Emergenza Coronavirus: thread unico.

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  • SimoneBW
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    Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
    necessità delle vaccinazioni ai bambini
    Machine che cerca il palleggio virtuale col suo sogno erotico irraggiungibile ha un che di patetico comunque.

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    • Sean
      Csar
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      I primi due antivirali attesi dopo Natale: come riducono
      i rischi e quando vanno presi


      L’Agenzia europea per i medicinali ha emesso un parere per l’uso in emergenza della pillola di Merck e ha iniziato la revisione dei dati relativi al farmaco di Pfizer

      Lagevrio (molnupiravir) e Paxlovid, ossia le pillole anti Covid prodotte rispettivamente da Merck e Pfizer , potrebbero arrivare presto in Italia. Per la prima, l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha emesso un parere per l’uso in emergenza prima dell’immissione in commercio, alla luce dell’aumento di contagi. La terapia deve iniziare prima possibile dopo la diagnosi e comunque entro 5 giorni dall’inizio dei sintomi, in pazienti adulti che non richiedono ossigeno supplementare e che sono a rischio di sviluppare malattia grave. L’utilizzo del farmaco non è raccomandato in gravidanza e l’allattamento al seno deve essere interrotto durante il trattamento e per i 4 giorni successivi. Le donne in età fertile devono usare un contraccettivo efficace durante la cura e per 4 giorni dopo l’ultima dose. «Queste raccomandazioni sono fornite poiché studi di laboratorio sugli animali hanno dimostrato che dosi elevate del medicinale possono influire su crescita e sviluppo del feto» ha precisato l’Agenzia regolatoria europea.


      Quando arriveranno in Italia?
      L’Ema e la Food and drug administration statunitense (Fda) hanno avviato anche la revisione dei dati relativi al farmaco sperimentale di Pfizer Paxlovid, mentre per Lagevrio la valutazione era partita a ottobre ed è in corso una revisione completa in vista della domanda di autorizzazione all’immissione in commercio. In anticipo sugli altri Paesi, l’antivirale di Merck è già stato approvato dall’Agenzia del farmaco inglese Mhra (Medicines and healthcare products regulatory agency) il 4 novembre. In Italia il commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo ha avuto mandato dal Ministero della Salute di acquisire 50mila cicli di trattamento per ognuno dei due medicinali. Nicola Magrini, direttore generale dell’Agenzia del farmaco (Aifa), ha detto che la pillola anti Covid «sarà disponibile nelle settimane successive al Natale» e che l’Aifa si è attivata «per poter prenotare i due farmaci prima possibile». Cerchiamo di capire, con la collaborazione di Gianni Sava, professore all’Università di Trieste, già consigliere della Società italiana di farmacologia (Sif), come agiscono Lagevrio e Paxlovid.

      Cosa sappiamo della pillola di Merck?
      Lagevrio (molnupiravir, nome tecnico MK-4482/EIDD-2801) è un farmaco, prodotto da Merck Sharp & Dohme (Merck in Usa e Canada) in collaborazione con Ridgeback Biotherapeutics, che si assume per via orale. È stato messo a punto nel 2013 alla Emory University di Atlanta come antinfluenzale e poi testato (con successo) come potenziale terapia anti Covid. Nell’analisi ad interim dello studio di fase 3, in 775 pazienti adulti non ospedalizzati con Covid da lieve a moderato e a rischio di aggravamento, ha ridotto il rischio di ricovero/morte del 50% se somministrato entro 5 giorni dall’inizio dei sintomi: il 7,3% dei pazienti che hanno ricevuto molnupiravir si è aggravato (28 soggetti su 385), rispetto al 14,1% dei pazienti trattati con placebo (53 soggetti su 377). Nessun decesso tra i pazienti che hanno ricevuto il farmaco, contro 8 decessi nel gruppo placebo. Molnupiravir si è mostrato efficace anche contro le varianti Delta, Gamma e Mu. L’incidenza di eventi avversi è risultata comparabile nei gruppi molnupiravir e placebo (35% e 40% rispettivamente).

