Io a giugno auspicavo per dicembre 2021 un quarto dei ricoverati in TI rispetto all’anno precedente ma con tutto aperto: direi che siamo messi meglio
Emergenza Coronavirus: thread unico.
Collapse
X
-
oramai abbiamo superato la riapertura scuole ,il freddo e la nuova variante. direi beneOgni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
Commenta
-
-
I dati: Omicron è «estremamente contagiosa». Gli studi su reinfezioni, vaccini ed eventi superdiffusori
Segnalati eventi di superdiffusione e reinfezioni anche in Europa. Ora i casi segnalati sono però meno gravi: forse il dato è legato al denominatore dei contagiati, più ampio. Il primo studio sul campo, ancora con numeri limitati, segnala infezioni anche dopo la terza dose
I dati resi noti dall’Istituto per le malattie infettive in Sudafrica che sta monitorando l’ondata di Omicron nel distretto di Pretoria suggeriscono che la quota di persone che sviluppano malattie gravi o muoiono è notevolmente inferiore rispetto alle precedenti ondate di coronavirus, sebbene i funzionari abbiano sottolineato che i risultati sono preliminari e la situazione potrebbe cambiare man mano che l’ondata si diffonde.
Il 31% dei pazienti positivi al Covid ricoverati negli ospedali di Pretoria negli ultimi 25 giorni ha richiesto cure specialistiche o della terapia intensiva rispetto ai due terzi dei pazienti delle ondate precedenti.
Anche i tassi di mortalità in ospedale sono significativamente più bassi in questa fase. Il 4% dei pazienti Covid ricoverati negli ultimi 25 giorni è morto, rispetto al 20% delle due ondate precedenti. Non sembra esserci correlazione tra il tasso di gravità della malattia o la morte con l’età.
«Siamo solo all’inizio ma ci sono segnali positivi che ci indicano come la maggior parte dei pazienti ricoverati non siano gravi e molti di loro arrivano in ospedale per altri motivi medici e scoprono con i tamponi di essere positivi al coronavirus» ha detto Joe Phaahla, ministro della salute del Sudafrica. I dati confermano il report precedente.
Le conseguenze della platea più ampia di contagiati
In base ai dati, nel paragone fra Delta e Omicron la percentuale di ospedalizzazione dei positivi appare molto più bassa per quest’ultima ondata e ancora più bassa risulta la percentuale di ricoveri in terapia intensiva.
Tuttavia quello che emerge dai dati provenienti dal Gueteng, epicentro dell’epidemia di Omicron in Sudafrica, è che sebbene il tasso di ospedalizzazione sia inferiore rispetto a quanto visto con Delta, il numero di pazienti ricoverati per settimana è maggiore dal momento che il numero di persone suscettibili è molto più ampio a causa della estrema contagiosità di Omicron (valutata anche 500 volte più elevata rispetto al ceppo originale di Wuhan).
Ogni individuo, se vaccinato, ha quindi minori probabilità di andare incontro a conseguenze serie, ma la rapida crescita dei positivi totali porta statisticamente a un maggior numero di ricoveri con serie conseguenze per il sistema sanitario.
Tra i casi le reinfezioni e il denominatore si amplia
Omicron può sembrare più mite, senza però aver cambiato la sua virulenza, ma potrebbe essere solo apparenza come spiega su twitter Natalie E. Dean, professoressa di Biostatistica, specializzata malattie infettive e vaccini alla Rollins school of public Health.
«Il denominatore per calcolare i casi gravi include anche le reinfezioni. Con una variante ad elevata capacità di reinfezione, tra la popolazione suscettibile la gravità dei casi non è cambiata: è sempre grave, moderata, lieve, asintomatica. Solo che adesso vediamo reinfezioni e queste non sono generalmente gravi.
Non è ancora possibile calcolare la porzione dei casi gravi, che ora è inferiore alle precedenti ondate: ma non è inferiore perché ci sono meno casi gravi, ma perché ci sono casi più lievi con le reinfezioni».
Eventi di superdiffusione
A preoccupare è il numero di reinfezioni da Omicron segnalate nei giorni scorsi non solo in Sudafrica ma anche nel resto del mondo con eventi da superdiffusione.
A Oslo, una festa di Natale aziendale in un ristorante è diventata un evento di grande diffusione: 80 persone su 111 fra i 30 e i 50 anni sono risultate positive al Covid e in almeno 17 casi positive alla variante Omicron, ma l’indagine epidemiologica non è terminata. Quasi tutti erano vaccinati e ad eccezione di una persona sono risultati tutti sintomatici con mal di gola, mal di testa, febbre ma nessuno ha avuto bisogno di un ricovero in ospedale secondo quanto riferito dal Norwegian Istitute of Public Health. Altre 60 persone che hanno frequentato il ristorante la stessa sera della comitiva sono risultate positive, a dimostrazione dell’alta contagiosità di Omicron.
