Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • Barone Bizzio
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    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
    Federico Rampini: «Putin ci sfida da 15 anni ma l’Occidente si autoflagella. Così perdiamo»

    L’editorialista del Corriere in un libro mette in evidenza la debolezza per cui l’attaco di Putin ci ha colto di sorpresa: «Procediamo alla demonizzazione dei nostri valori»


    Parlare di tendenze suicide dell’Occidente mentre all’esterno c’è chi commette omicidi di massa può sembrare un paradosso. In realtà con il suo nuovo libro Suicidio occidentale (Mondadori), Federico Rampini, editorialista del Corriere della Sera, vuole mettere in evidenza proprio quella debolezza intrinseca in atto che ha fatto sì che l’attacco di Vladimir Putin ci abbia colto di sorpresa: eravamo impegnati nell’attività di autosabotaggio, prima di tutto culturale, con cui miniamo i pilastri della nostra società. L’ideologia dominante — in America, ma via via anche in Europa — pare imporci di colpevolizzarci e autoflagellarci, innanzitutto a partire dal diktat dell’allineamento ormai acritico al pensiero politically correct, che domina ovunque, dalle università alle aziende e alle istituzioni.

    C’è chi sostiene che perfino lo zar russo possa aver scatenato la guerra confidando nella debolezza “decadente” del nemico occidentale e della conseguente incapacità di agire. L’idea del profondo indebolimento dei valori fondativi del nostro vivere comune è al centro del libro. Di quale decadenza soffriamo?
    «Il primo sintomo di decadenza è in questo paradosso: consideriamo l’Occidente come il centro del mondo mentre non lo è più; al tempo stesso gli attribuiamo tutte le sofferenze dell’umanità, riconduciamo ogni male alla nostra responsabilità. È l’auto-demolizione dei nostri valori. Nell’ignoranza profonda della storia globale, molti di noi credono che l’imperialismo, le pulsioni di conquista, i comportamenti predatori siano una colpa della razza bianca. Abbiamo gli occhi chiusi sugli imperialismi altrui: russo, cinese, turco-ottomano, persiano».

    Quando è cominciato?
    «Le origini sono antiche, la nostra civiltà ha avuto profonde correnti anti-occidentali tra cui il fascismo, il comunismo, una parte del pensiero cattolico. Negli Anni 60 l’Occidente fu processato in piazza. Però allora bruciare la bandiera americana era contro-cultura, anti-sistema. Oggi il politically correct è il pensiero unico dell’establishment capitalistico Usa. L’estremismo radicale ha educato la generazione di giovani che sono nei consigli d’amministrazione della Silicon Valley».

    L’auto-colpevolizzazione che nel fronte occidentale sorge nei confronti di Putin - che avrebbe avuto ragione a sentirsi accerchiato - sembra la versione internazionale del “pensiero unico” secondo cui la colpa è sempre dell’America bianca che deve emendare.
    «Esatto, anche dopo l’aggressione all’Ucraina è scattata l’auto-flagellazione. Chi è prigioniero del complesso di colpa di fronte al crimine dell’aggressore deve sempre chiedersi dove abbiamo sbagliato noi. Poi entra in azione un ventaglio di tradizioni anti-americane, per cui il vero aggressore criminale può essere sempre e soltanto l’America».

    Suicidio occidentale racconta come, negli Usa, ad imporre un concetto di “politicamente corretto” che trasforma l’anti-razzismo in razzismo anti-bianco sia stata la “sinistra illiberale”, che è riuscita a conquistare alcuni gangli decisivi del potere.
    «Nelle università di élite, con rette da 70.000 dollari annui, il potere accademico pratica un conformismo totalitario che abbraccia le cause radicali: l’anti-razzismo ultrà di Black Lives Matter, l’esaltazione acritica di tutte le minoranze etniche, il femminismo sessuofobico e neopuritano di #MeToo. Si insegna che il razzismo è una tara genetica della sola razza bianca. Il Columbus Day diventa il giorno della vergogna degli italo-americani, discendenti di una sorta di Adolf Hitler che pianificò il genocidio dei nativi. La storia vera viene trasformata in una caricatura grottesca. Il capitalismo che ha sventrato la classe operaia e impoverito il ceto medio ora si rifà una coscienza con queste battaglie valoriali, pur di nascondere la grande questione sociale».