      Cosa sappiamo della pillola di Pfizer?
      Il trattamento antivirale di Pfizer (PF-07321332; ritonavir), con somministrazione orale, ha mostrato una capacità di ridurre il rischio di ospedalizzazione o morte dell’89 per cento. Lo studio è stato condotto su 1.219 adulti positivi all’infezione da coronavirus e con almeno una condizione associata a un rischio elevato di sviluppare complicazioni. I partecipanti hanno ricevuto il farmaco o un placebo per cinque giorni: lo 0,8% dei soggetti che avevano assunto Paxlovid è stato ricoverato (6 soggetti su 607), a fronte del 7 per cento di ospedalizzazioni nel gruppo di controllo (41 soggetti su 612). Nessun decesso tra i pazienti che hanno ricevuto il farmaco, contro 10 decessi nel gruppo placebo. Il 19 e il 21 per cento dei partecipanti hanno segnalato effetti collaterali, rispettivamente tra chi era stato assegnato alla terapia e chi aveva ricevuto il placebo. Lo studio è stato condotto in quadruplo cieco: nessuno tra i pazienti, i medici, coloro che rilevavano l’andamento clinico dei volontari e gli esperti che hanno analizzato i dati finali sapeva chi avesse ricevuto il farmaco e chi no. Come nel caso del farmaco di Merck, il reclutamento dei volontari è stato interrotto visti i risultati estremamente soddisfacenti.

      Come e quando avviene la somministrazione?
      Molnupiravir si prende per via orale e il trattamento comprende 40 pillole nell’arco di 5 giorni (4 pillole, ovvero 800 mg, due volte al giorno). La terapia con Paxlovid, sempre per via orale, prevede l’assunzione di 30 pillole in 5 giorni.

      Quanto costerà un trattamento antivirale?
      Il costo per ogni ciclo di terapia, di entrambi i farmaci, sarà di 6-700 euro. Il governo statunitense si è già impegnato ad acquistare dalla Merck 1,7 milioni di trattamenti. L’azienda prevede di produrre 10 milioni di cicli entro la fine del 2021. Sia Merck che Pfizer hanno stipulato accordi di licenza non esclusivi con produttori di farmaci generici per garantire la disponibilità dei loro antivirali in Paesi a basso e medio reddito a prezzi calmierati.

      Quali sono le differenze tra i due antivirali?
      «Prima di tutto quello di Merck è un farmaco già esistente che è stato testato, con ottimi risultati, contro Covid — risponde Gianni Sava —. Il suo bersaglio molecolare è lo stesso degli antivirali Remdesivir e Favipiravir, ovvero l’Rna polimerasi-Rna dipendente (RpRd), enzima che permette la replicazione dell’Rna del virus nella cellula. Sappiamo però che molnupiravir danneggia Sars-CoV-2 molto più degli altri due farmaci. Bloccando l’enzima RpRd, si producono talmente tante mutazioni nei genomi replicati che il virus si trova in una condizione chiamata “catastrofe di errori” che lo conduce alla morte. Il farmaco di Pfizer, messo a punto in circa un anno specificamente contro Sars-CoV-2, ha un diverso bersaglio molecolare. Ed è un bersaglio estremamente preciso. Quando il virus entra nella cellula umana attiva la produzione di particolari proteine necessarie alla sua replicazione. Queste proteine, per diventare funzionali, hanno bisogno a loro volta di un enzima chiamato proteasi, che è specifico per ogni virus. Paxlovid è diretto quindi contro la proteasi di Sars-CoV-2. Un meccanismo già noto e utilizzato per esempio in alcuni farmaci anti-Hiv, come Ritonavir. Non dimentichiamo che Paxlovid è formato dalla combinazione del nuovo antivirale PF07321332 più, appunto, Ritonavir, la cui funzione è rallentare il metabolismo con cui il fegato degrada l’antivirale principale. La proteasi, bersaglio del farmaco, è un enzima estremamente conservato: possiamo quindi presumere che Paxlovid sia efficace su tutte le varianti del coronavirus».

