sto leggendo molti libri e articoli sulla psicologia dei serial killer. Mi dispiace molto non aver terminato gli studi in psicologia perchè mi rendo conto che le mie conoscenze sono troppo remote e parziali e la comprensione del testo è incompleta; credo che il lavoro di psicanalista sia il più bello del mondo, e l'unico che avrei voluto fare, proprio perchè permette di dare un senso e riportare alla razionalità comportamenti che sembrano incomprensibili e insensati.
Uno dei paradossi è che i serial killer che uccidono per motivi sessuali, che la morale comune vede come degli uomini corrotti dalla propria sessualità, dei maniaci, dei pervertiti, sono sì dei pervertiti, ma proprio perchè la loro sessualità non è riuscita a svilupparsi in modo compiuto come accade per tutte le persone sane dopo la fase di latenza, nella pubertà, quando si passa alla fase genitale. I pervertiti sono rimasti a delle fasi libidiche precedenti, quindi sono dei bambini cresciuti, e come i bambini sono perversi polimorfi, detto senza connotazioni negative: perversi in quanto cercano il piacere senza finalità riproduttive e polimorfi perchè la sede del piacere risiede in diversi organi e attività.
Prendiamo ad esempio il caso di jeffrey dehmer, il cannibale di milwaukee: quella che ci appare come la mostruosità più grande, ossia il fatto che divorasse le proprie vittime, è spiegabile con un arresto del soggetto alla fase orale, quando il bambino desidera appropriarsi dell'oggetto d'amore totale (la madre) o parziale (il seno), introiettandolo dentro sè attraverso il suo annientamento, e il cannibalismo. Jeffrey Dahmer non era riuscito, da adulto, a passare alla fase genitale, quindi il suo amore si dirigeva ancora verso oggetti parziali esterni: il torace di uomini, che cercava di introiettare attraverso il cannibalismo, sotto la spinta di quelli che Khan chiama oggetti interni compositi, cioè formazioni psichiche di sintesi tra gli oggetti parziali e le persone esterne reali che li contengono. Non c'era odio in Dahmer, anzi amava le sue vittime, ma non conosceva altro modo per amarle che introiettarle in sè, fondendosi con esse attraverso il cannibalismo. Questo accade perchè nei perversi, quando i bambini normali si attaccano a oggetti transizionali (giocattoli, pupazzi) come prima sostituzione della madre, formano invece grazie alla forte immaginazione, dovuta alla mancanza di stimoli esterni (amore), dei "giocattoli interiori", appunto delle condensazioni psichiche tra oggetti parziali e persone reali e totali.
Dahmer non voleva il male delle sue vittime, si eccitava vedendole abbandonate a lui, impotenti (per questo le drogava), perchè in quanto necrofilo era attratto dalla non vita, dall'immobilità della morte; e poi le uccideva per impedir loro di muoversi, di essere vive (quindi non desiderabili) e poi, per completare il suo atto d'amore, le divorava, per trasformarle in parti del proprio sè.
Vista così, la figura del sk non è più così odiosa... è solo un povero bambino triste.
Passo ad analizzare il caso di un sk italiano, il mostro di firenze, avendo identificato in lui la figura del salvatore vinci. Questa è un'analisi elaborata da me stesso:
Io credo che il mostro fosse un soggetto borderline.
