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Li è un discorso diverso secondo me. Chi va al classico (ma al liceo in generale) è stato selezionato già alle medie perché più intelligente o studioso rispetto alla media.
Quindi le potenzialità per poi andare bene in materie scientifiche (all'uni si comincia comunque da zero) ci sono ovviamente.
In questo generalmente concordo, era un qualcosa di slegato dal discorso nello specifico
Pubblicati i risultati delle prove standardizzate: dalla seconda elementare alla quinta superiore. Calabria, Campania e Sicilia a picco. Inglese: solo uno studente su tre arriva al livello B2
Non capisco perche' diano fastidio certe cose, e' la pura verita'.
Ni.
Secondo me il problema non sta tanto nel divario, a livello di curriculum, tra materie scientifiche e umanistiche. Io stesso sarei d'accordo nel dare più enfasi alle materie scientifiche.
Il punto è che gli studenti sono molto mediocri anche dal pdv della conoscenza delle materie umanistiche, e senza una minima consapevolezza storica.
Li è un discorso diverso secondo me. Chi va al classico (ma al liceo in generale) è stato selezionato già alle medie perché più intelligente o studioso rispetto alla media.
Quindi le potenzialità per poi andare bene in materie scientifiche (all'uni si comincia comunque da zero) ci sono ovviamente.
La vedo come una stoccata verso Cacciari. Il problema di Bucci è che è partito neutrale e mi sembra sempre più schierato. Alla fine quanti scienziati ci sono in Italia che muovono critiche al complesso farmaceutico e alle vaccinazioni universali? Pochissimi, lui mi sembra perfettamente allineato
Tra i miei compagni ero quello con la condizione di partenza piu’ umile in termini economici.
A loro volta, in buona parte figli di medici, di ingegneri, pure politici (dalla mia classe sono usciti tre sindaci tra madri e padri in periodi consecutivi )
Oggi non lo so, ma sulla sensibilizzazione verso le materie scientifiche nel mio istituto si provvedette ad implementare piani specifici per ridurre il gap.
Si attuava quello che veniva chiamato “PNI”, piano nazionale informatica.
In pratica, ore extra di informatica, matematica, fisica.
Quella via, al momento percepita come maggiormente impegnativa, perche’ di fatto si SOMMAVANO ore extra, mi pare che oggi possa essere annoverata come avanguardistica.
La scuola contribuisce a formare persone, cittadini, lavoratori.
Ma da sola puo’ far poco senza condizioni, senza predisposizione direi...e senza risorse umane ed economiche.
I tempi sono cambiati, si sono certamente evoluti i sistemi educativi oltre che i programmi stessi.
Discorso che gia’ fu affrontato qui, ogni tanto si ripropone e male non fa.
Pubblicati i risultati delle prove standardizzate: dalla seconda elementare alla quinta superiore. Calabria, Campania e Sicilia a picco. Inglese: solo uno studente su tre arriva al livello B2
Non capisco perche' diano fastidio certe cose, e' la pura verita'.
A riprova che tu magari hai analfabetismo funzionale, magari nel leggere e capire i testi.
Questo articolo ha senso, purtroppo, e dimostra un impoverimento generale dell'educazione che ha una vagonata di fattori (non ultimi i tagli indiscriminati all'educazione e un sistema non più basato sul merito tra gli insegnanti)
L'articolo di prima era un rant acchiappa like Classico Vs Scientifico che non sentivo da quando avevo 14 anni.
Come dice Mach all'uni si ricomincia e venendo dal classico io sono uno dei pochissimi che ha preso una facoltà umanistica. Il resto era tutto Ingegneria, medicina, chimica, fisica...
il problema non e' classico vs scientifico, il problema e' che manca la cultura del dato.
Lo si capisce dal fatto che i dati sono l'ultima cosa che si guarda e spesso non si ha la capacita' di interpretarli.
A riprova che tu magari hai analfabetismo funzionale, magari nel leggere e capire i testi.
Questo articolo ha senso, purtroppo, e dimostra un impoverimento generale dell'educazione che ha una vagonata di fattori (non ultimi i tagli indiscriminati all'educazione e un sistema non più basato sul merito tra gli insegnanti)
L'articolo di prima era un rant acchiappa like Classico Vs Scientifico che non sentivo da quando avevo 14 anni.
Come dice Mach all'uni si ricomincia e venendo dal classico io sono uno dei pochissimi che ha preso una facoltà umanistica. Il resto era tutto Ingegneria, medicina, chimica, fisica...
Inviato dal mio Mi 9T Pro utilizzando Tapatalk
non ti senti in colpa, inferiore , e con delle lacune profonde ed incolmabili dopo quella scelta cosi sciagurata?
Originariamente Scritto da Pesca
lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt
il problema non e' classico vs scientifico, il problema e' che manca la cultura del dato.
Lo si capisce dal fatto che i dati sono l'ultima cosa che si guarda e spesso non si ha la capacita' di interpretarli.
Forse manca la capacità di spiegarli e tradurli al volgo. Per questo anche chi sceglie un percorso di studi, e successivamente una professione, incardinati sulle materie tecniche/scientifiche ha bisogno di conoscere e maneggiare un vocabolario, e una cultura, di diverso tipo, proprio per veicolare in maniera semplice concetti che semplici (a tutti) non sono.
Su consiglio di Richard qui del forum anni fa lessi "La mente nuova dell'imperatore" di Roger Penrose, un saggio sì scientifico ma anche divulgativo, che riesce a tradurre anche per il profano la fisica, la fisica quantistica, esperimenti di fisica quantistica, i computer e gli orizzonti nuovi e misteriosi della scienza indagatrice il piccolo e il grande.
Un libro che non richiede nessuna conoscenza di base: viene offerta lì nel mentre si svolge la "lezione". Illustrare dei dati dovrebbe essere anche più semplice, ma servono capacità, infarinarsi oltre il settoriale, dunque se al profano manca la cultura del dato allo specialista qualche volta quello della traduzione in volgare del dato.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
il problema non e' classico vs scientifico, il problema e' che manca la cultura del dato.
Lo si capisce dal fatto che i dati sono l'ultima cosa che si guarda e spesso non si ha la capacita' di interpretarli.
Credo che il problema principale siano i bias.
Un conto è elaborare modelli per prevedere l'andamento della pandemia, altra cosa verificare con delle divisioni ed un po' di senso critico l'efficacia dei vaccini. Qui ho fatto un gran fatica perché ad alcuni non andava bene la cosa.
Attualmente però è vero che c'è una sorta di "odio" (si parla di una minoranza rumorosa sui social) nei confronti della scienza, non credo sia un fenomeno solo italiano.
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