      Gli anticorpi monoclonali sono ormai «superati»?
      «Premesso che nessun farmaco sostituisce il vaccino, unica arma che abbiamo per fermare o rallentare la circolazione del virus, va fatta un’importante distinzione tra antivirali e anticorpi monoclonali — sottolinea Sava —. Entrambi hanno lo scopo di ridurre la “carica” virale, portandola sotto la soglia per cui il sistema immunitario del paziente è in grado di risolvere l’infezione. Al contrario degli antivirali che, dopo la somministrazione orale si distribuiscono in tutti i tessuti dell’organismo e penetrano all’interno delle cellule, gli anticorpi monoclonali, molto costosi e la cui efficacia è risultata a volte dubbia, agiscono esclusivamente a monte, impedendo l’entrata del virus nella cellula. Hanno come bersaglio le proteine di superficie di Sars-CoV-2, che possono però mutare con la nascita di nuove varianti: in questo caso i monoclonali rischiano di perdere efficacia».


      CorSera
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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      • Barone Bizzio
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        Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
        E’ così.

        In Israele stanno facendo da apripista, i primi dati sulle,problematiche nei giovanissimi sono giunte da lì, in tempi assolutamente non sospetti.

        Quella pero’ non e’ gente che sacrifica i giovani, quindi sto maturando l’idea che, come avviene sistematicamente in ambito ricerca, studi preliminari possano essere poi totalmente smentiti da nuove evidenze.

        L’elemento fondamentale nel mio ragionamento punta proprio su questo, sullo spirito di prioritaria auto conservazione che non gli permetterebbe di fare troppe stupidaggini gratuite.

        I dubbi, su tutto, a me restano anche se mese dopo mese, con il cumulo delle evidenze, alcuni sono svaniti mentre altri ne sono sorti.

        La certezza e’ che gli italiani hanno infuso un livello di confusionarieta’ OSCENO.

        Stavo pensando anche io alla strategia israeliana. Di sicuro sono una nazione che non manda i propri figli allo sbaraglio, ma il sacrificio lo concepisce secondo me, essendo abituati ad un contesto di guerra semi permanente. Penso che abbiano interpretato allo stesso modo anche il contrasto alla Covid, e se lo possono permettere perchè hanno una società già 'militarizzata' di suo, a differenza della nostra. Mi colpisce anche il fatto che, malgrado siano stati presi come esempio, hanno una quota di non vaccinati molto, molto piu' alta di quanto mi aspettassi - e se ben mi ricordo, in maggioranza tra gli ebrei ortodossi. Forse la campagna vaccinale sui bambini mira a mettere una pezza anche da questo punto di vista

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        • Sean
          Csar
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          Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
          Stavo pensando anche io alla strategia israeliana. Di sicuro sono una nazione che non manda i propri figli allo sbaraglio, ma il sacrificio lo concepisce secondo me, essendo abituati ad un contesto di guerra semi permanente. Penso che abbiano interpretato allo stesso modo anche il contrasto alla Covid, e se lo possono permettere perchè hanno una società già 'militarizzata' di suo, a differenza della nostra. Mi colpisce anche il fatto che, malgrado siano stati presi come esempio, hanno una quota di non vaccinati molto, molto piu' alta di quanto mi aspettassi - e se ben mi ricordo, in maggioranza tra gli ebrei ortodossi. Forse la campagna vaccinale sui bambini mira a mettere una pezza anche da questo punto di vista
          Gli ebrei ortodossi non si vogliono vaccinare. Ci sono rabbini di New York (non ho approfondito la situazione della comunità ortodossa in Israele) che hanno emesso degli editti contro la vaccinazione.
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          • Sly83
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            Esattamente.
            La ratio e’ che se hai una maggioranza stramaggiorantissima di adulti vaccinati, la pressione sui piu’ piccoli puo’ essere evitata.

