Si fa chiaramente riferimento ai dati ufficiali, sulle stime in Africa possiamo ben ridimensionarle in quanto una recentissima pubblicazione ha evidenziato come in particolare le popolazioni europee e asiatiche siano geneticamente piu’ predisposte ad avere problemi gravi per i coronavirus, pagine dietro ho postato un articolo dell’universita’ di Glasgow riguardo le persone “resistenti” al covid, risultati che IMHO potranno tornare utilissimi nel futuro immediato
Emergenza Coronavirus: thread unico.
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Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza Messaggio
che dite , cose più o meno ovvie ?
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Commento dell'anno.
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"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".
(L. Pirandello)
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"I vaccinati non contagiano come i non vaccinati". Lo studio di Oxford
Ricerca ancora in pre-print: "Stessa carica virale, ma vaccino potrebbe facilitare l'eliminazione di singole particelle virali"
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando TapatalkOriginariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Fauci sulla pillola contro il Covid: «Risultati impressionanti». Ecco come funziona
L’antivirale molnupiravir, secondo Merck-MSD, dimezza il rischio di ospedalizzazione e morte. Burioni: «Il trial è stato interrotto per schiacciante efficacia». La casa farmaceutica chiederà l'autorizzazione all'uso in emergenza
«Risultati impressionanti». Commenta così l’immunologo e consulente della Casa Bianca Anthony Fauci i dati della pillola anti Covid sviluppata dalla compagnia farmaceutica Merck Sharp & Dohme (MSD) e Ridgeback Biotherapeutics. Risultati che hanno suscitato grande entusiasmo in tutto il mondo perché il farmaco molnupiravir sarebbe in grado di ridurre del 50% il rischio di ospedalizzazione e morte per Covid nei soggetti positivi a Sars-CoV2 trattati entro cinque giorni dall’inizio dei sintomi. La casa farmaceutica ha affermato in una nota che chiederà all’Fda americana e poi agli altri enti regolatori di tutto il mondo l’autorizzazione all’uso in emergenza della pillola antivirale molnupiravir per il trattamento del Covid dopo che uno studio clinico in fase avanzata ha mostrato che il farmaco ha appunto dimezzato il rischio di ospedalizzazione e morte.
La società farmaceutica ha annunciato di aver interrotto la sperimentazione clinica di fase 3 in anticipo dopo che un’analisi ad interim ha mostrato che il 7,3% dei pazienti trattati con il farmaco era morto o era stato ricoverato in ospedale, contro il doppio, 14,1% di quelli che avevano ricevuto un placebo.
La decisione di interrompere lo studio con l’arruolamento di nuovi pazienti è stata presa in seguito alla raccomandazione da parte di un comitato indipendente di scienziati che monitoravano lo studio, dopo aver consultato la Fda perché la pillola si è rilevata molto efficace ancor prima di terminare il periodo di trial (gli studi vengono sospesi in anticipo quando il risultato è nettamente positivo e per motivi etici non si può negare il farmaco ai pazienti a cui è stato dato il placebo, come è stato in questo caso, o al contrario quando i risultati non sono promettenti come ci si sarebbe attesi e si ritiene inutile proseguire). «Il trial è stato interrotto per “schiacciante efficacia” ed era a quel punto non accettabile eticamente privare i pazienti di controllo del beneficio derivante da molnupiravir» scrive Roberto Burioni su twitter.
L’analisi ad interim di fase 3 dei dati di 775 pazienti ha mostrato che nessuno dei partecipanti che aveva ricevuto molnupiravir era morto durante i primi 29 giorni di studio rispetto agli otto che avevano ricevuto il placebo. Il trattamento prevede una pillola due volte al giorno prescritta per cinque giorni a pazienti con diagnosi di Covid-19 recente. Non si sono rilevate particolari problematiche sugli eventi avversi. L’incidenza di ogni evento avverso è risultata infatti comparabile nei gruppi trattati con molnupiravir e con placebo (rispettivamente 35% e 40%). Allo stesso tempo, l’incidenza di eventi avversi legati al farmaco è risultata comparabile (12% e 11%, rispettivamente).
