Dott.Adolfo Panfili da una sua spiegazione,
BUONA 4’ GIORNATA
IMMUNITÀ DI GREGGE : VACCINO DI NATURA ?
elementare Watson ...ELEMENTARE !
Il 60% dei britannici dovrà contrarre il Coronavirus per sviluppare l'immunità di gregge".
Sembra elementare e discutibile la conclusione di Sir Patrick Vallance, una delle due massime autorità mediche del governo di Boris L Johnson dell'esecutivo britannico, considerato che oggi nel mondo la mortalità del Covid19 oscilla tra l'1 e il 6 per cento.
Sì, il Coronavirus è una brutta malattia ma nella maggioranza dei casi sviluppa soltanto sintomi lievi", ha dichiarato Vallance, " il virus sarà stagionale e tornerebbe anche il prossimo inverno. Per questo è importante sviluppare un'immunità di gregge, per tenere sotto controllo il virus a lungo termine". Attenzione: Vallance parla di immunità di gregge acquisita attraverso il contagio del coronavirus, non per via di vaccinazioni di massa, come di solito accade. Anche perché un vaccino per il Covid19 ancora non c'è e potrebbe arrivare solo tra un anno. "Con il 60% della popolazione infetta dal virus, avremmo una immunità di gregge", ha spiegato Vallance ...
IL 60-70% di italiani sarà positivo, ma non preoccupiamoci"
L'opinione della Drssa Gismondo direttrice del laboratorio di microbiologia clinica dell’ospedale Sacco di Milano sembra fare eco a quella di Vallance .
“Sappiamo tutti che questo virus è diffuso nella popolazione molto più rispetto a quello che stiamo vedendo. Tra poco il 60-70% della popolazione risulterà positivo. Ma non dobbiamo preoccuparci. Con l’aumento dei numeri ci renderemo conto che questo virus è meno letale di quanto possiamo pensare adesso”. Lo dice Maria Rita Gismondo, direttrice del laboratorio di microbiologia clinica dell’ospedale Sacco di milano, intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’’italia s’è desta”, dell’emittente dell’università Niccolò Cusano.
“Questo virus, nella gran parte dei casi, o è silente o ci dà sintomi simil influenzali, nel 90% dei casi”, continua, “C’è un 10% di persone che ha bisogno di essere ricoverato in ospedale. Borrelli ci ha detto più volte che le fasce più toccate sono anziani con 1 o 4 patologie. Il virus dunque è stato un aggravante. Ad oggi i dati di morte diretta per coronavirus sono molto scarsi, si parla di qualche unità, si tratterebbe quindi non di qualche giovane.
Osservando meglio la curva, dobbiamo valutare l’eventuale coomorbilita’ ovvero andare a vedere se coesistono altre malattie.
Oggi l’età media dei deceduti è 81-83 anni, i guariti sono quasi il doppio delle persone che vengono ricoverate in terapia intensiva. Io non dico che la situazione sia rosea”.
Un calo drastico di casi sarebbe previsto tra un paio di settimane, ma “non possiamo però pensare che tra due settimane il virus sia scomparso, ci accompagnerà ancora per qualche mese, ma una cosa è avere 30 ricoverati in terapia intensiva, altra cosa è averne 3.000”.
A giugno con l’estate le cose dovrebbero,auspicabilmente andare meglio come statisticamente , e’ dato riscontrare , ma non solo per il caldo , che fa oggettivamente diminuire i virus respiratori, ma anche e soprattutto perché le nostre abitudini i vita mutano stagionalmente .
Infatti durante l’inverno ci accalchiamo nei locali ed è molto più facile stare più vicini. L’estate stiamo più all’aperto e questo ci aiuta ad essere meno esposti ai virus”.
Mai come quest’anno così forte la voglia di estate
PS OPINIONE DEGLI INGLESI : Il Covid-19 è destinato a diventare "molto probabilmente un virus annuale, un'infezione stagionale annuale", di qui la necessità di scaglionare nel tempo le misure più restrittive.
E affinché il Paese possa godere dell'immunità di gregge dev'essere contagiato il 60 per cento della popolazione. La sua dichiarazione ha suscitato non poche polemiche. Ma cos'è l'immunità di gregge? "Per le malattie che si trasmettono da persona a persona, le vaccinazioni non solo proteggono i vaccinati, ma anche le persone che non possono essere vaccinate (perché non ancora in età raccomandata, perché non rispondono alla vaccinazione o perché presentano controindicazioni)", riporta l'Istituto superiore di sanità (Iss) italiano.