            Se invece hai troppi adulti non vaccinati, i bambini fanno numero per la protezione generale e tocca provvedere.


            Mi fa schifo metterla sul piano delle colpe ma invece che dover ricorrere alla necessita’ di andare sulle fasce piu’ giovani e’ opportuno che si dessero una svegliata quelli che dovrebbero essere “i maturi”.


            Davvero io non riesco piu’ a concepire come diavolo possa un adulto ancora non sentire il dovere di preservarsi prima ancora che di preservare il prossimo.

            Diventa come il gioco delle tre carte, in ogni caso rispetto ad altri restiamo COMUNQUE messi meglio anche in questo.



            Originariamente Scritto da Giampo93
            Finché c'è emivita c'è Speran*a

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            • Sean
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              Perchè l'adulto ha a che fare anche con l'irrazionale e l'ancestrale, in questo caso verso un vaccino che è sicuro ma che ha anche fatto delle vittime, quindi è sicuro ma tra virgolette. E' un farmaco che ti inietti da sano, nel momento che vai a farti la tua dose tu sei un soggetto sano...e entri in un lasso di tempo dove devi attendere se si scateneranno degli effetti collaterali, che vanno dai consueti e normali, minimali, fino a quelli più gravi e pesanti - se ti si inizia a gonfiare una gamba te la fai sotto, non è che stai lì tanto tranquillo.

              E' più facile difatti la scelta per chi può occupare entrambi i piatti della bilancia con argomenti oggettivi: sono fragile o sono anziano, se mi prendo il covid minimo finisco in TI intensiva con un tubo in bocca...o sennò al cimitero...sull'altro piatto c'è la puntura...e si sceglie questa con fatalismo.

              Per chi è sano sul piatto dei benefici o ci metti la considerazione che il covid può, in alcuni casi, ridurti male o malissimo; o un'astratta "responsabilità civica"; o un altrettanto astratto richiamo alla "libertà"...o cosa per fare da ponte sul timore dell'ignoto?

              Poi c'è una quota di persone, e questi sono i radicali no-vax, che credono che i vaccini siano composti da una chimica capace di modificare il DNA o uno strumento governativo di selezione e sterminio...ma qui siamo su campi che non ci competono.

              E' vero però che nello stesso foglio informativo c'è scritto che le controindicazioni a lungo termine non sono note, e che si chiede adesso la terza dose, vedremo pure se anche la quarta ecc...e tu sei sano e due domande costi/benefici te le fai. Se hai una condizione a livello di età/salute critica è più facile decidersi.
              Last edited by Sean; 20-11-2021, 00:39:40.
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              • Sean
                Csar
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                Poi c'è una piccola appendice ma che forse ha pure quella il suo peso: noi viviamo entro decenni di liberalismo spinto, dove la cultura dell'individuo assoluto ha sostituito ogni altro orizzonte. Il '68 ha visto marce a forza di slogan che recitavano: "il corpo è mio e me lo gestisco io": da lì poi l'aborto, l'eutanasia, il diritto...del singolo di decidere per sè, e sulla morte altrui (del feto che non viene fatto nascere) e della propria. La vita e la morte sono mie e mi appartengono e me le gestisco io per come dico io.

                Questa è la cultura entro la quale sono cresciuti uomini e donne odierni, col dominus sovrano e giuridico (lo Stato) a cedere all'individualismo assoluto sempre più porzioni di sovranità e diritti. Adesso il corpo non è più "mio" ma ritorna ad essere dello Stato, lo Stato lo rivuole per farti la puntura...c'è un certo cortocircuito.