    Perfino il New York Times ne sarebbe preda, al punto da aver abbandonato la linea di giornalismo indipendente liberal . È possibile un ritorno alle origini?
    «Il Nyt è stato il teatro di purghe feroci, molte grandi firme moderate sono state espulse, la pagina dei commenti è in mano agli ayatollah del pensiero unico. Impone ai suoi lettori il “1619 Project” che è una riscrittura aberrante della storia americana in cui tutto viene ricondotto all’elemento dominante dello schiavismo, anche negli Stati Usa che lo combatterono. E vengono cancellati come irrilevanti i diritti civili conquistati negli Anni 60. Un ritorno alle origini potrebbe avvenire come reazione agli eccessi. Anche la Rivoluzione culturale maoista finì».

    Si diceva che la Storia la scrive chi vince. Come ha fatto allora una minoranza a imporre un’egemonia culturale?
    «Gli estremisti, i radicali che una volta erano l’anti-sistema, hanno imparato a sedurre i miliardari. La generazione Millennial, formata da professori vetero-marxisti nelle università per ricchi, oggi siede nei consigli d’amministrazione, comanda a Hollywood, nelle tv e nei giornali».

    È destinata a durare a lungo?
    «Gli anticorpi ci sono. In seno al partito democratico prevalgono i moderati, una sinistra storica che vede con orrore la deriva estremista guidata da Alexandria Ocasio-Cortez. È più preoccupante un altro tipo di reazione: quella che porta voti alla destra trumpiana, essa stessa impegnata a demolire l’Occidente con i suoi assalti alle istituzioni liberaldemocratiche».

    Ci sono differenze fra le due sponde dell’Occidente, l’America e l’Europa?
    «L’Europa ha qualche perplessità di fronte alle punte estreme del neopuritanesimo americano, per alcuni aspetti, come la repressione sessuale, questa cancel culture è un Grande Risveglio di fondamentalismo protestante. Ma Londra insegue l’America, con la censura nelle università o la persecuzione di una femminista come J. K. Rowling. L’autrice di Harry Potter ha osato parlare di biologia femminile ed è stata accusata di transfobia, ha ricevuto minacce di morte».

    Parlando di decadenza di imperi, il parallelismo corre subito a quello Romano. Che è stato lungo quattro secoli: se ne possono trarre lezioni?
    «Molte. Costantino impose il cristianesimo dall’alto: fu una rivoluzione élitaria, però non demolì ideologicamente la storia imperiale della Roma pagana. Dobbiamo prendere nota affinché anche il nostro declino sia spalmato per secoli».

    Quali reazioni può avviare sull’Occidente una guerra col nemico storico? «Per adesso non siamo affatto in guerra, anzi la rifiutiamo ad ogni costo. Vorrei che almeno fossimo fieri di questo nostro pacifismo, e capaci di esprimere tutto il disgusto morale e politico per la ferocia di Putin. Uno shock culturale su di noi potrebbe esercitarlo lo spettacolo del popolo ucraino, che si vede negato l’Occidente e lo ama con tutte le sue forze».

    Cosa ci dice la discreta compattezza dell’Occidente nei confronti di Putin?
    «Aspetterei a giudicare. La compattezza la vedremo negli anni. Dal 2007 Putin ci dice in modo esplicito la sua volontà di riconquista imperiale. Per 15 anni abbiamo brillato per inconsistenza e debolezza».


    E la presenza di un gigante imperiale alternativo come la Cina può scatenare una reazione di autoconservazione?
    «La Cina ci sfida con un sistema di valori in cui crede, non fa i nostri errori, rivaluta Confucio mentre nelle università Usa si cancella Platone “maschio bianco”. Poi Pechino ha una quinta colonna in mezzo a noi, la lobby affaristica filo-cinese».

    Angelo Panebianco sul Corriere ha scritto: «Se la maggioranza degli italiani sta con l’Occidente, il Paese non ha anticorpi sufficienti per garantirsi contro i danni che può provocare una minoranza diversamente schierata», dalla pandemia alla guerra. Fino a che punto una minoranza può provocare danni?
    «È bastato che la minoranza si agitasse, e l’Italia diluisce e rinvia i suoi impegni per la sicurezza europea. Anche in altri campi, delle minoranze rissose hanno fatto danni: hanno fermato la trivellazione del nostro gas, perfino le pale eoliche sono ostacolate per ragioni paesaggistiche. È l’ambientalismo adolescenziale, apocalittico e anti-scientifico, una religione neopagana con sacerdotesse e sacerdoti molto snob ma spietati».

