Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.

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  • LARRY SCOTT2
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    Quanto avrei voluto sentire Manuel su questa situazione ... ne avrebbe avute di tastiere da consumare ...

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    • AlexBrambi
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      Avete letto Limes di questo mese?

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      • LARRY SCOTT2
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        • Sep 2021
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        E prima di tornare a minare ceo/aeo2 e glutammina nel 2007 a cui appartengo (e anno in cui tornerei volentieri) nelle miniere a Novosibirsk, concludo dicendo che la definizione ''impero delle menzogne'' per l'Occidente è anch'essa qualcosa di sublime e che fa riflettere, indipendentemente da dove ci si sia ''schierati'' e come la si pensi sul mondo contemporaneo.
        Morite insieme ad Hitler, ciao (cit.)

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        • Sean
          Csar
          • Sep 2007
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          • In piedi tra le rovine
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          Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
          La questione del battaglione Azov mi lascia un po' perplesso. Premetto che a me frega poco e niente se l'Ucraina vuole avere battaglioni e reggimenti dichiaratamente neonazisti, sono affari loro. La perplessità è sull'effettiva estensione della cosa. In generale le opinioni più diffuse sono "è un battaglione di quattro gatti" e "è folklore locale". Però ho anche sentito gente che mi pareva preparata e affermava che è l'Azov un effettivo reggimento di migliaia di persone e che i richiami neonazisti sono diffusi nell'esercito ben oltre questo chiacchieratissimo battaglione.
          Ora come ora è difficile capire quali voci siano affidabili. Ma mi pare di capire che la questione possa essere ben più estesa di 2500 soldati.
          Per capire l'effettiva estensione della cosa occorrerebbe capire quanto è esteso il nazionalismo radicale in Ucraina...perchè nel battaglione Azov non ci sono solo persone che si rifanno alla ideologia nazionalsocialista ma anche nazionalisti o tutti quelli che vedono nella Russia il nemico dei tempi che furono (quelli sovietici).

          E' sicuramente più estesa di poche migliaia di soldati.

          La questione però è un'altra: come il povero Ongaro è morto da comunista pensando di stare lottando, in campo russo, per la causa comunista, del proletariato e contro le "ingiustizie del capitale" (mentre la Russia oggi è tutto tranne che l'URSS), nel battaglione Azov si crede di stare lottando come eredi di idee di 80 anni fa, quando a me risulta un pò difficile l'inquadrare che il combattere per un paese appoggiato dalla Nato, dalla UE, dagli USA, trovarsi dunque alleati a quella parte lì, possa in qualche modo, anche alla lontana, collimare con le idee dei movimenti fascisti di 80 anni fa.

          Ci troviamo in entrambi i casi, gli Ongaro e gli Azov, ad una messa nera, ad un tentare di riportare in vita i cadaveri. La storia da quel punto di vista ha già chiuso il sipario.

          Chi espone il simbolo solare sui suoi vessilli dovrebbe capire, o sapere, che i cicli sì si rinnovano ma prima si esauriscono...e se tornano non lo faranno con le facce e le divise e le ideologie tramontate, incenerite, ma in un modo o maniera e con forme auroreggianti, dunque antiche nel nucleo imperituro ma al tempo stesso nuove.
          Last edited by Sean; 02-04-2022, 02:14:45.
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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          • The_machine
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            Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
            Non esiste la sola spiritualità del singolo, dell'individuo, quasi la si possa sistemare e risolvere come faccenda privata: "ciascuno si faccia il suo altarino, preghi o creda a chi vuole basta che non ci rompa le balle con le cose serie"...no, non termina lì nell'individuo la spiritualità.

            Con spiritualità si intende anche quella delle nazioni e dei popoli, anzi nel contesto che qui si discute, di "scontro di civiltà", è proprio questo a cui ci si riferisce. Quando Dugin descrive la Russia come ortodossa, guida dei popoli slavi, terra da rivificare col ritorno alle radici proprie, disegna, immagina, vede e parla di una spiritualità, di una nazione che ha una visione spirituale, dunque valoriale, di se stessa. Valori che trascendono l'immanente, che invece è il solo spirito-guida, il solo idolo occidentale e che abbiamo già declinato coi suoi vari -ismi.

            E' una puntualizzazione che occorreva fare.

            Se vuoi una spiritualità della nazione si torna al discorso di prima: quella spiritualità la devi "inculcare" nella testa delle persone, altrimenti ognuno avrà la sua idea di spiritualità.

            Ma perché desiderare questo?

            Non è invece meglio una civiltà dove ognuno può decidere autonomamente quali risposte esistenziali darsi?

