Emergenza Coronavirus: thread unico.

[M K K]

non si riesce a fare.
non funzionano più bene le applicazioni e i siti.....e quando funzionano la prima data libera ( se la trovi ) è a 20 giorni di distanza
i call center non rispondono

l'esselunga non è stata in grado di ampliare le fasce orarie: VERGOGNA!!!!!!!!!!!!!!

Prova con l'app Carrefour

[valium]

Le farmacie per me dovrebbero lasciare i clienti alla porta e comunicare con il citofono

L'altro giorno la farmacista ci ha detto (4 persone fuori) "entrate che se state al freddo vi ammalate"

[laplace]

Prova con l'app Carrefour

ci voleva tanto ad inserire una fascia 22-24 ?
VERGOGNA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

[Death Magnetic]

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[M K K]

L'altro giorno la farmacista ci ha detto (4 persone fuori) "entrate che se state al freddo vi ammalate"

Era gnocca ?

[madmas]

Sto per andare al atm della posta a caricare le postepay, sembra di andare in missione segreta
Davvero surreale

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[madmas]

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Si in effetti la spesa si può ancora fare al supermercato

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[M K K]

Sto per andare al atm della posta a caricare lo postepay, sembra di andare in missione segreta
Davvero surreale

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Come fai a caricarla?

[madmas]

Come fai a caricarla?

Metti un bancomat e puoi ricaricarla

[BLOOD black]

Sto per andare al atm della posta a caricare le postepay, sembra di andare in missione segreta
Davvero surreale

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Mo semo criminali

[-El Diablo-]

Leggo da un po' di giorni regolarmente il topic, sebbene molte opinioni siano tra loro controstanti in realtà sono tutte corrette perché ognuno sta vivendo una realtà diversa.

Ci dobbiamo rendere conto che attualmente ci sono due Italie. Una che sta morendo di Coronavirus, una che sta morendo di Disoccupazione.
Con questo non voglio sminuire o contestare l'uno o l'altro aspetto, ma ci sono due realtà. Una parte dell'Italia dove è impensabile riaprire e l'altra dove è impensabile continuare a restare chiusi. Dal 3 aprile si deve incominciare a ragionare su scala locale e non più su nazionale. Diversamente si muore tutti insieme.

Questo è evidente quando i contrasti ci sono sulla cosa più banale, l'attività all'aria aperta. E' ovvio che non mi immagino molto buon senso in un bergamasco che vada a fare trazioni al parco, ma mi sembra alquanto esagerato accusare di provacata epidemia chi va a correre al sud in aperta campagna dove il massimo che incontri è un contadino in fondo al suo campo.
Rendiamoci conto che non sono poche le zone dove il Coronavirus ha avuto casi minimi, se non nulli, e dove verosimilmente dopo la quarantena difficilmente potrebbe (ri)presentarsi.
Ma ad una condizione. Che queste due realtà nazionali, non si incrocino.

L'attuale decreto economico è una presa in giro bella e buona. Non è sostenibile per chiunque non sia uno statale al quale a fine mese viene comunque accreditato uno stipendio. Le prossime scelte devono essere obbligatoriamente atte a far ripartire l'economia dove possibile ma con una forta stretta sui controlli sugli spostamenti tra diverse zone d'Italia, Regioni e Provincie.
Ho trovato infatti molto stupido vietare praticamente di uscire di casa al 90% degli Italiani, per poi permettere a chi era in Lombardia di ritornare al Sud perché "residenza".

Che non si può sbloccare tutto, a livello nazionale, dall'oggi al domani è evidente, ma che dove si possa, a livello locale, si inizi a ripartire è un dovere.

[Sean]

Leggo da un po' di giorni regolarmente il topic, sebbene molte opinioni siano tra loro controstanti in realtà sono tutte corrette perché ognuno sta vivendo una realtà diversa.

Ci dobbiamo rendere conto che attualmente ci sono due Italie. Una che sta morendo di Coronavirus, una che sta morendo di Disoccupazione.
Con questo non voglio sminuire o contestare l'uno o l'altro aspetto, ma ci sono due realtà. Una parte dell'Italia dove è impensabile riaprire e l'altra dove è impensabile continuare a restare chiusi. Dal 3 aprile si deve incominciare a ragionare su scala locale e non più su nazionale. Diversamente si muore tutti insieme.

