Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • Nemesis84
    Ice and Cold
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    Originariamente Scritto da The_Shadow Visualizza Messaggio
    Credo anch'io. Ad oggi, per quanto ci è dato capire, non sarà sufficiente "tirare un linea" a sinistra di donetsk e di lugansk. L'impressione è che abbia in mente la novorossiya...poi, chissà...
    sicuramente un pezzo di Zaporizhzhia e kherson
    "It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"

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      Originariamente Scritto da Nemesis84 Visualizza Messaggio
      sicuramente un pezzo di Zaporizhzhia e kherson
      Sarebbe già qualcosa sedersi al tavolo per accordarsi su parte del donbass (es. aree di donetsk e di lugansk) e su parte del corridoio sud (parte di esso, nella direttrice mariupol-odessa, oltre alla crimea). Ma i tempi non sembrano ancora maturi, e tutti stanno facendo il possibile per non arrivarci in tempi rapidi.
      Last edited by Ospite; 29-04-2022, 16:11:46.

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      • Nemesis84
        Ice and Cold
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        Originariamente Scritto da The_Shadow Visualizza Messaggio
        Sarebbe già qualcosa sedersi al tavolo per accordarsi su parte del donbass (es. aree di donetsk e di lugansk) e su parte del corridoio sud (parte di esso, nella direttrice mariupol-odessa). Ma i tempi non sembrano ancora maturi, e tutti stanno facendo il possibile per non arrivarci in tempi rapidi.
        Anche putin sa che non ha la forza che avrebbe voluto avere ed è cosciente di quello che rischia anche lui proseguendo, ma non può rinunciare a meno di un offerta allettante che gli permetta di avere come dici parte del donbass e del corridoio sud per connettere via terra la crimea.
        per ora i tempi non sono maturi perchè entrambe le parti sono convinti che alla lunga il tempo giochi dalla loro... quindi uno dei due sta facendo un errore madornale
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        • Sean
          Csar
          • Sep 2007
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          • In piedi tra le rovine
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          Esattamente. Contro qualcuno il tempo gioca di sicuro. Si tratta di capire (scoprire) contro chi.
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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          • Nemesis84
            Ice and Cold
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            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
            Esattamente. Contro qualcuno il tempo gioca di sicuro. Si tratta di capire (scoprire) contro chi.
            mi auguro capire, perchè lo scoprire, indipendentemente da chi stia sbagliando, avrà costi e conseguenze drammatiche
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            • Sean
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              • In piedi tra le rovine
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              Mosca, usato un sottomarino per lancio missili verso Ucraina

              Un sottomarino russo ha lanciato missili Kalibr su obiettivi militari ucraini dal Mar Nero, come spiega il ministero della Difesa russo, secondo quanto riporta Interfax. Si tratta della prima volta che Mosca annuncia l'utilizzo di un sottomarino per colpire obiettivi militari di Kiev. Finora aveva riferito solo di operazioni condotte con fregate, aerei e sistemi missilistici, compresi quelli a terra.


              Comandante Azovstal: «Siamo oltre la catastrofe umanitaria»

              La situazione nella Azovstal di Mariupol è ormai «oltre la catastrofe umanitaria». Lo ha affermato alla Cnn, il maggiore Serhiy Volyna, comandante della 36esima brigata marina che guida le forze ucraine asserragliate nell'acciaieria, insieme a centinaia di civili, compresi, spiega, sessanta bambini, uno di appena quattro mesi. «Abbiamo molta poca acqua, molto poco cibo rimasto», continua Volyna spiegando che i recenti bombardamenti russi sull'ospedale da campo che era all'interno del complesso hanno distrutto vitale equipaggiamento medico. Il comandante afferma, poi, di non «conoscere i dettagli» del possibile piano di evacuazione annunciato per oggi. «So che la missione è arrivata a Zaporizhzhia e stanno cercando di lanciare un'operazione di salvataggio», ha continuato dicendo di essere in contatto diretto con il presidente Zelensky, che li ha aggiornati sulla «situazione in tutta l'Ucraina e a Mariupol» cercando di «tenere alto il morale». Non possiamo dirvi per certo quanto ancora riusciremo a resistere - conclude - : «Tutto dipende dai movimenti del nemico e anche dalla fortuna, noi abbiamo grande speranze nella possibilità di essere evacuati, nel fatto che il presidente riuscirà» a farci uscire da qui.



              CorSera
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


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              • Sean
                Csar
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                Non capisco perchè i civili rimasti in Azvostal non escano da lì con una bandiera bianca. Ho visto, in un video russo, qualche settimana fa alcuni dei civili fuoriuscire dall'acciaieria. Questi altri non escono.