In Danimarca, 53 studenti su 150 delle scuole superiori che hanno partecipato a una festa sono risultati positivi all’Omicron.
Le indagini di laboratorio
Quanto davvero Omicron può aggirare la protezione dei vaccini? Sicuramente la nuova variante ha dimostrato una certa capacità evasiva, ma i dati sono preliminari.
Uno studio pubblicato come preprint la scorsa settimana che ha analizzato 35.670 reinfezioni tra quasi 2,8 milioni di test positivi effettuati fino alla fine di novembre in Sudafrica suggerisce che una precedente infezione da Covid-19 offre solo la metà della protezione contro la nuova variante. Questo è un segno che Omicron è in grado di sfuggire almeno ad alcune delle difese del sistema immunitario e indica che i vaccini Covid-19 potrebbero essere meno efficaci anche contro la nuova variante.
Altre indagini di laboratorio evidenziano come due dosi di vaccino non siano sufficienti a neutralizzare Omicron (sufficienti però a scongiurare la malattia grave). La terza dose però moltiplicherebbe per 25 gli anticorpi contro la malattia. I dati sono però molto preliminari e ci si aspetta che nei prossimi giorni altri studi mostrino un quadro più lineare.
Il primo report sul campo: brutte notizie
La terza dose di vaccino però potrebbe non essere sufficiente come mostra un rapporto, il primo sul campo, che evidenzia la formidabile evasione della risposta immunitaria di Omicron.
Il report riguarda solo 7 pazienti tedeschi che erano stati in Sudafrica per lavoro o vacanza: 27 anni l’età media, tutti va ccinati con vaccini a mRNA e dose di richiamo effettuata all’inizio di novembre.
Tutti sono stati contagiati da Omicron e hanno mostrato sintomi del Covid lievi e moderati (mal di gola, mal di testa, tosse secca). Nessuno ha avuto bisogno di andare in ospedale. Preoccupa che i loro livelli di anticorpi erano elevati eppure non sono riusciti a evitare la malattia, seppur lieve.
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
Il primo report sul campo: brutte notizie
La terza dose di vaccino però potrebbe non essere sufficiente come mostra un rapporto, il primo sul campo, che evidenzia la formidabile evasione della risposta immunitaria di Omicron.
Il report riguarda solo 7 pazienti tedeschi che erano stati in Sudafrica per lavoro o vacanza: 27 anni l’età media, tutti va ccinati con vaccini a mRNA e dose di richiamo effettuata all’inizio di novembre.
Tutti sono stati contagiati da Omicron e hanno mostrato sintomi del Covid lievi e moderati (mal di gola, mal di testa, tosse secca). Nessuno ha avuto bisogno di andare in ospedale. Preoccupa che i loro livelli di anticorpi erano elevati eppure non sono riusciti a evitare la malattia, seppur lieve.
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioBeh 27 anni in media, ci credo che nessuno ha avuto bisogno dell'ospedalizzazione. Bisognerà vedere sulla platea degli anziani che accadrà e se la terza dose eviterà i decorsi peggiori.
per quanto si parli di 7 pazientiOriginariamente Scritto da Seanfaccini, kazzi, fike, kuli
Commenta
-
-
Il fisico Sestili: «A Natale il picco con 30mila contagi. Poi dipenderà da noi e voglio essere ottimista»
I calcoli di Giorgio Sestili, fisico divulgatore scientifico che ha analizzato l’evoluzione delle curve dei dati dell’epidemia: «La crescita c’è ma sta rallentando. Nel prossimo mese nessuna regione sarà in zona arancione o rossa. Vaccinazioni e misure di contenimenti funzionano»
«Siamo ancora nella fase della crescita dei contagi, dell’espansione dell’epidemia. Questa crescita però sta rallentando, settimana dopo settimana».
Giorgio Sestili quindi? Lei è un fisico che fa divulgazione scientifica e sta seguendo i dati dell’epidemia del Covid: di quanto sta rallentando la crescita?
«Basta vedere i dati. Un mese fa da una settimana all’altra c’era una crescita del 50%. Poi siamo passati ad un aumento del 25%, arrivando agli ultimi sette giorni del 13%».
E adesso cosa ci aspetta?
«Stiamo raggiungendo il picco dei contagi, a Natale, circa 30 mila».
E dopo? I contagi inizieranno a scendere?
«Dipende. Potremmo rimanere a lungo in un plateau , una fase stazionaria. Oppure cominciare a scendere con una velocità variabile».
Variabile in base a che cosa?
«Prima di tutto dall’andamento delle vaccinazioni: nell’ultima settimana sono state somministrate 3 milioni di terze dosi, al ritmo di quasi 500 mila al giorno. È stata correlata a questo la diminuzione della crescita dei casi di positività».
Poi da cosa altro dipende?