    Segnali di inversione di marcia?
    «In America vengono proprio dalle minoranze etniche che si ribellano alle frange estremiste che dicono di volerle difendere. A New York afroamericani e ispanici hanno eletto il sindaco Eric Adams perché riporti la polizia in strada dopo la folle campagna di Black Lives Matter contro le forze dell’ordine. Nel mondo dell’immigrazione latinoamericana c’è una reazione contro chi vuole abolire i pronomi maschili e femminili».

    CorSera

    E' incredibile quanto Rampini riesca a riciclarsi, intercettando umori politici ed elettorali, senza saperne mai niente di niente.
    E' bravissimo nel cavalcare paure finte o fomentate. Come ho scritto soopra, il problema del politicamente corretto esiste ma non direi che e' una minaccia esistenziale negli USA (dato che sta venendo affrontato brillantemente). In Italia non arrivera', nel senso che il politicamente corretto l' Italia lo ha sempre avuto (lo chiamavamo 'bigottismo'). Quello di Michela Murgia e compagnia varia e' una variante cosmetica dello stesso fenomeno

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      Originariamente Scritto da MarcoT Visualizza Messaggio
      Quando parlate filosofese non capisco una madonna
      Il sunto: l'uomo, nella sua grande capacità creativa, si è scoperto più potente di Dio. Questa potenza creatrice si è diffusa a dismisura. Tanti Dei, tanto conflitto.
      Per cui se n'è uscito gigi marzullo e con il suo "poco poco, piano piano" di democristiana memoria ha cercato di mettere le cose a posto.

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      • marcu9
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        • May 2009
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        Ucraina, Biden conferma altri 800 mln aiuti militari: "Putin non vincerà"
        "Ho detto al premier ucraino che gli Usa e i loro alleati si stanno muovendo il più velocemente per aiutare l'Ucraina", ha aggiunto



        Inviato dal mio SM-G998B utilizzando Tapatalk
        Originariamente Scritto da Sean
        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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        • Mario12
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          • Nov 2014
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          buonasera miei cari macellai ceceni

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          • Giampo93
            Mangiatore di vite altrui
            • Jan 2015
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            Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
            E' incredibile quanto Rampini riesca a riciclarsi, intercettando umori politici ed elettorali, senza saperne mai niente di niente.
            E' bravissimo nel cavalcare paure finte o fomentate. Come ho scritto soopra, il problema del politicamente corretto esiste ma non direi che e' una minaccia esistenziale negli USA (dato che sta venendo affrontato brillantemente). In Italia non arrivera', nel senso che il politicamente corretto l' Italia lo ha sempre avuto (lo chiamavamo 'bigottismo'). Quello di Michela Murgia e compagnia varia e' una variante cosmetica dello stesso fenomeno
            Come lo si starebbe affrontando in USA? Paese in cui, in mondovisione, si prendono a pizze in faccia i comici per una battuta
            Originariamente Scritto da Alberto84
            Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano


            Originariamente Scritto da debe
            Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
            Originariamente Scritto da Zbigniew
            Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
            Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.

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            • Sean
              Csar
              • Sep 2007
              • 120216
              • 3,350
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              • Italy [IT]
              • In piedi tra le rovine
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              Biden: non ci sono prove della caduta di Mariupol
              Il presidente Joe Biden oggi ha parlato a lungo dalla Casa Bianca dove ha incontrato il premier ucraino Denys Shmyhal. Il presidente degli Stati Uniti ha messo in discussione che Mariupol sia caduta completamente in mani russe: non ci sono prove, ha detto. Ha anche annunciato un nuovo pacchetto di aiuti all’Ucraina di 800 milioni di dollari, che comprende sistemi di artiglieria pesante, obici e munizioni, insieme a droni tattici.

              Biden ha poi sottolineato che Putin «non riuscirà mai a dominare, occupare l’Ucraina», mentre gli Usa «non rinunceranno mai a combattere contro i tiranni».