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            • Sean
              Csar
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              Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
              Se vuoi una spiritualità della nazione si torna al discorso di prima: quella spiritualità la devi "inculcare" nella testa delle persone, altrimenti ognuno avrà la sua idea di spiritualità.

              Ma perché desiderare questo?

              Non è invece meglio una civiltà dove ognuno può decidere autonomamente quali risposte esistenziali darsi?
              No, perchè non può essere reclusa al privato. E' un sistema intero che, come esattamente dici, conduce ad una direzione collettiva: l'occidente ne ha una sua, viene data come "assoluto" irriformabile, nel regno del relativismo i "valori" occidentali si considerano intangibili, ma se guardiamo alla storia sono soltanto gli ultimi nani apparsi sulla scena.

              Chi pensa che siano veleno per gli uomini, le culture, le civiltà, può e deve pensare che questa sostruzione possa essere distrutta per far cambiare la direzione data.
              Last edited by Sean; 02-04-2022, 02:26:49.
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                Sembra che siate pervasi da un orrore del vuoto, un timore incondizionato che deriva dall'idea di pensare con la propria testa, e da li il desiderio di vivere in una società dove viene calato tutto dall'alto.

                L'uomo forte che dice cosa bisogna fare, il credo inculcato fin da piccoli di modo che ovunque ci giriamo tutti la pensino come noi...e se qualcuno la pensa diversamente...bhe meglio che si nasconda, i diritti civili sono una cosa brutta, una conquista delle società deboli e decadenti.
                Last edited by The_machine; 02-04-2022, 02:31:49.

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                • Sean
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                  Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
                  Sembra che siate pervasi da un orrore del vuoto, un timore incondizionato che deriva dall'idea di pensare con la propria testa, e da li il desiderio di vivere in una società dove viene calato tutto dall'alto.

                  L'uomo forte che dice cosa bisogna fare, il credo inculcato fin da piccoli di modo che ovunque mi giro tutti la pensino come noi...e se qualcuno la pensa diversamente...bhe meglio che si nasconda, i diritti civili sono una cosa brutta, una conquista delle società deboli e decadenti.
                  No, i diritti civili non sono una cosa orrida. E' orrido il darli per buoni a prescindere, anche lì come degli assoluti dogmatici. E' ora tarda e l'argomento è molto vasto. Occorre pensare non come individui chiamati a soddisfare le proprie pulsioni, il proprio Io, ma organicamente, pensare a ciò che è bene in senso ascendente, per la nazione.

                  Se il diritto civile si esaurisce nell'inane soddisfazione di sè non è un bene; diversamente lo è.

                  L'aborto è un diritto che io stesso ho appoggiato fino a qualche anno fa. Poi ho ragionato su quanti figli vengono a mancare, su quanti italiani..è un paese il nostro che sta invecchiando, che fa pochi figli, che si sta indebolendo nel suo sangue giovane, dunque nel suo orizzonte futuro.

                  L'unica soluzione per una gravidanza indesiderata o accidentale è solo l'aborto? Una politica più attenta alla emergenza della famiglia, a favorire nuclei familiari più numerosi, e dunque che disincentivi l'aborto (non che lo abolisca, attenzione), non sarebbe di aiuto?

                  A volte si ammazza un feto perchè frutto di una notte di divertimento: l'edonismo al potere, la deresponsabilità agghiacciante, l'immaturità degli automi. Eppure è una vita che perdi, forse due: quella del bambino che non vedrà la luce e pure la tua, come nella letteraria valle delle bambole.

                  E coi distinguo potremmo continuare per tutta intera la lista dei diritti cosiddetti civili, ma credo di aver spiegato come la penso al riguardo.
                  Last edited by Sean; 02-04-2022, 02:44:37.
                  ...ma di noi
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                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                  • Mario12
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                    Originariamente Scritto da Lukinosnake Visualizza Messaggio
                    È un pò come sostenere la pedofilia. È sbagliata, e non se ne esce con domande tipo "e chi lo dice?" o riferimenti storici come "anche nell'antichità si faceva"

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                    • Sean
                      Csar
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                      Zelensky: non accetteremo nessun risultato se non la vittoria

                      "Una vittoria della verità significa una vittoria per l'Ucraina e gli ucraini", "la domanda è quando finirà. È una domanda profonda. È una domanda dolorosa. Il popolo ucraino non accetterà nessun risultato se non la vittoria". È quanto ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un'intervista a Fox News. Poi si è rifiutato di rispondere alla domanda se abbia ordinato lui l'attacco di ieri al deposito di carburante russo a Belgorod, in territorio russo, dicendo che non parla di nessun ordine che dà come comandante in capo. "Ha lanciato un attacco a un deposito militare russo in territorio russo usando elicotteri?", è stata la domanda dell'intervistatore, Bret Baier. E Zelensky ha risposto: "Mi dispiace, non discuto di nessuno dei miei ordini come comandante in capo", "ci sono cose che condivido solo con le forze armate dell'Ucraina". Precedentemente il segretario del Consiglio di sicurezza nazionale dell'Ucraina aveva negato le accuse di Mosca secondo cui due elicotteri d'assalto ucraini avevano colpito la struttura a Belgorod.


