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Ma come si fa a dare la colpa alle scuole!
E poi ,se i postati da Sean dati sono corretti come si fa a parlare di 4a ondata?
Non puoi semplicemente dire lieve aumento dei casi...
Devi proprio annunciare:
QUARTA ONDATA!!!
e poi vedere sulla gente l'effetto che fa...
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Ma come si fa a dare la colpa alle scuole!
E poi ,se i postati da Sean dati sono corretti come si fa a parlare di 4a ondata?
La quarta c'è, l'aumento dei contagiati giornalieri la conferma. Quei numeri e grafici invece ci dicono che per ora le misure in atto la contengono a livello di ospedali/cimiteri...il che per il discorso delle zone a colori è decisivo.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Iss, in 30 gg 64% ricoveri intensive e 45% morti no-vax
Negli ultimi 30 giorni in Italia si osserva una maggiore incidenza di casi diagnosticati nella popolazione non vaccinata. Nell’ultimo mese, il 51,0% delle ospedalizzazioni, il 64,0% dei ricoveri in terapia intensiva e il 45,3% dei decessi sono avvenuti tra coloro che non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino. Lo rileva il Report di sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità. In particolare, negli ultimi 30 giorni, sono stati notificati 50.564 casi (39,9%) fra i non vaccinati, 3.980 casi (3.1%) fra i vaccinati con ciclo incompleto, 60.407 casi (47,7%) fra i vaccinati con ciclo completo entro sei mesi, 11.215 (8,9%) fra i vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi e 537 casi (0,4%) fra i vaccinati con ciclo completo con dose aggiuntiva/booster
Iss,cala da 95% a 82% protezione vaccinati da oltre 6 mesi Secondo il report esteso di sorveglianza dell’Istituto superiore di sanità (Iss), che completa il monitoraggio settimanale, la protezione determinata dal vaccino anti-Covid per i vaccinati da più di 6 mesi cala dal 95% all’82%. «Dopo 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale — afferma l’Iss — si osserva una forte diminuzione dell’efficacia vaccinale nel prevenire le diagnosi in corrispondenza di tutte le fasce di età».
CorSera
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Vaccino Covid, le prime dosi sono meno di 20 mila al giorno e le terze hanno toccato il record di 160 mila
I nuovi vaccinati sono 130 mila in una settimana, la maggior parte hanno tra i 12 e 19 anni. Speranza: «Ringrazio chi è arrivato tardi». Ma i non immunizzati restano oltre 6,7 milioni
La campagna vaccinale sta accelerando sulle terze dosi che ieri hanno raggiunto la quota record di 160 mila somministrazioni in 24 ore. Ben oltre il numero di prime dosi raggiunto in una intera settimana: poco meno di 130mila secondo il report del governo, con una media di appena 18.500 nuove immunizzazioni al giorno. Ma è proprio su questa voce fondamentale che l’attenzione del commissario all’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo e del ministro della Salute Roberto Speranza è puntata per cercare di ridurre quello zoccolo duro 6.707.713 persone (over 12) non ancora vaccinate. Un bacino ancora ampio, su cui il governo potrebbe intervenire con le ipotesi allo studio di modifiche al green pass.
«Ieri (giovedì, ndr) ci sono state circa 20mila le prime dosi - ha detto Speranza -. Ci sono ancora persone che decidono di fare la prima dose e questo è molto importante. Io le ringrazio anche se sono arrivate tardi, perché ogni persona in più che si vaccina rende un po’ più forte il nostro scudo contro il virus e ci consente di attraversare mesi che non saranno facili».
Numeri stabili da 4 settimane
Nell’ultimo report del governo diffuso ieri, complessivamente sono state somministrate 1.317.580 dosi in una settimana , con una media giornaliera di poco più di 188mila. Se le terze dosi (richiami e booster) come visto procedono spedite, le prime dosi restano sostanzialmente stabili da ormai quattro settimane (nel report del 12 novembre erano infatti poco più di 115mila, 103 in quello della settimana precedente e 184mila in quello del 29 ottobre).
La fascia 12-19 anni
In termini assoluti, il maggior numero di prime dosi ( 29.028 ) è stato somministrato ancora una volta nella fascia dei giovanissimi, quelli tra 12 e 19 anni, seguiti dai trentenni (23.446) e dai quarantenni (20.411). I ventenni che hanno fatto la prima immunizzazione contro il Covid sono invece 18.866, mentre i 50enni sono 17.143. Numeri molto più bassi, invece, tra gli over 60 (anche perché si tratta delle categorie maggiormente immunizzate): 11.117 sono gli italiani che hanno fatto la prima dose tra il 60-69 anni, 6.187 quelli nella fascia 70-79 e 3.583 sopra gli ottant’anni.
