Ucraina affonda un’altra nave russa della flotta del Mar Nero Il governatore di Odessa, Maksym Marchenko, ha comunicato su Telegram che le forze armate ucraine hanno attaccato una nave russa: «Questa mattina nel Mar Nero, il rimorchiatore della flotta russa “Vasily Bekh” è stato colpito dai missili mentre trasportava munizioni, missili, sistema missilistico antiaereo, armi e personale a Snake Island. Congratulazioni alla squadra dell’incrociatore Moskva!”
Su Twitter è stato pubblicato un video, la cui veridicità al momento non è ancora stata verificata. Secondo l'analisi effettuata da Osint, tenendo conto dei tempi di esplosione, si tratterebbe di due missili di tipo Harpoon consegnati dalla Danimarca.
Il discorso di Putin di oggi, a San Pietroburgo
Il forum economico di San Pietroburgo è stato, per anni, la risposta russa a Davos. Quest’anno, quello stesso forum è la prova plastica di un isolamento che Mosca non riesce a nascondere, nonostante le continue affermazioni in senso contrario (e l’aiuto, enorme, che Cina e India forniscono alle casse russe, aumentando l’import di gas e petrolio: lo spiega, qui, Federico Rampini).
Oggi, però, gli occhi del mondo saranno puntati qui: perché a parlare sarà il presidente russo, Vladimir Putin.
Il portavoce, Dmitry Peskov, ha spiegato che Putin ha lavorato personalmente alla preparazione del discorso, che si concentrerà sull’economia e le cause della crisi attuale in corso.
«Conterrà la sua valutazione di ciò che sta accadendo, la sua visione del futuro... i processi economici. Principalmente si parlerà di economia, di come questa situazione influisca sull’economia, di come reagirà la nostra economia di fronte alle manifestazioni ostili dell’Occidente e di come abbiamo già trovato nuovi amici in altre parti del mondo».
E quello di Xi, al vertice dei Brics (dove ci sarà anche Mosca)
Se il forum di San Pietroburgo vede una platea priva di grandi nomi (il Financial Times nota come gli ospiti di più alto livello siano del regime talebano), il vertice che Xi Jinping ospiterà la prossima settimana si preannuncia profondamente diverso.
Il leader cinese ha annunciato, per il 23 giugno, un summit virtuale dei BRICS — il «club» che ospita, oltre alla Cina, Russia, India, Brasile e Sud Africa — per la prossima settimana. Si tratta del primo vertice tra i leader di questo club da quando la guerra è iniziata.
Il focus del summit non potrà che essere il nuovo equilibrio economico scatenato dal conflitto.
I legami tra i membri del club — che è economicamente enorme — sono diventati vitali, per la Russia: e non è un caso che tre dei Brics (Cina, India e Sudafrica) non abbiano condannato l’invasione.
Mercoledì, in una chiamata a Putin, Xi Jinping ha assicurato il suo supporto alla «sovranità e alla sicurezza» di Mosca — facendo scattare la reazione di Washington (che ha avvertito Pechino: «Rischiate di essere dal lato sbagliato della Storia»).
CorSera
Su Twitter è stato pubblicato un video, la cui veridicità al momento non è ancora stata verificata. Secondo l'analisi effettuata da Osint, tenendo conto dei tempi di esplosione, si tratterebbe di due missili di tipo Harpoon consegnati dalla Danimarca.
Il discorso di Putin di oggi, a San Pietroburgo
Il forum economico di San Pietroburgo è stato, per anni, la risposta russa a Davos. Quest’anno, quello stesso forum è la prova plastica di un isolamento che Mosca non riesce a nascondere, nonostante le continue affermazioni in senso contrario (e l’aiuto, enorme, che Cina e India forniscono alle casse russe, aumentando l’import di gas e petrolio: lo spiega, qui, Federico Rampini).
Oggi, però, gli occhi del mondo saranno puntati qui: perché a parlare sarà il presidente russo, Vladimir Putin.
Il portavoce, Dmitry Peskov, ha spiegato che Putin ha lavorato personalmente alla preparazione del discorso, che si concentrerà sull’economia e le cause della crisi attuale in corso.
«Conterrà la sua valutazione di ciò che sta accadendo, la sua visione del futuro... i processi economici. Principalmente si parlerà di economia, di come questa situazione influisca sull’economia, di come reagirà la nostra economia di fronte alle manifestazioni ostili dell’Occidente e di come abbiamo già trovato nuovi amici in altre parti del mondo».
E quello di Xi, al vertice dei Brics (dove ci sarà anche Mosca)
Se il forum di San Pietroburgo vede una platea priva di grandi nomi (il Financial Times nota come gli ospiti di più alto livello siano del regime talebano), il vertice che Xi Jinping ospiterà la prossima settimana si preannuncia profondamente diverso.
Il leader cinese ha annunciato, per il 23 giugno, un summit virtuale dei BRICS — il «club» che ospita, oltre alla Cina, Russia, India, Brasile e Sud Africa — per la prossima settimana. Si tratta del primo vertice tra i leader di questo club da quando la guerra è iniziata.
Il focus del summit non potrà che essere il nuovo equilibrio economico scatenato dal conflitto.
I legami tra i membri del club — che è economicamente enorme — sono diventati vitali, per la Russia: e non è un caso che tre dei Brics (Cina, India e Sudafrica) non abbiano condannato l’invasione.
Mercoledì, in una chiamata a Putin, Xi Jinping ha assicurato il suo supporto alla «sovranità e alla sicurezza» di Mosca — facendo scattare la reazione di Washington (che ha avvertito Pechino: «Rischiate di essere dal lato sbagliato della Storia»).
CorSera
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