                Ad una platea di individui cresciuti a danze edonistiche e allevati alla deresponsabilizzazione, entro il godimento del sè e nell'ignoranza di ogni senso comunitario, chiamare in causa i principi (di responsabilità e collettivita o di autorità) forse è un tantino tardivo.
                Last edited by Sean; 20-11-2021, 00:56:28.
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                C. Campo - Moriremo Lontani


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                • Sly83
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                  Ho amici e oramai ex colleghi che hanno deciso di non vaccinarsi.

                  Sono stati letteralmente fatti fuori dai loro rispettivi luoghi di lavoro, anche se preferisco dire che sono stati loro deliberatamente a farsi allontanare.

                  Il confine tra una decisione coerente e una stupida e’ sottilissimo.

                  All’inizio i dubbi potevano anzi dovevano esserci, dopotutto si e’ provveduto ad un obbligo con largo anticipo nel nostro caso.

                  Per quanto mi riguarda, come detto, e’ una cosa che avrei comunque fatto pur conscio che in quei mesi era davvero un punto interrogativo enorme.

                  A distanza di tempo tantissimi hanno avuto reazioni avverse anche pesantissime, ma Cristo abbiamo fatto 93 milioni di somministrazioni...solo in Italia.

                  Oggi un sanitario che non si vaccina ha problemi con la matematica piu’ che con la coscienza mi sa.

                  Ma non per le 93 milioni di somministrazioni con non meno di 92.99999 sopravvissuti..


                  ...intendo per il pagamento delle bollette e del dover fare tutto “a nero” per tirare a fine mese.


                  Senza sforare nei discorsi di proteggersi e proteggere perche’ ad un certo,punto hai a che fare comunque con gente che con altissima probabilita’ il vaccino tanto se l’e’ fatto.


                  Sulle terze dosi, si..vero, dai report che mi giungono e dalle esperienze di conoscenti, sui giovani pare impegnativa forse piu’ delle prime, generalmente almeno ma limitatamente alle conoscenze che ho e da quel che mi si dice.


                  Rimane aperta per quanto mi riguarda la questione relativa ad una ipotetica sensibilizzazione o tolleranza, ma questo ce lo dira’ il tempo,i dubbi e le perplessita’ dei singoli possono essere dei piu’ disparati.

                  Darei un certo credito all’ipotesi di un effetto,potenzialmente molto piu’ prolungato, succede anche per altri tipi di vaccino.

                  Ma se per questa generazione di prodotti deve accettarsi tutto il pacchetto, dalla prossima mi aspetto un qualcosa di piu’ performante, se sara’ possibile.

                  Le pasticchette sembrano promettenti in ottica endemia, ma le considererei al momento come un complemento....almeno ancora in questa fase.



                  Originariamente Scritto da Giampo93
                  Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                  • Sean
                    Csar
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                    Però sarebbe per tanti motivi appunto importante una comunicazione chiara degli apparati governativi, e anche di questi presunti scienziati di casa nostra, perchè se tu prima mi dici X e poi mi affermi Y io inizio a perdermi nei dubbi e in una situazione già complessa di suo.

                    Inoltre il rapporto Stato-cittadino in Italia è sempre stato complesso e ormai ridotto ai minimi termini. E' arduo fidarsi dello Stato, o, meglio, statuncolo italiano.

                    Un Burioni che insulta, o quell'altra sciroccata che chiede di far pagare le cure mediche a chi non si è vaccinato, ti fanno venire voglia di non vaccinarti per dispetto...hanno l'empatia della puzzola cinese quando ha emesso le sue flautolenze.

                    I politici poi...Voglio dire, per chi te la dovresti fare questa puntura? Per quelli (i Mattarella, i Letta, gli Zingaretti e vari altri?), per lo statuncolo o per i presidenti di confindustria? Se te la devi fare è per te...ma io non mi sento di stigmatizzare, non ci riesco, il sano che decide di non farsela. Gliela consiglio ma non mi viene di imporla...e di certo non lo lascio fuori da casa mia a Natale, come ha suggerito quell'altro genio.

