Putin vuole il Mar Nero. Non utilizza giri di parole George Papadopulos. Il consigliere di Trump, noto appunto per le sue relazioni diplomatiche con la Russia, che hanno portato anche alla nascita di uno scandalo, tanto da farlo arrestare e poi rilasciare, in un’intervista rilasciata al “Riformista”, evidenzia come il vero obiettivo di Putin sia proprio il controllo del Mar Nero.
Per il protagonista di “Russiagate”, l’obiettivo dell’invasore è impossessarsi di quel territorio strategico per creare una nuova regione chiamata Nuova Russia. “Credo che Putin – dichiara – sta cercando uno sbocco sul mare oltre alla Crimea e vuole dominare l’intera costa ucraina del Mar Nero, controllando così anche tutta l’industria estrattiva”. Secondo la visione di uno dei più amati opinionisti televisti statunitensi, pertanto, passeranno sotto la bandiera di Mosca sia Mariupol, teatro dei violenti bombardamenti che Odessa, vero e proprio nodo strategico.
L’attacco a Kiev, per l’esperto, invece, sarebbe utile solo ai fini propagandistici. La guerra per Papadopulos sarà vinta dai grandi del pianeta, ovvero dagli Stati Uniti, grazie alla vendita del gas e di armi all’Europa, ma anche dalla stessa Cina, che migliorerà i propri affari grazie alle sanzioni dell’Occidente e infine dalla Russia, che non solo avrà la zona cuscinetto tanto desiderata in Ucraina, ma troverà sul mare una vera e propria miniera di risorse.
Chi, invece, a suo parere, è il grande sconfitto è un’Europa che non è stata in grado di impedire la guerra nel continente e che dovrà pagare su sé stessa le drastiche misure adottate nei confronti di Putin, considerando le difficoltà di gran parte dei paesi Ue a essere autonomi dal punto di vista energetico.
L’Europa, secondo il consigliere di Trump, che ritiene sia stato il presidente Usa più duro nei confronti della Russia, pertanto, si troverà a scontare gli errori di Biden. “L’attuale presidente– evidenzia Papadopulos – avrebbe dovuto contenere Putin, non sfidarlo. Se non fosse entrato in conflitto con l’industria energetica americana, se non avesse fatto quel ritiro disastroso dall’Afghanistan e non avesse mantenuto le sanzioni sull’oleodotto Nord Stream 2, Putin non avrebbe mai invaso l’Ucraina”.
Se ritiene fallimentare la strategia adottata dall’Ue, non esclude, però, che tale momento possa essere favorevole per l’Italia. Chi ha messo insieme il fronte occidentale, pur avendo dei rapporti collaudati con gli Stati Uniti e godendo di buone relazioni con la Russia, per Papadopulos può rappresentare il futuro faro dell’Europa dopo la Brexit.
Per il protagonista di “Russiagate”, l’obiettivo dell’invasore è impossessarsi di quel territorio strategico per creare una nuova regione chiamata Nuova Russia. “Credo che Putin – dichiara – sta cercando uno sbocco sul mare oltre alla Crimea e vuole dominare l’intera costa ucraina del Mar Nero, controllando così anche tutta l’industria estrattiva”. Secondo la visione di uno dei più amati opinionisti televisti statunitensi, pertanto, passeranno sotto la bandiera di Mosca sia Mariupol, teatro dei violenti bombardamenti che Odessa, vero e proprio nodo strategico.
L’attacco a Kiev, per l’esperto, invece, sarebbe utile solo ai fini propagandistici. La guerra per Papadopulos sarà vinta dai grandi del pianeta, ovvero dagli Stati Uniti, grazie alla vendita del gas e di armi all’Europa, ma anche dalla stessa Cina, che migliorerà i propri affari grazie alle sanzioni dell’Occidente e infine dalla Russia, che non solo avrà la zona cuscinetto tanto desiderata in Ucraina, ma troverà sul mare una vera e propria miniera di risorse.
Chi, invece, a suo parere, è il grande sconfitto è un’Europa che non è stata in grado di impedire la guerra nel continente e che dovrà pagare su sé stessa le drastiche misure adottate nei confronti di Putin, considerando le difficoltà di gran parte dei paesi Ue a essere autonomi dal punto di vista energetico.
L’Europa, secondo il consigliere di Trump, che ritiene sia stato il presidente Usa più duro nei confronti della Russia, pertanto, si troverà a scontare gli errori di Biden. “L’attuale presidente– evidenzia Papadopulos – avrebbe dovuto contenere Putin, non sfidarlo. Se non fosse entrato in conflitto con l’industria energetica americana, se non avesse fatto quel ritiro disastroso dall’Afghanistan e non avesse mantenuto le sanzioni sull’oleodotto Nord Stream 2, Putin non avrebbe mai invaso l’Ucraina”.
Se ritiene fallimentare la strategia adottata dall’Ue, non esclude, però, che tale momento possa essere favorevole per l’Italia. Chi ha messo insieme il fronte occidentale, pur avendo dei rapporti collaudati con gli Stati Uniti e godendo di buone relazioni con la Russia, per Papadopulos può rappresentare il futuro faro dell’Europa dopo la Brexit.
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