Avrebbero preferito dei colleghi con cui smezzarsi il lavoro che delle celebrazioni
Emergenza Coronavirus: thread unico.
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Originariamente Scritto da M K K Visualizza MessaggioUn dipendente deve sottostare alla legge e alle disposizioni interne. Stop.
Non ti piace cambi datore di lavoro, professione e paese ..magari rimborsnaod lo stato che ti ha fatto studiare 10 anni semi gratuitamente per andare all' estero
Si e’ firmata una liberatoria, e questo elemento e’ derivato da altri che di fatto sancivano la differenza sostanziale tra le cose.
Comunque quel che rimane sono macerie, e come detto i nodi son venuti al pettine
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Originariamente Scritto da valium Visualizza Messaggio
Non è eroismo il loro ma altruismo. E certamente non mancano di professionalità nel limite delle loro competenze.Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Originariamente Scritto da M K K Visualizza MessaggioE io voglio la monetina per i vigili del fuoco, i tecnici del cnsas e soccorso alpino , la protezione civile e i soccorritori delle ambulanze che lo fanno gratuitamente.
Non è eroismo il loro ma altruismo. E certamente non mancano di professionalità nel limite delle loro competenze.sigpic
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Originariamente Scritto da valium Visualizza Messaggioio eroe chiamo uno che si butta in mare per salvare un pinco pallino e poi magari ci rimette lui le penne
L'eroismo lo vedo più come un gesto in cui ci si assume un alto rischio per una causa o persona anche e soprattutto senza avere la capacità per farlo. Un gesto altruista ed istintivo , anche se poi spesso è sinonimo di minchiata .
Un medico he fa il medico in reparto durante il COVID non lo considero un eroe , è una professionista che fa il suo lavoro così come mi fa cagare la retorica del padre di famiglia che porta il pane in tavola , eroe... Ma de che ?Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Non mollano...
Antonella Viola
Ho pagato personalmente un prezzo altissimo per la mia difesa razionale dei vaccini: minacce a me, ai miei figli, tanti mesi sotto scorta 24 ore al giorno.. dovrei essere la più sdegnata contro la decisione del ministro di anticipare il rientro del personale no vax. E invece non lo sono per niente…
Stiamo facendo tanto rumore per 2 mesi di anticipo; sarebbero rientrati comunque il 1 di gennaio. Certo il ministro avrebbe potuto aspettare la naturale scadenza, senza sollevare polemiche. Ma che abbia agito perché in reale necessità di personale o per accontentare i politici no vax, nel concreto il risultato sono solo 2 mesi di anticipo.
Proprio in nome del prezzo che ho pagato, e fermamente convinta, sulla base dei dati, di essere sempre stata dalla parte giusta, non mi interessa umiliare chi ha sbagliato: voltiamo pagina e andiamo avanti che il Paese ha già troppi problemi da affrontare.
Originariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Originariamente Scritto da M K K Visualizza MessaggioSe è un operatore addestrato e qualificato è un professionista non un eroe , di certo fa un lavoro socialmente più utile e pregevole del mio.
L'eroismo lo vedo più come un gesto in cui ci si assume un alto rischio per una causa o persona anche e soprattutto senza avere la capacità per farlo. Un gesto altruista ed istintivo , anche se poi spesso è sinonimo di minchiata .
Un medico he fa il medico in reparto durante il COVID non lo considero un eroe , è una professionista che fa il suo lavoro così come mi fa cagare la retorica del padre di famiglia che porta il pane in tavola , eroe... Ma de che ?sigpic
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Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza MessaggioNon mollano...
Antonella Viola
Ho pagato personalmente un prezzo altissimo per la mia difesa razionale dei vaccini: minacce a me, ai miei figli, tanti mesi sotto scorta 24 ore al giorno.. dovrei essere la più sdegnata contro la decisione del ministro di anticipare il rientro del personale no vax. E invece non lo sono per niente…
Stiamo facendo tanto rumore per 2 mesi di anticipo; sarebbero rientrati comunque il 1 di gennaio. Certo il ministro avrebbe potuto aspettare la naturale scadenza, senza sollevare polemiche. Ma che abbia agito perché in reale necessità di personale o per accontentare i politici no vax, nel concreto il risultato sono solo 2 mesi di anticipo.
Proprio in nome del prezzo che ho pagato, e fermamente convinta, sulla base dei dati, di essere sempre stata dalla parte giusta, non mi interessa umiliare chi ha sbagliato: voltiamo pagina e andiamo avanti che il Paese ha già troppi problemi da affrontare.
Il vaccino protegge al più dalle ospedalizzazioni per rovesci gravi del decorso dell'infezione...e questo è affare o scelta di chi il vaccino non se lo fa pur lavorando in luoghi a rischio di prendersi il covid...quindi decisione del singolo e che non ha nulla a che fare con la presunta protezione dei degenti, visto che il virus glielo possono trasmettere anche i medici vaccinati.
