Originariamente Scritto da The_Shadow
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E' un piacere interloquire con te.
Incidentalmente vorrei anche aggiungere, come riflessione strettamente personale, che non è importante essere d'accordo o no su quanto un tale sostiene: tu hai mosso spesso e volentieri delle critiche ai miei post, tanti altri hanno fatto lo stesso ma il dialogo è possibile, presentando dunque le varie posizioni, confrontandosi, arricchendosi, sui terreni comuni che possono essere i più svariati: l'educazione o la cultura o la curiosità e simili comuni corridoi di collegamento.
Senza però lo sforzo di comprensione almeno delle basi non si va da nessuna parte.
E' scorante e avvilente, dopo decine di post, trovarsi ancora accusati di "sostenere un dittatore come Putin": vuol dire non averci capito niente. Ora le cose sono due: o io per decine di post mi sono spiegato male, una incapacità esplicativa, o chi ha letto non ci ha capito niente, una incapacità cognitiva.
Io non sostengo nessun Putin, a me della Russia e di cosa accade in Russia non me ne può fregare di meno. Decine di nazioni hanno modelli opposti rispetto alla democrazia occidentale, con tante di quelle il mondo intrattiene rapporti di ogni genere (pensiamo alla Cina, una dittatura comunista, o all'Arabia Saudiata, una stretta teocrazia coranica con la quale gli USA sono alleati) quindi se anche si fosse dei fan del personaggio Putin non ci troverei niente di lunare...però io non lo sono.
Quello che sono è un cultore (come tu hai intuito benissimo da tempo) un culture di una Idea di occidente opposta a questa, che anzi questa precede. Non condivido praticamente niente dell'occidente per come si è andato formando da dopo la II GM. Il mio occidente è quello della culla greco-romana, poi di Carlo Magno, quello pre-illuminista, pre-moderno...pallidamente ancora quello dei grandi imperi europei, dove insisteva un riflesso della originaria, archetipa unità del potere sacro - nelle civiltà prische il re è anche sacerdote, segno che l'Idea che sta all'origine della civiltà è una, organica, in-formata dal principio di ordine superiore e sacrale, civiltà solare, apollinea, ordinatrice, il rovescio dell'imperio del demos. La Roma delle origini lega ancora il potere regale a quello sacrale, e i Cesari torneranno poi ad assumere per sè anche il titolo di pontefice.
E' questo il terreno entro il quale mi muovo, quindi, di necessità, non ho partito, non ho ideologie di appartenenza, meno che mai quelle del trionfo della massa del Novecento.
Appare chiaro che ho nulla da spartire anche con la Russia, che afferisce poi all'universo slavo. Però la Russia con questa sua mossa ha creato una frattura, messo in atto un sommovimento che, qualunque spinta motivazionale abbia alla sua base, ha prodotto di fatto una frattura con la spinta globalista di cui si fa veicolo l'occidente americano sotto al quale l'Europa soggiace. Per questo "dispetto" sostengo la Russia, per l'idea, o forse l'illusione, che possa farsi aggregatrice, o comunque segno, di un ordine multipolare in contrapposizione a quello unipolare.
Quello che la Russia ha invece in sè non mi interessa niente. E' affare dei russi. Mi interessa di più quello che ha l'occidente in sè o forse pure questo ormai mi riguarda poco, è una direzione data irreversibile fino almeno al suo esaurirsi (e il principiare finalmente di un nuovo ciclo).
Mi fa un piacere enorme però vedere questo occidente con la bava alla bocca, perchè la Russia ha deciso di erigere un muro dietro al quale costruire un polo alternativo. Il mondo è ampio, noi non ne siamo il centro, e qualcuno in questo mondo a quella alternativa si aggregherà.
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