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pensavo peggio (almeno ci provano). guarda qualche video su youtube per farle artigianali, anche se non sono il massimo le usi e ti tieni a distanza di 2 metri. e fottitene se ti prendono in giro per la mascherina fai da te.
Coronavirus, a Brescia il boom dei contagi: 465 morti. «Chi non ha un amico malato non può capire cosa succede»
I casi salgono a 3.785, Orzinuovi il paese più colpito. Un fondo per i cittadini in difficoltà economiche. Il sindaco Del Bono: nessuno sarà più lo stesso di prima
C’è chi ancora apre il retro della sua trattoria e ci organizza cene con gli amici e karaoke. O gruppi di ragazzini che si ubriacano al parco. Succede a Brescia, dove i numeri dell’emergenza coronavirus sono davvero impietosi. E dove, adesso, l’epidemia cresce più che a Bergamo. Lo conferma l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera: siamo a 3.785 positivi (e 465 decessi, il 15% del totale nazionale), più 484 in un giorno. La città resta la più colpita, con 607 casi e 78 morti, mentre Orzinuovi, nella Bassa, si conferma il paese con il maggior numero di positivi: sono 148, oltre a 28 vittime. La progressione dei lutti è impressionante: si è passati dai tre decessi del 1 marzo ai 465 di ieri. Un balzo del 15333%.
«Il nostro 11 settembre»
Il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, la situazione la riassume così: «Questi giorni sono il nostro 11 settembre», dice annunciando una serie di misure adottate in giunta, come la sospensione delle rette di asili nido e materne, lo spostamento dei termini di pagamento e un fondo con i primi 500 mila euro per i cittadini in difficoltà. «Perché per gli americani quella data rappresenta il crollo delle certezze, il dolore di una comunità intera, una botta psicologica dalle ripercussioni attuali», dice. «E chi non ha conosciuto un parente o un amico malato non può capire. Viviamo un’emergenza di proporzioni enormi, che cambierà il nostro modo di essere». Lui continua a ribadirlo: «Bisogna stringere di più le maglie, differenziare i provvedimenti a seconda delle zone e delle situazioni, anche in Lombardia. Non è possibile ci siano ancora tante attività produttive aperte». La voce di Emilio Del Bono tradisce la preoccupazione. Lui, per il quale oggi, fare il sindaco significa nonostante tutto «essere baluardi forti, in grado di dare prospettive di speranza: più saremo rigorosi e prima ne usciremo, insieme». Gli fa eco Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera: «Brescia, la mia città, è in grande difficoltà. So quanto lavorano i sanitari, eroi che non smetteremo mai di ringraziare. Ma anche noi dobbiamo fare la nostra parte e restare a casa». Eppure fuori dal pronto soccorso la gente si mette in fila e aspetta. Michela Bezzi, pneumologa, coordina un’unità Covid ed è nella task force di un ospedale hub (rivoluzionato) come il Civile: «Le caratteristiche della malattia all’inizio hanno portato in prima linea gli infettivologi, poi, per i casi più gravi, i rianimatori e noi pneumologi. Ora siamo tutti in trincea, in una situazione che sta evolvendo ogni giorno e che prevediamo raggiunga il clou attorno al 26 marzo». Per fortuna aumentano anche le dimissioni.
L’economia
E di difficoltà, pesanti, ne vive pure il sistema economico: il Cerved stima perdite da 25 miliardi per le imprese locali sul biennio. Dati che vanno di pari passo con la richiesta all’Ue del presidente Aib, Giuseppe Pasini, affinché sia riconosciuta la «prova della causa di forza maggiore» sui contratti di fornitura che le aziende non riusciranno a evadere a causa della chiusura degli stabilimenti.
