Emergenza Coronavirus: thread unico.

[Barone Bizzio]

E' probabile che sia una fase di elaborazione della tragedia, Sean. Se servirà, arriverà anche il silenzio. Per ora, qualsiasi cosa che ci dia un senso di unità e che ci prevenga dallo scannarci a vicenda a me, personalmente, va bene.

[Bob Terwilliger]

I morti si piangono, ma i vivi deve poter vivere con dignità.

Avevo scritto un messaggio che ho cancellato, troppo morboso. Lo riassumo in modo edulcorato.

Se la quarantena fallisce, non ci saranno attrezzature e personale sufficienti per i casi critici. Gli ospedali e le nuove strutture montate in fretta e furia saranno lazzaretti, non luoghi di cura.

Non c'è dignità nel morire di insufficienza respiratoria. E' un'agonia lenta, piena di dolore e paura e disperazione, di cui molti di noi saranno testimoni - quando non protagonisti - senza misure di contenimento adeguate. Chiaro che a certe cose nessuno crede davvero finché non arrivano; ma vatti a rileggere articoli e post di due settimane e chiediti: ci credevo, allora, a chi parlava di lockdown mondiale?
Se la quarantena fallisce, avremo la dignità delle fosse comuni.

[Gary]

Il terremoto dell'Aquila fece 309 vittime. Oggi, solo oggi ne abbiamo avute 368. Ieri 250. L'altro ieri quasi 200. Ogni giorno la conta è quella di un cataclisma. Un terremoto al giorno...però quando crollavano le case nessuno si metteva a cantare dai balconi, oggi sì. Mi devono spiegare la differenza, nel mentre l'Italia tutta è come in guerra, scossa da terremoti continui e da un numero di vittime che, tolta la Cina, non ha nessun Paese al mondo.

Che ci trova la gente da cantare, con gli ospedali che collassano e un migliaio di persone attaccate ai respiratori artificiali?

Sean ragionando così però non si finisce più. Sai quanti ne muoiono di cancro al giorno ?! Negli solo US più di 1600 al giorno, fa te una stima mondiale. Eppure accettiamo il cancro come una cosa assolutamente normale e andiamo a raccontare la balla ogni 3x2 che la ricerca ha fatto tanto e che oggi si vive col cancro e non si muore bla blabla.

Non vedo nessuno in lutto per 8.2 milioni di persone morte di cancro ogni anno globalmente. Non gliene frega un ***** a nessuno a dire il vero se vogliamo essere proprio schietti schietti.

[brn]

Colgo al volo l'occasione per dire la mia su questa barzelletta dei balconi e delle canzoni. Va bene una volta, concediamolo...ma ormai ogni giorno si deve assistere a questo inno sparato per tutti i quartieri, con l'aggiunta di canzoni a caso a corredo.

In un momento di tragedia nazionale, dove ogni giorno si contano centinaia di morti, dove ci sono migliaia di famiglie a lutto, improvvisamente ci si dimentica di ogni forma di rispetto per il dolore e per la drammatica situazione in cui siamo precipitati, e si fa discoteca e chiasso ovunque.

Medici e infermieri non sanno più dove mettere le mani, le autorità dove mettere i cadaveri, mancano beni sanitari di prima necessità, l'Italia tutta è in quarantena, c'è chi lotta per la vita intubato nelle terapie intensive, ci sono famiglie nella angoscia, non si sa quando finirà questo uragano e non si trova niente di meglio da fare che sparare canzonette a tutto decibel?

E' proprio necessario rovesciare tutto in barzelletta? Gli italiani sono diventati tutti cantanti, attoruncoli e clown? C'è una ragione per cantare, nel mentre la nazione è sull'orlo di un abisso che non si sa dove e quando sbucherà?

beh cadorna vietava le canzoni in trincea per rispetto ai morti, si vede come è finita

[TheSandman]

Avevo scritto un messaggio che ho cancellato, troppo morboso. Lo riassumo in modo edulcorato.

Se la quarantena fallisce, non ci saranno attrezzature e personale sufficienti per i casi critici. Gli ospedali e le nuove strutture montate in fretta e furia saranno lazzaretti, non luoghi di cura.