L’effetto della certificazione verde obbligatoria
Il numero delle nuove somministrazioni ha avuto un picco in concomitanza con l’introduzione della certificazione verde obbligatoria per i lavoratori: secondo il report della Fondazione Gimbe, in una settimana (dal 13 al 19 ottobre) ben 407.404 persone hanno iniziato il ciclo vaccinale. Ma l’effetto green pass si è già affievolito la settimana successiva (20-26 ottobre), con un numero più che dimezzato di prime dosi: complessivamente 193.205 (-53% rispetto alla settimana precedente). Un mese dopo il numero delle prime somministrazioni è sceso a 130 mila in 7 giorni.
Le ipotesi di un «super green pass»
E le ipotesi di un «super green pass» - con limitazioni alla vita sociale per i non vaccinati - su cui il governo sta lavorando vanno proprio nella direzione di aumentare di nuovo la quota di prime dosi. «Se trasformiamo i richiami in una nuova, grande campagna vaccinale, possiamo anche far crescere la propensione alle prime dosi» afferma in una intervista al Corriere il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta .
CorSera
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Lo zoccolo duro ormai ha preso le sue determinazioni e non penso che si sposterà da lì.
Diverso il caso per giovani che si avviano alla vaccinazione probabilmente perchè, arrivando i rigori dell'inverno, hanno bisogno del GP per locali e vita sociale.
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Iss, in 30 gg 64% ricoveri intensive e 45% morti no-vax
Negli ultimi 30 giorni in Italia si osserva una maggiore incidenza di casi diagnosticati nella popolazione non vaccinata. Nell’ultimo mese, il 51,0% delle ospedalizzazioni, il 64,0% dei ricoveri in terapia intensiva e il 45,3% dei decessi sono avvenuti tra coloro che non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino. Lo rileva il Report di sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità. In particolare, negli ultimi 30 giorni, sono stati notificati 50.564 casi (39,9%) fra i non vaccinati, 3.980 casi (3.1%) fra i vaccinati con ciclo incompleto, 60.407 casi (47,7%) fra i vaccinati con ciclo completo entro sei mesi, 11.215 (8,9%) fra i vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi e 537 casi (0,4%) fra i vaccinati con ciclo completo con dose aggiuntiva/booster
Se leggo bene quei numeri nell'ultimo mese non c'è sostanziale differenza di contagiati tra non vaccinati (39,9%) e vaccinati (47,7%).
Nemmeno per le ospedalizzazioni (51% non vaccinati, dunque 49% tra i vaccinati). Al cimitero ci finiscono in parti uguali (45% non vaccinati, dunque 55% vaccinati).
Dove c'è differenza è la terapia intensiva: 64% sono non vaccinati, dunque 35% i vaccinati.
Se ho fatto qualche errore correggetemi, perchè magari mi sono confuso.
...ma di noi
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Se leggo bene quei numeri nell'ultimo mese non c'è sostanziale differenza di contagiati tra non vaccinati (39,9%) e vaccinati (47,7%).
Nemmeno per le ospedalizzazioni (51% non vaccinati, dunque 49% tra i vaccinati). Al cimitero ci finiscono in parti uguali (45% non vaccinati, dunque 55% vaccinati).
Dove c'è differenza è la terapia intensiva: 64% sono non vaccinati, dunque 35% i vaccinati.
Se ho fatto qualche errore correggetemi, perchè magari mi sono confuso.
Un numero assoluto no, ma contando che i vaccinati sono 10 volte tanti in percentuale la differenza è parecchia
Questa pero' e' un'argomentazione fallace. Ci sono una miriade di cose di cui non sappiamo i pontenziali danni a lungo termine. Per quanto ne sappiamo nuovi farmaci da banco, integratori naturali, materiali di uso comune, alimenti di nuova invenzione o le comunissime sigarette elettroniche tra 20-30-40 anni si scoprira' che fanno venire il cancro.
Attenzione, sono cose che io non credo, ma nel mondo del "tutto e' possibile" non vedo perche' i super preoccupati sembrano escludere queste opzioni. La vita e' tutta un rischio. Qualsiasi cosa, dall'uscire di casa all'ordinare al ristorante.
la tua è altrettanto fallace. La maggior parte dei farmaci da banco, come ti dissi qualche post addietro, esiste da anni. In ogni caso, sia essi, sia la sigaretta elettronica (che effettivamente esiste da poco e i cui effetti a lungo termine sconosciamo), non ci obbliga nessuno a utilizzarli, tantomeno per poter andare a lavorare.