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Coronavirus, verso nuove regole per i negozi di alimentari. Treni e aerei, le limitazioni
I controlli segnalano ancora molte uscite ingiustificate. L’ipotesi: stop sport all’aperto e orari dei negozi ridotti, oltre a limiti ai trasporti. Il ministro dell’Interno Lamorgese: intensificare la vigilanza
La linea è decisa: se i cittadini continueranno a uscire «senza comprovato motivo» saranno vietati gli sport all’aperto e imposti nuovi divieti. Lo dice con chiarezza il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora in mattinata e lo ribadisce a sera il titolare degli Affari regionali Francesco Boccia. Tra le ipotesi c’è quella di imporre un orario di chiusura anticipato per gli alimentari e contingentare gli ingressi di chi va a fare la spesa, impedire il jogging anche nelle aree verdi non recintate, limitare gli spostamenti giustificati da esigenze lavorative che invece non sono dimostrate. Con un decreto della ministra dei Trasporti Paola De Micheli è già stato limitato il traffico ferroviario e di fatto bloccati i collegamenti con Sicilia e Sardegna. Adesso si attende il fine settimana proprio per monitorare situazioni di rischio, come eventuali spostamenti nelle seconde case o comunque «uscite» in più di due persone. E a quel punto potrebbe scattare una nuova — e più decisa — stretta.
In strada
Il primo avvertimento arriva da Spadafora. I controlli effettuati da polizia e carabinieri dimostrano che è ancora altissimo il numero di chi fa sport all’aperto in gruppo o comunque utilizza questa scusa per stare fuori casa molte ore. Comportamento vietato dal decreto, tanto che molti sindaci hanno deciso di chiudere i parchi. E così a rischiare sono tutti coloro che invece hanno esigenza di praticare attività motoria e lo fanno rispettando le regole. Dice infatti il titolare dello Sport: «Quando abbiamo lasciato questa opportunità, lo abbiamo fatto perché la comunità medico-scientifica ci diceva di dare la possibilità a molte persone di correre anche per altre patologie sanitarie. Ma l’appello generale era quello di restare a casa: se non viene ascoltato saremo costretti a porre un divieto assoluto per le attività all’aperto».
Alimentari e negozi
Con il trascorrere delle ore e con i dati diffusi dalla Protezione Civile che dimostrano un numero di contagi ancora alto, appare chiara la necessità di intimare ai cittadini la necessità di non uscire. Lo fa Boccia quando ricorda che «sul piano dei comportamenti, il vaccino è ognuno di noi se resta a casa» e conferma come il governo «sta valutando se fare una stretta ulteriore». Una delle ipotesi è la riduzione dell’orario di apertura degli alimentari e dei supermercati per impedire alle persone di stare fuori fino a tardi e consentire l’ingresso nei negozi più piccoli a una persona per volta per evitare contatti. Se anche questo non dovesse bastare, si sarebbe costretti a limitare il compito di fare la spesa e andare in farmacia a un unico componente di ogni nucleo familiare, ma si tratta di una misura estrema che il governo mira in ogni modo a scongiurare. «Serve autodisciplina e autocontrollo», ribadisce la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, che ha chiesto l’intensificazione dei controlli e non ha escluso — come per la Campania — che i comitati per l’ordine e la sicurezza possano disporre per la vigilanza anche dei soldati.
Terni, aerei e traghetti
Nuove limitazioni sono state invece già previste dal decreto firmato dalla ministra dei Trasporti Paola De Micheli per spostamenti giustificati in maniera fittizia con motivi di lavoro. Sono state limitate le tratte dell’Alta Velocità e gli Intercity (l’elenco dei treni confermati si trova sui siti delle Ferrovie e anche qui). Per collegare la Sicilia alla Calabria sono previste soltanto quattro corse al giorno nello stretto di Messina. Possono imbarcarsi soltanto viaggiatori a piedi, in auto o moto, mentre è vietato ai pullman. Resta consentito invece il trasporto delle merci. Discorso analogo per i collegamenti con la Sardegna. Dopo aver chiuso i collegamenti aerei si è deciso che anche i voli privati o noleggiati possano decollare solo per motivi fondati lavoro e salute e autorizzati dal presidente della Regione.
CorSera
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Coronavirus, Conte: «Blocco totale e chiusura delle scuole saranno prorogati. Tutela per le aziende strategiche»
Il premier: «I provvedimenti presi, sia quello della chiusura delle attività sia quello che riguarda la scuola non potranno che essere prorogati.
Primo concetto: «Abbiamo evitato il collasso del sistema, le misure restrittive stanno funzionando, ed è ovvio che quando raggiungeremo un picco e il contagio comincerà a decrescere, almeno in percentuale, speriamo fra qualche giorno, non potremo tornare subito alla vita di prima. Al momento non è ragionevole dire di più, ma è chiaro che i provvedimenti che abbiamo preso, sia quello che ha chiuso molto delle attività aziendali e individuali del Paese, sia quello che riguarda la scuola, non potranno che essere prorogati alla scadenza».
