se non erro l'austria ha fatto il lockdown solo per i NON vaccinati o ricordo male?
Emergenza Coronavirus: thread unico.
Collapse
X
-
Originariamente Scritto da Steel77 Visualizza Messaggio
Si è detto ridetto e stra ripetuto che il vaccino protegge dalla malattia grave (e non sempre), ma non dal contagio.
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggiose non erro l'austria ha fatto il lockdown solo per i NON vaccinati o ricordo male?...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
Il piano Biden contro Omicron, la prudenza di Fauci e la sfida del vaccino universale
Domani il presidente parlerà all’America della nuova emergenza coronavirus, mentre negli Usa i casi di infezione da nuova variante raddoppiano ogni due giorni
Domani, martedì 21 dicembre, Joe Biden parlerà alla nazione della nuova emergenza coronavirus. L’annuncio, dato venerdì dalla sua portavoce, Jen Psaki, ha alimentato l’aspettativa del lancio di un «piano d’inverno» contro la pandemia, ma ha anche offerto a politici e commentatori di destra l’occasione per criticare aspramente un presidente accusato di prendersela comoda: quattro giorni sono troppi davanti alla variante Omicron i cui casi, negli Usa, raddoppiano ogni due giorni.
Una maldestra intervista di Kamala Harris al Los Angeles Times nel quale la vicepresidente sostiene che l’Amministrazione è stata colta di sorpresa tanto dall’intensità della variante Delta quanto dalla Omicron (sembrando scaricare la responsabilità sugli scienziati della Casa Bianca), ha fornito altre frecce ai critici che cercano di far emergere divisioni nel governo tra politici ed esperti.
In realtà se qualche dissapore c’è stato, ha riguardato sottovalutazioni del passato (le analisi che sei mesi fa spinsero il presidente a invitare gli americani, il 4 luglio, a festeggiare l’indipendenza dal Covid oltre che quella degli Usa) più che le cose da fare ora: Biden continua ad affidarsi agli scienziati il cui arsenale, però, non offre molto nell’immediato.
Nel piano invernale potranno essere richieste ulteriori precauzioni, fissati nuovi limiti, ma non ci sono nuove terapie a portata di mano: sviluppare vaccini rivoluzionari in meno di un anno è stato quasi un miracolo e i miracoli non si fanno a ripetizione.
E la nuova versione dei vaccini mRNA tarata sulle varianti Delta e Omicron? E le discussioni sulla necessità di un programma Warp Speed 2 per individuare nuove cure come quello finanziato con 10 miliardi di dollari da Donald Trump quanto il mondo precipitò nella pandemia?
Vari gruppi di ricercatori negli Stati Uniti e in altre parti del mondo stanno lavorando allo sviluppo di un «pan-coronavirus vaccine», cioè di un vaccino polivalente capace di colpire il virus indipendentemente dalla variante con la quale si presenta.
Primi test di laboratorio fatti a Singapore partendo da soggetti che nel 2003 furono esposti alla prima epidemia Sars sembrano dimostrare la percorribilità di questa strada. La Duke University sta lavorando a un progetto in questo campo insieme con gli scienziati dell’università di Singapore, ma sono in corso anche altri tentativi nel mondo: da quelli di una fondazione di Oslo che sta finanziando MixVax Ltd, una promettente start up israeliana, al Walter Reed Army Institute, il centro medico per i veterani dell’esercito Usa. Questo istituto, con l’aiuto di sussidi pubblici, ha avviato la prima fase di sperimentazione di un vaccino multiplo.
Secondo l’infettivologo Bruce Gellin, ora capo dell’area salute della Rockefeller Foundation, tutto questo non basta. Bisogna essere più determinati e capovolgere l’approccio attuale: cercare il Santo Graal del vaccino universale significa passare a giocare d’anticipo sui virus. Altrimenti, con la logica dei booster dovremo sempre inseguire. Ed Eric Topol, altro celebre scienziato, nel chiedere un’altra operazione Warp Speed sostiene che fin qui il governo ha mostrato scarsa determinazione in questo campo: ma quella del vaccino universale è una sfida complessa che, a parte i costi stratosferici, richiederà alcuni anni per essere vinta.
