Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • Sean
    Csar
    • Sep 2007
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    • Italy [IT]
    • In piedi tra le rovine
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    Ma poi i soldati che stanno addestrando gli ucraini ad usare le nuove armi non sono della Nato?
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • Sly83
      CAVETTERIA INCLUSIVA
      • May 2003
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      • Sly's GYM
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      Mi riserverei di andare alla fonte in versione originale, perche’ e’ una fesseria di proporzioni abnormi per essere stata fedelmente riportata



      Originariamente Scritto da Giampo93
      Finché c'è emivita c'è Speran*a

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      • zuse
        Macumbico divinatore
        • Oct 2010
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        • White House
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        Ricordo che, tra gli argomenti atti a screditare la Russia post critiche all'Occidente, quello che andava per la maggiore era: eh, allora perché non andate a vivere in Russia?

        Ecco, io personalmente non andrei a vivere nemmeno negli USA...


        Originariamente Scritto da Sean
        mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola




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          Originariamente Scritto da The_Shadow Visualizza Messaggio
          Ho sostenuto dal primo giorno l'ucraina, ma a questo punto credo che kuleba (e chi condivide questo pdv) non ci stia più con la testa. Capisco l'essere in guerra, capisco tutto, ma non ci sta con la testa.
          Originariamente Scritto da Virulogo.88 Visualizza Messaggio
          Mica sono nella nato, abbiamo fatto anche troppo

          Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk
          È un pò come mandare all'aria l'amicizia con il tuo migliore amico e il suo matrimonio perchè cercavi di trombarti sua moglie. Non contento, continui a lamentarti in giro per il fatto che lei non te la dà. Minus habens. Non lo fossero, sarebbero già seduti dinanzi alle carte.

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            Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggio
            Ricordo che, tra gli argomenti atti a screditare la Russia post critiche all'Occidente, quello che andava per la maggiore era: eh, allora perché non andate a vivere in Russia?

            Ecco, io personalmente non andrei a vivere nemmeno negli USA...
            Andiamo in isvizzera.

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            • M K K
              finte ferie user
              • Dec 2005
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              Sta a vedere che nel paese scarpa non si sta poi così male
              Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
              Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
              Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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              • Ospite
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                Originariamente Scritto da M K K Visualizza Messaggio
                Sta a vedere che nel paese scarpa non si sta poi così male
                Scherzi a parte, non c'ho mai sputato sopra.

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                • Sean
                  Csar
                  • Sep 2007
                  • 120254
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                  • In piedi tra le rovine
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                  Originariamente Scritto da M K K Visualizza Messaggio
                  Sta a vedere che nel paese scarpa non si sta poi così male
                  Beh, voglio dire, noi siamo beatissimi per nascita: nel più bel paese del mondo. L'Italia è il diadema del mondo, non scordiamocelo mai...anzi, più l'orrore nel mondo aumenta e più siamo fortunati a poter vivere qua perchè ti puoi rifugiare, o riposare, entro la bellezza...che per noi è qui a portata di mano.
                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
                  popoli studiosi scriveranno
                  forse, tra mille inverni
                  «nessun vincolo univa questi morti
                  nella necropoli deserta»

                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                  • zuse
                    Macumbico divinatore
                    • Oct 2010
                    • 13385
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                    • White House
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                    Ma infatti tutta sta esterofilia che ci caratterizza non l'ho mai capita.

                    Direi di fare la nostra parte facendo entrare tutte ragazze Ucraine , Russe e Bielorusse che lo desiderano. Nucleare, pannelli solari e boh. Siamo a posto e autosufficienti


                    Originariamente Scritto da Sean
                    mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola




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                    • Maverick87
                      Bodyweb Senior
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                      • Centro Italia
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                      Originariamente Scritto da M K K Visualizza Messaggio
                      Il senso di questo intervento ?
                      che se uno vuole andare a sparare all'impazzata non si preoccupa certo del fatto che sia illegale portare fuori casa un'arma

