelli essenziali per respingere un attacco navale cinese) in una sola settimana, visto il livello a cui sono scese le loro scorte.

      Questi dati fanno della guerra in Ucraina un regalo prezioso per Xi Jinping: la Russia sta succhiando risorse di cui gli Stati Uniti avrebbero bisogno in Asia.

      Tutti quei paesi asiatici che si sentono minacciati dalla Cina, ne traggono le conseguenze. Da una parte cercano garanzie e rassicurazioni sulla capacità dell’America di difenderli. D’altro lato però tendono a non fidarsi troppo delle promesse americane, e si premuniscono da soli, o formano coalizioni locali in funzione anti-cinese. E le spese militari crescono.

      All’origine c’è una realtà che tutti sperimentano in Asia: la crescita in parallelo della minaccia militare cinese, e di una politica estera di Pechino sempre più aggressiva. Ufficialmente la Repubblica Popolare spende in armi 300 miliardi di dollari, il secondo budget militare dopo quello americano che è di 800 miliardi. I dati ufficiali però raccontano solo una parte della storia. Il perimetro delle spese belliche cinesi è più ampio del dato ufficiale perché in Cina non esiste un confine preciso tra industria civile e industria militare. Per esempio il principale colosso delle telecom, Huawei, è stato fondato ed è tuttora diretto da un ufficiale dell’Esercito Popolare di Liberazione, il nome delle forze armate di Pechino. Molte aziende cinesi che operano nelle tecnologie di punta fanno parte del complesso militar-industriale, sicché una parte del Pil «civile» contribuisce di fatto a rafforzare l’apparato bellico della nazione. Inoltre la spesa militare americana è dispersa su tutto il globo perché Washington ha impegni formali (trattati come il Patto Atlantico all’origine della Nato) che obbligano il Pentagono a difendere alleati e a mantenere basi in varie parti del mondo. La Cina invece per adesso concentra le proprie risorse soprattutto per stabilire un predominio in Asia.

      Comunque Pechino ha già a sua disposizione una flotta militare che supera le dimensioni dell’intera U.S. Navy: 360 navi militari cinesi contro 297 americane, in tutto il mondo. Un’inchiesta del New York Times riassume altri dati dello scenario strategico in Asia. Nel 2021 la Cina ha lanciato 135 missili balistici per i suoi test, cioè più di tutti gli altri Paesi del mondo messi assieme (al di fuori delle zone di guerra). La sua dotazione di testate nucleari sta salendo da 400 a 1.000 e Pechino ha già più piattaforme terrestri di lancio degli Stati Uniti. L’Esercito Popolare di Liberazione possiede il più vasto arsenale mondiale di missili ipersonici. Uno di questi, il Dong-Feng 41, ha sorvolato l’intero globo terrestre nel 2021. Questi missili possono trasportare testate nucleari e vengono chiamati dalla stampa cinese «Guam killer» perché potrebbero distruggere la più importante base militare americana del Pacifico, l’isola di Guam.

      Il forte aumento della capacità militare cinese preoccupa tanto più i Paesi vicini in quanto si accompagna alla nuova politica estera portata avanti dai Guerrieri Lupo, come vengono chiamati i diplomatici allevati sotto la leadership di Xi Jinping: portavoce di un nazionalismo sempre più esplicito e aggressivo. A fare le spese della escalation di prepotenze cinesi, diplomatiche o militari, sono stati l’India e il Vietnam, le Filippine e la Corea del Sud, il Giappone e naturalmente Taiwan. Ciascuno di questi Paesi negli ultimi anni ha assaggiato le pretese di espansione territoriale della Cina sotto forma di azioni dimostrative, sconfinamenti nelle acque o cieli sovrani, o vere e proprie aggressioni. L’India ha sofferto un bilancio di morti per gli scontri di confine con le truppe di Pechino. Taiwan ha subito le prove generali di uno strangolamento economico con l’accerchiamento militare dell’estate scorsa. Le flotte filippine, vietnamita, malese, hanno dovuto vedersela con manovre militari ostili. Il Giappone ha subito per la prima volta nella storia dei lanci di missili cinesi nelle acque della sua zona economica esclusiva.

      Allargando lo sguardo oltre l’Asia, nel Pacifico l’Australia è stata il bersaglio di una crescente rete di spionaggio cinese e per aver criticato Xi Jinping sul Covid ha subito una rappresaglia commerciale che ha messo in crisi diversi settori della sua economia (a cominciare dall’industria vitivinicola).