Questo è evidente quando i contrasti ci sono sulla cosa più banale, l'attività all'aria aperta. E' ovvio che non mi immagino molto buon senso in un bergamasco che vada a fare trazioni al parco, ma mi sembra alquanto esagerato accusare di provacata epidemia chi va a correre al sud in aperta campagna dove il massimo che incontri è un contadino in fondo al suo campo.
Rendiamoci conto che non sono poche le zone dove il Coronavirus ha avuto casi minimi, se non nulli, e dove verosimilmente dopo la quarantena difficilmente potrebbe (ri)presentarsi.
Ma ad una condizione. Che queste due realtà nazionali, non si incrocino.

L'attuale decreto economico è una presa in giro bella e buona. Non è sostenibile per chiunque non sia uno statale al quale a fine mese viene comunque accreditato uno stipendio. Le prossime scelte devono essere obbligatoriamente atte a far ripartire l'economia dove possibile ma con una forta stretta sui controlli sugli spostamenti tra diverse zone d'Italia, Regioni e Provincie.
Ho trovato infatti molto stupido vietare praticamente di uscire di casa al 90% degli Italiani, per poi permettere a chi era in Lombardia di ritornare al Sud perché "residenza".

Che non si può sbloccare tutto, a livello nazionale, dall'oggi al domani è evidente, ma che dove si possa, a livello locale, si inizi a ripartire è un dovere.

Difatti, come sosteneva anche Francis stamattina, la soluzione a due o più velocità (o a "comparti", per territori e regioni) è quella che può mettere assieme (o tentare) le due necessità improrogabili: la sanitaria e l'economica.

La Lombardia non è l'Italia. Lì dove si può si deve ripartire. Lì dove occorrerà più tempo, si deve resistere coi giri di vite che si riterranno necessari.

[KURTANGLE]

E' cronaca dal fronte. E' la semplice e pura realtà di una guerra della quale, siccome non ne udiamo o vediamo gli effetti dal vero, ci sfugge la portata e la devastazione - di ordine sociale, sanitario, economico e di vite umane.

E' semmai ridicolo continuare a trascinare indietro l'asticella dei sacrificabili per sostenere non si sa più quali argomenti: non lo sono più i sessantenni, i cinquantenni e adesso nemmeno i quarantenni. Tra poco si sosterrà che occorre pensare ai trentenni ed ai ventenni. Porteranno avanti loro il Paese, magari con l'aiuto di cinesi ed extracomunitari.

Gli inviati di guerra non facevano sentimentalismo ma storia in presa diretta. Il Vietnam ancora agita il sonno degli americani. Questo è un Vietnam globale e, per noi, nazionale. Qualcuno dovrà pur raccontare cosa accade in quelle foreste, nella risalita per quei fiumi di tenebra, che è adesso la battaglia contro questo nemico virale.

hai ragione su tutta la linea sean

A Milano la situazione è sul punto di esplodere, contagi in crescita al 17%, mi pare

se non si trova un modo di proteggere i lavoratori sia durante le attività produttive che durante l'andata e il ritorno da lavoro non se ne uscirà.
Andrebbero moltiplicate le corse dei mezzi pubblici e bisognerebbe prevedere controlli ferrarti alle fermaste dei bus e delle metropolitane

[Françis1992]

anche il piemonte non scherza.

Comunque verrà fuori sicuramente una correlazione con l'inquinamento ambientale. Vedrete.

per la SARS era così a quanto pare. Ed a naso sembra essere così anche per il CoVid19

[M K K]

hai ragione su tutta la linea sean





se non si trova un modo di proteggere i lavoratori sia durante le attività produttive che durante l'andata e il ritorno da lavoro non se ne uscirà.
Andrebbero moltiplicate le corse dei mezzi pubblici e bisognerebbe prevedere controlli ferrarti alle fermaste dei bus e delle metropolitane

Tu da napoletano ti preoccupi del fronte lombardo e della metro milanese quando hai 250 medici e infermieri che si inventano una malattia per non lavorare al Cardarelli...