Originariamente Scritto da zuse
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Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioE' probabile che un pò esagerino. E' dall'inizio della guerra che si mischia realtà e teatralità, in una sceneggiatura che viene aggiustata alla bisogna - ricordiamoci i forni crematori mobili o l'olocausto o gli allarmi sui russi che volevano distruggere le centrali nucleari con cataclisma radiattivo sull'Europa...il tutto come forma di pressione psicologica sulla Nato per spingerla all'intervento diretto.
Adesso per chiedere più armi, più munizioni, forse lanciarazzi con maggiore gittata, si passa da 0 a 200 morti al giorno. Per adesso la Russia non si è attribuita nessuna presa di nessuna città in quella zona.
Sicuramente cominciano a fare i conti con difficolta oggettiva legate alla scarsità di mezzi e uomini, il quanto sia grave questa difficoltà non si può sapere, certo è che non fa ben sperare l'accusa mossa dagli US sul fatto che gli ucraini tengano nascoste alla loro intelligence (in realtà non condividano) la situazione reale dell'esercito.
La cosa diverrebbe preoccupante se confermata perchè ad oggi l'esercito e la resistenza ucraina è un "malato" a cui dall'esterno stanno dando tutti i sostegni possibili per debellare il morbo, sostegni che hanno senso fintato che l'organismo ha una sua capacità di resistenza senza la quale si rischia che i supporti (aiuti) diventino portanti facendo perdere di senso il tutto."It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"
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Originariamente Scritto da The_machine Visualizza MessaggioMi sono perso le dichiarazioni degli zero morti al giorno...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Comunque sta tizia ucraina non capiva perché dall'Africa scappano dalle guerre, ma ci sono solo uomini immigrati, quando per lei dovrebbero rimanere a casa a combattere mentre le donne proteggono i figli.
Valle a spiegare (oltre alla differenza tra migranti economici e rifugiati) che la mentalità ed il concetto di famiglia , figli, e padre di famiglia...non è proprio uguale a tutte le latitudini
Originariamente Scritto da Sean
mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola
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Jeffrey Sachs, Biden deve negoziare con Putin
Sulla guerra in Ucraina «sono convinto che Biden e Putin debbano parlarsi, perché abbiamo bisogno di far finire la guerra. E la guerra non si fa finire sul campo di battaglia, ma con la diplomazia». Così l'economista americano Jeffrey Sachs, presidente dello Un Sustainable Development Solutions Network, a margine di un incontro a Bologna su Transizione ecologica e Agenda 2030 organizzato dalla Regione. «Sono profondamente preoccupato – ha aggiunto sulla politica estera americana – Vedo il mio Paese entrare in un'ottica sempre più ostile nei confronti degli altri Stati, mentre avremmo bisogno di dialogo e di cooperazione». Quanto all'Ucraina, la diplomazia, precisa, «è l'unico modo. Quando sento ufficiali americani, ma anche inglesi e ucraini rifiutare qualsiasi tipo di dialogo, mi preoccupo profondamente». Durante il suo discorso dal palco, in cui Sachs ha anche elogiato l'Emilia-Romagna per la sua propensione e il suo impegno alla transizione ecologica e digitale, Sachs ha aggiunto che la «società civile americana è al collasso», a causa «delle sparatorie che affliggono il Paese, della polarizzazione della politica e dell'aumento dei disturbi ansiosi e depressivi».
Lavrov: "Dialogo? Il tango si balla in due"
La Russia è aperta al dialogo, ma "bisogna essere in due per ballare il tango". Così il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, come riporta la Tass, rispetto alla via diplomatica come soluzione al conflitto in Ucraina. Quanto invece alla decisione sui militari britannici e marocchino, condannati ieri a morte nel Donetsk, è stata presa "in base alle leggi del Dpr (la sedicente Repubblica Popolare del Donetsk, ndr)" e non si deve interferire "con il sistema giudiziario della Repubblica", ha detto Lavrov esortando "a non speculare sull'argomento della condanna ai mercenari stranieri condannati nel Dpr".
Chi è Aiden Aslin, uno dei britannici condannati a morte (Luigi Ippolito) Ha solo 28 anni ma in qualche modo è già un veterano Aiden Aslin , uno dei due britannici che combattevano nelle forze ucraine e si sono visti condannati a morte dai russi dopo essere stati catturati: Aiden infatti, tra il 2015 e il 2017, ha militato nell’esercito curdo in lotta contro le milizie dell’Isis in Siria.
