Emergenza Coronavirus: thread unico.
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"Vaccini con il freno a mano. Sul Covid serve un cambio di passo". L'allarme degli esperti Quello sul coronavirus è un tema sparito dal dibattito pubblico ma in Italia si continua a morire: solo l'anno scorso si sono contate 10mila vittime. E appena il 13% delle persone più a rischio si è vaccinato. Roberta Siliquini e Massimo Andreoni lanciano un appello alle istituzioni
Quello sul coronavirus è un tema sparito dal dibattito pubblico ma in Italia si continua a morire: solo l'anno scorso si sono contate 10mila vittime. E appena il 13% delle persone più a rischio si è vaccinato. Roberta Siliquini e Massimo Andreoni lanciano un appello alle istituzioni
Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.
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Il Covid, il laboratorio di Wuhan e le accuse rilanciate dal Nyt sulle responsabilità Usa: «Potrebbe essere stato l’incidente più dannoso nella storia della scienza»
Il New York Times rilancia l'ipotesi della biologa molecolare canadese Alina Chan, che ricorda come la pandemia sia iniziata a Wuhan, dove si trovava il più importante laboratorio di ricerca sui virus simili alla Sars. Non ci sono prove che il contagio sia avvenuto da animali a esseri umani in un mercato della città cinese
Una delle questioni più scottanti che riguardano la pandemia di Covid esplosa nel 2020 è l’origine del virus Sars-Cov-2 che l’ha provocata. Le autorità sanitarie internazionali, come l’Oms, all’inizio avevano sostenuto che l’origine del virus fosse naturale, poi sono emersi indizi che hanno fatto pensare alla possibilità che il contagio fosse avvenuto in seguito a un incidente di laboratorio.
Ora il New York Times rilancia con forza l’ipotesi che il virus Sars-Cov-2 sia stato creato in laboratorio. E lancia un atto di accusa ancora più pesante: che quel laboratorio abbia creato il virus nell’ambito di un progetto di ricerca a cui hanno collaborato organizzazioni americane finanziate dal governo degli Stati Uniti. Ad affermarlo è la biologa molecolare canadese Alina Chan, che lavora al Massachusetts Institute of Technology (Mit) e ad Harvard e ha scritto il libro Viral: The Search for the Origin of Covid-19. Chan sostiene che una mole crescente di prove fa pensare che il virus sia «fuoriuscito da un laboratorio di ricerca di Wuhan, in Cina. Se così fosse — nota Chan —, si tratterebbe dell’incidente più dannoso nella storia della scienza» (la pandemia ha fatto almeno 25 milioni di morti). Ecco quali sono le principali prove indicate da Chan:
1. La pandemia è iniziata a Wuhan, dove si trovava il più importante laboratorio di ricerca sui virus simili alla Sars. Virus simili a quello del Covid sono stati trovati in una miniera nella provincia Yunnan e in una caverna del Laos, ma mentre non ci sono prove che questi virus abbiano circolato negli esseri umani in quelle zone o in altre città cinesi prima dei contagi avvenuti a Wuhan, è noto che il laboratorio di Wuhan lavorava su campioni di questi virus prelevati nello Yunnan.
2. Nel 2018 il laboratorio di Wuhan, in collaborazione con EcoHealth Alliance (un’organizzazione scientifica americana che è stata finanziata con 80 milioni di dollari dal governo degli Stati Uniti) e l’epidemiologo dell’Università del North Carolina Ralph Baric, aveva elaborato un progetto di ricerca, chiamato Defuse, in cui progettava di creare virus simili al Sars-Cov-2. In particolare suggeriva di costruire in laboratorio virus con un tipo di proteina spike (l’«arpione» che permette al virus di entrare nel corpo umano e di risultare particolarmente infettivo) molto rara che viene tagliata dall’enzima cellulare furina e finora è stata riscontrata solo nel virus del Covid (e in nessun altro virus in natura).
Chan sottolinea la peculiarità che: «Un virus simile alla Sars mai visto prima, con un sito di scissione della furina di recente introduzione, corrispondente alla descrizione contenuta nella proposta Defuse dell’istituto di Wuhan, ha causato un’epidemia a Wuhan meno di due anni dopo la stesura della proposta». Per altro non è noto su quali virus abbia effettivamente lavorato il laboratorio di Wuhan: il database con 22 mila campioni di questi tipi di virus pubblicato nel 2019 è stato chiuso nell’autunno di quell’anno senza che i collaboratori statunitensi di Wuhan potessero accedervi. Non solo: quando gli scienziati di Wuhan hanno pubblicato il loro fondamentale documento sul Covid all’inizio della pandemia non hanno fatto menzione della sua particolare proteina spike con il taglio della furina, nonostante fosse una caratteristica che stavano già studiando da tempo: una circostanza anomala per la scienza e particolarmente sospetta secondo Chan.