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                      • Sean
                        Csar
                        • Sep 2007
                        • 120254
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                        • In piedi tra le rovine
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                        Il piano segreto di Boris Johnson per dividere l'Ucraina dalla Russia - e dall'Ue

                        Di fronte a una «tensione strisciante fra l’Ucraina e alcuni dei principali Paesi dell’Unione», e al fatto che «l’élite ucraina si è convinta che nei palazzi del potere in Germania e in Francia ben pochi si augurino davvero la sconfitta di Vladimir Putin», Boris Johnson, racconta Federico Fubini, sta «tessendo la tela» da oltre un mese, nei suoi viaggi tra Kiev e le altre capitali.

                        E si tratterebbe di una tela sorprendente: perché il leader britannico starebbe progettando un nuovo sistema di alleanze politiche, economiche e militari — alternativo all’Unione europea — che raccolga Paesi accomunati dalla diffidenza verso Bruxelles e anche verso la risposta della Germania all’aggressione militare russa.

                        Johnson avrebbe presentato la sua idea per la prima volta a Volodymyr Zelensky quando il presidente ucraino lo ha accolto a Kiev il 9 aprile scorso.

                        Il modello di Commonwealth europeo che Boris Johnson ha in mente avrebbe la Gran Bretagna come leader e includerebbe, oltre all’Ucraina, la Polonia, l’Estonia, la Lettonia e la Lituania, oltre che potenzialmente la Turchia, in un secondo momento.

                        L'articolo integrale di Federico Fubini è qui.

                        CorSera
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                        • Sean
                          Csar
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                          • In piedi tra le rovine
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                          Nei prossimi mesi e anni ne vedremo delle belle.
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                          • Sean
                            Csar
                            • Sep 2007
                            • 120254
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                            • In piedi tra le rovine
                            • Send PM

                            La situazione sul campo (che per l’Ucraina non è in una buona fase) Lo Stato maggiore delle forze armate dell’Ucraina non nasconde che, in questa fase, l’esercito di Kiev si trovi in grande difficoltà: benché la Russia abbia progressivamente ridotto i suoi obiettivi territoriali, al momento si sta concentrando con un enorme dispiegamento di forze su un numero limitato di città del Donbass, e la linea di difesa ucraina non sembra in grado di poter reggere l’onda d’urto.

                            Nel suo report quotidiano, Kiev scrive che «le truppe russe stanno riprendendo l’offensiva su Slavyansk e stanno conducendo massicci bombardamenti dei centri abitati».

                            Mosca ha attaccato 40 città nelle regioni di Donetsk e Lugansk, «distruggendo o danneggiando 47 siti civili, tra cui 38 case e una scuola».

                            L’esercito russo starebbe utilizzando «sistemi per la guerra elettronica in direzione di Bakhmut e Avdiivka e utilizza artiglieria e aerei contro le posizioni delle unità ucraine e sulle infrastrutture civili della regione».

                            Le forze russe proseguono poi «le operazioni offensive nella zona orientale e continuano a lanciare missili e attacchi aerei su varie infrastrutture nel Paese».

                            Kiev: «La Russia ha occupato 95% del Lugansk» L’avanzata russa non si ferma. La Russia ha occupato il 95% del territorio della regione di Luhansk e i bombardamenti non si fermano. Allo stesso tempo, 40.000 persone rimangono nelle aree controllate della regione. Lo rende noto il capo dell’amministrazione militare regionale del Lugansk Serhiy Gaidai.



                            Zelensky: «Nessuna cessione territoriale in cambio della pace»
                            Nessun cambiamento sui confini in cambio del cessate il fuoco. Nel suo discorso al Paese il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha respinto qualsiasi ipotesi di cessioni territoriali in cambio della pace con la Russia. «In alcuni media occidentali cominciano ad apparire degli editoriali rivelatori, in cui si afferma che l’Ucraina deve accettare dei cosiddetti difficili compromessi rinunciando a dei territori in cambio della pace», ha spiegato Zelensky. Coloro che consigliano all’Ucraina di cedere non hanno visto le persone comuni «che vivono nei territori che propongono di scambiare per ottenere una pace illusoria», ha continuato Zelensky. Si tratta di pressioni da parte di persone «rimaste prigioniere» di secoli passati in cui «gli interessi nazionali venivano di fatto spesso subordinati a placare l’appetito dei dittatori», ha concluso.

