Pangolino
Emergenza Coronavirus: thread unico.
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Originariamente Scritto da topscorer Visualizza MessaggioÈ strano come non ci abbia pensato nessuno, a Napoli per esempio, dove si dicono creativi, di fare il panettone a forma di panguro, tipo la colomba di Pasqua, il panguro di Natale, poi si potrebbe fare pure la statuina da mettere nel presepe, intorno a Gesù il bue ,l'asinello e il pangurino.
Per me si farebbero soldi a palate.
E il pangoro, che sarebbe il pandoro a forma di panguro.Last edited by topscorer; 25-10-2021, 22:45:53.
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Terza dose di vaccino: a chi spetta il «potenziamento» e quanto può durare l’effetto?
Le terze dosi non sono i «richiami». Ecco che cosa serve sapere sulle dosi aggiuntive proposte ad alcune categorie di persone, soprattutto a causa dell’arrivo della variante Delta
Perché si è resa necessaria la terza dose?
Perché si è visto che, nonostante l’efficacia dei vaccini in uso resti alta contro la malattia severa da Covid-19, quella nei confronti dell’infezione (il contagio) cala nel tempo. Quel che si sa è che diminuiscono gli anticorpi e durante l’inverno la possibilità di contagio aumenta: ecco perché si è deciso di essere prudenti programmando una terza dose o un richiamo. Non si sa che cosa succederà nel corso dei prossimi sei mesi e le persone a maggior rischio vengono messe in sicurezza.
Quale differenza c’è tra «terza dose» e «richiamo»?
La terza dose può essere fatta anche dopo 28 giorni dalla seconda dose e ha lo scopo di completare un ciclo vaccinale negli immunodepressi, cioè quelle persone che non hanno risposto in maniera efficace alla prime due dosi. In sostanza, ci sono cicli vaccinali che, per funzionare, sono composti di tre dosi (o comunque di una dose in più). Il richiamo, invece, va fatto a distanza di almeno sei mesi dalla seconda dose. È di fatto un secondo ciclo vaccinale, che viene fatto dopo un certo periodo di tempo per riattivare la produzione di anticorpi.
Dopo quando si registra il calo di efficacia dei vaccini?
Mediamente tra i 6 e i 9 mesi. Si tratta di una discesa modesta della protezione nei confronti delle infezioni, la cui entità varia, in percentuale, da vaccino a vaccino.
Il calo si registra per ogni tipo di persona? Da che cosa dipende?
Più un soggetto è anziano, meno il suo sistema immunitario risponde bene. La prima variabile che incide sul calo di efficacia vaccinale è l’età, poi ci sono altri fattori individuali su cui si sta ancora investigando.
L’indebolimento dell’efficacia riguarda tutti i vaccini?
Sì, anche se Moderna sembra essere un vaccino un po’ più stabile: ha una concentrazione di Rna messaggero più alta di quella inoculata da Pfizer e, al momento, sembrerebbe essere il vaccino che si «indebolisce» meno.
Dipende anche dalla distanza temporale cui sono state somministrate le due dosi previste?
Non sembra.
Quali sono le indicazioni per il vaccino monodose Johnson & Johnson?
Chi ha fatto il monodose è come se avesse fatto una sola dose di AstraZeneca (i due vaccini sono molto simili): i riceventi di Johnson & Johnson dovrebbero essere i primi a fare una dose aggiuntiva, un richiamo, senza aspettare i sei mesi e indipendentemente dall’età. Questo perché in genere una sola dose fa più fatica a indurre una risposta della memoria immunitaria. Già negli studi di Fase III il vaccino Johnson & Johnson mostrava un’efficacia minore.
Quali criteri dovrebbe seguire il calendario per i richiami e le terze dosi?
L’età e il rischio di malattia severa da Covid-19: le persone dai 60 anni in su sono più soggette ai ricoveri perché il loro sistema immunitario invecchia e questa considerazione dovrebbe guidare la scelta dei richiami. Non c’è accordo tra gli scienziati sulla necessità di un richiamo per tutti, invece, anche se si ipotizza che, con il tempo, verrà fatto. Il calendario delle terze dosi, invece, è quello indicato da Ema (l’Agenzia del farmaco europea) e applicato in Italia. In ordine di priorità: immunocompromessi, over 80, residenti nelle Rsa, personale sanitario, over 60 fragili.
Con quali vaccini vengono effettuati i richiami o le terze dosi?
Sempre con Pfizer o Moderna, indifferentemente, per tutti i vaccini. Sono gli unici prodotti utilizzati ora in Italia.
Il richiamo potenzia l’effetto del primo ciclo vaccinale?
È proprio un potenziamento della risposta del sistema immunitario che può anche superare il livello di «difesa» raggiunto con le due dosi iniziali.
Quanto dura l’effetto del potenziamento?
Non lo sappiamo ancora. Ci sono due incognite principali: non si conosce quanto duri nel tempo l’immunità e non si sa come cambierà il virus. Se muterà poco, probabilmente i vaccini potenziati basteranno per diversi anni, se il SARS-CoV-2 dovesse continuare a cambiare, è possibile si dovrà fare un nuovo vaccino tra un anno.
La terza dose si è resa necessaria per l’arrivo della variante Delta o per il calo di efficacia vaccinale?
È stata anticipata a causa della Delta, perché, essendo molto più trasmissibile, riesce a contagiare anche i vaccinati (con percentuali molto basse rispetto ai non vaccinati). Questo ha cambiato lo scenario. Probabilmente a un certo punto i richiami sarebbero stati comunque necessari, ma magari più avanti.
Qual è il profilo di sicurezza dei richiami?
