Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
    La Russia è piazzata per seconda però poi è chiaro che la storia, antica e contemporanea, ha mostrato che eserciti anche mal equipaggiati, o di addirittura paesi poveri, qualche volta sono riusciti ad uscire vincitori da confronti bellici con potenze militarmente superiori, e nazioni infinitamente più grandi...ma la sfortuna dell'Ucraina è la sua contiguità territoriale e il fatto che non sia il Vietnam, con quel suo paesaggio mimetico, e una popolazione-esercito che praticamente viveva nei cunicoli sotto terra come formiche assalitrici. Una guerra primitiva.

    Questa è invece una guerra di conflitto classico, con eserciti fronteggiantesi e con la popolazione che, se può, si dà alla fuga (giustamente).

    La questione dell'addestramento la spiega bene l'analisi di quel sito: sono 250mila i soldati ucraini professionisti. Il resto è riserva o si può attingere alle coscrizioni degli abili dai 16 ai 60 anni (agli uomini è stato fatto divieto di espatriare).

    In buona sostanza quando una divisione arriva al 70% di usura (cioè perdite) viene rimpolpata dalle riserve, dove i veterani superstiti fanno da addestratori sul campo, perchè tempo di addestrare non c'è: si sta combattendo...quindi tutto dipende da quanto puoi andare avanti in quella maniera.
    Pensiamo anche al contrattacco finlandese vs i sovietici del 1939.

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    • Sean
      Csar
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      Originariamente Scritto da LARRY SCOTT2 Visualizza Messaggio
      Questo perchè c'è chi si ostina a considerare i russi ''occidentali'', magari un po' diversi, mentre come già scritto non lo sono da secoli. Si continua a ragionare come se fossimo noi, o i francesi, o gli spagnoli al posto loro che senza avere la notifica compulsiva o poter vedere ''Avengers n°234 - la sconfitta di Evil (and totally not bald) Laplace'' o comprare gli Oreo o senza stare due minuti a gridare ''youo frate la gang la bitch i ghetto'' con ricci finti/permanente da mulatto andremmo in psicosi, no no ...
      Non basta vedere due troielle di Volgograd che mettono i selfie in tanga a Dubai su Insta per poteri dire ''ah ma sono occidentali'', eh no ... sono sempre stati (e si sono sempre considerati) eurasiatici, e ora la parte eu sta venendo cancellata. Saranno sempre di più asiatici in toto, ed è così che va considerata la loro mentalità, come quella asiatica estrema. Le sanzoni e l'isolazionismo non verranno tolte nel medio termine e crereanno sempre di più questo slittamento.

      LA cosa è molto pericolosa.
      Pagine addietro ho letto di gente che sfotteva i cinesi con i soliti ''cagariso, mangiacani, etc'', beh ... è una civiltà plurimillenaria, che esisteva quando Ramses cacciava i nasoni dall'Egitto, quando Roma era l'Agro Pontino 2.0 ed Atene un bosco di orsi e lupi, che ha continuato ad esistere anche quando qui eravamo rimpiobati nelle tenebre per un millennio, non li sminuirei nè deriderei affatto perchè se c'è qualcuno che è un nano nella Storia quelli siamo noi, mentre loro sono un Dragone che sta nuovamente per spiegare le ali.
      Una mentalità completamente opposta alla nostra, collettivista ad alveare, dove l'individuo non è tale ma solo un ''organo'' o una ''cellula'' di un superorganismo, che ragiona in termini temporali completamente differenti da noi (i famosi ''cent'anni di storia Han sono come un battito di ciglia'' di Xi Jinping) e che a differenza della nostra società, che ne è permeata in ogni momento e aspetto, ha un'altra considerazione della Morte.