Nel frattempo dovrebbero arrivare i nuovi sieri di Pfizer e Moderna adeguati alle varianti Delta e Omicron. Ma se ne parla poco e anche qui i tempi d’attesa sembrano essere abbastanza lunghi, fino all’inizio della prossima estate.
In tutto questo come si muove il virologo della Casa Bianca Anthony Fauci? È lui il principale bersaglio degli attacchi di chi sostiene che il governo è troppo lento. In realtà, anche in una recente audizione davanti al Congresso, l’infettivologo ha mostrato di puntare sulla scommessa più ambiziosa: quella del vaccino universale. Non avrebbe, invece, premuto l’acceleratore sulle nuove versioni dei vaccini mRNA tarate sulle varianti Delta e Omicron perché il loro sviluppo richiede ancora molto lavoro e poi serviranno altri mesi, e altri ingenti capitali, per le sperimentazioni che verranno fatte su migliaia di individui.
Il timore di Fauci è che il lancio di un Warp Speed 2, oltre a comportare spese colossali, potrebbe creare disaffezione nei cittadini per i vaccini attuali che non proteggono totalmente dai contagi, ma limitano la gravità della malattia. Fauci ha studiato con attenzione i risultati ottenuti in Israele, il primo Paese ad aver immunizzato quasi tutta la popolazione col booster della Pfizer. I primi dati raccolti sulla protezione rispetto a patologie gravi da Omicron sono molto positivi e questo spiega l’attendismo della Casa Bianca nonostante l’aumento dei contagi.
Ma è una partita che si gioca sul filo del rasoio. In un Paese coi nervi a fior di pelle.
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Testa Visualizza MessaggioNon vedo la notizia
Si è detto ridetto e stra ripetuto che il vaccino protegge dalla malattia grave (e non sempre), ma non dal contagio.
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da cesko92 Visualizza MessaggioOrmai è solo questione di tempo
Stiamo per entrare in una nuova pandemia
Sta omicron è la scheggia impazzita che fa saltare tutto l’equilibrio ritrovato negli ultimi 6 mesi
Inviato dal mio SM-G970F utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da Pescalei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt
Commenta
-
-
L'idea dietro alla ricerca del "vaccino universale" è giusta: difatti serve un vaccino che inibisca il virus a prescindere dalle varianti che potrebbe presentare.
Se si inseguono le varianti saremo sempre un passo indietro e ci troveremo sempre come minimo nella situazione odierna, e cioè una campagna vaccinale condotta su X e il virus che in inverno si ripresenta con la maschera Y, creando confusione, panico, scoramento, sfinimento. Una rincorsa infinita.
Senza porre tempo in mezzo bisognerebbe immediatamente intraprendere la strada del vaccino universale. Non si potrà resistere molto a forza di booster, su questo modello attuale non ci si può certo fondare una "normalità" o una "convivenza" col virus. Si starà sempre con la pistola alla tempia.
Gli stati devono stanziare i fondi necessari per una ricerca in quel campo del vaccino multiplo....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioIl piano Biden contro Omicron, la prudenza di Fauci e la sfida del vaccino universale
Domani il presidente parlerà all’America della nuova emergenza coronavirus, mentre negli Usa i casi di infezione da nuova variante raddoppiano ogni due giorni
Domani, martedì 21 dicembre, Joe Biden parlerà alla nazione della nuova emergenza coronavirus. L’annuncio, dato venerdì dalla sua portavoce, Jen Psaki, ha alimentato l’aspettativa del lancio di un «piano d’inverno» contro la pandemia, ma ha anche offerto a politici e commentatori di destra l’occasione per criticare aspramente un presidente accusato di prendersela comoda: quattro giorni sono troppi davanti alla variante Omicron i cui casi, negli Usa, raddoppiano ogni due giorni.