Non c'è dignità nel morire di insufficienza respiratoria. E' un'agonia lenta, piena di dolore e paura e disperazione, di cui molti di noi saranno testimoni - quando non protagonisti - se la quarantena fallisce. Chiaro che a certe cose nessuno crede davvero finché non arrivano; ma vatti a rileggere articoli e post di due settimane e chiediti: ci credevo, allora, a chi parlava di lockdown mondiale?
Se la quarantena fallisce, avremo la dignità delle fosse comuni.

In guerra si muore e si sanguina.

Ma i vivi devono poter mangiare.

[KURTANGLE]

Sean ha ragione

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[TheSandman]

Sean ragionando così però non si finisce più. Sai quanti ne muoiono di cancro al giorno ?! Negli solo US più di 1600 al giorno, fa te una stima mondiale. Eppure accettiamo il cancro come una cosa assolutamente normale e andiamo a raccontare la balla ogni 3x2 che la ricerca ha fatto tanto e che oggi si vive col cancro e non si muore bla blabla.

Non vedo nessuno in lutto per 8.2 milioni di persone morte di cancro ogni anno globalmente. Non gliene frega un ***** a nessuno a dire il vero se vogliamo essere proprio schietti schietti.

Si però Mauro perdona la crudezza, ma vedo una certa specularità e coincidenza di volti tra quelli che oggi cantano e ballano sui balconi e l'altro giorno si trastullavano andando a sentire le Sardine nelle piazze.

Sono i cretinetti d'avanguardia che hanno capacità di ragionamento pari a zero e razionalità anche sotto.

Questi, che non ci capiscono mai un tubo in tutto ciò che succede, più che mai dovrebbero stare in casa in quarantena, e magari farsene di default altri 5-6 anni perchè non si sa mai...

[Barone Bizzio]

Avevo scritto un messaggio che ho cancellato, troppo morboso. Lo riassumo in modo edulcorato.

Se la quarantena fallisce, non ci saranno attrezzature e personale sufficienti per i casi critici. Gli ospedali e le nuove strutture montate in fretta e furia saranno lazzaretti, non luoghi di cura.

Non c'è dignità nel morire di insufficienza respiratoria. E' un'agonia lenta, piena di dolore e paura e disperazione, di cui molti di noi saranno testimoni - quando non protagonisti - senza misure di contenimento adeguate. Chiaro che a certe cose nessuno crede davvero finché non arrivano; ma vatti a rileggere articoli e post di due settimane e chiediti: ci credevo, allora, a chi parlava di lockdown mondiale?
Se la quarantena fallisce, avremo la dignità delle fosse comuni.

Ni. Nel senso che si, è possibile. Ma è possibile che pratiche come l'eutanasia ricevano un boost pazzesco. Quanti di noi sarebbero pronti a vivere sulla loro pelle il decorso della malattia se avessero anche la possibilità concreta di essere 'lasciati andare'?

[Sean]

Sean ragionando così però non si finisce più. Sai quanti ne muoiono di cancro al giorno ?! Negli solo US più di 1600 al giorno, fa te una stima mondiale. Eppure accettiamo il cancro come una cosa assolutamente normale e andiamo a raccontare la balla ogni 3x2 che la ricerca ha fatto tanto e che oggi si vive col cancro e non si muore bla blabla.

Non vedo nessuno in lutto per 8.2 milioni di persone morte di cancro ogni anno globalmente. Non gliene frega un ***** a nessuno a dire il vero se vogliamo essere proprio schietti schietti.

Quelle morti che citi non hanno rilevanza a livello nazionale. Ce l'hanno nel privato di una famiglia, ma una nazione non ne viene messa a rischio nei suoi gangli sanitari, economici e anche politici e di intero sistema. Questo invece accade nelle grandi prove, come quella che si sta affrontando, che ormai tutti paragonano ad un evento bellico - tale infatti è, se analizziamo bene i riflessi su tutta la macchina dello Stato e sulla vita di ciascuno.

Penso dunque che questo evento immane, come mai si era visto dalla fine della II guerra mondiale, interessi tutti, visto che in pericolo è la vita di tutti e di ciascuno - non solo per via del morbo ma perchè in pericolo sono il lavoro, le attività, la vita pubblica e privata di tutti noi.

Occorre una risposta adeguata e all'altezza del momento. Va bene il suonare l'inno, se proprio fa stare meglio. Non va bene fare interi concerti con una sfilza di canzoni che non finiscono più.