Nel bambino, l'aggressività pregenitale e soprattutto orale viene proiettata sui genitori, soprattutto la madre. Il bambino proietta paranoicamente i suoi impulsi sadico orali e sadico anali sulla madre, che viene pertanto avvertita come fonte di pericolo. Inoltre, poichè il bambino non fa una netta distinzione tra la figura della madre e quella del padre, che vengono percepiti come una sola unità genitoriale, il suo odio è proiettato anche sul padre (e il mdf aggredisce coppie, non donne singole come quasi tutti gli altri sk... proprio perchè il suo odio è rivolto verso la coppia, che lui percepisce come una sola unità)
In questi soggetti si sviluppa una fortissima angoscia di castrazione, che si manifesta con tendenze masochistiche, e quindi pulsioni omosessuali verso la figura paterna, nel tentativo di placarne l'ira, e, ancora per difendersi dall'odio percepito da parte della figura materna, idealizzazione della figura femminile- Questa idealizzazione, però, fallisce rapidamente, e l'oggetto sessuale, da prima idealizzato e desiderato, viene investito nuovamente da impulsi distruttivi. (sappiamo che SV era un amante dei "triangoli", che amava condividere le sue donne con altri uomini... Se diamo per buona la tesi che era anche un guadone di tipo particolare, cioè che andava offrendo i suoi servigi alle coppiette appartate, proponendosi proprio durante il loro amplesso, ecco che si ricrea la scena primaria, fonte per lui di grandissima angoscia, non riuscendo a capire quale delle due figure sia l'aggressore e quale la vittima, cerca di introdursi nella scena primaria, offre i suoi servigi alla coppia per placarne l'ira, ma, respinto, l'idealizzazione della donna subito si trasforma in odio, e si ripresenta stavolta per uccidere entrambi: perchè a)non fa una distinzione tra uomo e donna: per lui la coppia è una singola unità mostruosa, non gli basterebbe uccidere la donna, e inoltre deve fermare il loro accoppiamento, introducendosi nella scena primaria; b) l'uomo viene ucciso, ma con lui il contatto fisico è ridotto al minimo e non si ha asportazione di feticci, perchè persiste verso la figura maschile una forte angoscia di castrazione c)la donna viene uccisa, e la vagina e il seno, su cui ha proiettato frammenti della sua personalità scindendo tra seno buono e cattivo (fonte e negazione di cibo) e vagina oggetto minaccioso-bocca castrante vengono colpiti e asportati, come rassicurazione, tramite il loro possesso, contro le angosce aggressive (vagina), e contro la paura della negazione del seno.
come per dehmer, quindi, nessuna "mostruosità": solo un bambino che non è riuscito a crescere. Vista così i sk non sono figure moralmente condannabili, ma solo dei malati; i loro processi psichici, se scomposti e analizzati, sono semplici e ingenui: allo stesso modo in cui la merda, se analizzata nelle sue componenti, non è che una massa di composti organici e inorganici, e in definitiva un insieme di molecole, catene di atomi, carbonio, azoto... niente di sporco
Se qualcuno più ferrato di me in psicologia mi può spiegare meglio il concetto di oggettointerno composito, gliene sarei grato
Uno dei paradossi è che i serial killer che uccidono per motivi sessuali, che la morale comune vede come degli uomini corrotti dalla propria sessualità, dei maniaci, dei pervertiti, sono sì dei pervertiti, ma proprio perchè la loro sessualità non è riuscita a svilupparsi in modo compiuto come accade per tutte le persone sane dopo la fase di latenza, nella pubertà, quando si passa alla fase genitale. I pervertiti sono rimasti a delle fasi libidiche precedenti, quindi sono dei bambini cresciuti, e come i bambini sono perversi polimorfi, detto senza connotazioni negative: perversi in quanto cercano il piacere senza finalità riproduttive e polimorfi perchè la sede del piacere risiede in diversi organi e attività.
Prendiamo ad esempio il caso di jeffrey dehmer, il cannibale di milwaukee: quella che ci appare come la mostruosità più grande, ossia il fatto che divorasse le proprie vittime, è spiegabile con un arresto del soggetto alla fase orale, quando il bambino desidera appropriarsi dell'oggetto d'amore totale (la madre) o parziale (il seno), introiettandolo dentro sè attraverso il suo annientamento, e il cannibalismo. Jeffrey Dahmer non era riuscito, da adulto, a passare alla fase genitale, quindi il suo amore si dirigeva ancora verso oggetti parziali esterni: il torace di uomini, che cercava di introiettare attraverso il cannibalismo, sotto la spinta di quelli che Khan chiama oggetti interni compositi, cioè formazioni psichiche di sintesi tra gli oggetti parziali e le persone esterne reali che li contengono. Non c'era odio in Dahmer, anzi amava le sue vittime, ma non conosceva altro modo per amarle che introiettarle in sè, fondendosi con esse attraverso il cannibalismo. Questo accade perchè nei perversi, quando i bambini normali si attaccano a oggetti transizionali (giocattoli, pupazzi) come prima sostituzione della madre, formano invece grazie alla forte immaginazione, dovuta alla mancanza di stimoli esterni (amore), dei "giocattoli interiori", appunto delle condensazioni psichiche tra oggetti parziali e persone reali e totali.