Iss, il tasso di mortalità tra i non vaccinati è 9 volte più alto – Il report
Anche in terapia intensiva i dati parlano chiaro: il 64% dei ricoveri riguarda pazienti che non hanno ricevuto la somministrazione
Il 64% dei ricoveri in terapia in tensiva e il 45,3% dei decessi dell’ultimo mese riguarda pazienti che non si sono mai sottoposti alla vaccinazione anti Covid. Il dato, allarmante, proviene dal report esteso di sorveglianza dell’Istituto superiore di Sanità (Iss), che prende in considerazione il periodo 8/10/2021 – 7/11/2021. In più, il tasso di decesso nei non vaccinati è circa 9 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo entro sei mesi e sei volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi. Nel dettaglio, si registrano 424 persone non vaccinate su un totale di circa 8 milioni di non immunizzati in Italia, e sono presenti 177 ricoverati vaccinati completi da meno di 6 mesi su 39 milioni di vaccinati completi. Intanto la protezione garantita dal farmaco per i vaccinati da più di 6 mesi cala dal 95% all’82%. In generale, «su tutta la popolazione, l’efficacia vaccinale passa dal 79% nei vaccinati con ciclo completo entro sei mesi rispetto ai non vaccinati, al 55% nei vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi rispetto ai non vaccinati».
I dati
Nel caso di chi viene ricoverato con sintomi gravi, «la differenza fra vaccinati con ciclo completo da oltre e da meno di sei mesi risulta minore. Si osserva, infatti, una decrescita dell’efficacia vaccinale di circa 13 punti percentuali, in quanto l’efficacia per i vaccinati con ciclo completo da meno di sei mesi è pari al 95%, mentre risulta pari all’82% per i vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi, rispetto ai non vaccinati». Negli ultimi 30 giorni sono stati 50.564 i casi di Covid-19 (39,9%) fra i non vaccinati; 3.980 casi (3.1%) fra i vaccinati con ciclo incompleto, 60.407 casi (47,7%) fra i vaccinati con ciclo completo entro sei mesi, 11.215 (8,9%) fra i vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi e 537 casi (0,4%) fra i vaccinati con ciclo completo con dose aggiuntiva/booster. Per quanto riguarda i ricoverati in terapia intensiva, sono 14 i casi (2,1%) tra i vaccinati con ciclo incompleto; 177 casi (26,7%) tra vaccinati con ciclo completo entro 6 mesi; 45 casi (6,8%) tra vaccinati con ciclo completo da più di 6 mesi e 2 casi (0,3%) tra vaccinati con ciclo completo più dose aggiuntiva/booster.
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
la tua è altrettanto fallace. La maggior parte dei farmaci da banco, come ti dissi qualche post addietro, esiste da anni. In ogni caso, sia essi, sia la sigaretta elettronica (che effettivamente esiste da poco e i cui effetti a lungo termine sconosciamo), non ci obbliga nessuno a utilizzarli, tantomeno per poter andare a lavorare.
Insomma , 60 anni fa cmsi dava l'eroina per la.tosse , adesso c'è un problema enorme specialmente negli usa sulla dipendenza di oppiacei antidolorifici , periodicamente si rivalutano i principali principi attivi , che già quando ero sbarbato io venivano prescritte e consigliate dai medici come caramelle, Aulin su tutte.
Se poi vogliamo parlare di amianto , materiale eccezzioanle
Le stesse sigarette...per decenni nessuno ha mai potuto dire che facessero male o creassero diepndenza ,poi è storia recente.
Lukino ha ragione , come sempre . Le cose vengono fuori anche decenni dopo.
Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
Il punto è che non esiste alcun obbligo di fumare sigarette. La fallacia del ragionamento sta in questo
Poi oggi ci sono molti più controlli che in passato. Il fatto chd ci sia una epidemia di dipendenza da oppiacei la dice lunga, ma non sul fatto che "non si sappia", quanto sulla responsabilità di alcune case farmaceutiche in merito. Mi sembra che la Johnson and Johnson insieme ad altre case farmaceutiche abbia acconsentito di pagare 26 miliardi di euro come "settlement"
Lo zoccolo duro ormai ha preso le sue determinazioni e non penso che si sposterà da lì.
Se l'obbiettivo e' farli vaccinare ci sono molti modi per rendergli la vita difficile. Primo o poi dovranno cedere se l'alternativa e' rimanere soli a casa a non fare nulla.
la tua è altrettanto fallace. La maggior parte dei farmaci da banco, come ti dissi qualche post addietro, esiste da anni. In ogni caso, sia essi, sia la sigaretta elettronica (che effettivamente esiste da poco e i cui effetti a lungo termine sconosciamo), non ci obbliga nessuno a utilizzarli, tantomeno per poter andare a lavorare.
Di farmaci da banco, integratori e prodotti alimentari ne vengono lanciati ogni anno.
Il mio discorso non e' sull'obbligo di utilizzare la sigaretta elettronica, e' sul fatto che, obbligo o meno, la gente non si pone nessun problema ad utilizzare cose nuove i cui potenziali effetti a lungo termine sono sconosciuti, quindi perche' porselo con qualcosa che e' decisamente piu' sicuro. Mi sembra che molti abbiano un problema a fare le cose solo se gli e' stato detto o se aiuta la comunita' intera, solo per il capriccio e gusto di andare contro, non per una reale preoccupazione, che altrimenti dovrebbero applicare a qualsiasi cosa, decidendo di non utilizzare un sacco di cose che pur non essendo obbligatorie, comprano di spontanea volonta'.
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