                PS: le meravigliose costruzioni industriali sovietiche. Quell'acciaieria è una piccola città, resistentissima, con livelli sotterranei, tunnel, laboratori, dormitori, ferrovie, impianti indipendenti idrici ed elettrici ecc...
                ...ma di noi
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                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


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                • zuse
                  Macumbico divinatore
                  • Oct 2010
                  • 13355
                  • 1,989
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                  • White House
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                  Povereri civili. sono in una trappola per topi. Tra l'altro i russi non devono fare altro che aspettare.

                  Spero a una certa escano con bandiera bianca

                  Della serie...La resistenza efficace che porta grandi risultati ..


                  Originariamente Scritto da Sean
                  mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola




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                  • Ospite
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                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                    Non capisco perchè i civili rimasti in Azvostal non escano da lì con una bandiera bianca. Ho visto, in un video russo, qualche settimana fa alcuni dei civili fuoriuscire dall'acciaieria. Questi altri non escono.

                    PS: le meravigliose costruzioni industriali sovietiche. Quell'acciaieria è una piccola città, resistentissima, con livelli sotterranei, tunnel, laboratori, dormitori, ferrovie, impianti indipendenti idrici ed elettrici ecc...
                    Originariamente Scritto da zuse Visualizza Messaggio
                    Povereri civili. sono in una trappola per topi. Tra l'altro i russi non devono fare altro che aspettare.

                    Spero a una certa escano con bandiera bianca

                    Della serie...La resistenza efficace che porta grandi risultati ..
                    Non pare così scontata, perchè pare in molti vengano poi presi per essere interrogati o peggio...

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                    • zuse
                      Macumbico divinatore
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                      Si, purtroppo siamo un guerra, quindi si passa dal " non verranno toccati" al " vengono portati a Mordor". Cosa sia vero non lo so. Il clima di paranoia è onnipresente. E un civile, potrebbe non esserlo. Specialmente dal punto di vista di chi ha dei fottuti delfini come spie

                      Però consumarsi lentamente sotto terra non mi pare un'alternativa migliore


                      Originariamente Scritto da Sean
                      mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola




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                      • Sly83
                        CAVETTERIA INCLUSIVA
                        • May 2003
                        • 46577
                        • 1,459
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                        • Sly's GYM
                        • Send PM

                        Russia, pagate in dollari cedole eurobond 2022 e 2042

                        Il ministero delle Finanze russo ha effettuato un pagamento in dollari per cedole su eurobond in scadenza nel 2022 e 2042. Lo riporta Bloomberg citando lo stesso ministero che indica il versamento all'intermediario Citibank. "La Russia ha adempiuto ai suoi obblighi secondo i termini delle obbligazioni", sottolinea il ministero aggiungendo che "il pagamento e' stato effettuato nella valuta delle rispettive emissioni, dollari statunitensi".



                        Originariamente Scritto da Giampo93
                        Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                        • Nemesis84
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                          • Jun 2013
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                          Originariamente Scritto da The_Shadow Visualizza Messaggio
                          Non pare così scontata, perchè pare in molti vengano poi presi per essere interrogati o peggio...

                          i militari o combattenti di sicuro
                          "It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"

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                          • Ospite
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                            Originariamente Scritto da Nemesis84 Visualizza Messaggio
                            i militari o combattenti di sicuro
                            Eh, quelli sicuro...però pare anche alcuni civili, per estorcere info...poi, chiaro, dipendiamo sempre da quello che la stampa ci passa...

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                            • Arturo Bandini
                              Bodyweb Senior
                              • Aug 2003
                              • 31022
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                              Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
                              Russia, pagate in dollari cedole eurobond 2022 e 2042

                              Il ministero delle Finanze russo ha effettuato un pagamento in dollari per cedole su eurobond in scadenza nel 2022 e 2042. Lo riporta Bloomberg citando lo stesso ministero che indica il versamento all'intermediario Citibank. "La Russia ha adempiuto ai suoi obblighi secondo i termini delle obbligazioni", sottolinea il ministero aggiungendo che "il pagamento e' stato effettuato nella valuta delle rispettive emissioni, dollari statunitensi".
                              mi fa un certo effetto che da un lato ci siano le sanzioni e l'isolamento, dall'altro la russia continua a interagire col mondo per i suoi affari economici, siano essi debiti o forniture di gas. E' vero che ufficialmente solo l'ucraina è in guerra contro la russia. Mi chiedo, nell'ipotetico scenario di una guerra mondiale, la russia continuerebbe a pagare debiti e ricevere crediti o sarebbe l'isolamento? Cioè mi domandavo cosa accada in questi casi, ad esempio nella germania nazista mentre venivano bombardate le città e berlino veniva accerchiata, a un altro livello i governi continuavano a interagire per debiti e crediti o era del tutto isolata?

