Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

[Barone Bizzio]

Il parere di George Friedman sui palloni spia cinesi: sono un escamotage per spostare il focus degli USA dall'Ucraina alla difesa del proprio spazio aereo.
Come sempre interessante

https://geopoliticalfutures.com/mysterious-balloons/?utm_source=GPF+Free+Newsletter&utm_campaign=8c4444e1c8-20230214_FL_Weekly&utm_medium=email&utm_term=0_f716b3bf65-8c4444e1c8-264943397&mc_cid=8c4444e1c8&mc_eid=7cc3be5b43

[Irrlicht]

Giappone: sospette attività spionaggio da 3 palloni cinesi
Tokyo accusa Pechino, avvistamenti tra il 2019 e il 2021

https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2023/02/15/giappone-sospette-attivita-spionaggio-da-3-palloni-cinesi_593aa9cd-31c8-46ba-840f-8c4d00001fe9.html

[Giampo93]

Non servono le lanterne cinesi a Xi, basta TikTok

[Sean]

Adesso si scopre che le nazioni e le potenze si spiano reciprocamente? La sopresa dove sarebbe?

[Irrlicht]

Adesso si scopre che le nazioni e le potenze si spiano reciprocamente? La sopresa dove sarebbe?

Nessuna, ma perché appunto dargli ORA tutto questo risalto tanto da imbastire comunicati ufficiali?
Io chiedo

[Sean]

Se l'intenzione è quella solita di far passare l'occidente come anime candide immacolate da ogni nequizia, per cui la pratica dello spionaggio (antica come gli stati) se la sarebbe inventata la Cina, basterebbe leggersi i wikileaks di Assange, dove troviamo (ma guarda te il caso...) i soliti Stati Uniti che non solo spiano i nemici ma pure gli amici e alleati. Dal loro ficcanasare non si è salvato nemmeno il Vaticano.

[Sean]

Ucraina, i dubbi della Nato su caccia e nuovi missili: “Così rischiamo un nuovo Afghanistan”

Al vertice dei ministri della Difesa il messaggio a Kiev: no ad armi per colpire la Russia o che portino l’alleanza in guerra. Che non potrà essere eterna: Zelensky dovrà fermarsi

"L'Ucraina non può essere il nuovo Afghanistan". Il messaggio che gli Stati Uniti hanno iniziato ad inviare a Kiev è stato sintetizzato riservatamente con queste parole anche durante la prima giornata del vertice dei ministri della Difesa della Nato che si sta svolgendo a Bruxelles. Ovviamente la situazione è diversa. In primo luogo non c'è un coinvolgimento diretto degli Usa e dell'Alleanza. In fatti il riferimento che Washington intende sottolineare riguarda soprattutto il fattore tempo: non si può pensare ad un conflitto che duri venti anni. Gli States non reggerebbero un sostegno di così lungo periodo. Non vuole dire che pensano ad una soluzione a breve termine. Ma che Zelensky deve predisporsi ad una battaglia intensa adesso per sedersi eventualmente al tavolo delle trattative in una posizione di forza.

E questo nella consapevolezza che la guerra sta ora entrando in una fase nuova. Il Cremlino sta sferrando il contrattacco. Ha ammassato aerei ed elicotteri al confine ucraino per accompagnare l'avanzata delle truppe di terra. Anche durante il summit di ieri, allora, non ci sono stati dubbi sugli aiuti da fornire a Kiev. Sulla necessità di fermare il Ras moscovita nella sua avanzata. Anche perché buona parte dei servizi segreti americani ed europei sono ormai entrati in possesso di piani di azione russi che puntano alla conquista di tutto il Paese e non solo del Donbass. Una eventualità che rappresenta un pericolo per la sicurezza del Vecchio Continente e per la sua tenuta democratica. Una prospettiva inaccettabile per gli stessi Usa anche per evitare di trasmettere un segnale sbagliato ad un altro futuro potenziale nemico: la Cina.

Eppure ci sono tre punti interrogativi che in questo quadro l'Alleanza sta tenendo in considerazione: la tenuta nervosa di Zelensky, i rischi connessi alla possibile fornitura di caccia e le riserve di munizioni.


Tra i ministri della Difesa della Nato, allora, ieri circolava un report non classificato in cui si faceva riferimento agli Atacams, Army Tactical Missile System. Ossia missili a lungo raggio. Il governo ucraino ne ha chiesto nuovamente la fornitura. La Casa Bianca è molto scettica su questo punto. Perché? In primo luogo perché in una situazione di allarme costante come questa e con la possibilità che si possa verificare nei prossimi mesi una precipitazione degli eventi anche nell'Indo-Pacifico, l'amministrazione Biden è preoccupata di non avere abbastanza dispositivi a lunga gittata per se stessa. Ma c'è una motivazione ancora più profonda. Non si fida pienamente della tenuta nervosa dell'esercito ucraino. Cosa vuol dire? Che non si può escludere una reazione non ponderata di Kiev in un momento di particolare tensione: sostanzialmente che i missili a lungo raggio verrebbero usati per attaccare in profondità il territorio russo. Magari la stessa Mosca. Una circostanza che farebbe saltare qualsiasi equilibrio e soprattutto renderebbe difficilissimo mantenere la Nato fuori dal conflitto vero e proprio.