                            CorSera
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • Sean
                              Csar
                              • Sep 2007
                              • 120254
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                              La Russia sta vincendo nel Donbass?

                              di Andrea Marinelli e Guido Olimpio

                              La seconda fase del conflitto si sta esaurendo, e l’Armata di Putin sta prevalendo sulla resistenza. Nell’ultima settimana le truppe russe sono avanzate più che nel resto del mese di maggio e martellano con l’artiglieria, scalfendo il morale ucraino


                              La seconda fase del conflitto ucraino si sta esaurendo, e l’Armata di Putin sta prevalendo sulla resistenza. Nell’ultima settimana le truppe russe sono avanzate più che nel resto del mese di maggio anche se, sostiene l’Institute for the Study of War nel suo aggiornamento quotidiano, i progressi restano lenti, limitati a obiettivi ridotti rispetto a quelli richiesti dal Cremlino, ostacolati dagli ucraini. Che il vento della battaglia sia girato, però, si era intuito anche dalle dichiarazioni pubbliche di Volodymyr Zelensky e del suo governo, che nell’ultima settimana hanno ammesso le difficoltà nell’est — «perdiamo 50-100 uomini al giorno», aveva detto il presidente ucraino: un’enormità, spiega l’analista Michael Kofman — e confermato che il 16 maggio quattro missili russi hanno ucciso 87 persone in un centro di addestramento militare a Desna, nell’oblast settentrionale di Chernihiv: un colpo mirato, come quello di Yavoriv del 13 marzo, il più sanguinoso dall’inizio dell’operazione militare «speciale» di Putin.

                              Finora, da Kiev — che sostiene di aver ucciso quasi 30 mila russi, numeri probabilmente eccessivi — erano trapelate pochissime informazioni sul numero delle vittime fra la resistenza: un bilancio sicuramente duro, ma che è rimasto avvolto nella nebbia di guerra. Queste ultime dichiarazioni sembrano invece una conferma indiretta che gli ucraini stanno soffrendo l’attrito della battaglia, tanto che starebbero ora pensando di portare rinforzi a est per impedire ulteriori progressi russi: Kiev può cedere territorio e sperare di recuperarlo in seguito, ma l’Armata ha ridotto gli obiettivi, corretto i piani, non pensa più a un grande accerchiamento della resistenza ma ne cerca di più piccoli, simultanei, che possano permettere progressi incrementali nelle regioni contese di Donetsk e Lugansk.

                              Qui le autorità delle autoproclamate repubbliche popolari sostengono che le forze filorusse, insieme all’esercito di Mosca, hanno sfondato le difese ucraine. «La difesa ucraina sta crollando. È in corso un assalto attivo a Zolote. Le forze di pace stanno avanzando verso Maloryazantsevo, Volcheyarovka», ha dichiarato l’ambasciatore della repubblica di Lugansk in Russia, Rodion Miroshnik, spiegando che «parte dell’autostrada strategica Lysichansk-Artemovsk è sotto il pieno controllo delle forze alleate. Ciò ha portato alla quasi completa impossibilità di rifornire le truppe ucraine a Severodonetsk e Lysichansk». Prendendo la strada che unisce Bakhmut a Lysyschansk, 2 chilometri a nord di Soledar, i russi possono complicare la logistica e i rifornimenti ucraini nell’area, conferma Franz-Stefan Gady dell’Istituto internazionale di studi strategici.

