Se tieni alto il cambio artificialmente, nessuno compra o accetta rubli, anzi è doppiamente sconveniente. Devi dimostrare ai mercati che ci sia domanda della tua moneta è pure stabile.
Cronaca e politica estera [Equilibri mondiali] Thread unico.
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Originariamente Scritto da Nemesis84 Visualizza Messaggioche è quello che stanno facendo ora, ma a livello di mercato hanno bisogno più acquirenti per stabilizzare poi il prezzo. In secondo luogo così facendo il valore del rublo non sarebbe dipendente solo da azioni di enti "interni" Russi ma anche di acquirenti esteri.
Infine in questo modo possono farsi pagare in rubli e cambiarli in altre monete che non siano euro o dollaro.
A livello globale non cambia il "bilancio" domanda/offerta di rubli. A me sembra più che altro uno spot pubblicitario, ma non impatterà sui fondamentali (e il valore sul mercato non è cambiato granché dopo l'annuncio infatti).
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Non aggiunge molto alla discussione, comunque:
Gas, perché Putin ora chiede il pagamento in rubli e rifiuta euro e dollari
23 Marzo 2022
Il presidente della Russia, Vladimir Putin,annuncia una decisione storica: Mosca non accetterà più pagamenti in dollari o euro per le consegne di gas ai Paesi europei. L'annuncio, a un mese di distanza dall'invasione dell'Ucraina, è arrivato la mattina del 23 marzo: "Ho preso la decisione di attuare una serie di misure per passare al pagamento in rubli per il nostro gas consegnato a Paesi ostili, e di rinunciare a tutte le valute che sono state compromesse", ha detto Putin, aggiungendo che alle autorità russe è stata concessa una settimana per attuare nella pratica il passaggio al nuovo sistema in valuta locale.
La mossa per rafforzare il rublo
Subito dopo le parole del presidente della Federazione russa, il rublo ha recuperato terreno sia sull'euro, da 112 a 107, sia sul dollaro, raggiungendo quota 97,75, in ogni caso valore lontano dai 75 prima del conflitto in Ucraina. Il motivo della decisione di Putin, è la spiegazione a caldo che arriva da esperti e addetti ai lavori, è creare domanda per il rublo e contribuire al rafforzamento della moneta russa, penalizzata dalle sanzioni economiche decise dall'Occidente. I Paesi europei dovranno infatti cambiare euro in rubli per potere effettuare i pagamenti del gas, necessari per garantire le forniture energetiche. Si tratterà di capire, da qui ai prossimi mesi, se effettivamente la valuta di Mosca ne uscirà rafforzata su dollaro ed euro, nei confronti dei quali ha perso terreno dall'inizio del conflitto.
Domani via agli scambi alla Borsa di Mosca per 33 titoli
Intanto, la Banca centrale russa ha comunicato che il 24 marzo 2022 saranno riammesse alle negoziazioni le azioni di 33 società dell'indice Moex, fermo dal 25 febbraio. I titoli saranno negoziabili dalle ore 9.50 alle ore 14.00 ora locale, con un divieto di vendite allo scoperto. Tra le azioni che potranno essere scambiate ci sono i titoli del colosso del gas Gazprom e della banca Sberbank.
Moody's: "Rischio default resta elevato"
Il tutto mentre le agenzie di rating continuano a prospettare per la Russia la possibilità di un default, che il Paese cioè non riesca a onorare almeno una parte del proprio debito. Nei giorni scorsi, Mosca, sia pure in ritardo e con tutta una serie di complicazioni legate alle sanzioni occidentali, è riuscita a liquidare agli investitori gli interessi dovuti per complessivi 117 milioni di dollari su due obbligazioni statali. Le ulteriori scadenze sul debito, tuttavia, continuano a impensierire agenzie di rating, banche d'affari e analisti, che più volte già nei giorni scorsi avevano messo in guardia che avrebbero considerato equivalente a un default anche un eventuale regolamento in rubli, previsto da un decreto di Vladimir Putin risalente al 5 marzo scorso, su titoli denominati in dollari o in euro.