Non è ancora del tutto noto. Ema li ha approvati per tutti, mentre l’agenzia regolatoria americana (Fda) solo per alcune categorie (i più fragili).
*Ha risposto Antonella Viola, immunologa dell’Università di Padova.
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Prima di fare la terza dose a prescindere un sierologico no?
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Ma i più fragili chi sono? Non sono gli stessi fragili di st'estate che si sono vaccinati in anticipo?Originariamente Scritto da Lorenzo993non nominare cristo che se ti avesse incontrato avrebbe mandato a mignotte la bibbia e ti avrebbe preso a calci in culo
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioQuindi non è nota ne la pericolosità ne la durata del potenziamento delle terze dosi.
Questo nudging sta diventando imbarazzante
Ecco esattamente. Le risposte sono una serie di non so/non conosco...però il succo è "fatevela (la terza dose) e fidatevi"...o pregate, tanto siamo all'atto di fede, per l'appunto, il che ha la stessa valenza di snocciola il rosario, accende un cero al santo, si fa il segno della croce o usa un qualunque altri rito apotropaico.
Ora quanto sopra, l'atto di fede può avere una valenza ed una pallida ragione per le categorie più esposte (anziani, fragili, personale sanitario)...sarà dura però spiegare a chi è sano e in salute a sottoporsi per la terza volta in pochi mesi al piccotto (e relativi rischi eventuali) ma la fantasia o la creatività non mancano e si inventeranno di certo qualcosa....ma di noi
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Originariamente Scritto da MarcoT Visualizza MessaggioMa i più fragili chi sono? Non sono gli stessi fragili di st'estate che si sono vaccinati in anticipo?
I fragili sono i vecchi, che per età/patologie sono a rischio, e chi al di là dell'età ha un sistema immunitario debole e chi soffre di particolari patologie.
Siccome alcuni hanno fatto il vaccino mesi fa è chiaro che la protezione è andata scemando e va riportata su. Sarebbe poi da spiegare come da una parte si ammette il noto (cioè che gli anticorpi durano pochi mesi) e dall'altra abbiamo un GP che ha la durata di un anno...col risultato che avremo milioni di soggetti col pezzo di carta verde e senza (o diminuita) protezione vaccinale, convinti però di essere a posto e magari portati ad abbandonare le protezioni (distanziamento, mascherine)....ma di noi
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Quello che reputo ridicolo al momento è che si cominciano a fare terze dosi a prescindere, perchè qualcuno ha presunto che un eventuale eccesso di anticorpi non crea danni (quando al tempo stesso con Astrazeneca un soldato morì proprio per questo motivo) .
Considerando che al momento non si tratta di vaccinazione di massa non vedo la complicazione di fare un sierologico a tutti coloro i quali saranno presumibilmente soggetti alla terza dose e stabilendo dei parametri si capirà se il soggetto X è realmente messo male ad anticorpi e dovrà dunque farsela oppure ancora ne ha tanti e quindi può aspettare e magari fra 2 mesi si rivede la situazione.
Capisco possa essere un po' macchinoso, ma neanche tanto, ma considerando che le persone in questione non siano decine e decine di milioni, credo si possa fare senza troppi problemi.Originariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggioperò il succo è "fatevela (la terza dose) e fidatevi"...o pregate, tanto siamo all'atto di fede, per l'appunto, il che ha la stessa valenza di snocciola il rosario, accende un cero al santo, si fa il segno della croce o usa un qualunque altri rito apotropaico.
La risposta "non è ancora noto del tutto" come sintesi ad un giornalista non vuol dire che non ci sia niente, solo che non possono dare la solita percentuale che, per quanto facilmente comprensibile, allo stato attuale sarebbe fuorviante.
Con preghiere e simili ci si basa, appunto, solo sulla fede.
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Originariamente Scritto da The_machine Visualizza MessaggioIl paragone non regge perché comunque i vaccini hanno dimostrato un'efficacia misurabile e sono stati somministrati a miliardi di persone.
La risposta "non è ancora noto del tutto" come sintesi ad un giornalista non vuol dire che non ci sia niente, solo che non possono dare la solita percentuale che, per quanto facilmente comprensibile, allo stato attuale sarebbe fuorviante.
Con preghiere e simili ci si basa, appunto, solo sulla fede.
Non sono insufficienti dunque le risposte anticorporali (quelle qualche mese durano) ma le risposte scientifiche circa i rischi di una terza dose, quelli immediati, quelli a medio-lungo termine.
Qui si tratta di inoculare un farmaco preventivo in soggetti sani come pesci....ma di noi
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioCerto che sappiamo che nel massimo picco degli anticorpi il vaccino fa il suo lavoro (per la gran parte della gente almeno) ma sappiamo che ci sono dei rischi, delle controindicazioni, e ci si trova dunque nella assoluta novità di fare in pochi mesi 3 dosi di questo vaccino messo su in fretta e furia.
Non sono insufficienti dunque le risposte anticorporali (quelle qualche mese durano) ma le risposte scientifiche circa i rischi di una terza dose, quelli immediati, quelli a medio-lungo termine.
Qui si tratta di inoculare un farmaco preventivo in soggetti sani come pesci.
Un conto è portare dei risultati tangibili con dei margini di incertezza, altra cosa è non portare proprio niente.
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Originariamente Scritto da The_machine Visualizza MessaggioChe ci siano dei punti interrogativi è vero, era il solito tentativo di far regredire scienza a fede a non convincermi.
Un conto è portare dei risultati tangibili con dei margini di incertezza, altra cosa è non portare proprio niente....ma di noi
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