                              «Le truppe russe si sono già avvicinate molto a Severodonetsk, quindi possono sparare anche con i mortai», ha ammesso il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk Sergiy Gaidai. «La città viene continuamente bombardata, 24 ore su 24. Ci sono pesanti combattimenti alla periferia della città, mentre ordigni e missili vengono sganciati dai bombardieri, la situazione è molto difficile». Nei combattimenti vicino a Severodonetsk, l’esercito ucraino ha eliminato il capitano di polizia Asvad Idrisov, l’ufficiale Gapur Dakalov e il vicecomandante del quarto plotone del reggimento di Kadyrov, il sergente maggiore Ali Betishev: un segno della presenza cecena sul campo di battaglia. Sarebbe però altrettanto rilevante la partecipazione dei veterani della compagnia di sicurezza Wagner, decisivi in molte situazioni e certamente superiori ai miliziani filorussi o ai normali soldati.

                              La guerra in Ucraina, hanno scritto John Spencer e Lionel Beehner sul Kyiv Post, «ha confermato quello che i soldati sanno da secoli»: il morale delle truppe è più importante di qualsiasi arma o dottrina militare, porta con sé motivazioni, fiducia, coraggio, coesione, un senso di controllo del proprio destino. Per novanta giorni si è parlato del basso morale delle truppe russe, dei soldati di Putin che non ubbidivano agli ordini o sabotavano i propri mezzi, ma l’incessante martellamento dell’artiglieria russa — insieme alle ultime notizie in arrivo dal campo — potrebbero avere ora un effetto sulla psiche della resistenza.

                              L’artiglieria spesso non è in grado di distruggere i bunker, anche perché alcune granate sono studiate per esplodere in alto per allargare l’effetto delle schegge, tuttavia fiacca il morale: il soldato chiuso nel rifugio non può muoversi, subisce traumi psicologici, può temere che crolli tutto, pensa ai detriti che rischiano di bloccare l’ingresso, spiega Lorenzo Nannetti del Caffè geopolitico. I colpi continui provocano un logoramento progressivo, con attacchi insistiti e ripetuti: c’è una persistenza che diventa letale, non permette di muoversi e impedisce che arrivino rinforzi.

                              C’è la cosiddetta area di fuoco, prosegue Nannetti: è investita da un’onda che avanza, con il tiro che si sposta sempre più verso gli obiettivi, deve fare da battistrada alle proprie unità che daranno l’assalto senza correre il rischio di colpirle. Ecco perché ci deve essere un coordinamento perfetto tra batterie e fanteria. I russi, in questa fase, eseguono meglio questi meccanismi, perché hanno reparti esperti che sfruttano i varchi nello schieramento avversario. L’Armata dispone di una logistica migliore grazie al ricorso ad una rete ferroviaria con buone diramazioni: bisogna sempre pensare che si consumano tante munizioni. Gli ucraini faticano a rispondere perché i target avversari, ovvero le batterie, sono più lontane, hanno a loro volta un raggio maggiore e devono scoprirla con i radar, apparati forniti dalla Nato ma non in numero sufficiente rispetto alle esigenze.


                              CorSera
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                              • Sean
                                Csar
                                • Sep 2007
                                • 120254
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                                Kiev può cedere territorio e sperare di recuperarlo in seguito
                                Sì, aspetta e spera.

                                Gli ucraini si stanno immolando sul fuoco della fatuaità appiccato ed alimentato dall'occidente. La loro nazione nazione sta vendendo smembrata e disintegrata, persino svuotata (13 milioni tra profughi e sfollati su 37 milioni di abitanti). Non riprenderanno più un metro di quanto si annetterà la Russia, dopo questa guerra l'Ucraina per come era non esisterà più.

                                Non provo nessuna empatia per il destino che li attende, perchè ciascuno è figlio, causa e risultato delle scelte che fa, del destino che si sceglie...o degli amici o padroni coi quali ti accompagni o davanti ai quali ti inginocchi, e quelli che l'Ucraina si è scelta sono cinici e sadici mercanti. Ora apprezzeranno i "valori" occidentali che guidano questi pupari, ma se la marionetta ragiona non col suo, ma col cervello di chi tiene i fili, non è vittima ma è complice di quel cinismo e di quel sadismo.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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