              Gli obiettivi degli Stati Uniti e degli alleati, ha spiegato il presidente Usa, sono «impedire a Putin di invadere l’Ucraina e continuare ad isolarlo». In questa direzione, gli Stati Uniti metteranno al bando le navi russe dai porti americani: «Nessuna nave, nessuna, che batte bandiera russa o che è di proprietà o gestita da russi potrà attraccare in un porto degli Stati Uniti». Ma dagli Usa arriva anche un nuovo programma per far accogliere i rifugiati ucrain i che arrivano in Europa direttamente negli Usa, «per creare un canale privilegiato e assicurarsi una migrazione legale dall’Europa agli Stati Uniti».

              Mulé: «Acciaieria non attaccata per pericolo ordigni chimici»
              «A Mariupol la situazione è molto compromessa per gli ucraini. L'acciaieria non viene attaccata per motivi strategici: c'è la fondata ipotesi che all'interno vi siano dei pericolosi ordigni chimici che potrebbero esplodere». Lo ha detto il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulé a Un giorno da pecora su Rai Radio1. «E poi c'è un motivo di propaganda: Putin vorrebbe mostrare l'immagine dei soldati ucraini uscire sconfitti con le mani alzate», ha aggiunto.

              CorSera
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


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              • Barone Bizzio
                Bodyweb Senior
                • Dec 2008
                • 11730
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                Originariamente Scritto da Giampo93 Visualizza Messaggio
                Come lo si starebbe affrontando in USA? Paese in cui, in mondovisione, si prendono a pizze in faccia i comici per una battuta
                Beh ma Will Smith adesso verra' preso in giro da qui all'eternita' Direi che e' l'esempio perfetto - lo hanno pure cacciato dagli Academy Awards per 10 anni

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                • Giampo93
                  Mangiatore di vite altrui
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                  Il problema, Barone, è che lo stanno ferendo con la sua stessa arma: adesso Smith è alla gogna per aver commesso un atto di violenza e se n'è parlato come fosse un incidente di Stato...ma siamo OT

                  Per me chi si sta seriamente opponendo alla woke culture sono i francesi, specie alla Sorbonne si stanno facendo discorsi molto interessanti. l'America onestamente mi sembra ancora dentro fino al collo
                  Originariamente Scritto da Alberto84
                  Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano


                  Originariamente Scritto da debe
                  Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
                  Originariamente Scritto da Zbigniew
                  Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
                  Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.

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                  • Lukinosnake
                    Raccoglitore di ciliegie
                    • Nov 2011
                    • 15735
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                    Il mio diario

                    juggernaut

                    ?d????n??t/
                    noun
                    • a huge, powerful, and overwhelming force.





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                    • Sean
                      Csar
                      • Sep 2007
                      • 120216
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                      Originariamente Scritto da The_Shadow Visualizza Messaggio
                      La risposta si trova un pò in quanto dice severino nel video poco sopra.

                      Se il divenire è l'evidenza fondamentale, non può più esserci nessun Immutabile. Se il divenire è l'evidenza, tutto è nelle mani della creatività umana.
                      Una creatività tale da dover essere frenata, per non diventare distruttiva.
                      Per questo, dopo le esperienze totalitarie del XX secolo, abbiamo dovuto mettere dei pesi e dei contrappesi.
                      Stop a idee forti, naturalmente divisive. Di li nascono il relativismo, lo strutturalismo, il pensiero debole e avanti di questo passo.
                      Originariamente Scritto da The_Shadow Visualizza Messaggio
                      Il sunto: l'uomo, nella sua grande capacità creativa, si è scoperto più potente di Dio. Questa potenza creatrice si è diffusa a dismisura. Tanti Dei, tanto conflitto.
                      Per cui se n'è uscito gigi marzullo e con il suo "poco poco, piano piano" di democristiana memoria ha cercato di mettere le cose a posto.
                      Torno un attimo sulla questione che è molto densa.

                      Le esperienze dei totalitarismi, e qui mi riferisco in special modo a quelli fascisti (perchè il comunismo è anzi un riplasmare la realtà in senso progressista e atomizzante, dove non si prevedono nemmeno più le differenze di classe e le proprietà) nascono proprio in reazione al percepito senso di dissolvimento che la modernità in atto portava seco.

