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Scusate ma.del caso di palermo se ne sta parlando poco o è una mia impressione?
Che novità ci sono?
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Scusate ma.del caso di palermo se ne sta parlando poco o è una mia impressione?
Che novità ci sono?
Che da uno (la signora vacanziera) adesso i contagiati sono 3: il marito della signora e un'altra viaggiatrice della stessa comitiva.
Dice: abbiamo i paesi vicini circondati e cinturati da esercito e polizia. Che facciamo di bello? Andiamocene in Sicilia a farci una corroborante spremuta d'arance. Peccato che sono tutti partiti con un ospite autoinvitatosi: il subdolo, silente, insano morbo giallo.
Questo il senso di responsabilità e di solidarietà nazionale di cui tanto si straparla.
Nei giorni scorsi, alle sfilate modaiole di Milano c'erano alcuni modelli e modelle con indosso la mascherina-slogan: "io non sono un virus". A parole e manifesti siamo tutti bravi.
Non appena la pestilenza si è diffusa per la vie milanesi, sono spariti tutti, se la sono data a gambe più veloci del virus, non prima di inscenare incontrollata isteria dietro alle passerelle. Però amano tanto fare la morale e ripetere ovunque (di persona, per immagini sui social) le belle frasi fatte.
Questi sono gli eroi moderni, manichini da milioni di follower e da molti meno neuroni.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Ti do ragione sulla irresponsabilità di sta gente...se non altro avendo un ragionevole dubbio di poter stare male piuttosto di finire in un ospedale del sud preferirei lAlbania ..quindi motivo in più per starmene a casa
Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
Ma difatti il problema qua è che ognuno di noi potrebbe essere un rischio per sé e soprattutto per gli altri. Perché finché ti dicono 'se esci rischi di contagiarti' è un conto e son razzi tuoi, ma se la regola diventa 'se esci potresti contagiare' allora, salvo motivi inderogabili, che tu stia bene o male stai a casa per Dio.
Guardavo la gente intervistata in giro a Venezia dire tutta tronfia di non avere paura, questo è lo specchio del nostro buon senso.
Io non ci voglio manco pensare agli sviluppi apocalittici riportati da Bob, che siano veri oppure no, non ci posso fare una beata ceppa tranne starmene a casa mia e fare due passi fuori in mezzo al nulla, quindi non ci voglio pensare. Per il resto quello che verrà, verrà.
E bhe sai il carnevale e l'aperitivo sono priorità assolute , senza si lede la dignità delle persone.
Ma l'ho già scritto, a sta gente togli telefono e uscite infrasettimanali per qualche impazziscono nella loro inutile e misera vita di merda fatta del nulla assito.quindi posso capirlo.e nel mio piccolo ne conosco a decine di soggetti simili
Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
Coronavirus, all’ospedale di Codogno il test sul “paziente 1” solo dopo 36 ore
La decisione di fargli il test dopo un giorno e mezzo, infermieri a rischio contagio richiamati in servizio. «Ci sono stati errori, ma tutti hanno dato il massimo»
Il «paziente 1» entra in Pronto Soccorso, per la seconda volta, alle 3.12 di notte del 19 febbraio. Davanti ai dati che parlano di oltre la metà dei casi di contagio negli 11 Comuni intorno a Codogno, s’impone la domanda: qualcosa non ha funzionato in quell’ospedale? Il dubbio l’ha instillato anche il premier Giuseppe Conte facendo infuriare il governatore Attilio Fontana. Trentasei ore. È il tempo trascorso tra il ritorno di Mattia in Pronto soccorso (dov’era già stato il giorno prima) e il tampone per il coronavirus. Il test viene fatto intorno alle 16 del 20 febbraio. Dopo che il 38enne, maratoneta e calciatore per diletto, passa un giorno e mezzo nel reparto di medicina. Lo vanno a trovare parenti e amici ed entra in contatto con medici, infermieri e altri pazienti. Il test gli viene fatto solo intorno alle 16 del 20 febbraio. Il motivo: «Non è di ritorno dalla Cina». In realtà, le linee guida del ministero della Salute del 22 gennaio su chi va sottoposto al tampone, dicono che è da trattare come caso sospetto anche «una persona che manifesta un decorso clinico insolito o inaspettato, soprattutto un deterioramento improvviso nonostante un trattamento adeguato». E una polmonite per un 38enne sano e sportivo, in realtà, lo può essere. Ma la nuova versione delle linee guida ministeriali del 27 gennaio cancella quella frase e prevede controlli solo per chi ha legami con la Cina. Così l’assessore alla Sanità Giulio Gallera ieri può andare in Consiglio regionale a dire che l’ospedale di Codogno ha rispettato i protocolli. Vero.