      I risultati di questo espansionismo cinese sono ambivalenti. Da una parte Xi ha avuto un effetto simile a quello che Vladimir Putin ha ottenuto in Europa: ha compattato l’America e i suoi alleati. Così come in Europa la Nato è stata rafforzata dalla guerra in Ucraina, in Asia molti paesi stanno serrando i ranghi delle loro alleanze con gli Stati Uniti. Le Filippine hanno offerto all’America nuove basi militari per assicurarsi la difesa Usa in caso di aggressione. Giappone, Australia, India, stanno rafforzando la cooperazione militare con il Pentagono. Il caso più noto è l’accordo Aukus con cui americani inglesi e australiani costruiscono insieme una forza comune di sottomarini a propulsione nucleare: questi hanno un raggio d’azione che consentirebbe alla marina australiana di intervenire fino all’area di Taiwan se necessario.

      I Paesi che si sentono minacciati dalla Cina, però, non possono dare per scontato che ci sarà sempre un’America disposta a difenderli. Quando arrivò Donald Trump alla Casa Bianca, mise in discussione la fedeltà alle alleanze, incluse quelle con il Giappone e la Corea del Sud. In futuro nessuno può escludere un ritorno all’isolazionismo, una politica che gli Stati Uniti praticarono a più riprese nella loro storia. E perfino se gli americani volessero continuare a difendere gli alleati, non è detto che abbiano la forza di farlo.

      La protezione di Taiwan – secondo molti esperti dello stesso Pentagono – potrebbe essere già al di fuori della loro portata, visto lo squilibrio nei rapporti di forze con la Cina in quell’area. Il Pentagono definisce l’Indo-Pacifico come «il teatro prioritario» nella strategia Usa, e mantiene 300.000 soldati in quella parte del mondo, ma sono poca cosa rispetto all’Esercito Popolare di Liberazione che può contare su oltre due milioni di soldati in servizio effettivo. Per questo molti Paesi asiatici si premuniscono da soli, o in varie geometrie di alleanze nuove che devono operare anche nell’eventualità di un’assenza americana. Il Giappone ha annunciato un aumento del 60% delle sue spese per la difesa, con l’obiettivo di raggiungere il 2% del Pil. In proporzione si tratta dello stesso obiettivo proclamato dai paesi Nato inclusi Germania e Italia (che nei fatti non si avvicinano a quella soglia), ma poiché il Giappone ha il terzo Pil mondiale questo significa che la sua spesa per la difesa raggiungerà il terzo posto mondiale. Un esempio di nuove geometrie delle alleanze, è il vasto numero di accordi bilaterali che Giappone e India hanno firmato nel campo della difesa. L’apertura di una nuova base militare cinese in Cambogia, e gli accordi militari tra Pechino e le isole Salomone, stanno scatenando una sorta di corsa verso le contromisure. Tutti i paesi di quell’area cercano di premunirsi per un futuro in cui la Cina sarà sempre più vicina, anche militarmente, e l’America… si spera ci sia, ma non si sa.

      Il risultato per adesso non è uno scenario ideale per gli interessi di lungo termine della Cina. Spaventando i suoi vicini, Xi Jinping accelera e rafforza le contromisure destinate al contenimento dell’espansionismo cinese.

      CorSera
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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      • M K K
        finte ferie user
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        Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
        L'Ucraina (con i suoi 6pt) dopo la Cina è lo stato più importante, col cazz0 che lo molliamo.


        Se hai bisogno di parlare scrivimi pure
        Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
        Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
        Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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        • Mario12
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          Vlad Orsini ahah

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          • Irrlicht
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            La Corea del Nord lancia un missile balistico
            Verso il Mar del Giappone
            SEOUL, 27 MAR - La Corea del Nord ha lanciato almeno un missile balistico verso il Mar del Giappone. Lo denuncia lo Stato Maggiore interforze della Corea del Sud. (ANSA)
            Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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            • LARRY SCOTT2
              Bodyweb Senior
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              Originariamente Scritto da LARRY SCOTT2 Visualizza Messaggio
              Giusto per curiosità, nel '41 l'operazione ''Fall Blau'' del Feldmaresciallo Von Bock (e del nostro Giovanni Messe, uno dei pochi generali italiani apprezzati sia dai tedeschi che dagli Alleati) ci mise la bellezza di tre settimane per l'intera occupazione del Donbass.
              Riquoto un mio vecchio messaggio, giusto per far capire la differenza tra un'armata efficiente e ben coordinata ed una Brancaleone come si è ridotta l'Armata Rossa.