                      Dunque quanto assistiamo oggi non è una controreazione alle esperienze totalitarie del Novecento, ma una prosecuzione di una direzione che parte da molto prima (già nel Rinascimento col focus sull'uomo "al centro dell'universo"; poi l'illuminismo, la caduta della sovranità "sacrale", la creazione degli stati moderni ecc...) e sul solco della quale si prosegue con ormai un irrefrenato rovesciamento di quella che è data, nella tradizione sapienziale, come "unità originaria", dalla quale più ci si distacca e più ci si dissolve.

                      Veniamo dunque a Nietzsche, perchè Severino chiama in questione lui. Nietzsche quando dichiara la morte di Dio è proprio a questa perdita di ogni retta verticale che si riferisce, per cui, disconosciuta o rinnegata dalla modernità l'aristocrazia dell'uomo in quanto "essere divino", non resta che prendere atto della morte di Dio, del desolato paesaggio dove impera l'individuo (sciolto dalla sacrale "comunità di destino" che caratterizzava le civiltà aristocratiche) e, a fronte della società che definisce "degli schiavi", assumere un nichilismo di stampo eroico, quello che si sostanzia con la presa di coscienza che tutto ormai è "senza senso", che l'uomo differenziato dovrà adesso "fare da solo", darsi una sua morale della quale indica i tratti: eroica, per l'appunto, aristocratica, volta ai grandi pensieri, ai grandi gesti, alle "grandi architetture": l'oltreuomo.

                      Ha vinto invece il nichilismo passivo, che si traduce nella negazione totale non solo di Dio ma dello stesso uomo. Non gli si riconosce più senso comunitario, identitario, valoriale; non ha più passato; non ha più storia; non ha più radici; non ha più nemmeno il riflesso opaco dell'ordine o di un canone: nel nichilismo passivo tutto è in discussione e tutto in continua agitante trasformazione - e questo è il modernismo nichilista entro cui annega l'occidente e che prima o poi intaccherà tutti gli angoli del pianeta.

                      Junger ci aggiunge che l'uomo ora, nella sua "grande capacità creativa" (senza limiti, perchè abolito il recinto del sacro e defunto Dio, l'uomo non si pone confine) ha eletto a proprio ente divino la Tecnica. La Tecnica figlia l'Operaio. La Tecnica con tutto il suo portato di spersonalizzazione e massificazione dell'individuo, senza più capacità metafisica, puro automa marciante in una "mobilitazione totale".

                      E' quella che Spengler definisce come fase ultima della civiltà: la civilizzazione, la fase cioè dove si compie il disgregarsi della originaria unità che sta a fondamento delle civiltà. La fase detta della civilizzazione è quella dove la civiltà decade e non smette, nonostante le reazioni, di decadere, anzi prolunga se stessa (e dunque la sua decadenza) proprio grazie alla Tecnica di cui Junger.

                      Che cosa resta allora? Ricollegandoci a quanto diceva Severino, e dal quale siamo partiti, l'Eterno Ritorno nietzschiano, questa visione misteriosa e affascinante, oracolare, da autentico spirito greco: nell'Eterno Ritorno noi possiamo vedere la traduzione lirica e filosofica di quanto le tradizioni delle civiltà ancora organiche e ancora illuminate dalla forza creatrice e ordinatrice dell'Origine, di quanto tutte le tradizioni affermano: esauritosi il ciclo ultimo, quello del rovesciamento e disgregamento della unità, dei canoni e dei valori, non potrà che albeggiare nuovamente il principio primo - organico, sacrale, aristocratico, ordinatore e creatore - della Civiltà.