L'ultima ad analizzare la situazione del debito emesso da Mosca è stata Moody's, che ha sottolineato che il rischio di un default resta elevato proprio "a causa del forte deterioramento osservato nella capacità e nella volontà del governo russo di rispettare gli impegni assunti sul debito nelle ultime settimane". Tra le criticità si indica poi la scadenza, il 25 maggio, della deroga concessa dal governo americano tramite l'Ofac (Office of foreign assets control) alle controparti statunitensi a ricevere pagamenti dalla Banca centrale, dal ministero delle Finanze e dal fondo sovrano russi. Per questo motivo, Moody's fa sapere che monitorerà "da vicino se ci saranno ritardi nell'esecuzione dei pagamenti degli Eurobond e in particolare il pagamento del coupon da 100 milioni di dollari in scadenza il 27 maggio, dopo che la licenza generale concessa dall'Ofac scadrà. Da quella data in poi - sottolinea ancora l'agenzia di rating - i residenti statunitensi avranno bisogno di una licenza specifica per continuare a ricevere i loro pagamenti sul debito".
Nei giorni scorsi, hanno prospettato la possibilità di un default anche gli analisti di Algebris, che in precedenza avevano ipotizzato che grazie alle entrate delle esportazioni Mosca avrebbe continuato a onorare le scadenze sul debito. "Riteniamo - si legge nella nota settimanale di Algebris pubblicata il 21 marzo - che l’incertezza sui futuri rimborsi rimanga elevata, nonostante il pagamento della cedola avvenuto la scorsa settimana. Nel mese di aprile, la Russia sarà chiamata a rimborsare un’obbligazione in scadenza di circa 2 miliardi di dollari. Le aspettative riguardo a questo pagamento non sono molto elevate, considerando il contesto di elevate tensioni con l’Occidente. A ciò si aggiunga che il debito estero in scadenza nei prossimi 12 mesi ammonta a 80 miliardi di dollari, pari a circa il 60% del bilancio. Se le riserve monetarie della Banca di Russia rimarranno congelate, i pagamenti potrebbero diventare sempre più difficili, soprattutto perché l’economia russa sta entrando gradualmente in recessione e il rublo rimane debole. In altre parole, la situazione attuale non è sostenibile, sia in termini di politica (volontà) e di economia (capacità) dei pagamenti" conclude Algebris.
E se Gita Gopinath, capo economista del Fondo monetario internazionale, ha appena ribadito che un eventuale deafult russo avrebbe "un impatto diretto limitato sul resto del mondo", nel frattempo anche alcune società cominciano a incontrare difficoltà nei pagamenti collegati alle obbligazioni emesse. Per esempio, il gruppo russo dell'acciaio Evraz, il 21 marzo, ha fatto sapere di avere ordinato il pagamento di cedole per 18,9 milioni di dollari, aggiungendo però che il denaro non è riuscito a raggiungere gli investitori a causa delle sanzioni che hanno colpito il primo azionista, Roman Abramovich.
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Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggiomha, io vedevo mappe del analoghe anche nei quotidiani russi, o quantomeno un cambio di regime in Ucraina. Crimea e Dombass sono ritenute da molti un ripiego viste le complicazioni sul campo.
Ma al di di tutto quali fossero le reali aspettative di Putin è difficile saperlo. Io credo ancora che una vittoria sarebbe stata rappresentata da una guerra rapida, quindi relativamente economica, con basso impatto a livello di morti e distruzione delle città. Allo stato attuale hanno perso definitivamente la narrativa dei "liberatori", stanno radendo al suolo le città che avrebbero dovuto liberare e uccidendo civili...capisci che a livello ideologico con un popolo fratello che matematicamente da adesso in avanti ti odierà, la guerra è persa. Fatico davvero a intravedere risvolti positivi per la Russia oramai.
Cioè anche storicamente il "popoli fratelli" è un racconto che zoppica considerando che meno di un secolo fa Stalin con l'Holodomor ne sterminò circa 6 milioni tra il '32 e il '33.
Poi inglobare 44 milioni di persone semi occidentalizzate credo sia un rischio sociale e strategico senza senso per una nazione che ne ha 144 milioni.