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                              • Sly83
                                CAVETTERIA INCLUSIVA
                                • May 2003
                                • 46577
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                                La gestione economica e finanziaria della Germania degli anni ‘30 e’ complessa e articolata, ma molto interessante.

                                Qualche contributo:

                                “Il principio fondante di tutto l'hitlerismo è stata la costruzione della Grande Germania(Grossdeutsches Reich) e del suo "spazio vitale" (Lebensraum): a quest'idea tutto andava sottomesso, compresa l'economia. Tuttavia quando Hitler salì al potere nel gennaio 1933 le condizioni economiche della Germania erano disastrose: il 20% della forza lavoro (circa 7 milioni di persone) disoccupate ed al limite della soglia della malnutrizione, la cui causa era la deflazione seguita alla crisi del 1929 con il conseguente ritiro dei capitali americani dalla Germania nonostante il piano Dawes ed il piano Young. Il tutto era inoltre accentuato dal rigore depressivo dell'allora vigente gold standard. Le riserve auree della Reichsbank erano ridotte ad appena 200 tonnellate. È idea errata quella comune che nel 1929-1933 la Germania fosse in una situazione di inflazione, poiché, al contrario, essa era travolta come tutto l'Occidente dalla deflazione[senza fonte]. Hitler si affidò al Ministro delle Finanze, Hjalmar Schacht, per ottenere quello che non esitava a definire "un miracolo": il riassorbimento della disoccupazione, l'eliminazione della deflazione (che fu combattuta con una cambiale di Stato, il Mefo, usata quale moneta alternativa per le commesse industriali tra Stato ed industrie e tra industrie) e il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione, evitando nel contempo l'iperinflazione. Ciò fu ottenuto grazie a un piano di grandi opere pubbliche, a enormi investimenti nella produzione di armi e ad uno sfruttamento criminale di manodoperaridotta sostanzialmente a schiavitù. Queste misure rimisero in moto le grandi industrie manifatturiere e consentirono la ripresa del mercato interno.
                                L'export tedesco fu affetto per tutti gli anni '30 da una cronica debolezza determinata soprattutto dalla sopravvalutazione del marco rispetto alle maggiori valute mondiali. A questa debolezza si cercò di rimediare con i mezzi più diversi, uno dei quali fu un complesso sistema di sovvenzionamento alle esportazioni, finanziato a partire dal 1935 tramite una tassa imposta all'economia secondaria (Exportumlage auf die gewerbliche Wirtschaft)[1]. A partire dal 1933 il Ministero degli Esteri tedesco sottoscrisse una serie di accordi bilaterali con altri Paesi, soprattutto quelli dell'Europa sud-orientale, che regolavano il commercio estero sulla base del clearing. In pratica questi paesi fornivano derrate alimentari e materie prime al Reich, che a sua volta esportava manufatti finiti (soprattutto armi e macchine utensili). Per funzionare, il saldo doveva essere pari a zero, ma in pratica il Reich costrinse i deboli partner commerciali ad accettare che la Germania accumulasse forti debiti di clearing non pagati. Il sistema del clearing era pensato per evitare la fuoriuscita di valuta dai propri confini: si trattava, di fatto, di un'economia di baratto. I governi dei Paesi dell'Europa sudorientale (e anche l'Italia) non si resero mai pienamente conto che questo sistema subordinava sempre di più le economie nazionali agli interessi economici della Germania nazista: infatti più esse esportavano in Germania e più dovevano importare dalla Germania, anche se si trattava di prodotti di cui non avevano necessità; ma al tempo stesso la quantità di prodotti esportati verso i cosiddetti "paesi a valuta libera" diminuiva di anno in anno, rendendo impossibile l'acquisizione della valuta estera necessaria per importare da altri paesi. Questo schema economico negli anni 1940-45 sarebbe stato imposto a tutta l'Europa occupata, con la creazione del clearing multilaterale europeo[2].