"Questo avviene grazie all'immunità di gregge per cui, se la percentuale di individui vaccinati all'interno di una popolazione è elevata si riduce la possibilità che le persone non vaccinate (o su cui la vaccinazione non è efficace) entrino in contatto con il virus e, di conseguenza, si riduce la trasmissione dell'agente infettivo. Questo significa che se vengono mantenute coperture sufficientemente alte si impedisce al virus di circolare fino alla sua scomparsa permanente", aggiunge.
Tuttavia, riporta Sky News, Sir Patrick Vallance ha affermato che un vaccino contro il coronavirus efficace non sarà prodotto in tempo per l'attuale epidemia. Pertanto, in assenza di un programma di vaccinazioni di massa, affinché la popolazione del Regno Unito ottenga l'immunità di gregge, un numero sufficiente di persone dovrà contrarre il virus e guarire. Dovrebbero quindi avere molte meno probabilità di ottenere il virus - e meno probabilità di diffonderlo - rispetto a prima. Questo può essere descritto come "vaccino della natura".
Al momento, è probabile che ogni persona che viene contagiata dal coronavirus lo trasmetta a 2,4/3 persone. La maggior parte delle persone avrà solo una malattia "lieve" da Covid-19, secondo Sir Patrick. Considerato il dato del 60% della popolazione del Regno Unito, che conta 66,4 milioni, significa che circa 40 milioni di persone dovrebbero essere contagiati. I dati finora disponibili suggeriscono che 32 milioni, o l'80%, di loro avrebbe sintomi lievi; ma circa otto milioni di persone potrebbero diventare casi gravi o critici e necessitare di cure in ospedale.
Il principale vantaggio dell'immunità di gregge è che riduce la diffusione di un virus. Pertanto, coloro che sono più vulnerabili al Covid-19 - come gli anziani o i portatori da patologie pregresse - possono essere isolati dal rischio della malattia durante il picco dell'epidemia di coronavirus. Isolando dunque i più vulnerabili a breve termine - mentre il resto della popolazione accumula immunità e, successivamente, la diffusione del virus rallenta - dovrebbe significare che avranno molto meno probabilità di contrarre il Covid-19 nel lungo-termine. Tuttavia, al momento non è noto quanto tempo occorrerà per contagiare il 60% della popolazione, dato che la cifra non è stata ancora raggiunta in nessun Paese.
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BUONA 4’ GIORNATA
IMMUNITÀ DI GREGGE : VACCINO DI NATURA ?
elementare Watson ...ELEMENTARE !
Il 60% dei britannici dovrà contrarre il Coronavirus per sviluppare l'immunità di gregge".
Sembra elementare e discutibile la conclusione di Sir Patrick Vallance, una delle due massime autorità mediche del governo di Boris L Johnson dell'esecutivo britannico, considerato che oggi nel mondo la mortalità del Covid19 oscilla tra l'1 e il 6 per cento.
Sì, il Coronavirus è una brutta malattia ma nella maggioranza dei casi sviluppa soltanto sintomi lievi", ha dichiarato Vallance, " il virus sarà stagionale e tornerebbe anche il prossimo inverno. Per questo è importante sviluppare un'immunità di gregge, per tenere sotto controllo il virus a lungo termine". Attenzione: Vallance parla di immunità di gregge acquisita attraverso il contagio del coronavirus, non per via di vaccinazioni di massa, come di solito accade. Anche perché un vaccino per il Covid19 ancora non c'è e potrebbe arrivare solo tra un anno. "Con il 60% della popolazione infetta dal virus, avremmo una immunità di gregge", ha spiegato Vallance ...
IL 60-70% di italiani sarà positivo, ma non preoccupiamoci"
L'opinione della Drssa Gismondo direttrice del laboratorio di microbiologia clinica dell’ospedale Sacco di Milano sembra fare eco a quella di Vallance .
“Sappiamo tutti che questo virus è diffuso nella popolazione molto più rispetto a quello che stiamo vedendo. Tra poco il 60-70% della popolazione risulterà positivo. Ma non dobbiamo preoccuparci. Con l’aumento dei numeri ci renderemo conto che questo virus è meno letale di quanto possiamo pensare adesso”. Lo dice Maria Rita Gismondo, direttrice del laboratorio di microbiologia clinica dell’ospedale Sacco di milano, intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’’italia s’è desta”, dell’emittente dell’università Niccolò Cusano.