Sicuramente si aspettavano uno scenario diverso anche i russi (lo spero davvero se no sono cazzi amarissimi) però a questo punto ha ancora meno senso interessarsi a tutta l'ucraina anche perchè insostenibile un'occupazione quindi l'interesse tanto vale si concentri su quelle aree strategiche ed economiche che però sono anche più facilmente controllabili direttamente o indirettamente e nel mentre magari nel resto dell'Ucraina mantieni uno stato di tensione sociale, attentati etc che rendano difficile la vita in quella parte creando di fatto un cuscinetto di instabilità tra te e l''Europa"It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"
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Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggioe perché non potrebbero farsi pagare in euro/dollaro e poi cambiare in altre monete?
A livello globale non cambia il "bilancio" domanda/offerta di rubli. A me sembra più che altro uno spot pubblicitario, ma non impatterà sui fondamentali (e il valore sul mercato non è cambiato granché dopo l'annuncio infatti).
Originariamente Scritto da AlexBrambi Visualizza MessaggioSe tieni alto il cambio artificialmente, nessuno compra o accetta rubli, anzi è doppiamente sconveniente. Devi dimostrare ai mercati che ci sia domanda della tua moneta è pure stabile."It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"
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Originariamente Scritto da cesko92 Visualizza Messaggionel mentre il petrolio è ormai da giorni schizzato in alto, di nuovo sopra i 120$ a barile
ci aspetta veramente un periodo di merda, Sergio non me ne volere ma dio santo cosa non rimpiango Trump in questo momento....Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggioposso bestemmiare?Originariamente Scritto da Seanfaccini, kazzi, fike, kuli
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"Se porremo Putin in una condizione disperata, certamente userà la bomba atomica". E' il concetto che Alessandro Orsini, professore di sociologia del terrorismo internazionale, esprime a Cartabianca. "Putin si sta sgolando, ce lo sta dicendo da molto tempo. Noi ripetiamo 'certamente, non userà la bomba atomica'. Putin ha detto in una conferenza con il presidente francese Macron 'so che sono inferiore alla Nato, ma ho la bomba atomica'. Se davvero Putin, in un condizione disperata in cui rischia di perdere la guerra in Ucraina, dovesse usare la bomba atomica, l'Europa sarebbe moralmente corresponsabile". Quindi bisogna far vincere la guerra a Putin per evitare il rischio legato alla bomba atomica? "Se si pone il discorso in quest'ottica, dico facciamo vincere la guerra a Putin".
"Siamo ad un punto molto tragico. Le previsioni fatte nelle settimane scorse trovano conferma. Il fatto che abbiamo assunto una postura bellicistica nei confronti dell'Ucraina ha portato ad un'escalation. Abbiamo più morti, Putin ha fatto sfoggio di armi terrificanti. Vedo immagini di devastazione dappertutto, bambini e donne incinte massacrate", afferma.
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioFrancamente Orsini espone tesi discutibiliOriginariamente Scritto da Seanfaccini, kazzi, fike, kuli
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Originariamente Scritto da epico Visualizza Messaggio"Se porremo Putin in una condizione disperata, certamente userà la bomba atomica"
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La macchina del fango su Orsini
Il sospetto della ricercatrice sugli "interessi" del prof Alessandro Orsini. Filo-Putin? Lo scontro con Di Battista
Veleni e sospetti nella caccia ai putiniani d'Italia. Accuse incrociate nello studio di Dimartedì, dove la ricercatrice georgiana Nona Mikh...
La studiosa martedì 22 marzo è ospite di Giovanni Floris su La7 e sottolinea come in Italia i sostenitori di Vladimir Putin siano numerosi. Mikhelidze dice che tra i discorsi dello "Zar" e "quello che sento stasera trovo delle analogie, e quindi mi domando cosa sta succedendo" dice la ricercatrice che tira in ballo Orsini. "Era quello che nel suo giornale ha ospitato degli articoli per promuovere il vaccino russo Sputnik anche se lui si occupa di terrorismo", attacca la ricercatrice, "quindi è difficile pensare che non ci sia qualche interesse di un altro tipo", e questo è solo un esempio "del pro-putinismo in Italia".
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