                      Nyt: gli Usa forniranno carri armati di fabbricazione sovietica a ucraini in Donbass

                      L'amministrazione Biden lavorerà con gli alleati per fornire carri armati di fabbricazione sovietica alle difese ucraine nella regione orientale del Donbass. Lo riporta il New York Times che cita un funzionario americano. La decisione di agire come intermediario per sostenere il trasferimento dei carri armati di fabbricazione sovietica, che le truppe ucraine sanno come usare, arriva in risposta a una richiesta del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. E' la prima volta, da quando è scoppiata la guerra, che gli Stati Uniti intraprendono un'iniziativa per sostenere la fornitura di carri armati. Il funzionario ha annunciato, inoltre, che i trasferimenti sarebbero iniziati presto ma ha rifiutato di dire quanti carri armati sarebbero stati inviati o da quali Paesi sarebbero arrivati. Consentiranno all'Ucraina di condurre attacchi di artiglieria a lungo raggio contro obiettivi russi nel Donbass, ha spiegato.


                      Usa: non spingeremo Kiev a fare concessioni

                      "Siamo impegnati a mettere l'Ucraina nella posizione negoziale più forte possibile continuando a fornire assistenza alla sicurezza per aiutarla a difendersi e aumentando la pressione su Putin con l'imposizione di gravi costi alla Russia. Non spingeremo l'Ucraina a fare concessioni e abbiamo costantemente affermato che gli Stati sovrani hanno il diritto di scegliere le proprie alleanze e decidere la propria sicurezza". E' quanto si legge in una dichiarazione del dipartimento di Stato americano che arriva dopo che il Times aveva riferito che un'importante fonte del governo del Regno Unito ha affermato che la Gran Bretagna era preoccupata per il fatto che Stati Uniti, Francia e Germania avessero "troppa ansia" e spingeranno l'Ucraina a "adeguarsi" per un accordo di pace.

                      Generale servizi Kiev fermato mentre cercava di fuggire in Ungheria
                      È stato fermato mentre cercava di lasciare l'Ucraina illegalmente un generale di riserva dei servizi segreti ucraini SBU: l'alto ufficiale – ha riferito l'ufficio investigativo nazionale – è stato fermato a un valico di frontiera con l'Ungheria dopo aver mostrato ai funzionari documenti falsi che lo definivano non adatto al servizio militare. L'ufficiale, che aveva definito il suo quadro come quello di soldato semplice, è stato arrestato. La notizia giunge dopo l'annuncio del presidente Volodymyr Zelensky di aver allontanato dal servizio due generali di brigata della SBU. «Non ho tempo per trattare con i traditori», ha detto Zelensky, elogiando gli sforzi di altro personale della SBU durante la guerra.

                      Repubblica-La Stampa
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                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                      • Mario12
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                          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                          Per capire l'effettiva estensione della cosa occorrerebbe capire quanto è esteso il nazionalismo radicale in Ucraina...perchè nel battaglione Azov non ci sono solo persone che si rifanno alla ideologia nazionalsocialista ma anche nazionalisti o tutti quelli che vedono nella Russia il nemico dei tempi che furono (quelli sovietici).

                          E' sicuramente più estesa di poche migliaia di soldati.

                          La questione però è un'altra: come il povero Ongaro è morto da comunista pensando di stare lottando, in campo russo, per la causa comunista, del proletariato e contro le "ingiustizie del capitale" (mentre la Russia oggi è tutto tranne che l'URSS), nel battaglione Azov si crede di stare lottando come eredi di idee di 80 anni fa, quando a me risulta un pò difficile l'inquadrare che il combattere per un paese appoggiato dalla Nato, dalla UE, dagli USA, trovarsi dunque alleati a quella parte lì, possa in qualche modo, anche alla lontana, collimare con le idee dei movimenti fascisti di 80 anni fa.

                          Ci troviamo in entrambi i casi, gli Ongaro e gli Azov, ad una messa nera, ad un tentare di riportare in vita i cadaveri. La storia da quel punto di vista ha già chiuso il sipario.