Ci si impegni piuttosto ciascuno a fare la propria parte. Chi deve lavorare lavori, chi deve stare in casa stia in casa, magari smettendo i panni del runner della domenica, quando in vita sua la corsa più veloce che ha fatto è per andare in bagno durante la pubblicità del programma preferito. Anche così si lotta, si partecipa, si aiuta.

[Arturo Bandini]

Colgo al volo l'occasione per dire la mia su questa barzelletta dei balconi e delle canzoni. Va bene una volta, concediamolo...ma ormai ogni giorno si deve assistere a questo inno sparato per tutti i quartieri, con l'aggiunta di canzoni a caso a corredo.

In un momento di tragedia nazionale, dove ogni giorno si contano centinaia di morti, dove ci sono migliaia di famiglie a lutto, improvvisamente ci si dimentica di ogni forma di rispetto per il dolore e per la drammatica situazione in cui siamo precipitati, e si fa discoteca e chiasso ovunque.

Medici e infermieri non sanno più dove mettere le mani, le autorità dove mettere i cadaveri, mancano beni sanitari di prima necessità, l'Italia tutta è in quarantena, c'è chi lotta per la vita intubato nelle terapie intensive, ci sono famiglie nella angoscia, non si sa quando finirà questo uragano e non si trova niente di meglio da fare che sparare canzonette a tutto decibel?

E' proprio necessario rovesciare tutto in barzelletta? Gli italiani sono diventati tutti cantanti, attoruncoli e clown? C'è una ragione per cantare, nel mentre la nazione è sull'orlo di un abisso che non si sa dove e quando sbucherà?

hai ragione Sean.
A me dà anche un po' fastidio la storia dei disegnini con l'arcobaleno e la scritta "andrà tutto bene". Intendiamoci: sarebbero bellissimi se davvero fossero il dono dei bambini che nella loro innocenza ci mostrano uno spiraglio di speranza... Ma il fatto è che dietro questi disegni c'è un adulto che dice a un bambino "ora disegna un arcobaleno e sotto scrivici andrà tutto bene".
Mi dà l'effetto di quei film in cui ci sono bambini che parlano di sesso o di filosofia: falso, posticcio. Non mi rincuora per niente

[Gary]

Quelle morti che citi non hanno rilevanza a livello nazionale. Ce l'hanno nel privato di una famiglia, ma una nazione non ne viene messa a rischio nei suoi gangli sanitari, economici e anche politici e di intero sistema. Questo invece accade nelle grandi prove, come quella che si sta affrontando, che ormai tutti paragonano ad un evento bellico - tale infatti è, se analizziamo bene i riflessi su tutta la macchina dello Stato e sulla vita di ciascuno.

Penso dunque che questo evento immane, come mai si era visto dalla fine della II guerra mondiale, interessi a tutti, visto che in pericolo è la vita di tutti e di ciascuno - non solo per via del morbo ma perchè in pericolo sono il lavoro, le attività, la vita pubblica e privata di tutti noi.

Occorre una risposta adeguata e all'altezza del momento. Va bene il suonare l'inno, se proprio fa stare meglio. Non va bene fare interi concerti con una sfilza di canzoni che non finisco più.

Ci si impegni piuttosto ciascuno a fare la propria parte. Chi deve lavorare lavori, chi deve stare in casa stia in casa, magari smettendo i panni del runner della domenica, quando in vita sua la corsa più veloce che ha fatto è per andare in bagno durante la pubblicità del programma preferito. Anche così si lotta, si partecipa, si aiuta.

Punti di vista Sean. La comunità scientifica è concorde nell'affermare che il cancro sarà il fattore di morte n.1 al mondo e quindi si, è un problema che diventerà di livello nazionale e che ha un rate di peggioramento sempre maggiore. Al momento, è qualcosa che uccide quanto ( se non di più ) un virus pandemico, i numeri parlano molto chiaramente.

Non credo che cantare sul balcone sia una mancanza di rispetto per i morti, che attenzione, non sono caduti per salvare la patria, sono morti per una malattia, che esattamente come il cancro, uccide, e che non ci possiamo fare assolutamente nulla. Non è una guerra per il quale si prendono poveri ragazzini appena 16 enni e li si manda in trincea a combattere con la baionetta. Non esageriamo con i parralelismi come se i caduti di questi giorni fossero degli eroi che hanno salvato la nazione. Nessuno si sogna di dire che non sia una tragedia, ma che le persone in un momento simile non possano cercare di farsi forza come possono perchè se no è una mancanza di rispetto, è esagerato.