3. I livelli di sicurezza del laboratorio di Wuhan (cioè le misure per evitare il rilascio accidentale di virus) erano molto più bassi di quelli richiesti dagli standard di sicurezza delle strutture di ricerca americane. Anche da quelle che collaboravano con Wuhan. Il professor Baric aveva commentato una delle prime bozze del progetto Defuse specificando che i livelli di sicurezza previsti per le sperimentazioni erano troppo basse.
4. Non ci sono prove sostanziali per dire che lo spill-over, cioè il contagio da un’altra specie animale all’uomo, sia avvenuto in un mercato di Wuhan, come sostenuto dai cinesi. «Questo pregiudizio nella ricerca dei primi casi ha fatto sì che i casi non collegati al mercato o situati lontano da esso siano stati molto probabilmente ignorati. A peggiorare le cose, le autorità cinesi hanno bloccato la segnalazione dei primi casi non collegati al mercato e, adducendo precauzioni di biosicurezza, hanno ordinato la distruzione dei campioni dei pazienti il 3 gennaio 2020, rendendo quasi impossibile avere un quadro completo dei primi casi di Covid-19. Le informazioni su decine di primi casi di novembre e dicembre 2019 rimangono inaccessibili» scrive Chan, secondo cui l’epidemia al mercato di Wuhan è arrivata dopo che il virus era sfuggito dal laboratorio. Anche perché tutti gli animali contagiati dal Covid di cui si ha notizia lo hanno preso da esseri umani, e non viceversa.
Tutto questo fa pensare che l’ipotesi di un virus costruito in laboratorio sia la più probabile. Chan chiede che gli Stati Uniti la indaghino in maniera approfondita. E sottolinea un aspetto particolarmente inquietante: «Che la pandemia sia iniziata su un banco di laboratorio o in una bancarella del mercato, è innegabile che i finanziamenti federali statunitensi abbiano contribuito a creare una collezione senza precedenti di virus simili alla Sars presso l’istituto di Wuhan, oltre a contribuire alla ricerca che li ha potenziati». Di fatto è una circostanza riconosciuta anche dal governo americano, visto che l’amministrazione Biden a maggio ha annullato tutti i finanziamenti presenti e futuri a EcoHealth, proprio per gli esperimenti troppo rischiosi condotti a Wuhan. Ora è essenziale, conclude Chan, che gli Stati Uniti si impegnino per evitare che venga fatta ricerca — anche all’estero — in modo così pericoloso e che vengano riconosciute le eventuali responsabilità all’origine della pandemia. Solo così è possibile evitare che si ripeta.
Della questione ha parlato oggi in un’audizione alla Camera Anthony Fauci, l’immunologo italoamericano 83enne che ha guidato la risposta degli Stati Uniti al Covid (è stato a capo del National Institute of Allergy and Infectious Diseases fino al 2022). I repubblicani lo accusano da tempo di aver nascosto le responsabilità americane nella pandemia. Ma nonostante abbiano trascorso gli ultimi 15 mesi ad analizzare tutte le sue comunicazioni, finora non hanno trovato alcun elemento che lo chiami in causa direttamente. «È falsa l’accusa che io abbia cercato di coprire l’ipotesi che il virus potesse essere nato da una mutazione creata in laboratorio. È vero il contrario: in una email inviata il 12 febbraio 2020 chiesi di fare chiarezza e di riportare alle autorità preposte» ha detto Fauci alla Camera. Ciò non esclude che — come ha spiegato il New York Times — ci possano essere responsabilità di altri enti di ricerca americani.
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Trovare i responsabili e impiccarliOgni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Ricordiamo la Capua, quando qualcuno umilmente chiedeva se potesse trattarsi di virus da laboratorio, e questa sorrideva sbeffeggiando una domanda come stupida e insulsa.