Eppure Mattia per 36 ore resta in ospedale infetto senza che nessuno lo sappia e quindi senza nessuna misura di contenimento. La conferma che è davvero contagiato dal virus arriva formalmente alle 21, sempre del 20. Ma per gli operatori di turno l’allerta rossa scatta che è quasi mezzanotte. È soltanto a quell’ora che all’interno dell’ospedale vengono informati tutti. E da quel momento in poi la situazione si fa complicata, per non dire caotica. Dalle chat di familiari che hanno a che fare con medici, infermieri e pazienti ricoverati, si riescono a ricostruire i passaggi di una notte nella quale, per ore, si decide tutto e il contrario di tutto. È un frenetico consultarsi fra medici, infermieri, direzione sanitaria, Regione, ministero della Salute. Il «paziente 1» viene spostato in Rianimazione e contagia i due anestesisti che si occupano di intubarlo, benché a questo punto siano protetti secondo il protocollo. La prima ipotesi è chiudere il Pronto soccorso e l’ospedale tenendo dentro chi c’è in quel momento. Poi viene presa in considerazione l’idea di trasferire i pazienti in altri ospedali. Medici e infermieri del turno di notte tornano a casa convinti di cominciare un autoisolamento. E invece no: vengono richiamati più tardi, quando ci sono anche gli altri colleghi del nuovo turno.
Nel corso della giornata si decide chi di loro resta e chi torna a casa. Solo a mattina inoltrata il Pronto soccorso si svuota e le porte dell’ospedale, formalmente chiuso già da mezzanotte, vengono davvero rese inaccessibili: non si esce e non si entra più. Ad oggi ci sono lavoratori che aspettano ancora l’esito del tampone. In uno dei messaggi scambiati via WhatsApp, un uomo dall’interno dell’ospedale (che non vuole essere identificato) racconta a un amico che «è sbagliato dire che quella notte è andato tutto bene perché non è la verità. Ma era un’emergenza mai vista e non vale accusare con il senno del poi. Diciamoci soltanto la verità, e cioè che forse la gestione di quella notte poteva andare meglio, ma diciamo anche che non era facile e che tutti hanno lavorato senza risparmiarsi. E cerchiamo di imparare dagli errori».
CorSera
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«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Sul discorso del deterioramento improvviso ci sarebbe parecchio da dire.
Dal triage in ps allo spostamento in reparto non è che succeda nulla di che se non rilevamento parametri RX torace suppongo e analisi del sangue, che poi vengono ripetute ogni tot ore. Sarà stata iniziata una terapia antibiotica come da.protocollo
. Come si fa a in poche ore a valutare il decorso di una polmonite come anomalo? Visto che poi la polmonite c'era davvero...
Insomma credo che un medicina non sia facile fare valutazioni rapide su certe possibili patologie... Fosse tutto nero o bianco sarebbe bello
Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
Beh, diciamo che, in una situazione di allarme nazionale, un giovane di 38 anni che presenta quasi repentini sintomi di polmonite, che poi si aggrava di ora in ora tanto da obbligarlo alla terapia intensiva, avrebbe dovuto far sorgere più di un dubbio e almeno far scattare un isolamento cautelativo attorno al soggetto - con immediato tampone o analisi per escludere il virus.
