Zelensky: “Russia prepara offensiva in Donbass”
La Russia sta ammassando forze in Donbass dove prepara una vasta offensiva. E' quanto ha detto Volodymyr Zelenskiy nel suo ormai consueto discorso televisivo notturno dalle strade di Kiev, in cui ha sottolineato che qualsiasi ritiro delle truppe russe dalle regioni intorno alla capitale e Chernihiv è dovuto alla resistenza degli ucraini. «Ma vediamo allo stesso tempo che c’è un’accumulazione di truppe per nuovi attacchi in Donbass, e noi ci prepariamo per questo», ha aggiunto il presidente ucraino. Ieri le forze russe hanno confermato che quello che definisce un «raggruppamento pianificato delle truppe» sta avendo luogo in Donbass con «l'obiettivo di intensificare le azioni in aree di priorità e soprattutto completare l'operazione per liberare del tutto il Donbass».
Vice segretaria Stato Usa chiama Italia, Francia, Germania, Gb “Isolare la Russia su scena internazionale, ha violato principi”
Il vicesegretario di Stato americano Wendy Sherman ha parlato oggi con i suoi omologhi di Francia, Germania, Gran Bretagna e Italia per mettere a punto ulteriori piani per assistere l'Ucraina. Lo riferisce il dipartimento di Stato americano in una nota. Per l'Italia c'era il segretario generale della Farnesina Ettore Sequi. «Continueremo a lavorare insieme per mettere il Cremlino di fronte alle responsabilità della sua guerra brutale», ha detto Sherman ribadendo il sostegno degli Stati Uniti agli sforzi diplomatici dell'Ucraina per raggiungere un cessate il fuoco. E' stata anche discussa «la necessità che tutti i paesi, inclusa Cina si astengano dal fornire supporto materiale alla Russia», il deterioramento della situazione umanitaria in Ucraina e l'impatto della guerra di Putin sulla sicurezza alimentare globale. I rappresentanti di Usa, Francia, Germania, Gran Bretagna e Italia hanno infine concordato sull'importanza di continuare «negli sforzi coordinati per isolare la Russia sulla scena internazionale, dopo la sua flagrante violazione del diritto e dei principi internazionali».
Rublo a 76 contro dollaro, a valori pre-invasione
Il rublo recupera sul dollaro e torna di slancio ai valori pre-aggressione russa contro l’Ucraina, attestandosi a quota 76 (-5,263%): per l'acquisto di un dollaro, in altri termini, servono adesso 76 rubli, contro gli 84,95 del 24 febbraio e i 139,7 registrati il 7 marzo nel momento di massima debolezza. Il trend rialzista ha beneficiato dell’ipotesi non esclusa dalla Cina di usare rubli o yuan nel commercio di fonti energetiche, in base a quanto riportato dalla Tass, citando il ministero degli Esteri di Pechino, secondo cui «gli operatori del mercato sono liberi di scegliere la valuta negli accordi bilaterali».
La Stampa
La Russia sta ammassando forze in Donbass dove prepara una vasta offensiva. E' quanto ha detto Volodymyr Zelenskiy nel suo ormai consueto discorso televisivo notturno dalle strade di Kiev, in cui ha sottolineato che qualsiasi ritiro delle truppe russe dalle regioni intorno alla capitale e Chernihiv è dovuto alla resistenza degli ucraini. «Ma vediamo allo stesso tempo che c’è un’accumulazione di truppe per nuovi attacchi in Donbass, e noi ci prepariamo per questo», ha aggiunto il presidente ucraino. Ieri le forze russe hanno confermato che quello che definisce un «raggruppamento pianificato delle truppe» sta avendo luogo in Donbass con «l'obiettivo di intensificare le azioni in aree di priorità e soprattutto completare l'operazione per liberare del tutto il Donbass».
Vice segretaria Stato Usa chiama Italia, Francia, Germania, Gb “Isolare la Russia su scena internazionale, ha violato principi”
Il vicesegretario di Stato americano Wendy Sherman ha parlato oggi con i suoi omologhi di Francia, Germania, Gran Bretagna e Italia per mettere a punto ulteriori piani per assistere l'Ucraina. Lo riferisce il dipartimento di Stato americano in una nota. Per l'Italia c'era il segretario generale della Farnesina Ettore Sequi. «Continueremo a lavorare insieme per mettere il Cremlino di fronte alle responsabilità della sua guerra brutale», ha detto Sherman ribadendo il sostegno degli Stati Uniti agli sforzi diplomatici dell'Ucraina per raggiungere un cessate il fuoco. E' stata anche discussa «la necessità che tutti i paesi, inclusa Cina si astengano dal fornire supporto materiale alla Russia», il deterioramento della situazione umanitaria in Ucraina e l'impatto della guerra di Putin sulla sicurezza alimentare globale. I rappresentanti di Usa, Francia, Germania, Gran Bretagna e Italia hanno infine concordato sull'importanza di continuare «negli sforzi coordinati per isolare la Russia sulla scena internazionale, dopo la sua flagrante violazione del diritto e dei principi internazionali».
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Il rublo recupera sul dollaro e torna di slancio ai valori pre-aggressione russa contro l’Ucraina, attestandosi a quota 76 (-5,263%): per l'acquisto di un dollaro, in altri termini, servono adesso 76 rubli, contro gli 84,95 del 24 febbraio e i 139,7 registrati il 7 marzo nel momento di massima debolezza. Il trend rialzista ha beneficiato dell’ipotesi non esclusa dalla Cina di usare rubli o yuan nel commercio di fonti energetiche, in base a quanto riportato dalla Tass, citando il ministero degli Esteri di Pechino, secondo cui «gli operatori del mercato sono liberi di scegliere la valuta negli accordi bilaterali».
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