Però i pangolini che si inculavano i pipistrelli erano plausibili
Originariamente Scritto da Sean
mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola
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.Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Ricordate i vostri momenti buffi di quel periodo
A me viene in mente mia madre in quarantena da positiva asintomatica che prende a pugni il pavimento mentre rideva per casa,scoppiò a ridere perchè la sorella quando sentì "positiva" si mise a piangere
oppure i finanzieri che mi fermarono mentre ero fermo in auto, me la cavai dicendo che stavo igienizzando l'auto, in realtà stavo usando la spirit boxLast edited by valium; 04-06-2024, 22:29:54.sigpic
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Settembre e'prossimoOgni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Originariamente Scritto da valium Visualizza MessaggioRicordate i vostri momenti buffi di quel periodo
A me viene in mente mia madre in quarantena da positiva sintomatica che prende a pugni il pavimento mentre rideva per casa,scoppiò a ridere perchè la sorella quando sentì "positiva" si mise a piangere
oppure i finanzieri che mi fermarono mentre ero fermo in auto, me la cavai dicendo che stavo igienizzando l'auto, in realtà stavo usando la spirit box
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Originariamente Scritto da zuse Visualizza MessaggioRicordiamo la Capua, quando qualcuno umilmente chiedeva se potesse trattarsi di virus da laboratorio, e questa sorrideva sbeffeggiando una domanda come stupida e insulsa.
Però i pangolini che si inculavano i pipistrelli erano plausibili
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Originariamente Scritto da Death Magnetic Visualizza Messaggio
Quando ripenso a quel periodo non riesco a trovare niente di buffo.
Ma chi erano i no vax di bw?
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Originariamente Scritto da zuse Visualizza MessaggioAnche a voi è cresciuto il pene dopo i vaccini?Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioIl Covid, il laboratorio di Wuhan e le accuse rilanciate dal Nyt sulle responsabilità Usa: «Potrebbe essere stato l’incidente più dannoso nella storia della scienza»
Il New York Times rilancia l'ipotesi della biologa molecolare canadese Alina Chan, che ricorda come la pandemia sia iniziata a Wuhan, dove si trovava il più importante laboratorio di ricerca sui virus simili alla Sars. Non ci sono prove che il contagio sia avvenuto da animali a esseri umani in un mercato della città cinese
Una delle questioni più scottanti che riguardano la pandemia di Covid esplosa nel 2020 è l’origine del virus Sars-Cov-2 che l’ha provocata. Le autorità sanitarie internazionali, come l’Oms, all’inizio avevano sostenuto che l’origine del virus fosse naturale, poi sono emersi indizi che hanno fatto pensare alla possibilità che il contagio fosse avvenuto in seguito a un incidente di laboratorio.
Ora il New York Times rilancia con forza l’ipotesi che il virus Sars-Cov-2 sia stato creato in laboratorio. E lancia un atto di accusa ancora più pesante: che quel laboratorio abbia creato il virus nell’ambito di un progetto di ricerca a cui hanno collaborato organizzazioni americane finanziate dal governo degli Stati Uniti. Ad affermarlo è la biologa molecolare canadese Alina Chan, che lavora al Massachusetts Institute of Technology (Mit) e ad Harvard e ha scritto il libro Viral: The Search for the Origin of Covid-19. Chan sostiene che una mole crescente di prove fa pensare che il virus sia «fuoriuscito da un laboratorio di ricerca di Wuhan, in Cina. Se così fosse — nota Chan —, si tratterebbe dell’incidente più dannoso nella storia della scienza» (la pandemia ha fatto almeno 25 milioni di morti). Ecco quali sono le principali prove indicate da Chan:
1. La pandemia è iniziata a Wuhan, dove si trovava il più importante laboratorio di ricerca sui virus simili alla Sars. Virus simili a quello del Covid sono stati trovati in una miniera nella provincia Yunnan e in una caverna del Laos, ma mentre non ci sono prove che questi virus abbiano circolato negli esseri umani in quelle zone o in altre città cinesi prima dei contagi avvenuti a Wuhan, è noto che il laboratorio di Wuhan lavorava su campioni di questi virus prelevati nello Yunnan.
2. Nel 2018 il laboratorio di Wuhan, in collaborazione con EcoHealth Alliance (un’organizzazione scientifica americana che è stata finanziata con 80 milioni di dollari dal governo degli Stati Uniti) e l’epidemiologo dell’Università del North Carolina Ralph Baric, aveva elaborato un progetto di ricerca, chiamato Defuse, in cui progettava di creare virus simili al Sars-Cov-2. In particolare suggeriva di costruire in laboratorio virus con un tipo di proteina spike (l’«arpione» che permette al virus di entrare nel corpo umano e di risultare particolarmente infettivo) molto rara che viene tagliata dall’enzima cellulare furina e finora è stata riscontrata solo nel virus del Covid (e in nessun altro virus in natura).