“Questo virus, nella gran parte dei casi, o è silente o ci dà sintomi simil influenzali, nel 90% dei casi”, continua, “C’è un 10% di persone che ha bisogno di essere ricoverato in ospedale. Borrelli ci ha detto più volte che le fasce più toccate sono anziani con 1 o 4 patologie. Il virus dunque è stato un aggravante. Ad oggi i dati di morte diretta per coronavirus sono molto scarsi, si parla di qualche unità, si tratterebbe quindi non di qualche giovane.
Osservando meglio la curva, dobbiamo valutare l’eventuale coomorbilita’ ovvero andare a vedere se coesistono altre malattie.
Oggi l’età media dei deceduti è 81-83 anni, i guariti sono quasi il doppio delle persone che vengono ricoverate in terapia intensiva. Io non dico che la situazione sia rosea”.
Un calo drastico di casi sarebbe previsto tra un paio di settimane, ma “non possiamo però pensare che tra due settimane il virus sia scomparso, ci accompagnerà ancora per qualche mese, ma una cosa è avere 30 ricoverati in terapia intensiva, altra cosa è averne 3.000”.
A giugno con l’estate le cose dovrebbero,auspicabilmente andare meglio come statisticamente , e’ dato riscontrare , ma non solo per il caldo , che fa oggettivamente diminuire i virus respiratori, ma anche e soprattutto perché le nostre abitudini i vita mutano stagionalmente .
Infatti durante l’inverno ci accalchiamo nei locali ed è molto più facile stare più vicini. L’estate stiamo più all’aperto e questo ci aiuta ad essere meno esposti ai virus”.
Mai come quest’anno così forte la voglia di estate
PS OPINIONE DEGLI INGLESI : Il Covid-19 è destinato a diventare "molto probabilmente un virus annuale, un'infezione stagionale annuale", di qui la necessità di scaglionare nel tempo le misure più restrittive.
E affinché il Paese possa godere dell'immunità di gregge dev'essere contagiato il 60 per cento della popolazione. La sua dichiarazione ha suscitato non poche polemiche. Ma cos'è l'immunità di gregge? "Per le malattie che si trasmettono da persona a persona, le vaccinazioni non solo proteggono i vaccinati, ma anche le persone che non possono essere vaccinate (perché non ancora in età raccomandata, perché non rispondono alla vaccinazione o perché presentano controindicazioni)", riporta l'Istituto superiore di sanità (Iss) italiano.
"Questo avviene grazie all'immunità di gregge per cui, se la percentuale di individui vaccinati all'interno di una popolazione è elevata si riduce la possibilità che le persone non vaccinate (o su cui la vaccinazione non è efficace) entrino in contatto con il virus e, di conseguenza, si riduce la trasmissione dell'agente infettivo. Questo significa che se vengono mantenute coperture sufficientemente alte si impedisce al virus di circolare fino alla sua scomparsa permanente", aggiunge.
Tuttavia, riporta Sky News, Sir Patrick Vallance ha affermato che un vaccino contro il coronavirus efficace non sarà prodotto in tempo per l'attuale epidemia. Pertanto, in assenza di un programma di vaccinazioni di massa, affinché la popolazione del Regno Unito ottenga l'immunità di gregge, un numero sufficiente di persone dovrà contrarre il virus e guarire. Dovrebbero quindi avere molte meno probabilità di ottenere il virus - e meno probabilità di diffonderlo - rispetto a prima. Questo può essere descritto come "vaccino della natura".
Al momento, è probabile che ogni persona che viene contagiata dal coronavirus lo trasmetta a 2,4/3 persone. La maggior parte delle persone avrà solo una malattia "lieve" da Covid-19, secondo Sir Patrick. Considerato il dato del 60% della popolazione del Regno Unito, che conta 66,4 milioni, significa che circa 40 milioni di persone dovrebbero essere contagiati. I dati finora disponibili suggeriscono che 32 milioni, o l'80%, di loro avrebbe sintomi lievi; ma circa otto milioni di persone potrebbero diventare casi gravi o critici e necessitare di cure in ospedale.
Il principale vantaggio dell'immunità di gregge è che riduce la diffusione di un virus. Pertanto, coloro che sono più vulnerabili al Covid-19 - come gli anziani o i portatori da patologie pregresse - possono essere isolati dal rischio della malattia durante il picco dell'epidemia di coronavirus. Isolando dunque i più vulnerabili a breve termine - mentre il resto della popolazione accumula immunità e, successivamente, la diffusione del virus rallenta - dovrebbe significare che avranno molto meno probabilità di contrarre il Covid-19 nel lungo-termine. Tuttavia, al momento non è noto quanto tempo occorrerà per contagiare il 60% della popolazione, dato che la cifra non è stata ancora raggiunta in nessun Paese.
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