Secondo quanto dichiarato da MSD il farmaco ha dimostrato un’efficacia coerente su più varianti di coronavirus, incluso il ceppo Delta altamente trasmissibile. «È notevole essere il primo antivirale orale in ambito ambulatoriale a mostrare un beneficio» ha commentato Nick Kartsonis, vicepresidente senior della ricerca clinica alla Merck. L’antivirale è stato prodotto in partnership con la Ridgeback Biotherapeutics, una compagnia di Miami a conduzione familiare. L’azienda farmaceutica ha comunicato di prevedere la produzione di 10 milioni di cicli di trattamento entro la fine dell’anno. Il governo degli Stati Uniti ha firmato un accordo per ottenerne circa 1,7 milioni.
Fasi precoci infezioni
Molnupiravir è stato studiato in pazienti risultati positivi al Covid entro i primi cinque giorni dalla comparsa dei sintomi, che presentavano anche almeno un «fattore di rischio» come la vecchiaia, l’obesità o il diabete. Secondo la nota il farmaco è particolarmente efficace se utilizzato durante le prime fasi dell’infezione. Il fattore tempo nella diagnosi sembra essere fondamentale: un precedente studio sul molnupiravir in pazienti ospedalizzati è stato interrotto dopo risultati deludenti. Non è comunque scontata una diagnosi così rapida, soprattutto in paesi dove la circolazione del virus è molto alta e il sistema di diagnosi in crisi (anche in Italia nei periodi critici i risultati dei tamponi arrivavano dopo giorni). Inoltre non è neppure automatico che un paziente all’esordio dei sintomi si sottoponga subito a tampone.
Come funziona
Contrariamente ai principali vaccini attualmente somministrati contro la Covid-19, il farmaco di Merck non bersaglia la proteina spike del virus, altamente mutagena, e dovrebbe dunque mantenere una efficacia costante indipendentemente dalle varianti. Il molnupivarir agisce contro la polimerasi virale, un enzima di cui il nuovo coronavirus necessita per replicarsi all’interno dell’organismo. Il farmaco è stato sviluppato per introdurre errori nel codice genetico del virus, impedendone così la duplicazione. «Le terapie antivirali che possono essere assunte a domicilio senza una ospedalizzazione del paziente – ha spiegato Wendy Holman, amministratrice delegata di Ridgeback Biotherapeutics – rappresentano oggi un’opzione terapeutica fondamentale. Siamo orgogliosi».
Gli altri antivirali
Finora gli unici trattamenti disponibili per curare il Covid-19 sono i costosi anticorpi monoclonali prodotti da Regeneron, Eli Lilly e GlaxoSmithKline, che vengono somministrati per via intravenosa e si sono dimostrati altamente efficaci: gli studi hanno dimostrato che riducono i ricoveri e i decessi dal 70 all’85% in pazienti Covid ad alto rischio, quindi hanno un’efficacia superiore alla pillola di Merck. Tuttavia l’arrivo di una pillola antivirale, in aggiunta alla sempre più massiccia copertura vaccinale, è considerato dagli esperti una tappa fondamentale nella lotta per porre fine alla pandemia perché facilmente somministrabile rispetto ai monoclonali che necessitano il ricovero ospedaliero. Nei prossimi mesi sono attesi i risultati dello studio in fase avanzata di altre due pillole antivirali, una sviluppata da Pfizer e l’altra da Atea Pharmaceuticals e Roche.
Pfizer ha avviato uno studio di media-lunga durata per testare il suo farmaco orale per la prevenzione del Covid-19 tra chi è stato esposto al virus che ha l'obiettivo di impedire che la malattia diventi grave. La casa farmaceutica studierà il farmaco orale su 2.660 adulti in buona salute che convivono con un familiare positivo a Sars CoV-2. L’esperimento testerà l’efficacia di una bassa dose del principio attivo ritonavir, un vecchio farmaco usato in combinazione con altri medicinali per il trattamento dell’Hiv. La casa farmaceutica ha anche dichiarato di aver avviato uno studio di fase medio-tardiva sul ritonavir per il trattamento del Covid-19 in pazienti adulti sintomatici non ospedalizzati.
