Originariamente Scritto da MarcoT
Visualizza Messaggio
Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
Collapse
X
-
non usa nemmeno l'affettatrice, ma solo il coltello.
"Dove hai imparato a desteggiarti con la lama?"
"oh, ho lavorato nel Donbass"
"Anche lì come macellaio?"
"Beh, diciamo di si"
Che brava persona. Gran lavoratore
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggionon usa nemmeno l'affettatrice, ma solo il coltello.
"Dove hai imparato a desteggiarti con la lama?"
"oh, ho lavorato nel Donbass"
"Anche lì come macellaio?"
"Beh, diciamo di si"
Che brava persona. Gran lavoratore
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza MessaggioOriginariamente Scritto da Lorenzo993non nominare cristo che se ti avesse incontrato avrebbe mandato a mignotte la bibbia e ti avrebbe preso a calci in culo
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da MarcoT Visualizza MessaggioBeh ci fosse andato lui ai negoziati sarebbe finita subito sta guerraOriginariamente Scritto da MarcoT Visualizza MessaggioIn che modo non è così importante
Commenta
-
-
Magari avrebbe disossato la delegazione senza manco sporcare il tavolo
A quel punto puoi solo fargli i complimentiOriginariamente Scritto da Lorenzo993non nominare cristo che se ti avesse incontrato avrebbe mandato a mignotte la bibbia e ti avrebbe preso a calci in culo
Commenta
-
-
Cioè ma veramente stiamo parlando di gente che non ha altro da fare nella vita se non la guerra
So proprio contenti di andare a combattere
Pare di vedere un qualche film sui vichinghiOriginariamente Scritto da Lorenzo993non nominare cristo che se ti avesse incontrato avrebbe mandato a mignotte la bibbia e ti avrebbe preso a calci in culo
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da MarcoT Visualizza MessaggioCioè ma veramente stiamo parlando di gente che non ha altro da fare nella vita se non la guerra
So proprio contenti di andare a combattere
Pare di vedere un qualche film sui vichinghi
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da The_Shadow Visualizza Messaggio
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da zuse Visualizza MessaggioQuest'uomo , a 56 anni, vestito da ape e fatto di erba 24/7 potrebbe comunque stenderci tutti con un colpo. Che fenomeno
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da ANOLESO Visualizza Messaggiopare che ormai l'artiglieria russa stia piallando anche l'altra città dal nome incomprensibile Lysychansk
leggevo che presa anche questa città vi è un corridoio abbastanza libero dove far scorrere le truppe senza altre grosse città da conquistare
è cosi?
Comunque se i russi insistono, e se gli ucraini non stanno optando per una ritirara stragica, vuol dire che i centri sotto attacco sono importanti per gli sviluppi più prossimi....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
Nel Donbass la situazione è critica ma la resistenza contrattacca a sud
Ogni conflitto ha una dimensione militare e politica: successi parziali nella prima «categoria» possono avere però maggior valore per la seconda. Per questo Mosca insiste nella sua offensiva nel Donbass
di Andrea Marinelli e Guido Olimpio
Per due mesi il conflitto è stato per lo più limitato al Donbass, dove si combatteva su un quadrante ristretto che aveva permesso all’Armata di aggiustare gli errori iniziali e di martellare sfruttando la sua classica tattica della terra bruciata. Nelle ultime due settimane, il fronte si è ampliato da Kharkiv, nel nordest, dove Mosca starebbe lanciando una nuova offensiva preannunciata da attacchi missilistici, fino a Kherson, nel sudovest, dove gli ucraini hanno cominciato un contrattacco per riconquistare la città. È una linea calda di quasi mille chilometri a cui si aggiungono gli scontri marittimi — l’ultimo è stato il colpo sferrato dalla resistenza sull’isola dei Serpenti due giorni fa — e quelli nelle retrovie, dove i russi cercano di intercettare i rifornimenti occidentali e gli ucraini colpiscono, anche se più sporadicamente, in territorio nemico.
Il fronte orientale
L’attenzione è concentrata sul settore orientale, dove gli ucraini ammettono di essere in una situazione critica. I russi «stringono» su Severodonetsk-Lysyschansk, puntano a interrompere le linee di collegamento, si affidano a un bombardamento massiccio seguito da un’avanzata lenta dei battaglioni: ne avrebbero lanciati altri 10 per una manovra aggirante, poco importa se a ranghi incompleti. Mercoledì, giorno in cui in entrambi i Paesi si ricorda l’invasione nazista dell’Unione Sovietica nel 1941, i tiri di sbarramento sono stati ancora più intensi. «Grazie alle manovre tattiche, abbiamo rafforzato le difese nella regione di Lugansk», ha detto il presidente Zelensky. «Questo è il punto più duro, gli invasori pressano anche in direzione di Donetsk». Infatti hanno conquistato alcuni villaggi, fra cui Toshkivka, e avrebbero preso l’80% di Severodonetsk. A Lysychansk hanno colpito una stazione di polizia ferendo 20 agenti. Sono contemporaneamente ripresi gli attacchi a Kharkiv, dove sono morti 15 civili. «Vogliono terrorizzare la popolazione, intendono creare un grosso problema per distrarci», ha spiegato il consigliere presidenziale Oleskiy Arestovych. Combattimenti intensi sono stati registrati ancora più a Nord, nella regione di Sumy, al confine con la Russia. Ogni conflitto ha una dimensione militare e politica: successi parziali nella prima «categoria» possono avere però maggior valore per la seconda. Per questo Mosca insiste nella sua offensiva nel Donbass, il cui controllo totale è stato indicato quale obiettivo primario.
Il fronte meridionale
Mentre si difendono a est, gli ucraini contrattaccano a sud, provando a sfruttare la minore presenza dell’Armata. Gli uomini di Zelensky puntano da Mykolaiv verso Kherson, l’unica grande città in mano ai russi a ovest del fiume Dnipro. Qui la guerriglia partigiana dietro le linee indebolisce tuttavia la posizione dei russi, che hanno rimandato il referendum per l’annessione della città.
Il fronte marittimo
In questo settore Kiev ha aumentato l’attività. Dopo aver centrato le tre piattaforme per l’estrazione del gas, sono stati confermati i danni alle strutture nemiche sull’Isola dei Serpenti, bersaglio di alcuni attacchi. L’avamposto in Mar Nero, al largo di Odessa, è fondamentale per mantenere il blocco navale alle coste dell’Ucraina. I missili forniti dall’Occidente alla resistenza hanno aumentato la capacità di minacciare le attività della flotta russa.
Le retrovie
Mercoledì mattina gli ucraini hanno colpito con due droni la raffineria petrolifera di Novoshakhtinsk, nella regione di Rostov, a cinque chilometri dal confine, dove poi è scoppiato un incendio. I frammenti dei due velivoli sarebbero poi stati rinvenuti nell’area della raffineria, non ci sarebbero però state vittime. Quello di Rostov è solo l’ultimo colpo sferrato dalla resistenza oltre confine: dopo una serie di attacchi nella regione di Belgorod, ad aprile avevano centrato un deposito petrolifero a Bryansk. I russi hanno risposto sparando 7 missili sulla città meridionale di Mykolaiv, uccidendo una persona.
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
Commenta