Nonostante non avesse alle spalle alcuna preparazione militare in Gran Bretagna, Aiden, che è di Newark, nel Nottinghamshire, aveva lasciato il suo lavoro di assistente sociale per arruolarsi con i curdi dopo essere rimasto scioccato dalle atrocità commesse dallo Stato Islamico. Tornato in patria, era stato incriminato per terrorismo, ma le accuse erano state lasciate cadere anche grazie a una campagna pubblica di pressione.
Nel 2018 Aiden si era trasferito in Ucraina, a Mykolaiv, dopo aver incontrato la sua fidanzata ucraina durante un viaggio. Il giovane britannico aveva preso la cittadinanza locale e la coppia aveva programmato le nozze per questa estate.
CorSera-La Stampa...ma di noi
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Originariamente Scritto da The_Shadow Visualizza MessaggioDalla guerra esistenziale alla guerra iperbolica."It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"
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Originariamente Scritto da zuse Visualizza MessaggioComunque sta tizia ucraina non capiva perché dall'Africa scappano dalle guerre, ma ci sono solo uomini immigrati, quando per lei dovrebbero rimanere a casa a combattere mentre le donne proteggono i figli.
Valle a spiegare (oltre alla differenza tra migranti economici e rifugiati) che la mentalità ed il concetto di famiglia , figli, e padre di famiglia...non è proprio uguale a tutte le latitudiniOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza MessaggioMa quelli dell'Africa scappano dalla fame non dalle guerreOriginariamente Scritto da Pescalei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt
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Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza MessaggioMa quelli dell'Africa scappano dalla fame non dalle guerre
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Per noi vengono tutti dall'Africa sui barconi, ma anche solo tra nord africani e sub-sahariani ci sono differenze sostanziali e sostanziose."It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"
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Troppi morti, troppi feriti: fino a quando può durare la guerra? I conteggi, come sempre fino ad ora, sono imprecisi, e privi di ufficialità. Ma le notizie che filtrano dal campo, e la semplice osservazione di una guerra divenuta, nel Donbass, enormemente sanguinosa, bastano per ridare fiato a una domanda ormai pressante. Fino a quando i due eserciti — quello russo e quello ucraino - potranno continuare la guerra, date le enormi perdite di questi giorni?
A fare alcuni conti - partendo proprio dalle dichiarazioni ufficiali giunte dal versante ucraino, nelle ultime ore - è il Guardian.
Uno dei consiglieri di Zelensky, Oleksiy Arestovych, ha detto al giornale britannico che ogni giorno le truppe di Kiev sono costrette a registrare la morte di 150 soldati e il ferimento di altri 800. Un altro consigliere presidenziale, Mykhaylo Podolyak, ha detto alla Bbc che i morti sono tra i 100 e i 200 al giorno.
Si tratterebbe di un numero totale - tra morti e feriti - di circa 1000 soldati al giorno: una perdita di vite umane - e di truppe disponibili - esorbitante.
Certo: secondo l’International Institute for Strategic Studies, l’esercito ucraino contava 125 mila effettivi, con 102.000 a disposizione dalla National e dalla Border guard. Secondo gli analisti, questi numeri possono essere raddoppiati nel corso della guerra. Dunque le forze ucraine sono lontane dal collasso, al momento.
Ma se la guerra dovesse proseguire con queste modalità per altri mesi, il bilancio potrebbe diventare insostenibile.
Anche i russi sono in una situazione difficile: per il numero di perdite subite fino ad ora, e per la lentezza nei progressi.
Ma l’armata di Mosca continua ad avanzare, utilizza in modo devastante un’arma - l’artiglieria - che la vede nettamente superiore dal punto di vista numerico, e gli effetti sul morale dei difensori - che lamentano di essere vicini all’esaurimento delle munizioni, e lamentano un affievolirsi dell’aiuto occidentale - potrebbero affiorare presto.
«Le forze russe hanno trovato il modo di avanzare, in Donbass», chiude il suo articolo il quotidiano britannico, «e questo pone la domanda se la guerra, dopo questi tre mesi, sia arrivata a un altro punto di svolta».
CorSera...ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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I morti e feriti non sono un problema visto che entrambi i governi mandano al massacro senza remore.
Con gli attaccati che stanno difendendo e spendendosi al massimo.
Quindi spetterebbe a terzi aiutare a trovare una mediazione, di certo due che si menano al bar non cominciano a parlare di pace mentre si tirano pugni..
Ma i terzi li conosciamo. Quindi probabilmente finirà dopo un ulteriore massacro e presa dei territori chiave.
Con buona pace dei pacifisti evidentemente scemi che palesavano questo scenario mesi fa, prima dei miliardi di armamenti ( di cui sentiremo mooolto parlare anche a "pace" fatta)
Originariamente Scritto da Sean
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