Chan sottolinea la peculiarità che: «Un virus simile alla Sars mai visto prima, con un sito di scissione della furina di recente introduzione, corrispondente alla descrizione contenuta nella proposta Defuse dell’istituto di Wuhan, ha causato un’epidemia a Wuhan meno di due anni dopo la stesura della proposta». Per altro non è noto su quali virus abbia effettivamente lavorato il laboratorio di Wuhan: il database con 22 mila campioni di questi tipi di virus pubblicato nel 2019 è stato chiuso nell’autunno di quell’anno senza che i collaboratori statunitensi di Wuhan potessero accedervi. Non solo: quando gli scienziati di Wuhan hanno pubblicato il loro fondamentale documento sul Covid all’inizio della pandemia non hanno fatto menzione della sua particolare proteina spike con il taglio della furina, nonostante fosse una caratteristica che stavano già studiando da tempo: una circostanza anomala per la scienza e particolarmente sospetta secondo Chan.
3. I livelli di sicurezza del laboratorio di Wuhan (cioè le misure per evitare il rilascio accidentale di virus) erano molto più bassi di quelli richiesti dagli standard di sicurezza delle strutture di ricerca americane. Anche da quelle che collaboravano con Wuhan. Il professor Baric aveva commentato una delle prime bozze del progetto Defuse specificando che i livelli di sicurezza previsti per le sperimentazioni erano troppo basse.
4. Non ci sono prove sostanziali per dire che lo spill-over, cioè il contagio da un’altra specie animale all’uomo, sia avvenuto in un mercato di Wuhan, come sostenuto dai cinesi. «Questo pregiudizio nella ricerca dei primi casi ha fatto sì che i casi non collegati al mercato o situati lontano da esso siano stati molto probabilmente ignorati. A peggiorare le cose, le autorità cinesi hanno bloccato la segnalazione dei primi casi non collegati al mercato e, adducendo precauzioni di biosicurezza, hanno ordinato la distruzione dei campioni dei pazienti il 3 gennaio 2020, rendendo quasi impossibile avere un quadro completo dei primi casi di Covid-19. Le informazioni su decine di primi casi di novembre e dicembre 2019 rimangono inaccessibili» scrive Chan, secondo cui l’epidemia al mercato di Wuhan è arrivata dopo che il virus era sfuggito dal laboratorio. Anche perché tutti gli animali contagiati dal Covid di cui si ha notizia lo hanno preso da esseri umani, e non viceversa.
Tutto questo fa pensare che l’ipotesi di un virus costruito in laboratorio sia la più probabile. Chan chiede che gli Stati Uniti la indaghino in maniera approfondita. E sottolinea un aspetto particolarmente inquietante: «Che la pandemia sia iniziata su un banco di laboratorio o in una bancarella del mercato, è innegabile che i finanziamenti federali statunitensi abbiano contribuito a creare una collezione senza precedenti di virus simili alla Sars presso l’istituto di Wuhan, oltre a contribuire alla ricerca che li ha potenziati». Di fatto è una circostanza riconosciuta anche dal governo americano, visto che l’amministrazione Biden a maggio ha annullato tutti i finanziamenti presenti e futuri a EcoHealth, proprio per gli esperimenti troppo rischiosi condotti a Wuhan. Ora è essenziale, conclude Chan, che gli Stati Uniti si impegnino per evitare che venga fatta ricerca — anche all’estero — in modo così pericoloso e che vengano riconosciute le eventuali responsabilità all’origine della pandemia. Solo così è possibile evitare che si ripeta.
Della questione ha parlato oggi in un’audizione alla Camera Anthony Fauci, l’immunologo italoamericano 83enne che ha guidato la risposta degli Stati Uniti al Covid (è stato a capo del National Institute of Allergy and Infectious Diseases fino al 2022). I repubblicani lo accusano da tempo di aver nascosto le responsabilità americane nella pandemia. Ma nonostante abbiano trascorso gli ultimi 15 mesi ad analizzare tutte le sue comunicazioni, finora non hanno trovato alcun elemento che lo chiami in causa direttamente. «È falsa l’accusa che io abbia cercato di coprire l’ipotesi che il virus potesse essere nato da una mutazione creata in laboratorio. È vero il contrario: in una email inviata il 12 febbraio 2020 chiesi di fare chiarezza e di riportare alle autorità preposte» ha detto Fauci alla Camera. Ciò non esclude che — come ha spiegato il New York Times — ci possano essere responsabilità di altri enti di ricerca americani.
CorSera
Quattro anni, ma ci rendiamo conto?
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