L'unica cosa che andrebbe fatta sarebbe abbassare i toni e invitare tutti a tenere alta l'attenzione ma senza esasperare qualsiasi cosa.
Sembra ieri che tal Conte diceva che ormai potevamo vedere la luce in fondo al tunnel. Il vaccino è pronto, a breve inizieremo le prime somministrazioni. Era esattamente un anno fa e da lì in poi, dopo queste dichiarazioni quanto mai eccessive, siamo in una situazione non troppo diversa in cui si continua a giocare sempre più al rialzo.
Da tre settimane di lockdown a tre mesi, da chiudiamo ad ottobre per salvare il Natale, da chiudiamo a Natale per salvare la Pasqua. Dal vaccino soluzione assoluta al richiamo semestrale. Dalla vaccinazione facoltativa al super green pass...
Forse sarebbe ora di smetterla di raccontare la favoletta di Babbo Natale, dove è colpa del bambino che non è stato abbastanza bravo, se anziché la Play Station 5 i genitori si sono potuti permettere al massimo un pigiama, e iniziare a dire le cose come stanno.
Che i mezzi a disposizione sono pochi e tutt'altro che affidabili o definitivi. Che i contagi ci sono e ancora per molto ci saranno. Che bisogna mettere e mantenere in sicurezza i più deboli ma senza obbligatoriamente costruirci sopra meccanismi per cui il capro espiatorio è a priori il vicino che ha un'idea diversa dalla propria.
Insomma inizierei quantomeno dalle basi della civile convivenza democratica.
Sembra ieri che tal Conte diceva che ormai potevamo vedere la luce in fondo al tunnel. Il vaccino è pronto, a breve inizieremo le prime somministrazioni. Era esattamente un anno fa e da lì in poi, dopo queste dichiarazioni quanto mai eccessive, siamo in una situazione non troppo diversa in cui si continua a giocare sempre più al rialzo.
Da tre settimane di lockdown a tre mesi, da chiudiamo ad ottobre per salvare il Natale, da chiudiamo a Natale per salvare la Pasqua. Dal vaccino soluzione assoluta al richiamo semestrale. Dalla vaccinazione facoltativa al super green pass...
Forse sarebbe ora di smetterla di raccontare la favoletta di Babbo Natale, dove è colpa del bambino che non è stato abbastanza bravo, se anziché la Play Station 5 i genitori si sono potuti permettere al massimo un pigiama, e iniziare a dire le cose come stanno.
Che i mezzi a disposizione sono pochi e tutt'altro che affidabili o definitivi. Che i contagi ci sono e ancora per molto ci saranno. Che bisogna mettere e mantenere in sicurezza i più deboli ma senza obbligatoriamente costruirci sopra meccanismi per cui il capro espiatorio è a priori il vicino che ha un'idea diversa dalla propria.
Insomma inizierei quantomeno dalle basi della civile convivenza democratica.
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