Ragionamento analogo riguarda la richiesta ucraina di jet. "È importante che la Nato non faccia parte del conflitto", ha ripetuto il segretario generale Jens Stoltenberg. Fornire i caccia comporta una serie di problemi logistici che potrebbero essere risolti facilmente solo con una "No fly zone". E comunque, se nel "trasferimento" dei velivoli si verificasse un qualsiasi tipo di incidente, cosa accadrebbe? L'Alleanza atlantica potrebbe essere direttamente coinvolta. Non a caso ieri tre caccia russi hanno invaso lo spazio aereo polacco. Perché una delle soluzioni è l'invio a Kiev dei vecchi Mig in dotazione all'aeronautica di Varsavia. E perché la Polonia è di certo il Paese Nato più sensibile rispetto alle pretese espansionistiche del Cremlino. Molto spesso i rappresentanti polacchi, in questo senso, devono essere "calmati" dagli altri alleati.

L'ultimo aspetto si concentra sul deficit di munizioni. "La guerra in Ucraina ne sta consumando un'enorme quantità - ha osservato ancora Stoltenberg - e sta esaurendo le scorte alleate. L'attuale tasso di consumo è molte volte superiore al nostro attuale tasso di produzione. Questo mette a dura prova le nostre industrie della difesa". Anche prima dell'invasione russa dell'Ucraina, diversi partner dell'Alleanza non avevano raggiunto gli obiettivi di stoccaggio. La motivazione è semplice: quasi tutti consideravano le guerre di logoramento con battaglie di artiglieria su larga scala solo un ricordo del passato. La Nato ha addirittura dovuto effettuare un'indagine straordinaria per capire a quanto ammontano le scorte di munizioni. Le criticità riguardano i proiettili da 155 mm utilizzati negli obici, i missili Himars (lanciarazzi leggeri) e i sistemi di difesa aerea come IRIS-T, Patriot e Gepard.

Il tempo della guerra, insomma, non è finito. Per tutti, però, questa è davvero una nuova fase del conflitto.

https://www.repubblica.it/esteri/2023/02/15/news/nato_bruxelles_stoltenberg_aiuti_ucraina-388047997/?ref=RHLF-BG-I388081364-P2-S3-T1

[Irrlicht]

La Polonia è tenuta a bada dagli Usa, altrimenti avrebbe già dato pure gli aerei
Sono un'armeria pulsante pronta da tempo all'uso ucraino.
Anche Francia e GB sarebbero stati "aperturisti" in senso jet.
Almeno hanno lasciato intendere.
Il vertice recente li ha chetati.

[Sean]

Ogni decisione futura su eventuali armi e mezzi a lungo raggi dovrà necessariamente essere presa collegialmente, perchè un passo simile metterebbe a rischio tutta l'alleanza Nato nell'ottica di un coinvolgimento diretto nel conflitto.

[Irrlicht]

Certo.
I jet sarebbero un punto cardine di un escalation già in essere.

[Sean]

Il parere di George Friedman sui palloni spia cinesi: sono un escamotage per spostare il focus degli USA dall'Ucraina alla difesa del proprio spazio aereo.
Come sempre interessante

https://geopoliticalfutures.com/myst...eid=7cc3be5b43

Fa varie ipotesi tra le quali quella di spostare il focus dell'attenzione sul fronte interno. La parte più interessante sta però nelle considerazioni sul perchè si usino questi palloni-spia in luogo (o accanto) ai più classici satelliti, una domanda che ci si era posti anche qua.

[KURTANGLE]

ANSA : Oslo, Russia dispiega navi con armi nucleari nel Baltico

https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2023/02/14/oslo-russia-dispiega-navi-con-armi-nucleari-nel-baltico_b8717470-cacb-4140-b4bc-d8b7b84ef3f5.html

buonasera a tutti

bene

[KURTANGLE]

Il parere di George Friedman sui palloni spia cinesi: sono un escamotage per spostare il focus degli USA dall'Ucraina alla difesa del proprio spazio aereo.
Come sempre interessante

https://geopoliticalfutures.com/myst...eid=7cc3be5b43

tesi molto interessante,
vai a capire se è vera però

L'aviazione russa è sostanzialmente a ranghi completi, essendo l'arma che è stata meno impiegata in questo conflitto. Forse tra poco decideranno di buttarla sul tavolo.

domanda: non è che l'hanno tenuta a bada per paura della contraerea nato?

[Irrlicht]

Ed infatti...
Ucraina: Berlino frena sull'invio di jet. Tajani: 'Stiamo con Kiev'

https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2023/02/15/ucraina-berlino-presto-per-parlare-di-jet-germania-a-kiev-_aab147bb-a69d-4b17-96d2-aa0b77e65274.html

[Sean]

domanda: non è che l'hanno tenuta a bada per paura della contraerea nato?

Nella prima fase del conflitto no, perchè la Nato doveva ancora iniziare a rifornire di sistemi difensivi l'Ucraina...per cui resta un grosso punto interrogativo di questa guerra almeno fin qui, perchè non si può accompagnare una invasione terrestre senza il fondamentale apporto e controllo dei cieli.

La risposta ipotizzo risieda nella convinzione che l'invasione sarebbe stata al più un atto dimostrativo, perchè si sarebbe risolta (nelle analisi russe) in una rotta dell'esercito e in un caos governativo con successivo golpe di stampo russo.

Poi quando si è trattato di mettere su una guerra vera, a quel punto l'aviazione non è stata impiegata perchè si rischiava di mandare al massacro pure quella, visto che sul campo c'era una confusione totale.

Ora che l'esercito russo si sta riorganizzando vedremo se si farà sul serio da quel punto di vista.

Un massiccio impiego dell'aviazione porterebbe però la Nato ad interrogarsi sulla fornitura di aerei all'Ucraina...e torniamo da capo con le questioni capitali dell'escalation, perchè se il fine è mantenere in equilibrio i belligeranti, già questo implica un continuo innalzamento della posta.