      Basta prendere d'esempio il Giappone: pur essendo la più occidentalizzata tra le società orientali, mantiene ancora alcune peculiarità tipiche (il Seppuku è ancora diffuso, anche nel piccolo), e il loro inno nazionale, Kimigayo, è preso da un poema del 600 d.c. che recita (parafraso per comodità): ''Possa il nostro impero durare mille, diecimila generazioni, finchè (il resto) non sia ridotto in sassi e poi in polvere su cui cresce il muschio''.

      Bisogna tenere conto delle peculiarità plurimillenarie orientali ed uscire dal nostro pdv occidentale e cercare di capire che loro, rispetto a noi, sono di fatto alieni.

      La Russia ha sempre proteso verso questa mentalità, e ora ne entrerà completamente inglobata stile Borg di Star Trek. Anche queste cose son da tenere in conto quando si dice ''eh ma cederanno, etc''.


      PS. si nel weekend ti scrivo, promesso

      PPS. per evitare malintesi, i poster storici sapranno che io sono assolutamente pro Occidente, e in senso estremo visto che la ritengo da sempre la Civiltà che ha illuminato il Globo.
      E' grazie all'Occidente se l'Umanità è andata sulla Luna, se ha triplicato la durata e la qualità della vita nell'arco di 150 anni, è grazie a noi se probabilmente diventeremo una specie multiplanetaria.
      Questo però non significa sottovalutare gli altri, anche se onestamente chi vorrebbe vivere in un altro ''modello'' è leggermente ... pazzo.

      Ma difatti il pericolo che rappresenta la Cina è il suo lungo respiro...perchè così leggono e vivono la storia, con quei ritmi, rispettando una loro armonia. E' rimasta una sorta di celeste impero da quel punto di vista, d'altro canto è la loro natura...e ho sempre pensato che essi ritengano che il futuro sarà il loro e per questo agiscano come in un teatro delle ombre ma arriverà il momento in cui accenderanno i riflettori sul palco per mostrare finalmente il volto degli attori...e non so cosa poi dovrà aspettarsi la platea.

      Il Giappone ha ancora qualche pezzo della sua anima, qualcosa pulsa ancora. Oltre ad alcune tradizioni (le feste, le visite ai templi, il culto delle anime dei defunti, il rapporto con la natura "deificata" ecc...) delle quali il Seppuku resta un segno dell'antico spirito Samurai o del "Guerriero", c'è il segno visibile dell'anima giapponese, della sua stessa ragione d'essere, l'ente che fa sussistere tutto il resto e che tutto del Giappone riassume: l'Imperatore.

      Ricordavo tempo fa che l'Imperatore ancora celebra lo sposalizio con la dea Amaterasu, il simbolo solare del Paese del sole...per cui un fuoco arde ancora sotto alle depositate ceneri.
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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      • LARRY SCOTT2
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        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
        Ma difatti il pericolo che rappresenta la Cina è il suo lungo respiro...perchè così leggono e vivono la storia, con quei ritmi, rispettando una loro armonia. E' rimasta una sorta di celeste impero da quel punto di vista, d'altro canto è la loro natura...e ho sempre pensato che essi ritengano che il futuro sarà il loro e per questo agiscano come in un teatro delle ombre ma arriverà il momento in cui accenderanno i riflettori sul palco per mostrare finalmente il volto degli attori...e non so cosa poi dovrà aspettarsi la platea.

        Il Giappone ha ancora qualche pezzo della sua anima, qualcosa pulsa ancora. Oltre ad alcune tradizioni (le feste, le visite ai templi, il culto delle anime dei defunti, il rapporto con la natura "deificata" ecc...) delle quali il Seppuku resta un segno dell'antico spirito Samurai o del "Guerriero", c'è il segno visibile dell'anima giapponese, della sua stessa ragione d'essere, l'ente che fa sussistere tutto il resto e che tutto del Giappone riassume: l'Imperatore.