Siamo nella squinternata propaganda, nella più cieca ideologia....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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L'origine del Covid e i nuovi indizi che tornano a puntare sulla fuga dal laboratorio di Wuhan
L'ipotesi di un virus manipolato nei laboratori e sfuggito per carenza dalle procedure di sicurezza era già circolata nel 2020 (ed era subito stata scartata come illazione), ma è tornata a far discutere nelle ultime settimane
Il pendolo della ricerca delle cause della diffusione dell’epidemia da coronavirus si muove con sempre più forza verso l’ipotesi della fuga da un laboratorio cinese – con ogni probabilità il Wuhan Institute of Virology - dove su facevano esperimenti di manipolazione dei ceppi virali.
Quasi certamente la smoking gun che consentirebbe di dimostrare con certezza che il virus del Covid-19 è uscito da un mercato di animali o, per errore (nessun ritiene che fosse in corso un tentativo di produrre armi biologiche), da un laboratorio, non si troverà mai. Ma l’ipotesi di un virus manipolato nei laboratori e sfuggito per carenza delle procedure di sicurezza e limitata disponibilità di personale specializzato, circolata già nel 2020 e subito scartata come illazione inconsistente, nelle ultime settimane si è molto rafforzata.
Due anni e mezzo fa il maggiore sostenitore della tesi dell’intervento di una mano umana era stato l’allora presidente Trump che, col suo gusto per le parole che rimbombano e la tendenza a trattare anche le questioni più delicate e vitali come fenomeni da baraccone, si era messo a chiamare il Covid -19 kung flu (flu è l’inglese per influenza, ndr). La sua volontà di politicizzare la questione spinse molti, anche tra gli scienziati, a tirarsi indietro. Eppure già allora c’erano quelli, come il capo della CDC di Atlanta dell’epoca, Robert Redfield, che davano, invece credito, all’ipotesi dell’errore di laboratorio.
A cercare di mettere una pietra tombale sulla questione fu, nel febbraio del 2021, la stessa WHO, l’Organizzazione mondiale per la sanità, che definì estremamente improbabile l’ipotesi dell’intervento umano. Ma a metà del 2022 anche l’authority planetaria della salute ha cambiato rotta invitando a indagare in profondità sull’ipotesi dell’incidente di laboratorio.
Più di recente sono tre i fattori che hanno spostato sempre più l’ago della bilancia verso l’ipotesi del virus «fabbricato» e sfuggito. Il primo è il rapporto «intermedio» della componente repubblicana della Commissione Sanità e Istruzione del Senato. Il documento, presentato giovedì scorso e firmato dal senatore Richard Barr, un conservatore moderato che due anni fa fu tra i pochi, nel suo partito, a votare per l’impeachment di Trump e che fra due mesi lascerà il Congresso non essendosi ricandidato, è il frutto di una lunga indagine bipartisan. Per ora, però, i democratici si sono sfilati, anche se dicono che la collaborazione bipartisan continuerà e che il documento conclusivo potrebbe essere comune.
Il rapporto raccoglie i molti indizi di un incidente di laboratorio che ha consentito la fuga di un virus manipolato. In particolare appare inverosimile che due team di scienziati dell’esercito siano riusciti a mettere a punto un vaccino, pronto nel febbraio 2020, in meno di due mesi. Secondo gli esperti che hanno partecipato ai lavori, è assai più verosimile che il team abbia avuto accesso alla sequenza genomica del virus fin dal novembre 2019. Dunque, cinesi responsabili per incuria, anche se la pista del mercato non viene totalmente esclusa.
Il secondo passaggio è un saggio di 40 pagine frutto delle ricerche di un’equipe di giornalisti di Vanity Fair e di ProPublica . Hanno lavorato per 5 mesi facendo analizzare tutte le comunicazioni uscite dai laboratori cinesi e le interazioni col Comitato centrale del Partito comunista da esperti che parlano bene il mandarino e sanno decrittare il linguaggio opaco e ampolloso della comunicazione politica ufficiale. Molti indizi fanno pensare che a novembre 2019 i laboratori di Wuhan siano stati travolti da una gravissima emergenza per la quale si è mobilitato il vertice del PCC e, probabilmente, lo stesso Xi Jinping. Intercettati allarmi precrisi dei laboratori per mancanza di risorse economiche e di personale per risolvere i complessi problemi che si presentavano. Un anno prima del disastro il direttore dell’istituto aveva scritto, in un articolo per una rivista scientifica cinese di enormi problemi di sicurezza dei laboratori. E aveva avvertito: «La manipolazione dei virus in laboratorio può produrre grandi benefici, ma può anche provocare catastrofi».