Roche ha invece studiato Ronapreve, trattamento anti-Covid, in pazienti ospedalizzati. Dai risultati di fase II-III diffusi da Roche, Ronapreve ha ridotto significativamente la carica virale entro sette giorni dal trattamento nei pazienti che non hanno sviluppato una risposta immunitaria naturale
Se autorizzato, il farmaco di Merck sarebbe il secondo trattamento antivirale per il Covid. Il primo, remdesivir, deve essere infuso ma i più recenti studi hanno suggerito che offre solo un beneficio modesto per i pazienti Covid.
CorSera...ma di noi
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«nessun vincolo univa questi morti
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Direi che entro l'anno finisce anche il covid.Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Io non farei molto conto su questi primi farmaci. In quel caso si legge che la diagnosi deve essere precocissima, in pratica da prendersi ai primissimi sintomi certificati dal tampone, perchè altrimenti la pillola ha risposte "deludenti"...e comunque funziona nel 50% dei casi, la metà.
Meglio di niente eh, ma occorre insistere su qualcosa di ancor migliore e sicuro....ma di noi
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Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza Messaggioper la seconda dose vi hanno mandato l’SMS loro o avete dovuto rimandare la domanda voi sul sito ?
La seconda dose la prenoti in loco non appena fatta la prima: non l'hai prenotata lì dove hai fatto il vaccino?...ma di noi
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioLa seconda dose la prenoti in loco non appena fatta la prima: non l'hai prenotata lì dove hai fatto il vaccino?
per lo meno la tizia alla scrivania col PC mi ha detto così
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioIo non farei molto conto su questi primi farmaci. In quel caso si legge che la diagnosi deve essere precocissima, in pratica da prendersi ai primissimi sintomi certificati dal tampone, perchè altrimenti la pillola ha risposte "deludenti"...e comunque funziona nel 50% dei casi, la metà.
Meglio di niente eh, ma occorre insistere su qualcosa di ancor migliore e sicuro.
Abbiamo dosi e strutture per rivaccinare chi è ormai scoperto perché vaccinato per primo ed eventualmente per fare terze dosi a tutti.
In più a breve , forse inizio 22 arriveranno questi farmaci. E il covid, se rimane quello consociuto, sarà sconfitto , almeno in Italia e poi in Europa.
Di certo per tanti anni ancora se ne parlerà, e magari colpirà duro nel terzo mondo, cosa che penril discorso varianti è pericolosissimo.
Ma , noi italiani, vaccinati , ne siamo fuori.Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza Messaggioda quello che ho capito entro 35 giorni dovrebbero mandarmi SMS con data e ASL dove farla
per lo meno la tizia alla scrivania col PC mi ha detto così...ma di noi
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioAh ok. Allora meglio attenersi a quelle istruzioni e semmai muoversi alla quasi scadenza dei 35 giorni, se non arrivano SMS.
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Originariamente Scritto da M K K Visualizza MessaggioGià il solo vaccino sta lentamente azzerando casi e decessi , viaggiamo su 50 morti al giorno di cui come sempre non sappiamo nulla, ma di certo non sono persone in salute e che molto probabilmente morirebbero anche per una polmonite virale o meno. I nuovi casi sono non vaccinati per la quasi totalità.
Abbiamo dosi e strutture per rivaccinare chi è ormai scoperto perché vaccinato per primo ed eventualmente per fare terze dosi a tutti.
In più a breve , forse inizio 22 arriveranno questi farmaci. E il covid, se rimane quello consociuto, sarà sconfitto , almeno in Italia e poi in Europa.
Di certo per tanti anni ancora se ne parlerà, e magari colpirà duro nel terzo mondo, cosa che penril discorso varianti è pericolosissimo.
Ma , noi italiani, vaccinati , ne siamo fuori.
Per adesso mi sento di non firmare questo oroscopo di sole e stelle cosmi riordinati Le incognite sono molte, la strada per lo più in divenire e sconosciuta oltre un certo orizzonte....ma di noi
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