                                Fu così che la Germania divenne la potenza egemone d'Europa ben prima che le armate di Hitler la occupassero in gran parte. Infatti già a metà degli anni trenta la Germania era responsabile di oltre la metà di tutto l'import-export dell'Europa sudorientale. L'annessione dell'Austria, nel 1938, aggiunse anche l'arma finanziaria all'ingegnoso sistema ideato da Schacht poiché le banche viennesi erano, fin dal tempo dell'impero asburgico, le principali intermediarie del credito nell'Europa sudorientale. Ma i produttori tedeschi guadagnarono larghe fette di mercato anche al di fuori dei confini europei: per esempio nel Medio Oriente e nell'America latina. Il miraggio degli accordi di clearing proposti dalla Germania fu essenziale nel causare le crisi internazionali che, alla fine degli anni trenta, portarono il Messico e il Venezuela a nazionalizzare l'industria petrolifera. Si comprende quindi come l'economia nazista fosse essa stessa un potente fattore di destabilizzazione dell'ordine mondiale al pari della politica espansionista: di questo tutte le parti in causa erano pienamente convinte. Un episodio poco conosciuto lo dimostra. Nell'aprile 1939, quando ancora pareva possibile un accordo generale che evitasse la guerra, la diplomazia britannica fece arrivare alla Germania l'offerta ufficiosa - perché trasmessa per mezzo di uomini d'affari anziché di diplomatici - di un prestito a lunga scadenza e a tassi d'interesse straordinariamente bassi di 1 miliardo di dollari per la riconversione industriale dalla produzione di mezzi bellici alla produzione di beni di consumo: in cambio si chiedeva alla Germania di rinunciare all'occupazione militare della Cecoslovacchia(avvenuta appena un mese prima) e ad ogni politica espansionista ai danni dei propri vicini. Tale proposta, se accettata, avrebbe riportato il Terzo Reich nell'ambito dei paesi capitalistici. La proposta avanzata dall'Inghilterra infatti mirava a normalizzare la Germania, per farne un partner nell'orbita di una eventuale riaffermata egemonia britannica (quello ingleseera all'epoca l'unico impero coloniale globale, più esteso anche di quello francese). Affinché una istituzione come il clearing, che fosse basata sul baratto o invece sull'intermediazione finanziaria, funzionasse quale riequilibratore dei surplus e dei deficit tra i diversi Paesi, essa doveva concepirsi governata da un'Autorità terza rispetto ai diversi Stati per la regolazione del computo "dare/avere". Ad una tale istituzione pensò Keynes durante la conferenza di Bretton Woods nel 1944. Essa avrebbe dovuto avere come strumento di conto una moneta virtuale, il "bancor", diversa dalle monete dei vari Paesi aderenti agli accordi. L'idea fu invece deviata dagli Stati Uniti che imposero come moneta di scambio internazionale il dollaro, ergendosi così a creditori dell'economia mondiale, almeno di quella occidentale.
                                A dispetto di questi sorprendenti risultati, neppure il clearing era sufficiente a finanziare l'immane sforzo del riarmo voluto da Hitler, date le limitate scorte di valuta estera e di oro della Reichsbank. Infatti, nonostante l'attenzione del ministro Schacht, nel 1936 tali riserve si erano ormai azzerate. Le opzioni, a questo punto, erano solo due: interrompere la corsa al riarmo e porre fine alla politica estera espansionista; oppure saccheggiare i deboli vicini della Germania per mezzo di rapide guerre di conquista. I leader nazisti si gettarono avanti: l'Austria fu occupatanell'aprile del '38 e la Cecoslovacchia nel marzo del '39 senza nemmeno sparare un colpo di fucile; la Polonia fu sconfitta con una guerra lampo di quattro settimane nel settembre di questo stesso anno. La terribile logica del nazismo imponeva quindi che le sole soluzioni alle crisi strutturali prodotte dalla dittatura e dal riarmo fossero più dittatura e più riarmo. Fino a che punto questo sviluppo rispondesse ad un piano o fosse piuttosto il prodotto contingente della "crisi cumulativa" della politica economica nazionalsocialista è una questione dibattuta dalla storiografia.”



                                Dal 1934 al 1936 la Germania, governata da Adolf Hitler e dal partito Nazista, iniziò sotto la direzione del regime la sua ripresa economica, indirizzata al riarmo militare del paese e alla preparazio


                                Il trucco contabile del Nazismo per il riarmo venne sostenuto dalle obbligazioni MeFo, debito che portò rapidamente verso la bancarotta e la guerra


                                Durante la Seconda guerra mondiale, senza arance e senza che Coca-Cola ne sapesse niente
                                Last edited by Sly83; 29-04-2022, 17:27:16.



                                Originariamente Scritto da Giampo93
                                Finché c'è emivita c'è Speran*a

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