        Ricordavo tempo fa che l'Imperatore ancora celebra lo sposalizio con la dea Amaterasu, il simbolo solare del Paese del sole...per cui un fuoco arde ancora sotto alle depositate ceneri.
        Guarda a 1:12, i sottotitoli. Le parole esatte scelte.
        Riassume perfettamente il tutto:

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        A proposito della figura Imperiale in Giappone, tempo fa parlavo con un musicista giapponese qui nella mia città, professionista. Idee ''liberal'', etc etc. Ebbene, solo l'idea del Giappone come eventuale ''repubblica'' lo disgustava profondamente e lo trovava 'innaturale, non sarebbe più il Giappone''. Se pensa così uno di sinistra figuriamoci i nazionalisti puri o la Yakuza ...
        Persino McArthur e Truman lo capirono nel '45, nonostante come scriveva Mishima ''l'Imperatore ha perdut l'immortalità''.
        Sono anche l'unico paese avanzato a non aver assorbito l'immigrazione di massa per qualche ragione, hanno sempre solo accettato gente che ritengono ''loro affine'', soprattutto coreani e cinesi.

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          Sulla Russia certamente, adesso si ripiegherà sulla sua parte asiatica e forse proprio sull'Asia tout-court. Purtroppo noi ci perderemo la parte europea, perchè una parte di Russia, per storia, cultura, arte, e anche etnia, è Europa.

          La Russia sarebbe stato anche un formidabile polmone di risorse naturali per l'Europa. La Germania aveva in programma chissà quali rapporti economici con la Russia, dei quai il Nord Stream 2, un gasdotto diretto Russia-Germania, era il brindisi d'avvio di questo voltarsi ad est...che io credo venga più naturale che dover nuotare per l'Atlantico, che da qui cosa c'è oltre le colonne d'Ercole nemmeno lo vedi...però purtroppo, e chissà per quanto, la Russia la perderemo.

          Ripeto quanto ho scritto stamane mi pare: Francia e Germania l'Ucraina nella Nato non ce la volevamo. Se l'Europa avesse avuto un cervello ed una volontà proprie, questa guerra non ci sarebbe stata - perchè è un disastro completo per l'Europa continentale.
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
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            Comunque, l'Acquario Han è molto vasto, c'è tutto lo spazio anche per la Russia.

            In quell'acquario ci nuotano già la stragrande maggioranza dei paesi africani, che tanto desiderosi di liberarsi dei ''bianchi cattivi'' e del ''neo colonialismo'' ci si sono immersi praticamente volontariamente, con il verme-esca dell'acquisto del debito e dei prestiti.

            Anche gli USA in realtà sono li li per finirci, su una sponda molto scivolosa. L'aver delegato a partire da Deng Xiaoping la produzione di ... letteralmente tutto a loro non si è rivelata decisioe saggia. Ora se non erro hanno anche buona parte del debito pubblico USA in mano.

            Vedremo noi come EU

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              Guarda a 1:12, i sottotitoli. Le parole esatte scelte.
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              A proposito della figura Imperiale in Giappone, tempo fa parlavo con un musicista giapponese qui nella mia città, professionista. Idee ''liberal'', etc etc. Ebbene, solo l'idea del Giappone come eventuale ''repubblica'' lo disgustava profondamente e lo trovava 'innaturale, non sarebbe più il Giappone''. Se pensa così uno di sinistra figuriamoci i nazionalisti puri o la Yakuza ...
              Persino McArthur e Truman lo capirono nel '45, nonostante come scriveva Mishima ''l'Imperatore ha perdut l'immortalità''.
              Sono anche l'unico paese avanzato a non aver assorbito l'immigrazione di massa per qualche ragione, hanno sempre solo accettato gente che ritengono ''loro affine'', soprattutto coreani e cinesi.
              Mishima me lo lessi tutto 20 secoli fa, nei miei anni del Liceo...e certamente l'impressione che fece su di un animo giovane e in formazione fu grandissima. E' stato uno dei miei maestri, perchè i maestri sono quelli che ti trovi a scuola ma poi ci sono quegli altri alle scuole dei quali decidi di iscriverti, e sono quelli che ti segnano (e indirizzano) per tutta la vita.