Una maldestra intervista di Kamala Harris al Los Angeles Times nel quale la vicepresidente sostiene che l’Amministrazione è stata colta di sorpresa tanto dall’intensità della variante Delta quanto dalla Omicron (sembrando scaricare la responsabilità sugli scienziati della Casa Bianca), ha fornito altre frecce ai critici che cercano di far emergere divisioni nel governo tra politici ed esperti.
In realtà se qualche dissapore c’è stato, ha riguardato sottovalutazioni del passato (le analisi che sei mesi fa spinsero il presidente a invitare gli americani, il 4 luglio, a festeggiare l’indipendenza dal Covid oltre che quella degli Usa) più che le cose da fare ora: Biden continua ad affidarsi agli scienziati il cui arsenale, però, non offre molto nell’immediato.
Nel piano invernale potranno essere richieste ulteriori precauzioni, fissati nuovi limiti, ma non ci sono nuove terapie a portata di mano: sviluppare vaccini rivoluzionari in meno di un anno è stato quasi un miracolo e i miracoli non si fanno a ripetizione.
E la nuova versione dei vaccini mRNA tarata sulle varianti Delta e Omicron? E le discussioni sulla necessità di un programma Warp Speed 2 per individuare nuove cure come quello finanziato con 10 miliardi di dollari da Donald Trump quanto il mondo precipitò nella pandemia?
Vari gruppi di ricercatori negli Stati Uniti e in altre parti del mondo stanno lavorando allo sviluppo di un «pan-coronavirus vaccine», cioè di un vaccino polivalente capace di colpire il virus indipendentemente dalla variante con la quale si presenta.
Primi test di laboratorio fatti a Singapore partendo da soggetti che nel 2003 furono esposti alla prima epidemia Sars sembrano dimostrare la percorribilità di questa strada. La Duke University sta lavorando a un progetto in questo campo insieme con gli scienziati dell’università di Singapore, ma sono in corso anche altri tentativi nel mondo: da quelli di una fondazione di Oslo che sta finanziando MixVax Ltd, una promettente start up israeliana, al Walter Reed Army Institute, il centro medico per i veterani dell’esercito Usa. Questo istituto, con l’aiuto di sussidi pubblici, ha avviato la prima fase di sperimentazione di un vaccino multiplo.
Secondo l’infettivologo Bruce Gellin, ora capo dell’area salute della Rockefeller Foundation, tutto questo non basta. Bisogna essere più determinati e capovolgere l’approccio attuale: cercare il Santo Graal del vaccino universale significa passare a giocare d’anticipo sui virus. Altrimenti, con la logica dei booster dovremo sempre inseguire. Ed Eric Topol, altro celebre scienziato, nel chiedere un’altra operazione Warp Speed sostiene che fin qui il governo ha mostrato scarsa determinazione in questo campo: ma quella del vaccino universale è una sfida complessa che, a parte i costi stratosferici, richiederà alcuni anni per essere vinta.
Nel frattempo dovrebbero arrivare i nuovi sieri di Pfizer e Moderna adeguati alle varianti Delta e Omicron. Ma se ne parla poco e anche qui i tempi d’attesa sembrano essere abbastanza lunghi, fino all’inizio della prossima estate.
In tutto questo come si muove il virologo della Casa Bianca Anthony Fauci? È lui il principale bersaglio degli attacchi di chi sostiene che il governo è troppo lento. In realtà, anche in una recente audizione davanti al Congresso, l’infettivologo ha mostrato di puntare sulla scommessa più ambiziosa: quella del vaccino universale. Non avrebbe, invece, premuto l’acceleratore sulle nuove versioni dei vaccini mRNA tarate sulle varianti Delta e Omicron perché il loro sviluppo richiede ancora molto lavoro e poi serviranno altri mesi, e altri ingenti capitali, per le sperimentazioni che verranno fatte su migliaia di individui.