                      Come intuì Stefan George: Finis Initium
                      Last edited by Sean; 21-04-2022, 21:27:09.
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                        Originariamente Scritto da Giampo93 Visualizza Messaggio
                        Il problema, Barone, è che lo stanno ferendo con la sua stessa arma: adesso Smith è alla gogna per aver commesso un atto di violenza e se n'è parlato come fosse un incidente di Stato...ma siamo OT

                        Per me chi si sta seriamente opponendo alla woke culture sono i francesi, specie alla Sorbonne si stanno facendo discorsi molto interessanti. l'America onestamente mi sembra ancora dentro fino al collo
                        Ma i Francesi si sono opposti con un approccio, come dire, top-down (cosa che stanno facendo anche in Florida ma con esiti discutibili)
                        L'approccio americano e' molto piu' sfaccettato e ha una dimensione dialettica. Per ogni studente che viene bullizzato da Yale per essere stato politicamente scorretto c'e' un inchiesta giornalistica, se non un'azione legale, che mina la reputazione di Yale.
                        Per ogni 'White Fragility' di Robin di Angelo o ogni Ted Talk di Ibrahm Kendi c'e' un John McWorther o un Coleman Hughes pronto a controbattere e a svelare la differenza tra intellettuali e ciarlatani.
                        Per ogni tentativo di cancellazione di Joe Rogan o Dave Chappelle c'e' un effetto boomerang devastante, che ha come conseguenza ultima il fatto che sempre piu' persone si stanno annoiando della wokeness e della cancel culture - basta leggere i commenti su youtube o il like/dislike ratio di alcuni video, quando c'erano.

                        Piuttosto e' preoccupante la tendenza a trattare tutto come un assalto inacettabile. Questa e' una tattica che usava la sinistra ed era ridicola, adesso la sta usando la destra per dire che qualsiasi cosa e' cancel culture ed e' un aspetto spiacevole perche'
                        1) giocano nel campo dialettico avversario
                        2) rendono un problema piu' grande di quanto non lo sia

                        Comunque a Will Smith e' stato dato lo spazio giusto. Se ne e' parlato sulla base della verita' non detta che parlarne avrebbe generato miliardi di click. Ma analisi femministe, antirazziste o postcoloniali dello schiaffo di Wil Smith non se ne sono lette

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                        • Sean
                          Csar
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                          • In piedi tra le rovine
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                          Ceo acciaieria Azovstal, vicini alla catastrofe “Mancano 6.000 dipendenti all'appello”
                          La situazione nell'acciaieria Azovstal a Mariupol è «vicina a una catastrofe». Lo ha detto alla Cnn Yuriy Ryzhenkov, il ceo della compagnia che possiede l'impianto. «Quando è iniziata la guerra avevamo immagazzinato una buona scorta di cibo e acqua nei rifugi antiaerei e nelle strutture dell'impianto - ha spiegato -. Purtroppo tutto tende a esaurirsi, soprattutto il cibo e le necessità quotidiane. Penso che ora si sia vicino a una catastrofe». È stata istituita una linea diretta per i dipendenti dell'acciaieria, ha aggiunto, e finora 4.500 sono stati in contatto, mentre circa 6.000 devono essere ancora rintracciati.

                          Gli Usa hanno creato nuovi droni appositamente per l'Ucraina: “Raggio d'azione più ampio rispetto a Switchblade”
                          L'aviazione Usa ha creato dei nuovi droni appositamente per venire incontro alle esigenze delle forze armate ucraine. Lo ha detto il portavoce del Pentagono alla Cnn. Si tratta del sistema Phoenix Ghost di cui gli Stati Uniti invieranno 121 pezzi nel prossimo pacchetto di armi. Rispetto agli Switchblade, i cosiddetti “droni kamikaze” già inviati dagli Stati Uniti, questi hanno un «raggio d'azione» più ampio, ha detto Kirby senza dare altri dettagli.

                          La Stampa
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                          • Bob Terwilliger
                            bluesman
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                            Un altro passo verso Skynet
                            Originariamente Scritto da Sean
                            Bob è pure un fervente cattolico.
                            E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.

                            Alice - How long is forever?
                            White Rabbit - Sometimes, just one second.

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                            • zuse
                              Macumbico divinatore
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                              • White House
                              • Send PM

                              Tutto quel poco che so sulla cultura woke e PC è grazie a South Park e qualche meme su internet dove fanno vedere tizi che ai comizi chiedono di non applaudire perché urta la loro sensibilità e ci sta un gruppo di tizi che approva facendo vibrare le mani


                              Originariamente Scritto da Sean
                              mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola




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                              • Ospite
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                                Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                                Torno un attimo sulla questione che è molto densa.