Il terzo elemento è uno studio scientifico pubblicato da tre scienziati – un genetista del Montana, un farmacologo della Duke University e un ginecologo tedesco – secondo i quali la dimostrazione dell’origine non naturale del virus del Covid-19 va ricercata nel mondo in cui sono attaccati i vari segmenti del genoma. In natura queste «cerniere», chiamate restriction site (in italiano si parla di tagli con enzimi di restrizione), compaiono in modo casuale e in misura limitata lungo la catena del genoma. Quando c’è l’intervento dell’uomo (molti lavoratori nel mondo manipolano virus a fini di ricerca medica e farmacologica) questi tagli sono, invece, molto più numerosi e non appaiono in modo random (a casaccio) ma sono ben distanziati.
I tre ricercatori sostengono di aver sperimentato questa loro teoria sul genoma del Covid-19, confrontandolo con quello di altri 70 coronavirus trovati in natura: la differenza, dicono, è lampante. Qui gli scienziati si sono divisi in due gruppi: quelli – pochi – che fin dall’inizio hanno considerato certa l’origine animale del virus, liquidano il metodo proposto dai loro tre colleghi come totalmente inaffidabile, fallace. Molti altri, colpiti dalla semplicità di un metodo al quale nessuno aveva pensato prima, stanno riproducendo l’esperimento sui database dei loro campioni, alla ricerca di conferme. Che probabilmente ci saranno, porteranno a considerare altamente probabile la manipolazione genetica del virus del Covid-19 ma non consentiranno comunque di arrivare a una certezza assoluta.
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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E vabbè ...sono ragazzate...daiiOgni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioE' la solita polemica sul nulla portata avanti dagli invasati. Si chiama, come ormai spesso in questa tragedia del covid, a sproposito la scienza, quando ormai è noto e stranoto che i vaccini non fermano la diffusione e la trasmissione del morbo, per cui reintegrare i medici no-vax è un falso problema, anzi non avrebbero mai dovuto essere allontanati dal loro fondamentale posto di lavoro.
Il vaccino protegge al più dalle ospedalizzazioni per rovesci gravi del decorso dell'infezione...e questo è affare o scelta di chi il vaccino non se lo fa pur lavorando in luoghi a rischio di prendersi il covid...quindi decisione del singolo e che non ha nulla a che fare con la presunta protezione dei degenti, visto che il virus glielo possono trasmettere anche i medici vaccinati.
Siamo nella squinternata propaganda, nella più cieca ideologia.
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Crisanti mi fa morire dalle risate, che pagliaccio pure lui...
“Schillaci? Di sanità pubblica non capisce nulla”: Andrea Crisanti contro il ministro
“Io penso che le persone si devono giudicare per quello che dicono e che fanno. Se le prime mosse sono quelle di levare le mascherine dagli ospedali, mi permetto di dire: caro ministro, lei di sanità pubblica non capisce nulla”. Non ha usato mezzi termini Andrea Crisanti, senatore del Partito Democratico e microbiologo dell’università di Padova, per definire il ministro della Salute, Orazio Schillaci. Crisanti ha dichiarato di non conoscere il ministro personalmente, ma di sapere che l’ex rettore dell’università di Roma Tor Vergata è “un bravo radiologo”. Sulle pagine del Corriere della Sera, rispetto alla definizione molto tagliente fatta su Schillaci, il senatore ribadisce che togliere le mascherine negli ospedali sarebbe un grande errore: “Dovrebbe sapere esattamente quali sono i problemi della sanità nazionale. Per fortuna, a quanto ha detto stamattina da Rampelli, ora faranno dietrofront”. Così è successo perché successivamente il ministro Schillaci ha prorogato l’obbligo della mascherina sia negli ospedali sia nelle Rsa.
Il senatore si augura che Schillaci “sia in grado di resistere a eventuali richieste di carattere ideologico da parte della maggioranza”. E rispetto alla situazione del Covid in Italia dice: “Siamo in una situazione di equilibrio grazie ai vaccini, ma non conosciamo la capacità evolutiva del virus, di creare varianti capaci di infettare i vaccinati. Sono emerse varianti che infettano molto bene i vaccinati, pur causando malattie lievi. Ma non possiamo prevedere cosa succederà”. In ogni caso, rispetto alle mascherine suggerisce alle persone fragili di usarla ancora in tutte le situazioni a rischio, dove ci sono molte persone, ma “è buona norma per tutti continuare a farlo sui mezzi pubblici, nei treni, sugli aerei, anche a teatro”. Poi, un ultimo suggerimento: “È importante non stigmatizzare chi la porta. Lo fa per la propria sicurezza e quella altrui”.
Originariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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