              Manco due rovine alla Ken Shiro come è ridotta Bakhmut riescono a prendere questi

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              • Sean
                Csar
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                Originariamente Scritto da LARRY SCOTT2 Visualizza Messaggio
                Riquoto un mio vecchio messaggio, giusto per far capire la differenza tra un'armata efficiente e ben coordinata ed una Brancaleone come si è ridotta l'Armata Rossa.

                Manco due rovine alla Ken Shiro come è ridotta Bakhmut riescono a prendere questi
                E' chiaramente improponibile ogni paragone con l'esercito tedesco della II GM, dietro al quale c'era una catena di comando formata dalla migliore scuola ufficiali al mondo (quella prussiana), autentici geni che addirittura rivoluzionarono il modo di fare la guerra moderna: presero Parigi in due mesi e avrebbero anche potuto annientare l'esercito inglese in rotta sulle coste della Normandia se Hitler non si fosse lasciato prendere da degli "scrupoli".

                D'altro canto il modo della Russia di fare la guerra è sempre stato quello che vediamo: grande spreco di mezzi e uomini finchè non si va avanti per inerzia: altri piani strategici non esistono.

                In questo caso poi sono partiti anche col piede sbagliato, perchè l'esercito di invasione, a fronte di ben 3 direzioni di ingresso (da nord verso Kiev, da est e da sud) era (ed è rimasto per mesi) composto da un insufficiente numero di uomini...difatti poi è stato stravolto tutto, si sono ritirati da Kiev, hanno razionalizzato il fronte riducendolo alla regione del Donbass...ma pure qua si va avanti a passo di lumaca: questo perchè non riescono a fare dei disegni strategici, delle manovre di sfondamento, accerchiamento, attacco, insomma non c'è un costrutto, una coordinazione, un disegno se non l' "andare avanti".

                E' uno stato maggiore che non ha aggiunto nulla di nuovo alle dottrine militari di epoca sovietica, dunque uno stato maggiore che non è flessibile nè riesce ad adattarsi alle diverse emergenze e condizioni che poi, rispetto ai piani su carta, si disegnano sul campo.
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
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                • LARRY SCOTT2
                  Bodyweb Senior
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                  Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                  E' chiaramente improponibile ogni paragone con l'esercito tedesco della II GM, dietro al quale c'era una catena di comando formata dalla migliore scuola ufficiali al mondo (quella prussiana), autentici geni che addirittura rivoluzionarono il modo di fare la guerra moderna: presero Parigi in due mesi e avrebbero anche potuto annientare l'esercito inglese in rotta sulle coste della Normandia se Hitler non si fosse lasciato prendere da degli "scrupoli".

                  D'altro canto il modo della Russia di fare la guerra è sempre stato quello che vediamo: grande spreco di mezzi e uomini finchè non si va avanti per inerzia: altri piani strategici non esistono.

                  In questo caso poi sono partiti anche col piede sbagliato, perchè l'esercito di invasione, a fronte di ben 3 direzioni di ingresso (da nord verso Kiev, da est e da sud) era (ed è rimasto per mesi) composto da un insufficiente numero di uomini...difatti poi è stato stravolto tutto, si sono ritirati da Kiev, hanno razionalizzato il fronte riducendolo alla regione del Donbass...ma pure qua si va avanti a passo di lumaca: questo perchè non riescono a fare dei disegni strategici, delle manovre di sfondamento, accerchiamento, attacco, insomma non c'è un costrutto, una coordinazione, un disegno se non l' "andare avanti".

                  E' uno stato maggiore che non ha aggiunto nulla di nuovo alle dottrine militari di epoca sovietica, dunque uno stato maggiore che non è flessibile nè riesce ad adattarsi alle diverse emergenze e condizioni che poi, rispetto ai piani su carta, si disegnano sul campo.
                  Si Sean, ma conosci bene la mia ammirazione per la scuola prussiana (guarda da 0:39 con musica)






                  Però la strategia ''carne di cannone'' sovietica in una guerra di invasione funziona solo col collasso del nemico (iniziarono a prendere territori ad Est ai tedeschi e arrivarono a Berlino solo quando la macchina bellica germanica iniziò a cedere), per ora non è ancora così per l'Esercito Ucraino

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                  • Sean
                    Csar
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                    Originariamente Scritto da LARRY SCOTT2 Visualizza Messaggio
                    Si Sean, ma conosci bene la mia ammirazione per la scuola prussiana (guarda da 0:39 con musica)

                    I giapponesi rimasero assai impressionati da immagini come quelle, nelle loro visite in Europa. L'esercito giapponese fu riformato proprio sul modello prussiano dalla seconda metà dell'800.