                                Le esperienze dei totalitarismi, e qui mi riferisco in special modo a quelli fascisti (perchè il comunismo è anzi un riplasmare la realtà in senso progressista e atomizzante, dove non si prevedono nemmeno più le differenze di classe e le proprietà) nascono proprio in reazione al percepito senso di dissolvimento che la modernità in atto portava seco.

                                Dunque quanto assistiamo oggi non è una controreazione alle esperienze totalitarie del Novecento, ma una prosecuzione di una direzione che parte da molto prima (già nel Rinascimento col focus sull'uomo "al centro dell'universo"; poi l'illuminismo, la caduta della sovranità "sacrale", la creazione degli stati moderni ecc...) e sul solco della quale si prosegue con ormai un irrefrenato rovesciamento di quella che è data, nella tradizione sapienziale, come "unità originaria", dalla quale più ci si distacca e più ci si dissolve.

                                Veniamo dunque a Nietzsche, perchè Severino chiama in questione lui. Nietzsche quando dichiara la morte di Dio è proprio a questa perdita di ogni retta verticale che si riferisce, per cui, disconosciuta o rinnegata dalla modernità l'aristocrazia dell'uomo in quanto "essere divino", non resta che prendere atto della morte di Dio, del desolato paesaggio dove impera l'individuo (sciolto dalla sacrale "comunità di destino" che caratterizzava le civiltà aristocratiche) e, a fronte della società che definisce "degli schiavi", assumere un nichilismo di stampo eroico, quello che si sostanzia con la presa di coscienza che tutto ormai è "senza senso", che l'uomo differenziato dovrà adesso "fare da solo", darsi una sua morale della quale indica i tratti: eroica, per l'appunto, aristocratica, volta ai grandi pensieri, ai grandi gesti, alle "grandi architetture": l'oltreuomo.

                                Ha vinto invece il nichilismo passivo, che si traduce nella negazione totale non solo di Dio ma dello stesso uomo. Non gli si riconosce più senso comunitario, identitario, valoriale; non ha più passato; non ha più storia; non ha più radici; non ha più nemmeno il riflesso opaco dell'ordine o di un canone: nel nichilismo passivo tutto è in discussione e tutto in continua agitante trasformazione - e questo è il modernismo nichilista entro cui annega l'occidente e che prima o poi intaccherà tutti gli angoli del pianeta.

                                Junger ci aggiunge che l'uomo ora, nella sua "grande capacità creativa" (senza limiti, perchè abolito il recinto del sacro e defunto Dio, l'uomo non si pone confine) ha eletto a proprio ente divino la Tecnica. La Tecnica figlia l'Operaio. La Tecnica con tutto il suo portato di spersonalizzazione e massificazione dell'individuo, senza più capacità metafisica, puro automa marciante in una "mobilitazione totale".

                                E' quella che Spengler definisce come fase ultima della civiltà: la civilizzazione, la fase cioè dove si compie il disgregarsi della originaria unità che sta a fondamento delle civiltà. La fase detta della civilizzazione è quella dove la civiltà decade e non smette, nonostante le reazioni, di decadere, anzi prolunga se stessa (e dunque la sua decadenza) proprio grazie alla Tecnica di cui Junger.

                                Che cosa resta allora? Ricollegandoci a quanto diceva Severino, e dal quale siamo partiti, l'Eterno Ritorno nietzschiano, questa visione misteriosa e affascinante, oracolare, da autentico spirito greco: nell'Eterno Ritorno noi possiamo vedere la traduzione lirica e filosofica di quanto le tradizioni delle civiltà ancora organiche e ancora illuminate dalla forza creatrice e ordinatrice dell'Origine, di quanto tutte le tradizioni affermano: esauritosi il ciclo ultimo, quello del rovesciamento e disgregamento della unità, dei canoni e dei valori, non potrà che albeggiare nuovamente il principio primo - organico, sacrale, aristocratico, ordinatore e creatore - della Civiltà.

                                Come intuì Stefan George: Finis Initium
                                Ottime riflessioni. Gli autori citati, ai quali aggiungerei heidegger, gentile e pochi altri, sono alla fin fine gli ultimi grandi filosofi. Successivamente, è stato più che altro chiacchiericcio. Severino, pur nato nel 1929, per i temi affrontati è ancora uomo dell'ottocento. Considerazioni inattuali, per citare nietzsche.

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