Agli operatori è bastato sapere che non veniva dalla Cina per fare niente di tutto quello. Si scopre però che i protocolli direttivi dicono altro: esaminare ed isolare chiunque manifesti sintomi di deperimento grave che va oltre una normale influenza o problematica respiratoria.
...ma di noi
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Ma se il virus influenzale uccide uno su mille cioè 0,1% e questo al 3% secondo la matematica questo virus ucciderebbe oltre quante volte in più?
Direi 30
Originariamente Scritto da Alberto84
Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debe
Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
Originariamente Scritto da Zbigniew
Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
Beh, diciamo che, in una situazione di allarme nazionale, un giovane di 38 anni che presenta quasi repentini sintomi di polmonite, che poi si aggrava di ora in ora tanto da obbligarlo alla terapia intensiva, avrebbe dovuto far sorgere più di un dubbio e almeno far scattare un isolamento cautelativo attorno al soggetto - con immediato tampone o analisi per escludere il virus.
Agli operatori è bastato sapere che non veniva dalla Cina per fare niente di tutto quello. Si scopre però che i protocolli direttivi dicono altro: esaminare ed isolare chiunque manifesti sintomi di deperimento grave che va oltre una normale influenza o problematica respiratoria.
Ok, poi non che voglia difendere nessuno né tantomeno saperne di medicina , ma da sempre negli ospedali arrivano direttive , circolari da ministero regione ecc su possibili epidemie, virus , rischi vari.. (ebola sars compresi).e in ogni ospedale periodicamente almeno un reparto viene contaminato da virus vari , i fluenzali intestinali e roba simile ..roba lieve ovviamente.
Diciamo che nel quotidiano medici e infermieri hanno talmente tante possibili rischi che non credo sia facile individuarne poi uno concreto , in modo rapido e rispettare i protocolli .
È un po' come le esercitazioni antincendio , già si fanno male e controvoglia e spesso nessuno sa realmente cosa fare, poi quando c'è un incendio vero protocolli e buone intenzioni se ne vanno affanculo in tempo zero.
Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
Austria, italiana morta: in corso i test del coronavirus
Una turista italiana di 56 anni del Friuli Venezia Giulia è morta la scorsa notte in un residence a Bad Kleinkirchheim, in Austria. Il medico del pronto soccorso non ha escluso un caso di coronavirus ed ha effettuato un tampone: il residence è stato chiuso e gli ospiti non possono lasciare l’edificio, saranno anche loro sottoposti a controlli. Le autorità austriache, in collaborazione con quelle italiane, stanno ricostruendo gli spostamenti della donna.
Il primo morto francese
Primo morto francese a Parigi per coronavirus. Le autorità hanno confermato il decesso. Si tratta del secondo nel paese d’Oltralpe, dopo la morte di un turista cinese arrivato dallo Hubei.
Gallera: in Lombardia 259 contagiati, quattro sono minori
L’assessore al Welfare Giulio Gallera ha dichiarato che i minorenni risultati positivi sono quattro in Lombardia: una bambina di 4 anni ora ricoverata all’ospedale San Matteo, due bambini di 10 anni e un ragazzo di 15. Due sono già stati dimessi e gli altri due stanno effettuando gli accertamenti del caso.
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
In realtà secondo me vengono presi in considerazione e notiziati solo i casi gravi
Per la gran parte del contagio, silente, semplicemente si aspetta che "passi"
Non si può fare tanto di piu se ci si pensa.
Bambini in ospedale. 56enne apparentemente sana, morta (da confermarsi la positività al virus). L'età del francese non è specificata?
Originariamente Scritto da Alberto84
Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debe
Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
Originariamente Scritto da Zbigniew
Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
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