Dahmer non voleva il male delle sue vittime, si eccitava vedendole abbandonate a lui, impotenti (per questo le drogava), perchè in quanto necrofilo era attratto dalla non vita, dall'immobilità della morte; e poi le uccideva per impedir loro di muoversi, di essere vive (quindi non desiderabili) e poi, per completare il suo atto d'amore, le divorava, per trasformarle in parti del proprio sè.
Vista così, la figura del sk non è più così odiosa... è solo un povero bambino triste.
Passo ad analizzare il caso di un sk italiano, il mostro di firenze, avendo identificato in lui la figura del salvatore vinci. Questa è un'analisi elaborata da me stesso:
Io credo che il mostro fosse un soggetto borderline.
Nel bambino, l'aggressività pregenitale e soprattutto orale viene proiettata sui genitori, soprattutto la madre. Il bambino proietta paranoicamente i suoi impulsi sadico orali e sadico anali sulla madre, che viene pertanto avvertita come fonte di pericolo. Inoltre, poichè il bambino non fa una netta distinzione tra la figura della madre e quella del padre, che vengono percepiti come una sola unità genitoriale, il suo odio è proiettato anche sul padre (e il mdf aggredisce coppie, non donne singole come quasi tutti gli altri sk... proprio perchè il suo odio è rivolto verso la coppia, che lui percepisce come una sola unità)
In questi soggetti si sviluppa una fortissima angoscia di castrazione, che si manifesta con tendenze masochistiche, e quindi pulsioni omosessuali verso la figura paterna, nel tentativo di placarne l'ira, e, ancora per difendersi dall'odio percepito da parte della figura materna, idealizzazione della figura femminile- Questa idealizzazione, però, fallisce rapidamente, e l'oggetto sessuale, da prima idealizzato e desiderato, viene investito nuovamente da impulsi distruttivi. (sappiamo che SV era un amante dei "triangoli", che amava condividere le sue donne con altri uomini... Se diamo per buona la tesi che era anche un guadone di tipo particolare, cioè che andava offrendo i suoi servigi alle coppiette appartate, proponendosi proprio durante il loro amplesso, ecco che si ricrea la scena primaria, fonte per lui di grandissima angoscia, non riuscendo a capire quale delle due figure sia l'aggressore e quale la vittima, cerca di introdursi nella scena primaria, offre i suoi servigi alla coppia per placarne l'ira, ma, respinto, l'idealizzazione della donna subito si trasforma in odio, e si ripresenta stavolta per uccidere entrambi: perchè a)non fa una distinzione tra uomo e donna: per lui la coppia è una singola unità mostruosa, non gli basterebbe uccidere la donna, e inoltre deve fermare il loro accoppiamento, introducendosi nella scena primaria; b) l'uomo viene ucciso, ma con lui il contatto fisico è ridotto al minimo e non si ha asportazione di feticci, perchè persiste verso la figura maschile una forte angoscia di castrazione c)la donna viene uccisa, e la vagina e il seno, su cui ha proiettato frammenti della sua personalità scindendo tra seno buono e cattivo (fonte e negazione di cibo) e vagina oggetto minaccioso-bocca castrante vengono colpiti e asportati, come rassicurazione, tramite il loro possesso, contro le angosce aggressive (vagina), e contro la paura della negazione del seno.
come per dehmer, quindi, nessuna "mostruosità": solo un bambino che non è riuscito a crescere. Vista così i sk non sono figure moralmente condannabili, ma solo dei malati; i loro processi psichici, se scomposti e analizzati, sono semplici e ingenui: allo stesso modo in cui la merda, se analizzata nelle sue componenti, non è che una massa di composti organici e inorganici, e in definitiva un insieme di molecole, catene di atomi, carbonio, azoto... niente di sporco
Se qualcuno più ferrato di me in psicologia mi può spiegare meglio il concetto di oggettointerno composito, gliene sarei grato
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