Emergenza Coronavirus: thread unico.

[Nemesis84]

Anche i dati sono un po' discrezionali a quanto pare

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/11/04/la-calabria-cambia-il-criterio-di-conteggio-dei-ricoverati-in-terapia-intensiva-covid-ora-contano-solo-quelli-intubati-cosi-il-dato-cala/5992314/

La Calabria cambia il criterio di conteggio dei ricoverati in terapia intensiva Covid: ora contano solo quelli intubati. Così il dato cala


Martedì nel giro di due ore i 26 pazienti indicati nel bollettino regionale sono diminuiti a 10. L'ipotesi è che quanto avvenuto vada collegato al timore - poi rivelatosi fondato - che la Regione finisse nella “zona rossa” al pari della Lombardia e del Piemonte

Allora è un errore a prescindere scegliere di affidarsi a dati non certi. Però più di quello mi pare proprio strano che certe regioni siano in gialla e non almeno in arancione e quindi sono curioso di vedere quali siano i parametri utilizzati. Se volessi essere polemico sottolinerei che alcune regioni governate dal PD siano state graziate.
Di contro trovo assurde le proteste di Fontana che se tanto avesse tenuto a non chiudere tutta la regione doveva muoversi per primo, rimanere immobili e lamentarsi poi è terribile.

[Nemesis84]

Non so se questi 21 parametri sono ragionevoli, o sono sbagliati, ma in ogni caso sono stati individuati e scelti a fine Aprile.
Per cui non credo che si possa dire che siano stati appositamente selezionati per favorire quella Regione o sfavorirne un'altra.

Magari aver saputo ad Aprile come sarebbe stato l'andamento di Novembre.

Si ecco mancano i pesi delle 21 variabili, zbi sai che io penso male a prescindere specialmente di chi si nasconde dietro i numeri

[marcu9]

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[Luke91]

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Tu e lei vivete dai rispettivi genitori?

[Françis1992]

Hanno usato 21 indicatori e di questi solo due o tre fanno riferimento all'occupazione ospedaliera ed Rt.
Avranno generato un indicatore composito partendo da questi 21 indicatori e cio' e' stato fatto da statistici del CTS. Mi fa abbastanza ridere che politici senza alcuna competenza si permettano di dissentire limitandosi ad osservare uno o due parametri. L'Italia sarebbe un paese migliore se ognuno si limitasse a fare il proprio lavoro ma vallo a spiegare ai 60 milioni di allenatori della nazionale, economisti, virologi, esperti di politica estera etc.

[marcu9]

Leggo che molte Regioni si stanno lamentando perché a quanto pare il Governo ha utilizzato i dati del 25 Ottobre.
E ci sono Regioni che nel frattempo sono migliorate ed altre che sono peggiorate.

[Death Magnetic]

L'idea del "cervellone" che impasta i dati e tira fuori un colore per me è valida in generale. Se non altro per la prima volta c'è una parvenza di protocollo da seguire ,aldilà delle farneticazioni dei singoli, c'è una regola, si segue la regola. Questa cosa delle fasce colorate si poteva già programmare per esempio dopo il primo lockdown in estate, probabilmente con i numeri bassi che avevamo ci sarebbero state meno persone a mettersi di traverso (magari eravamo tutti in fascia verde), soprattutto chi pensava che ormai l'avessimo scampata, non si sarebbe messo a sbattere i piedi vedendo il territorio di proprio dominio etichettato come zona rossa e quindi chiuso. Avremmo avuto appunto un automatismo già pronto che magari si sarebbe già innescato qualche settimana fa per qualche regione.

[Nemesis84]

Hanno usato 21 indicatori e di questi solo due o tre fanno riferimento all'occupazione ospedaliera ed Rt.
Avranno generato un indicatore composito partendo da questi 21 indicatori e cio' e' stato fatto da statistici del CTS. Mi fa abbastanza ridere che politici senza alcuna competenza si permettano di dissentire limitandosi ad osservare uno o due parametri. L'Italia sarebbe un paese migliore se ognuno si limitasse a fare il proprio lavoro ma vallo a spiegare ai 60 milioni di allenatori della nazionale, economisti, virologi, esperti di politica estera etc.