Secondo concetto: «Bisogna usare il buonsenso e agire tutti con la massima consapevolezza, le sanzioni penali per chi trasgredisce ci sono e verranno applicate in modo severo e sono d’accordo con quei sindaci che hanno chiuso anche le ville e i parchi, una cosa è fare attività sportiva un’altra è trasformare i luoghi pubblici in punti di assembramento, cosa inammissibile. Al momento non sono previste altre misure restrittive di largo respiro, ma se non saranno rispettati i divieti dovremo agire».
Giuseppe Conte ha appena finito a Palazzo Chigi una riunione con gli altri ministri, alcuni si sono collegati in videoconferenza, tutti quelli presenti, compreso lui, indossavano mascherina e guanti. Prima di affrontare un’altra riunione con gli enti locali, rilascia al Corriere alcune considerazioni per fare il punto: «Noi siamo più che soddisfatti di tutti i passi compiuti sino ad ora, passi che si sono ispirati ad almeno quattro principi: trasparenza, perché non nascondiamo nulla ai cittadini, e chi lo fa in altri Paesi rischia di pentirsene amaramente; massimo rigore, perché non abbiamo sottovalutato nulla e assunto sempre gli scenari peggiori come indicatori; adeguatezza delle misure e infine proporzionalità, senza la quale gli italiani, abituati ad un grande individualismo e a radicate libertà civili, non avrebbero retto, visto che non siamo in Cina e non viviamo in uno Stato centralizzato».
CorSera
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popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
pazienti...hanno una sfilza di condannati a morte, li pescheranno a caso e testeranno
Beh effettivamente,stando ai numeri ufficiosi,quelli non dovrebbero proprio mancare.
in questo senso la Cina potrebbe avere davvero un vantaggio sulla rapidità dei test,anche svilupparne diversi in contemporanea.
Questo metterà sicuramente una fretta ancora maggiore pure agli stati uniti.
speriamo che per la fine dell autunno possano arrivare già ad una fase conclusiva.
In Cina 0 contagi interni e 34 contagi di ritorno. Il numero di ricoverati è poco più di 2000, se mantengono questo trend in due settimane ne sono fuori
In Cina 0 contagi interni e 34 contagi di ritorno. Il numero di ricoverati è poco più di 2000, se mantengono questo trend in due settimane ne sono fuori
In Cina non c'è l'emergenza impellente della passeggiata all'aria aperta. In Cina non ci sono 250 medici imboscati in un solo ospedale. In Cina se sputi sulla frutta e metti il video su FB,ti giustiziano.... Siamo in Italia purtroppo.
« Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »
I medici dello Spallanzani era una bufala per fortuna
Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
In Cina non c'è l'emergenza impellente della passeggiata all'aria aperta. In Cina non ci sono 250 medici imboscati in un solo ospedale. In Cina se sputi sulla frutta e metti il video su FB,ti giustiziano.... Siamo in Italia purtroppo.
purtroppo è vero....
Originariamente Scritto da Marco pl
i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
In Cina 0 contagi interni e 34 contagi di ritorno. Il numero di ricoverati è poco più di 2000, se mantengono questo trend in due settimane ne sono fuori
Apparte il fatto che alle cifre della Cina non ci credo...sono nella merda da dicembre...
Quindi nei migliore dei casi noi ne usciremo a giugno...
Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
A me e' sembrato che la smentita fosse molto strana, e riguardasse 7-8 medici in tutto, mentre qui si parlerebbe di ~ 250 persone.
E' probabile che abbia perso spiegazioni successive.
Avevo letto che sono una trentina in malattia di cui parecchi sono in malattia da tempo ,altri positivi al covid
Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
. I numeri, certificati e verificabili, riferiscono di un organico di 739 medici dei quali 276 impegnati nel Dipartimento di Emergenza Urgenza Dea. Dei 739 medici impegnati a combattere l'emergenza legata al coronavirus e a tutte le altre patologie i medici assenti per malattia sono 33. Di questi 17 operano nel Dipartimento di Emergenza Urgenza DEA e altri 16 sono invece assegnati ad agli altri dipartimenti assistenziali. È bene rilevare anche che dei 33 medici attualmente in malattia 4 sono affetti da anni da gravi patologie e 4 sono stati accertati Covid positivi".
Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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