                    Questo clima non favorisce una presa di coscienza collettiva, e l'ultima guerra santa che abbiamo fatto s'è risolta in un disastro, col paese spaccato in due e la dispersione dell'esercito. Veniamo da lì e da lì andiamo ancora in ordine sparso.
                    Last edited by Sean; 20-11-2021, 01:16:16.
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                      E’ venuta determinandosi una conflittualita’ dannosa, ma come al solito, siamo il paese degli schieramenti.

                      Non mi sarei atteso nulla di troppo differente.

                      Io personalmente mi permetto di puntare il dito sui miei affini, che hanno il dovere di agire scevri da ogni fanatismo.

                      Ma per la popolazione generale ci sono davvero una infinita’ di variabili.

                      Come dici giustamente, uno il vaccino deve farselo anzitutto per se stesso, e’ la somma dei “se stessi” che crea una forza risultante efficace.

                      Andare avanti a bastonare da un lato, ma a fare gli ottusi dall’altro, non porta nulla.
                      Last edited by Sly83; 20-11-2021, 01:47:54.



                      Originariamente Scritto da Giampo93
                      Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                      • Lukinosnake
                        Raccoglitore di ciliegie
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                        Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
                        Mi fa schifo metterla sul piano delle colpe ma invece che dover ricorrere alla necessita’ di andare sulle fasce piu’ giovani e’ opportuno che si dessero una svegliata quelli che dovrebbero essere “i maturi”.
                        Sulla base di questo perche' non dovrebbe essere legittimo obbligarli?
                        Fondamentalmente e' un po' come il casco, la cintura di sicurezza o il guidare ubriachi: si e' fatta una legge che punisce chi non e' abbastanza maturo da non capire le cose da solo, non solo per il bene altrui, ma anche per il proprio bene.


                        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                        Poi c'è una quota di persone, e questi sono i radicali no-vax, che credono che i vaccini siano composti da una chimica capace di modificare il DNA o uno strumento governativo di selezione e sterminio...ma qui siamo su campi che non ci competono.
                        Il campo dei disturbi mentali. Siamo onesti.

                        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                        E' vero però che nello stesso foglio informativo c'è scritto che le controindicazioni a lungo termine non sono note, e che si chiede adesso la terza dose, vedremo pure se anche la quarta ecc...e tu sei sano e due domande costi/benefici te le fai. Se hai una condizione a livello di età/salute critica è più facile decidersi.
                        Questa pero' e' un'argomentazione fallace. Ci sono una miriade di cose di cui non sappiamo i pontenziali danni a lungo termine. Per quanto ne sappiamo nuovi farmaci da banco, integratori naturali, materiali di uso comune, alimenti di nuova invenzione o le comunissime sigarette elettroniche tra 20-30-40 anni si scoprira' che fanno venire il cancro.
                        Attenzione, sono cose che io non credo, ma nel mondo del "tutto e' possibile" non vedo perche' i super preoccupati sembrano escludere queste opzioni. La vita e' tutta un rischio. Qualsiasi cosa, dall'uscire di casa all'ordinare al ristorante.


                        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                        Poi c'è una piccola appendice ma che forse ha pure quella il suo peso: noi viviamo entro decenni di liberalismo spinto, dove la cultura dell'individuo assoluto ha sostituito ogni altro orizzonte. Il '68 ha visto marce a forza di slogan che recitavano: "il corpo è mio e me lo gestisco io": da lì poi l'aborto, l'eutanasia, il diritto...del singolo di decidere per sè, e sulla morte altrui (del feto che non viene fatto nascere) e della propria. La vita e la morte sono mie e mi appartengono e me le gestisco io per come dico io.
                        Vero che viviamo in una societa' individualista, ma non puoi mettere sullo stesso piano l'aborto e l'eutanasia con il vaccino. Il problema e' la stupidita' della gente. Per fare un esempio banale: nella comunita' del BB in UK e' pieno di gente contro il vaccino (anche esponendo complotti deliranti). Rendiamoci conto che c'e' gente che pippa e si dopa con farmaci comprati sul mercato nero, non farmaceutici, che va in giro a dire che il vaccino e' "pericoloso per le reazioni avverse".