                    Si notano la bellezza delle uniformi e la perfetta marzialità dell'insieme, che esprimono al tempo stesso discplina, ordine, armonia e potenza. D'altro canto l'impatto estetico dell'esercito tedesco ebbe a colpire e affascinare tanti spiriti dell'epoca e non, come ad esempio scrittori ed intellettuali francesi o lo stesso Mishima in Giappone.
                    ...ma di noi
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                    • Irrlicht
                      Bodyweb Senior
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                      Slitta la nuova missione dell'Aiea alla centrale di Zaporizhzhia
                      Il direttore generale, Rafael Grossi non si recherà in Ucraina questa settimana. La Russia resta però positiva sull'argomento: "Potrebbe avvenire più tardi"
                      Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                      • Sean
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                        Grandi rivolte in Israele contro la riforma della giustizia pensata da Netanyahu (inquisito in vari procedimenti). Ha tutti contro. Si va verso il ritiro della legge.
                        ...ma di noi
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                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

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                        • Françis1992
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                          Putin avrà informato Silvio in anticipo


                          Tessera N° 7

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                          • Sean
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                            Diffuso audio di oligarchi russi: "Putin ha seppellito il Paese"

                            È stata diffusa da Novaya Gazeta Europa e dai media ucraini una conversazione telefonica presumibilmente tra il miliardario russo Farkhad Akhmedov e il produttore musicale Iosif Prigozhin in cui dicono che "Putin ha seppellito la Russia, ha fottuto tutti e tutto, l'intero Paese, l'intera popolazione". Durante la conversazione, che sarebbe avvenuta due mesi fa, gli interlocutori valutano la leadership russa, condividono la visione di cupe prospettive per la Russia, si mostrano spaventati dalle sanzioni e mostrano un'acuta insoddisfazione per ciò che sta accadendo in relazione all'aggressione contro l'Ucraina evidenziando quello che a loro avviso è l'umore prevalente tra l'élite russa.
                            "Non c'è dubbio che abbiano mandato a put...e il Paese", dice l'interlocutore che sembra essere Iosif Prigozhin. "Stanno incolpando Sergey Shoigu per tutto. Lo stanno chiamando un pezzo di m....a, ovviamente alle sue spalle ", dice. L'uomo che sembra essere l'oligarca Akhmedov consiglia a Prigozhin di "vendere tutto", e lamenta che la sua carta è stata bloccata, mentre la sua barca "marcisce" "scrivono che sono un caro amico di Putin! Fan...o. L'ultima volta che ho visto Putin è stato nel 2008".
                            Iosif Prigozhin ha smentito di essere lui uno dei due che parlano nella registrazione e ha affermato: "Mentre ascoltavo l'audio, anch'io quasi credevo di essere io, le tecnologie odierne, le reti possono essere utilizzate per falsificare non solo una voce ma una conversazione", ha detto. L'audio è trapelato qualche settimana fa, ma solo adesso è finito sui media.


                            Repubblica

                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • Irrlicht
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                              Taiwan: l'ex presidente Ma Ying-jeou in missione in Cina
                              Prima volta per un ex leader, ipotesi incontro con n.4 del Pcc
                              L'ex presidente di Taiwan Ma Ying-jeou, partito oggi per la Cina in coincidenza quasi con il viaggio della presidente in carica Tsai Ing-wen negli Usa e in America centrale, è arrivato a Shanghai nel pomeriggio, accolto in aeroporto dai funzionari dell'Uff... (ANSA)
                              Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                                "Proseguono intanto gli scontri in Ucraina. Esplosioni questa mattina a Mariupol, nel Donetsk, e a Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia, città occupate dall'esercito russo. Lo riferiscono gli amministratori in esilio delle due città, citati da Rbc-Ukraine. Secondo il sindaco di Melitopol Ivan Fedorov sono state colpite strutture dove si trova l'amministrazione russa, la quale ha dichiarato che a seguito del "bombardamento di artiglieria" a Melitopol un edificio è stato parzialmente distrutto, altre strutture sono danneggiate, 4 persone sono rimaste ferite"
                                (Ansa)

                                Mariupol.
                                Scintille quotidiane o piccole avvisaglie della "primavera" citata dagli ucraini?
                                Last edited by Irrlicht; 27-03-2023, 13:45:54.
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