Il timore di Fauci è che il lancio di un Warp Speed 2, oltre a comportare spese colossali, potrebbe creare disaffezione nei cittadini per i vaccini attuali che non proteggono totalmente dai contagi, ma limitano la gravità della malattia. Fauci ha studiato con attenzione i risultati ottenuti in Israele, il primo Paese ad aver immunizzato quasi tutta la popolazione col booster della Pfizer. I primi dati raccolti sulla protezione rispetto a patologie gravi da Omicron sono molto positivi e questo spiega l’attendismo della Casa Bianca nonostante l’aumento dei contagi.
Ma è una partita che si gioca sul filo del rasoio. In un Paese coi nervi a fior di pelle.
CorSera
Da buon complottista questa è sicuramente una buona occasione per traghettare l' Occidente verso forme nuove di capitalismo
Ma divago
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioDa buon complottista questa è sicuramente una buona occasione per traghettare l' Occidente verso forme nuove di capitalismo
Ma divago
Le questioni in campo aperte da questa pandemia sono innumerevoli e volendo se ne potrebbe parlare per giorni, mesi, immaginandoci di tutto. Anche limitandosi al solo discorso della "emergenza perpetua", fondata sulle varianti e dunque sul controllo sanitario continuativo, apre scenari di foschia.
A prescindere da tutto, inclino a pensare che il modello della società prepandemica sia già morto e sepolto, come parlassimo di pagine e vite di secoli fa, per cui quando ci si trova a scrivere o vagheggiare di un "ritorno alla normalità" si sta forse cadendo in un concetto vuoto, nel trapassato che non è più possibile riportare in vita, perchè la pandemia farà sorgere un che di nuovo, la "normalità" però nuova. Quale, chi vivrà la vedrà....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
Si, il mondo prepandemia sarà un bel ricordo di un Capodanno dove ero ancora (eravamo) ignaro di quello che sarebbe accaduto.
Sul mondo che verrà ho diverse idee, tutte abbastanza in fase embrionale, che non discuto qui perché andremo OT. Mi basta dire che eravamo nel mezzo di una crisi politica ed economica ad ampio raggio, e che la guerra non è più una opzione perseguibile perché troppo costosa. Ciò vuole intendere intenda
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Steel77 Visualizza Messaggio
Fa il paio con questa: https://www.repubblica.it/esteri/202...41896-P1-S1-T1
Lì addirittura si erano tamponati spontaneamente nonostante fossero nella quasi totalità vaccinati (con due dosi però).
Il succo che ne possiamo trarre è che questa Omicron è contagiosissima, ma questo è un dato certo e condiviso da tutti. Ne possiamo trarre un altro: nella fase acuta del virus, che di solito è quella invernale, ci sarebbe forse da ripensare i grandi affollamenti e le grandi tavolate. Tra il chiudere i ristoranti e il passare a tavolate di poche persone c'è un mondo di mezzo...ma se si vuole contenere i contagi senza osare il lockdown allora ci sono comunque da rivedere un pò di cose.
Se i vaccini sul fronte contagio fanno poco, bisogna orientarsi verso misure che riducano le occasioni di grande convivialità e grandi assembramenti.
Poi io non capisco che dovremmo farci con questo GP perchè serve per far accedere ovunque le persone, ci si affolla in discoteca col GP, un invito a nozze per la Omicron. Fai i cenoni e i festoni col GP: la Omicron si ferma sulla soglia del locale?
C'è Sala che trova "contraddittoria" l'idea di tamponare i vaccinati perchè stona col possesso del GP: se il sindaco si informasse sulla contagiosità della Omicron capirebbe che di stonato c'è poco, sanitariamente parlando, nel possedere GP e farsi al contempo tamponare, perchè il GP è soltanto un atto amministrativo che maschera un obbligo vaccinale ma non ferma il contagio.
Auguriamoci che i vaccini salvino almeno gli ospedali....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
Ora si che hanno migliorato la comunicazione
Commenta
-
-
Commenta