                        Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio

                        A distanza di tempo tantissimi hanno avuto reazioni avverse anche pesantissime, ma Cristo abbiamo fatto 93 milioni di somministrazioni...solo in Italia.

                        Oggi un sanitario che non si vaccina ha problemi con la matematica piu’ che con la coscienza mi sa.

                        Ma non per le 93 milioni di somministrazioni con non meno di 92.99999 sopravvissuti..
                        Non si rendono conto che hanno una probabilita' molto piu' grande di crepare male (ben oltre la reazione avversa quindi) di fare un incidente mentre escono di casa in un qualsiasi giorno.
                        Non volersi prendere questo rischio e' come farsela a nuoto perche' il ponte e' sicuro solo al 99.99999999%.

                        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                        Però sarebbe per tanti motivi appunto importante una comunicazione chiara degli apparati governativi,
                        Certa gente non la convinci manco con la comunicazione piu' accurata.
                        Io e tutti i miei amici, parenti e conoscenti ci siamo vaccinati indipendentemente dalla comunicazione politica e governativa sui media, che in larga parte ho ingnorato, limitandomi a leggere annunci ufficiali perche' alla fine sono quello che conta, mentre tutto il resto e' spazzatura e gossip di contorno.
                        Il mio diario

                        juggernaut

                        ?d????n??t/
                        noun
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                        • Sean
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                          • In piedi tra le rovine
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                          Green pass solo per vaccinati e guariti e divieti per i no vax in zona gialla: le ipotesi per il nuovo decreto

                          Nel nuovo provvedimento sarà ridotta la validità del green pass. Probabile un anticipo dei richiami a 5 mesi. Allo studio limitazioni alla vita sociale per i non vaccinati in caso di passaggio delle Regioni alla fascia gialla o arancione

                          I divieti per i no vax potranno essere applicati, in caso di peggioramento dei dati epidemiologici, se e quando alcune regioni entreranno nelle zone di rischio gialle e arancioni e scatteranno le restrizioni. Ma le limitazioni che il governo sta studiando riguarderanno soltanto la vita sociale. Per ora l’intenzione è lasciare fuori dal nuovo provvedimento il mondo del lavoro.

                          È lo schema su cui lavora il governo in vista del decreto che sarà approvato la prossima settimana e che punta a varare una sorta di doppio green pass, per scongiurare chiusure delle attività produttive in vista del Natale. I dettagli saranno discussi lunedì a Palazzo Chigi con le Regioni, giovedì sarà convocata la cabina di regia e poi si terrà il Consiglio dei ministri per il via libera. Salvini darà battaglia, ma i governatori leghisti sono schierati per la linea dura.

                          Il certificato verde solo per vaccinati e guariti — escludendo quindi il tampone — non è l’unico strumento che il governo intende utilizzare per fermare la quarta ondata di Covid-19. Appena l’Ema darà il via libera, la terza dose si potrà fare dopo cinque mesi. Per provare a convincere anche i più restii Palazzo Chigi ha messo a punto una campagna di comunicazione con volti noti, da Alberto Angela, a Giacomo Poretti.

                          Sul tavolo resta anche l’ipotesi di imporre l’obbligo vaccinale per tutti. Mario Draghi non ha cambiato idea sulla necessità di valutare anche l’estrema ratio, se dovesse servire. Ma per fortuna i dati italiani non sono allarmanti come quelli dell’Austria e, per quanto il ministro Speranza sia pronto a stringere il più possibile per evitare lockdown, Draghi è molto cauto, anche per i nodi giuridici da sciogliere. L’ipotesi che si trovi l’accordo per l’obbligo generalizzato appare remota.