Francis, condivido la tua posizione sulle competenze, però non è proprio così semplice la questione i questo caso secondo me: numeri, dati e indicatori devono aiutare ed essere la base per pendere delle decisioni e fare scelte, però la decisione o la scelta non è da attribuire ai numeri ma, pur partendo da dati oggettivi, è una scelta e come tale presuppone una presa di responsabilità da chi la effettua.
Personalmente non amo in nessun ambito o caso chi la responsabilità la scarica sui dati, così come non sopporto chi utilizza solo dati parziali o tendenziosi per muovere critiche.
Giusto per declinare ancora meglio il mio punto su quanto sta avvenendo: dato che all'interno delle stesse regioni ci sono realtà molto eterogenee da provincia a provincia, sulla base di quell'indicatore composito (di scelta nazionale), si sarebbe potuto prevedere un dialogo con le regioni in modo che ogni regione decidesse se tale parametro e le dovute conseguenze dovesse essere applicato sui dati regionali o farlo su base provinciale perchè quello che vedo io è la stessa dinamica dei rating dei prodotti cartolarizzati ovvero pacchetti molto eterogenei con i rischi annessi.

[marcu9]

Comunque è fantastico come ieri nella diretta, Giuseppe Conte è come se si fosse auto-insultato.
Forse vi siete persi questo passaggio in cui ha detto :

"Misure differenziate e ben mirate, se invece introducessimo misure uniche per tutto il territorio nazionale, produrremo un duplice effetto negativo, da un lato di non adottare misure realmente adeguate ed efficaci per le Regioni che sono a maggior rischio, e dall'altro finiremo per indurre misure ragionevolmente restrittive per quelle aree del paese in cui la situazione è meno grave".

Evidentemente si è scordato cosa hanno fatto a Marzo....

[Death Magnetic]

Francis, condivido la tua posizione sulle competenze, però non è proprio così semplice la questione i questo caso secondo me: numeri, dati e indicatori devono aiutare ed essere la base per pendere delle decisioni e fare scelte, però la decisione o la scelta non è da attribuire ai numeri ma, pur partendo da dati oggettivi, è una scelta e come tale presuppone una presa di responsabilità da chi la effettua.
Personalmente non amo in nessun ambito o caso chi la responsabilità la scarica sui dati, così come non sopporto chi utilizza solo dati parziali o tendenziosi per muovere critiche.
Giusto per declinare ancora meglio il mio punto su quanto sta avvenendo: dato che all'interno delle stesse regioni ci sono realtà molto eterogenee da provincia a provincia, sulla base di quell'indicatore composito (di scelta nazionale), si sarebbe potuto prevedere un dialogo con le regioni in modo che ogni regione decidesse se tale parametro e le dovute conseguenze dovesse essere applicato sui dati regionali o farlo su base provinciale perchè quello che vedo io è la stessa dinamica dei rating dei prodotti cartolarizzati ovvero pacchetti molto eterogenei con i rischi annessi.

Il fatto è che si è visto cosa vuol dire fare dialogo coi governatori, soprattutto con alcuni di essi..sarebbe bellissimo quello che dici ma nella nostra misera realtà, temo che starebbero settimane intere a "dialogare" sulla questione senza decidere nulla.

[Nemesis84]

Il fatto è che si è visto cosa vuol dire fare dialogo coi governatori, soprattutto con alcuni di essi..sarebbe bellissimo quello che dici ma nella nostra misera realtà tempo che starebbero settimane intere a "dialogare" sulla questione senza decidere nulla.

vero infatti sarebbe stata una cosa da pensare per tempo non overnight e si sarebbe potuta fare, anzi per farla avresti dovuto farlo entro settembre quando non c'era questa pressione e spiegarla come accordo sulla gestione di una eventuale secondo ondata sarebbe stato digeribile e avrebbe favorito il dialogo.
Preferire una gestione day by day ovviamente ti preclude questo tipo di azioni ed è una scelta, non una condizione. mettiamol così la retorica "adesso bisogna fare così" è vera, ma non esula dal fatto che "si sarebbe potuto farlo diversamente per tempo" e questo implica responsabilità di per le scelte fatte e non lo dico come critica politica ad una o l'altra parte perchè va "contro" Conte come Fontana per esempio.

[The_machine]

Il problema di pianificare in anticipo in queste situazioni è che al mutare del set informativo mutano anche i criteri per effettuare la scelta.

Per fare un esempio molto terra terra, il numero dei contagi oggi ha un significato sostanzialmente differente rispetto a quello di 6 mesi fa.
Se stabilivi soglie a settembre basandoti sul numero di contagi ti ritrovavi a doverle comunque riadattare in corsa, ritrovare un accordo etc etc.