«Dalle misure che verranno prese: inserire le regioni nelle zone gialle vuol dire metterle in sicurezza. Sono importanti le misure di contenimento. Comunque l’effetto dei vaccini si vede ancora meglio andando ad analizzare l’impatto che hanno avuto sugli ospedali».
[an error occurred while processing this directive]
Cosa si vede con questa analisi?
«Che rispetto a un anno fa a parità di casi di positività, il tasso di ospedalizzazione nelle terapie intensive è di 6-7 volte inferiore. E non solo».
Cosa altro?
«Prendendo ad esempio un mese campione (15 ottobre - 14 novembre) dai dati dell’Istituto superiore di sanità: il rapporto tra i ricoverati in terapia intensiva vaccinati e i non vaccinati era di 1 a 4 (132 contro 546). Lo stesso rapporto del numero dei decessi (197 tra i vaccinati 515 tra i non vaccinati)».
Cosa ci può dire dell’evoluzione della curva delle terapie intensive?
«Nell’ultima settimana sono aumentate del 15%, in misura decisamente inferiore rispetto alle settimane precedenti. Dunque la curva si è ingobbita parecchio».
Tradotto?
«Per le terapie intensive raggiungeremo il picco nel giro di pochi giorni. Lo stesso si può dire per l’evoluzione della curva dei decessi che nell’ultima settimana sono aumentati del 10%, anche qui in misura molto minore rispetto all settimane precedenti».
Pure nel caso dei decessi la curva si è ingobbita?
«Si, dunque anche per questa curva in pochi giorni raggiungeremo il picco, verso l’inizio della prossima settimana».
E anche qui, come nel caso dei contagi, la discesa del numero dei letti occupati in terapia intensiva e quello dei decessi dipenderà da alcune variabili?
«Si, decisamente correlato alle vaccinazioni. Vorrei essere ottimista».
In base a cosa?
«Nelle ultime settimane il numero delle prime dosi è aumentato del 20% ( più 230 mila), ovvero quasi un milione nell’ultimo mese. Vuol dire che tra i non vaccinati sta cambiando qualcosa. Non era scontato. In particolare si stanno vaccinando tanto tra i 19 e i 29 anni. A breve, poi, cominceranno anche le vaccinazioni dei bambini. Continuando con questo ritmo potremmo passare un inverno tranquillo, con un’epidemia sotto controllo».
Previsioni a breve termine? Detto tutto questo: dobbiamo temere i cambi di colore tra le regioni?
«Posso dire che nel prossimo mese nessuna regione andrà in zona arancione o rossa».
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da cesko92 Visualizza Messaggio27 anni, vaccinati, eppure sintomi. non mi pare affatto una bella notizia.
per quanto si parli di 7 pazienti
E' molto contagiosa, forse riduce ulteriormente la capacità dei vaccini, per cui la questione è sull'andare ad attenzionare quelle categorie che più possono poi premere sugli ospedali, perchè se è più contagiosa raggiungerà più persone, e se anche sono vaccinate, una percentuale di quelle potrebbe comunque andare in ospedale e se mentre la platea dei potenziali casi da ospedale si allarga (in virtù della maggiore contagiosità della Delta e della incerta protezione vaccinale) i posti letto restano sempre quelli....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
Ma ancora sullo stato d'emergenza non si sa nulla?
Che aspettano a dire se sarà prolungato o meno?
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da cesko92 Visualizza Messaggio500 volte più del ceppo originario..pazzesco
che mostruosità c'hanno regalato i cari amici cinesi
Commenta
-
-
Il bello è che nessuno ne parla più di questa provenienza cinese del pestilenziale virus in atto - e non se ne indovina la fine.
Nessuna pressione, nessuna sanzione, nessuna richiesta per rivedere completamente la loro situazione sanitaria, alimentare, di igiene. La Cina è sparita dal tavolo, il virus è come se fosse spuntato dalla terra o caduto dal cielo.
Intanto siamo alla terza dose in un anno. Non si sa nemmeno quanto durerà questa ultima: 3 mesi, 4 mesi? Diamo i numeri, anzi danno (i pupazzoni espertoni) i numeri.
Ho parlato con un dottore e mi ha detto che per lui sarà inevitabile la quarta dose. Mi ha sorpreso quando mi ha confessato che non spera nella "Scienza" ma più modestamente nella natura...come un senso di fiducia irrazionale ma presente nella capacità di correggere o sistemare, da parte della natura, questo scherzo made in China. Questi cinesini ci hanno fatto proprio un bello scherzo....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioIl bello è che nessuno ne parla più di questa provenienza cinese del pestilenziale virus in atto - e non se ne indovina la fine.
Nessuna pressione, nessuna sanzione, nessuna richiesta per rivedere completamente la loro situazione sanitaria, alimentare, di igiene. La Cina è sparita dal tavolo, il virus è come se fosse spuntato dalla terra o caduto dal cielo.
Commenta
-
Commenta