                          Una mediazione possibile riguarda i lavoratori della scuola — insegnanti e personale Ata — e le forze dell’ordine, due categorie alle quali il governo potrebbe imporre l’obbligo di terza dose. Il decreto obbligherà personale sanitario e lavoratori delle Rsa a effettuare la terza dose alla scadenza dei sei mesi dall’ultima inoculazione. La copertura del vaccino dopo sei mesi dalla seconda dose «comincia a scemare», come hanno osservato gli esperti dell’Istituto superiore di sanità.

                          È molto probabile che si decida di accelerare la dose booster, facendo partire i richiami a 5 mesi dalla seconda puntura . E se tanti italiani hanno paura, il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, esclude «effetti negativi».

                          Nel decreto sarà ridotta la validità del green pass , che passerà da un anno a 9 mesi. C’è chi vorrebbe portarlo addirittura a 6 mesi, ma si attende il parere del Cts. La norma che si vuole inserire nel decreto impedisce a chi non è vaccinato di andare al ristorante, al cinema, a teatro, negli stadi, in discoteca, o in palestra. La lista completa sarà stilata durante il confronto con i governatori, tenendo conto che alcuni vorrebbero impedire a chi non è vaccinato anche di poter accedere agli impianti sciistici.

                          L’obiettivo è evidente: lasciare le Regioni in bianco per tenere aperte le attività commerciali e i luoghi della socialità durante le festività natalizie. Per adesso, a parte i sanitari, il governo non sembra intenzionato a imporre limitazioni ai lavoratori. Chi non è vaccinato o non è guarito dal Covid, dovrà continuare a seguire le attuali regole e dunque per entrare in ufficio, in azienda o negli altri luoghi di lavoro, dovrà presentare un tampone antigenico o molecolare negativo.

                          La validità dei tamponi è uno dei temi che più interrogano Draghi e i ministri. Chi spinge per il rigore spera che il premier decida di togliere sia l’antigenico che il molecolare dalle modalità per ottenere il green pass. Ma c’è anche chi chiede di conservare i tamponi limitandone la durata: 48 ore per il molecolare e 24 per il rapido.


                          CorSera
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            Originariamente Scritto da Pesca
                            lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                            • M K K
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                              Mi sembra una buona iniziativa
                              Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
                              Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
                              Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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                              • Sean
                                Csar
                                • Sep 2007
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                                A me pare però ci sia dentro a queste intenzioni una sorta di incaponimento. L'intenzione è lasciare l'Italia "in zona bianca per permettere di lasciare aperte le attività commerciale in vista del Natale"...ok, ma pure in zona gialla le attività commerciali restano aperte, idem i confini comunali/regionali...dunque non avrebbero senso restrizioni per i non vaccinati a partire dalla zona gialla: semmai dalla arancione.

                                Inoltre mi pare ci si ponga obiettivi quasi di sfida con se stessi: come si può sperare di passare una ondata covid senza un minimo di danno collaterale? Addirittura ponendosi l'obiettivo di non spostarsi dal bianco: penso che tutti, viste le condizioni generali, ci metteremmo la firma se si dovesse passare questa quarta ondata in giallo: sarebbe un quadro sensibilmente migliore di come la sta passando gran parte dell'Europa.

                                Per quanto riguarda la terza dose a 5 e non più 6 mesi dalla seconda, intanto l'Ema consigliava 6 mesi...siccome si tratta di salute, bisogna essere convincenti e trasparenti circa questa decisione di anticipare in maniera assai ravvicinata dall'ultima la terza dose. Non basta affermare (Rezza): "escludo effetti negativi". L'atto di fede si fa in chiesa.

                                Tra l'altro con il GP a 9 mesi dalla seconda dose le persone potranno comunque farsi la terza a 6 mesi dall'ultima iniezione, anche dando o prendendosi il tempo di maturare un convincimento interiore.

                                Qui non è che abbiamo a che fare con degli automi che riprogrammi ad ogni mattina.
                                Last edited by Sean; 20-11-2021, 10:17:01.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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