[Simo6]

Leggo che molte Regioni si stanno lamentando perché a quanto pare il Governo ha utilizzato i dati del 25 Ottobre.
E ci sono Regioni che nel frattempo sono migliorate ed altre che sono peggiorate.

Beh non è sbagliatissimo. La situazione attuale riflette quella di 2 settimane fa. Se adesso una regione ha un'impennata di casi, è facile pensare che fra 2 settimane avranno un aumento dei ricoveri tra cui le TI

[Sean]

Zone rosse cosa si può fare e cosa no: https://www.bodyweb.com/threads/4664...1#post10516363

Le arancioni:

________________

Zona arancione, cosa si può fare e cosa no secondo il Dpcm: vietato lasciare il proprio comune, limiti per lo sport

Due le Regioni d’Italia che entrano in questa fascia prevista dal Dpcm: Puglia e Sicilia. Sono consentiti gli spostamenti solo per lavoro, emergenze e per accompagnare i figli a scuola. I negozi sono aperti, sospese le attività di bar e ristoranti

1 - Quanto durano le misure?
Quindici giorni.

2 - Posso entrare o uscire dalla Regione, o dal comune?
No, ci si può muovere soltanto per lavoro, salute, emergenze e per accompagnare i figli a scuola. Ed è vietato spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, tranne «comprovate esigenze».

3 - Devo avere l’autocertificazione?
Sì, il modulo va compilato con le generalità e il motivo dello spostamento.

4 -Se per andare in una Regione in fascia gialla devo attraversare una Regione in fascia arancione, posso farlo?
Si, il transito sui territori «è consentito qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni».

5 - Posso accompagnare un figlio a scuola?
Sì, sono «consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza», se è consentita.

6 - Posso fare attività motoria e sportiva?
Sì purché all’interno del proprio comune e all’aperto. Palestre, piscine e centri sportivi sono chiusi.

7 - Se sto in zona arancione quando entra in vigore l’ordinanza, posso uscire?
Sì, il rientro a casa è sempre consentito.

8 - Bar e ristoranti sono aperti? E i negozi?
I negozi al dettaglio sono aperti, i centri commerciali sono chiusi nei giorni festivi e prefestivi. E «sono sospese le attività dei servizi di ristorazione» come bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie.

9 - Posso ordinare cibo a domicilio?
Sì. E fino alle 22 è possibile anche comprare cibo da asporto, che però non si può consumare sul posto.


CorSera

[Sean]

Gialle:

Zona gialla, cosa si può e non si può fare secondo il Dpcm: è possibile uscire fino alle 22, sì al pranzo fuori

Le misure sono valide in tutta Italia. Ci si sposta liberamente durante il giorno, ma serve l’autocertificazione. Chiusi musei, cinema e mostre. Centri commerciali fermi nel week end

1 - Quando entra in vigore il nuovo Dcpm?
Venerdì 6 novembre.

2 - Quanto durano le misure restrittive?
Fino al 3 dicembre.

3 - Posso spostarmi liberamente?
Durante la giornata sì, ma dalle 22 alle 5 scatta il coprifuoco.

4 - Posso uscire dopo le 22?
Soltanto per «comprovate esigenze», dunque motivi di lavoro, salute ed emergenze.

5 - Devo avere l’autocertificazione?
Sì, il modulo va compilato con le generalità e il motivo dello spostamento e consegnato in caso di controllo. Non si deve indicare il nominativo delle persona da cui si va, per rispetto della privacy.

6 - I bar sono aperti?
Sì, ma non oltre le 18.

7 - E i ristoranti?
Sì, fino alle 18 e non oltre. Dopo lei sei di sera è consentita la consegna a domicilio e fino alle 22 si può prendere cibo da asporto, che però non può essere consumato nelle adiacenze dell’esercizio o comunque all’aperto.

8 - È consentito visitare un museo?
No, i musei e le mostre sono chiusi, come cinema e teatri.

9 - Posso recarmi in un centro commerciale?
Ne i giorni feriali sì, mentre saranno chiusi il sabato, la domenica e nei giorni festivi. Farmacie, tabaccherie, edicole e alimentari che si trovano dentro i centri commerciali resteranno aperti.

10 - Ci sono limitazioni per pranzi e cene da amici e parenti?
Il Dpcm non prevede un divieto specifico, ma il premier Conte ha raccomandato di non andare a trovare persone non conviventi perché gli incontri nelle abitazioni «sono occasione di contagio, si creano condizioni di pericolo».

11- Si può prendere l’autobus?
Sì, ma la capienza è stata ridotta dal 50 per cento. .


CorSera