                          Chi espone il simbolo solare sui suoi vessilli dovrebbe capire, o sapere, che i cicli sì si rinnovano ma prima si esauriscono...e se tornano non lo faranno con le facce e le divise e le ideologie tramontate, incenerite, ma in un modo o maniera e con forme auroreggianti, dunque antiche nel nucleo imperituro ma al tempo stesso nuove.
                          La storia, alla fine, è un eterno ritorno, un alternarsi di quiete weimariana, placido pragmatismo borghese, e di un ripresentarsi degli archetipi, rigettati dalla coscienza borghese in quanto destabilizzanti per la sua permanenza.

                          Ecco allora che, saturi di gattini e chihuahua su instagram e facebook, riemergono terrificanti i simboli imperituri, sanguigni e archetipali. Ecco il ritorno delle lezioni di jung, evola, eliade, gli archetipi collettivi, i miti della reintegrazione e del sangue, l'asse del mondo,...

                          Più cerchi di ricacciare nell'inconscio queste forze, più bussano dal basso...e dall'alto...

                          Il mito non è, come pensano i più, storiella pre-razionale. Il mito è forza sostanziale ed eterna.

                          Quando ero piccolo, andavo a portare i fiori al milite ignoto. Solo da grande, leggendo gli autori che ho citato, ne ho capito il perchè. Il milite ignoto è "emblema mitico della purezza, della giovinezza, dell'abnegazione, del coraggio e dell’innocenza, il Milite Ignoto rappresenta la figura salvifica in grado di trionfare sul potere dell’Ombra:come mostra la simbologia che lo circonda, nonché i monumenti in cui il corpo viene inumato" (cit. bonvecchio).

                          Magari è solo per questa presa (sempre parziale) di consapevolezza che sono a scrivere dietro questa tastiera e non sono con l'azov o un ongaro.

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                          • Gary
                            Queen Of The Balls - Ex Mod.
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                            • Tempio Pausania
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                            Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
                            La questione del battaglione Azov mi lascia un po' perplesso. Premetto che a me frega poco e niente se l'Ucraina vuole avere battaglioni e reggimenti dichiaratamente neonazisti, sono affari loro. La perplessità è sull'effettiva estensione della cosa. In generale le opinioni più diffuse sono "è un battaglione di quattro gatti" e "è folklore locale". Però ho anche sentito gente che mi pareva preparata e affermava che è l'Azov un effettivo reggimento di migliaia di persone e che i richiami neonazisti sono diffusi nell'esercito ben oltre questo chiacchieratissimo battaglione.
                            Ora come ora è difficile capire quali voci siano affidabili. Ma mi pare di capire che la questione possa essere ben più estesa di 2500 soldati.
                            Sono quattro gatti si, ma è anche vero che sono state annesse nell'esercito Ucraino e quindi " ufficializzate " e si tratta di un battaglione nato come " indipendente " e che oggi invece si ritrova coi carri armati. Ritengo che tutta la questione del battaglione Azov sia tanto fumo e poca sostanza, anche perchè nelle forze armate sappiamo benissimo che circolano certe linee di pensiero se non addirittura sfacciata appartenenza politica verso parti più estreme. Come è nato, e com'è oggi poi sono questioni che non vengono mai affrontate. Si parla sempre della sua struttura militare e ideologica nel momento in cui è nato, ma poco si parla di cosa sia successo una volta riconosciuto come forza militare, chi ci è finito li dentro e la sua evoluzione nel corso di 10 anni circa. Le cose cambiano, non rimangono immutate, sopratutto nel corso di un decennio.

                            Non che provi particolari simpatie per certi estremismi, ma posso anche comprendere come, un paese minacciato dal suo vicino, cerchi di fare numero con chiunque sia disposto a combattere e a malavoglia infili tra le sue truppe certi soggetti con certi simboli ed ideologie. Anche qui, la chiave di lettura potrebbe essere un tantino diversa da quella che viene dipinta quando si parla di questo battaglione: Se la Russia la smettesse di svegliarsi ogni tanto con questa pulsione imperialista, magari gli Stati non sentirebbero la necessità di armare chiunque pur di aver una forza militare.
                            Originariamente Scritto da modgallagher
                            gandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
                            " tra noi sarebbe come abbinare un vino pregiato a un ottimo cibo " ..


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                            • Testa
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                              Sta guerra ogni giorno va un po' peggio.
                              E il nostro livello di percezione di questa cosa, secondo me, si sta abbassando
                              Poiché non siamo ormai più strutturalmente formati a recepire "cose di lunga durata", ma a consumare eventi e informazioni diverse a ciclo continuo, che nascono e muoiono in poco, abbiamo ormai "routinizzato" la guerra (dal divano ovvio), per cui il patos o la paura iniziali perdono via via intensità.

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                              • marcu9
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                                Originariamente Scritto da Sean
                                Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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