              Mishima in una delle sue opere scrive che rimase colpito, in gioventù, dal San Sebastiano di Reni. Possiamo allora dire che la sua fine è simile o anzi coincide col suo principio (d'altronde ogni grande vita, come ogni grande opera, ha una lettura circolare), perchè la messa in scena della sua morte è stata una sorta di martirio, il sangue in libagione agli ideali essi sì immortali: l'Imperatore, il Giappone, la Bellezza.

              Siccome il sole sorge sempre e sempre sorgerà, mi piace pensare che anche il Giappone ideale un giorno potrà risorgere come l'astro che vivifica la terra, la vita e noi tutti.
              Last edited by Sean; 30-04-2022, 00:22:57.
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                Originariamente Scritto da LARRY SCOTT2 Visualizza Messaggio
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                Riassume perfettamente il tutto:
                Questi prima o poi reclameranno la sedia a capotavola. Intanto inizieranno da Taiwan, che Xi espressamente cita come questione da risolvere.

                Voglio vedere come la gireranno gli occidentali, visto che con Taiwan non esiste questione di sovranità o diritto, dato che è un'isola cinese e non è riconosciuta come nazione da nessuno in pratica.

                Altro che guerra in Ucraina.
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                  Il dialogo a cui si faceva riferimento questo pomeriggio. Qua ne esce proprio male Santoro, cortocircuito totale.



                  “Bisogna fermarsi, questo è il primo punto sul quale bisogna mettersi d’accordo. Tu vuoi un maggiore invio di armi o vuoi che la guerra si fermi?”. È la domanda che Michele Santoro, ospite di Corrado Formigli a PiazzaPulita, su La7, ha rivolto a Paolo Mieli. “Sì, io voglio più armi“, ha risposto l’ex direttore del Corriere della Sera, che poi ha spiegato che è più facile che due Paesi trovino un accordo (o che non si facciano la guerra) se hanno una forza militare equivalente. “Perché quando ci fu Baghdad (la guerra in Iraq, ndr) – ha domandato Mieli – tu dicevi che era Bush che doveva fermarsi? Adesso perché non dici che Putin deve fermarsi?“. “Perché all’epoca era Bush che si doveva fermare”, è stata la replica di Santoro. “E qua?”. “In questo momento è Biden che si deve fermare“.
                  Last edited by The_machine; 30-04-2022, 01:22:59.

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                    Il pressing di Biden - e lo stop di Conte

                    (Gianluca Mercuri) Dopo aver promesso altri 33 miliardi di dollari agli ucraini, di cui 20 in armamenti, il presidente Usa chiede al Congresso di sbrigarsi ad approvare il maxi-finanziamento. Al tempo stesso, gli americani premono sui principali alleati, Gran Bretagna, Germania, Francia e Italia, perché facciano di più.

                    Rivela Giuseppe Sarcina che «a Washington circola la simulazione più semplice: un contributo in rapporto al Pil. Bene, per l’Italia il conto viene circa 3 miliardi di dollari: una cifra difficilmente sostenibile dal punto di vista economico, senza contare le divisioni politiche interne alla coalizione guidata da Mario Draghi».

                    Draghi ne parlerà direttamente con Biden il 10 maggio.

                    Quanto alle divisioni politiche interne, il leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte, intervistato da Emanuele Buzzi, conferma il no all’invio di armi «letali» e non strettamente difensive: «Per intenderci, non siamo favorevoli all’invio di carri armati»

                    CorSera

                    Tra i soldati ucraini allo sbando nel bosco: "Il morale è a pezzi, vogliamo andare a casa”

                    Sotto il fuoco dei cannoni russi, un reparto formato da soli riservisti e senza militari di professione abbandona la posizione. “Dovevano darci il cambio, non è arrivato nessuno”. L’incubo dei combattenti dilettanti: alcuni non avevano mai sparato un colpo

                    Sotto il fuoco dei cannoni russi, un reparto formato da soli riservisti e senza militari di professione abbandona la posizione. “Dovevano darci il cambio…
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                      Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
                      Il dialogo a cui si faceva riferimento questo pomeriggio. Qua ne esce proprio male Santoro, cortocircuito totale.