Nelle settimane a venire, ci saranno delle ripercussioni psicologiche serie su chi sopravvive e vive 24/7 questa storia ed è qualcosa che non stiamo assolutamente tenendo in considerazione e credo che ne vedremo gli effetti a breve. E te lo dice uno che di certo, di carattere, non va a cantare e ballare in giro te lo assicuro, ma mi rendo anche conto che io a parlare di sta cosa tutto il giorno, ad accendere la tv e vedere sta cosa tutto il giorno, ed alzarmi la mattina con sta cosa come primo pensiero in testa, un filo di svalvolamento mentale io inizio a sentirlo. Mi sto rendendo conto che non vedo un domani, non vedo una civiltà e non vedo nemmeno il senso di fare qualcosa ora perchè probabilmente non ci sarà nemmeno più il lavoro che faccio. Quanti si sentono come me ?! Lascia che cantino, prima che si suicidano.

[The_machine]

Questo è un articolo secondo me interessantissimo per riflettere sulla questione "SARS nei paesi in via di sviluppo".
Prendendo i dati postati da Salsa ho fatto un breve calcolo: 205/60.000.000*7.800.000.000 = 26,650, che sarebbe il numero totale dei morti per malattie influenzali, nel mondo, ogni anno, se la proporzione fosse la stessa che in Italia.

Invece le stime della WHO sono di 650.000 morti l'anno. Che non è una leggera variazione (dato che in altri paesi il sistema sanitario può essere peggiore), è una ratio di 25:1. Un po' troppo per essere definito una leggera variazione.

Non ho approfondito molto, ma potrebbe essere un tema di conteggio.
In Italia muoiono 2-300 persone all'anno direttamente per influenza, ma indirettamente 7-8000 (persone con malattie pregresse).
Considerando le morti indirette la proporzione torna.
Credo che la stima indiretta sia coerente (come modalità) con le morti attribuite a "Covid19" visto che nelle statistiche si includono contagiati con malattie pregresse.

http://www.greenreport.it/news/scienze-e-ricerca/linfluenza-in-italia-causa-2-300-morti-lanno-e-7-8mila-indiretti-il-nuovo-coronavirus-finora-0/

"A svolgere il compito è direttamente l’Istituto superiore di sanità: da una parte «sono state 763mila le persone colpite dall’influenza nella sesta settimana del 2020», mentre i contagiati dal nuovo coronavirus sono 3. Dall’altra «l’influenza in Italia causa circa 200-300 morti all’anno e altri 7-8mila sono causati indirettamente dall’influenza in persone con malattie pregresse di tipo cardiovascolare, respiratorie e altre»."

[Sean]

Punti di vista Sean.

Io invece penso che ce la faremo. Non ho una mezza evidenza scientifica, non ho nessuna prova da mostrare, ho semplicemente la sensazione che riusciremo a tirarci fuori da questo notturno in cui ci siamo infilati e che per ora non mostra un mezzo raggio di luce.

Proprio perchè adesso è il momento di stringere i denti, è il momento cruciale, che si dovrebbero limitare certe manifestazioni discotecare, per restare concentrati sulla prova, se non lo si vuol fare per rispetto alle migliaia di famiglie (magari vicini di balcone) che hanno o un lutto o un familiare intubato o un caro che ha il virus e se la fa sotto, con la conseguente angoscia di famiglia, amici, conoscenti.

Se si assumesse per intero la gravità dell'ora, credo che diminuirebbero anche i corridori della domenica o chi si va a fare i pic nic in barba ai divieti - oggi dirigenti e insegnanti di una scuola di Roma, quindi i pessimi esempi arrivano da tutti purtroppo.

Adesso è il momento di soffocare il virus. Poi si penserà al dopo.

[Giampo93]

Io non capisco una cosa: ok, sappiamo poco, e non siamo certi di quel che sappiamo.
Ed ok, non sono ancora passati, dal lockdown nazionale, i fatidici 14 giorni di periodo di incubazione massimo (sebbene sia possibile che anche questo dato sia inesatto) ma, dopo 7 giorni, non dovrebbe vedersi un minimo risultato? O dobbiamo considerare una conquista il fatto di non essere a 10k contagi al giorno?

[The_machine]

Attualmente: Covid19 -> 1800 vs Influenza -> 8000

Aveva ragione Nat