                      “Bisogna fermarsi, questo è il primo punto sul quale bisogna mettersi d’accordo. Tu vuoi un maggiore invio di armi o vuoi che la guerra si fermi?”. È la domanda che Michele Santoro, ospite di Corrado Formigli a PiazzaPulita, su La7, ha rivolto a Paolo Mieli. “Sì, io voglio più armi“, ha risposto l’ex direttore del Corriere della Sera, che poi ha spiegato che è più facile che due Paesi trovino un accordo (o che non si facciano la guerra) se hanno una forza militare equivalente. “Perché quando ci fu Baghdad (la guerra in Iraq, ndr) – ha domandato Mieli – tu dicevi che era Bush che doveva fermarsi? Adesso perché non dici che Putin deve fermarsi?“. “Perché all’epoca era Bush che si doveva fermare”, è stata la replica di Santoro. “E qua?”. “In questo momento è Biden che si deve fermare“.
                      Ma non ci crede nemmeno putin. Face to face con santoro gli direbbe "ty menya durish'?" che, tradotto in romanesco, sarebbe tipo "me stai a cojonà?"

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                        Neanche a farlo apposta Repubblica stamattina conferma l'analisi del sito Difesaonline e descrive esattamente quanto si diceva ieri sera: le divisioni, i battaglioni ad un certo punto vengono rimpinguati da soldati riservisti o veri e propri coscritti...però lì scrivevano che a fare da addestratori sarebbero poi stati i veterani superstiti di una divisione, qua invece si è al punto che vengono formate squadre di sole reclute, cioè di ragazzini mandati allo sbando.

                        Due mesi di guerra. L'anno prossimo di questi tempi c'è da chiedersi che fine avrà fatto l'Ucraina.

                        Intanto a Biden non basta, ora non solo decide che armi bisogna mandare ma si mette pure a farci le finanziarie, imponendo quanta percentuale del Pil c'è da destinare alla sua (sua, non nostra) guerra...in una situazione drammatica per la nostra economia e per le ragioni a tutti notissime e già dette e ridette.

                        Ora Draghi "ne parlerà" con Biden a Washington: il maggiordomo viene convocato nella residenza del capo dei Buoni, lì da dove si dirigono (e si depredano) le colonie tra le quale noi. Pure il servilismo ed il leccaculismo non sono aggratis, devi prima passare alla cassa e versare un obolo, perchè la bontà, come diceva Celine, costa.
                        Last edited by Sean; 30-04-2022, 09:57:11.
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                          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                          Neanche a farlo apposta Repubblica stamattina conferma l'analisi del sito Difesaonline e descrive esattamente quanto si diceva ieri sera: le divisioni, i battaglioni ad un certo punto vengono rimpinguati da soldati riservisti o veri e propro coscritti...però lì dicevano che a fare da addestratori sarebbero poi stati i veterani superstiti di una divisione, qua invece si è al punto che vengono formate squadre di sole reclute, cioè di ragazzini mandati allo sbando.

                          Due mesi di guerra. L'anno prossimo di questi tempi c'è da chiedersi che fine avrà fatto l'Ucraina.

                          Intanto a Biden non basta, ora non solo decide che armi bisogna mandare ma si mette pure a farci le finanziarie, imponendo quanta percentuale del Pil c'è da destinare alla sua (sua, non nostra) guerra...in una situazione drammatica per la nostra economia e per le ragioni a tutti notissime e già dette e ridette.

                          Ora Draghi "ne parlerà" con Biden a Washington: il maggiordomo viene convocato nella residenza del capo dei Buoni, lì da dove si dirigono (e si depredano) le colonie tra le quale noi. Pure il servilismo ed il leccaculismo non sono aggratis, devi prima passare alla cassa e versare un obolo, perchè la bontà, come diceva Celine, costa.
                          se davvero la situazione e' questa direi molto prima, entro la fine dell estate senza forze nato ( uomini) l ucraina non sara piu in grado di combattere se non guerriglia fatta da milizie/ resistenza , scenario comunque molto pericoloso e poco sostenibile ( iraq/afghnistan vs usa insegnano)
                          Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
                          Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
                          Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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                          • Sean
                            Csar
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                            Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
                            Il dialogo a cui si faceva riferimento questo pomeriggio. Qua ne esce proprio male Santoro, cortocircuito totale.



                            “Bisogna fermarsi, questo è il primo punto sul quale bisogna mettersi d’accordo. Tu vuoi un maggiore invio di armi o vuoi che la guerra si fermi?”. È la domanda che Michele Santoro, ospite di Corrado Formigli a PiazzaPulita, su La7, ha rivolto a Paolo Mieli. “Sì, io voglio più armi“, ha risposto l’ex direttore del Corriere della Sera, che poi ha spiegato che è più facile che due Paesi trovino un accordo (o che non si facciano la guerra) se hanno una forza militare equivalente. “Perché quando ci fu Baghdad (la guerra in Iraq, ndr) – ha domandato Mieli – tu dicevi che era Bush che doveva fermarsi? Adesso perché non dici che Putin deve fermarsi?“. “Perché all’epoca era Bush che si doveva fermare”, è stata la replica di Santoro. “E qua?”. “In questo momento è Biden che si deve fermare“.
                            Giusto ieri pomeriggio cercavo il video sulla scorta di quanto riportato circa quello scambio Mieli-Santoro ma non riuscivo a trovarlo su YT, forse non ancora caricato da La7, perchè per l'appunto volevo ascoltarmelo per farmi una idea più esatta.

                            In questo caso Mieli (che non è un tonto) stavolta assesta un bel colpo a Santoro (che nemmeno lui è un tonto, sono due vecchi pesi massimi del nostro giornalismo)...perchè è chiaro che essendo Putin ad aver militarmente iniziato una invasione, l'appello al "fermarsi" andrebbe girato a Putin.

                            Santoro in quel caso ha perso la messa a fuoco nello scambio polemico, perchè l'appello da rivolgere a Biden non è "fermati" ma bensì "smetti di sobillare e usare l'Ucraina per i tuoi fini (disarcionamento di Putin e diminuzione della potenza russa) e chiama Putin (e Xi) per vedere come far finire questa guerra per interposta nazione e popolo".

                            E' quella la letterina che andrebbe indirizzata alla Casa Bianca e che, se messa in pratica, salverebbe l'Ucraina, l'Europa e ricostruirebbe una sorta di pace nel mondo.
                            Last edited by Sean; 30-04-2022, 09:41:16.
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Nel frattempo, data l'aria che tira anche nei balcani, oltre a non risolvere la crisi ucraina, rischiamo entro qualche mese di avere una guerra anche nei balcani.

                              Diverrebbe insostenibile anche per la russia coprire anche quel fronte...e dovrebbe farlo, visto che sta sostenendo la republika srpska...

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                              • Sean
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                                Originariamente Scritto da M K K Visualizza Messaggio
                                se davvero la situazione e' questa direi molto prima, entro la fine dell estate senza forze nato ( uomini) l ucraina non sara piu in grado di combattere se non guerriglia fatta da milizie/ resistenza , scenario comunque molto pericoloso e poco sostenibile ( iraq/afghnistan vs usa insegnano)
                                Il bilancio 2014 delle spese militari del governo russo è stato di circa 2 490 miliardi di rubli (circa 69,3 miliardi di dollari statunitensi), il terzo più grande al mondo dopo gli Stati Uniti e la Cina. Il bilancio è destinato a salire a 3 030 miliardi di rubli (circa 83,7 miliardi di dollari) nel 2015 e a 3 360 miliardi di rubli (circa 93,9 miliardi di dollari) nel 2016.[87] Tuttavia stime non ufficiali considerano in realtà un bilancio significativamente più alto, ad esempio il SIPRI stima che la spesa militare del 2013 sia stata di 18 miliardi di dollari superiore ai dati ufficiali.[88][89] Al 2014 il bilancio militare della Russia era superiore a qualsiasi altra nazione europea.

                                Il Paese vanta un'industria di grandi dimensioni ed è in grado di produrre autonomamente la maggior parte del suo equipaggiamento militare e solo pochi tipi di armi devono essere importate. Ciò rende la Russia uno dei più importanti fornitori al mondo di armi e da sola copre circa il 30% del mercato mondiale con esportazioni in circa 80 Paesi.[85] Lo Stockholm International Peace Research Institute, SIPRI, ha rilevato che la Russia è stato il secondo più grande esportatore di armi nel 2010-2014, aumentando le sue esportazioni del 37% rispetto al periodo 2005-2009. Nel 2010-2014 la Russia ha consegnato armamenti a 56 Stati e alle forze ribelli dell'Ucraina orientale.

                                La sua componente di carri armati è la più grande del mondo.

                                Cose di quel tipo si leggono circa la Russia. La Russia è tra i primissimi produttori ed esportatori di armi al mondo, cioè le armi se le fabbrica...e le vende pure. Il suo budget dedicato alla difesa è il terzo al mondo dopo USA e Cina, senza contare il nero, cioè quanto nelle stime ufficiali non rientra.

                                Grano e petrolio non mancano, mentre in Ucraina è arrivato il razionamento del carburante perchè serve all'esercito, dato che la Russia sta distruggendo depositi e raffinerie, così come sta distruggendo depositi di armi e siti dove riparare i mezzi.

                                E' un lavoro ai fianchi costante e inesorabile. La sproporzione delle potenzialità belliche tra i due paesi è troppo ampia perchè si possa sperare in qualcosa da parte ucraina. I russi hanno mosso i sommergibili nel Mar Nero, adesso lanciano missili pure da quelli.

                                Se questa è una guerra di attrito, sono le risorse (umane e di mezzi) che si consumeranno, e dunque è decisiva la potenzialità bellica complessiva delle due nazioni belligeranti...e qui viene lo scarto decisivo, perchè mentre è l'Ucraina ha subire distruzioni di infrastrutture, reti viarie, industrie, città, la Russia è internamente un paese in pace, che ha il petrolio, che ha l'industria bellica, che ha gli uomini e i mezzi.

                                C'è un dato che fa impressione: l'Ucraina conta 5 milioni di profughi all'estero e 7 milioni di sfollati interni. 12 milioni di popolazione che si è dispersa in due mesi, su di un totale di 37,5 milioni di abitanti, siamo a quasi la metà del totale, sintomo di una situazione insostenibile sul lungo periodo, perchè poi che ci fai coi coscritti dai 16 ai 60 anni, li mandi al fronte?

                                L'occidente adesso deve dargli tutto: armi, petrolio, soldi, tra poco medicine, cibo...per quanto tempo? C'è un costo di miliardi e miliardi qua, nel mentre, lenta o no, la distruzione avanza.

                                E' questa la strada giusta? Per questo torna centrale e ineludibile quanto si va chiedendo Caracciolo: gli ucraini cosa vogliono? Qual è il loro obiettivo, quale il fine da raggiungere (ed è realisticamente raggiungibile)? Ovvero: quando, ottenuto quel fine, si prenderà "atto della realtà" per poter sedersi seriamente a tavolino (e salvare la nazione o quel che ne resterà)?
                                Last edited by Sean; 30-04-2022, 10:39:15.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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