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Arnon Shahar, responsabile piano vaccinale Israele: "A distanza di sei mesi dalla seconda vaccinazione degli over 60 abbiamo visto questo aumento dei casi positivi e delle malattie severe anche tra i vaccinati e ci siamo chiesti perché".
Forse i vaccini non sono così efficaci come si pensava?
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Non e’ un problema di efficacia assoluta, quanto relativa nel tempo
Si, certo, intendevo quello...
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Profiling of antibody binding from naïve and COVID-19 convalescent human sera to the entire proteome of SARS-CoV-2 and other human, bat and pangolin coronaviruses identifies 79 B cell epitopes throughout the SARS-CoV-2 proteome, finding that the most sensitive and specific binding occurred in the membrane (M) protein, and revealing cross-reactivity patterns.
ALTRI PUNTI RICONOSCIBILI. Secondo uno studio dell'Università del Wisconsin-Madison pubblicato su PLOS Biology, è possibile che si producano anticorpi anche contro altre proteine del SARS-CoV-2. Il nuovo coronavirus è infatti munito di quattro tipi di proteine strutturali, che contribuiscono cioè a formare la sua struttura, e di altre che regolano invece le sue funzioni, come assemblaggio e replicazione. I ricercatori hanno mappato 79 epitopidel virus, ossia piccole parti degli antigeni virali (le molecole riconosciute come estranee dal sistema immunitario) che gli anticorpi umani individuano e alle quali si legano.
Oltre ai bersagli rintracciati sulla spike e sulla proteina N, ben noti ai nostri anticorpi, gli scienziati hanno individuato epitopi altamente reattivi alle cellule B del sistema immunitario umano su un'ampia gamma di proteine del SARS-CoV-2 e di altri coronavirus. Si tratta di punti di aggancio finora sconosciuti, che fanno pensare che le nostre cellule immunitarie accerchino i coronavirus da più punti, non solo quelli attualmente sfruttati per diagnosi e vaccini.
COME SFRUTTARE QUESTA SCOPERTA? Serviranno studi più approfonditi per stabilire quanto a lungo duri questa forma di attivazione immunitaria, indagata per ora nei convalescenti da covid, e se possa essere sfruttata anche nei prossimi vaccini che metteremo a punto contro la malattia. Una piccola parte delle persone vaccinate non sviluppano una risposta immunitaria soddisfacente contro la covid, mentre alcuni promettenti vaccini non hanno soddisfatto le aspettative di efficacia. La scoperta servirà ad allargare l'ombrello di protezione contro le infezioni da coronavirus.
“Covid, ricoveriamo 50enni gravi: sono tutti non vaccinati”
Ecco cosa sta accandendo in uno dei principali reparti Covid della Sicilia
CATANIA – “Abbiamo 50enni, 60enni non vaccinati e ricoverati in gravi condizioni. Gli chiedi per quale motivo non siano vaccinati, inventano scuse improbabili, come quando non vuoi andare a scuola, ma rischiano la vita”. Sono le parole di Carmelo Iacobello, primario del reparto covid del Cannizzaro di Catania. “Alcuni – continua Iacobello -li abbiamo tirati fuori da gravi polmoniti, la situazione peggiora con gli 80enni non vaccinati e gli immunodepressi”.
Il ritorno dei ricoverati
Dopo un mese di giugno con quasi zero ricoveri, adesso 20 posti su 24 del reparto covid del Cannizzaro sono occupati: “Pochissimi i ricoverati vaccinati con doppia dose, si tratta solo di soggetti anziani o immunodepressi, che hanno bisogno di assistenza. Gli anziani, in particolare, non hanno una risposta immunitaria molto forte. Quello che osserviamo sui vaccinati giovani sono leggere sintomatologie. Tra gli ultraottantenni sono sempre meno di quelli che siamo abituati ad osservare rispetto al periodo in cui non c’erano i vaccini. C’era una percentuale molto significativa di soggetti che perdevano la vita”.
Il boom di contagi
Iacobello ha le idee chiare: “Abbiamo festeggiato l’Inter, la nazionale, i giovani sono i principali diffusori della malattia. È un mix esplosivo con la variante Delta molto diffusiva, i genitori hanno paura a fare vaccinare i figli, gli anziani che hanno contatti con i giovani, subiscono un impatto diverso. Nel ventenne la malattia o è sintomatica o paucisintomatica. L’unica strada sono i vaccini”.
Quanto è bello avere 60 anni in italia puoi non farti il vaccino e se lo dovrà fate chiunque altto per proteggerti
Ti prendi il covid e la colpa non è tua che sei stronzo novax e che probabilmente te ne sbatti di quelle 4 regole in croce da seguire
È colpa dei giovani che vanno in giro a sputare covid
Originariamente Scritto da Lorenzo993
non nominare cristo che se ti avesse incontrato avrebbe mandato a mignotte la bibbia e ti avrebbe preso a calci in culo
Reicher agrees that the most effective way of boosting uptake involves community engagement rather than “gimmicks”, with public health officials taking the time to address remaining concerns in a non-judgmental way. “Go to people rather than forcing them to come to you, listen to people and take their concerns seriously rather than dismissing them and allow them to come back to you,” he says. Although governments and health authorities have enlisted celebrities to promote vaccination — such as film stars Jim Broadbent and Thandiwe Newton in the UK and TV hosts Eva Longoria and Ryan Seacrest in the US — they are often a generation or two older than their target audiences. “We need to get young influencers active [on social media] who have street cred with that age group,” Kampmann says. The UK health department took a cautious step in that direction by involving 26-year-old doctor and DJ Bodalia in its latest “Don’t Miss Out” campaign, which rolled out across social media at the weekend. It urges young adults not to miss out on the opportunity to visit nightclubs, which in England will require two jabs from September. In the US, teen pop sensation Olivia Rodrigo last month spoke at the White House alongside the president, urging her peer group to get vaccinated. Some experts warn that extending vaccine passports could exacerbate existing social, ethnic and class divisions. Marie Jauffret-Roustide, a sociologist at Inserm, France’s national institute of health research, fears that rich people, who have the resources to travel and go to restaurants, are responding to incentives, while the poorest, who are often among the most vaccine hesitant, are not being swayed because their lifestyle is not at risk in the same way. Though she supports Macron’s mandate in the short term, Jauffret-Roustide believes clear and persuasive messaging will be much more effective in the longer run.
The French figures are particularly striking. While there is a strong anti-vaxxer base in the country, the pandemic has demonstrated how feelings can change as circumstances and public understanding shift. In December, YouGov found just 24 per cent of people in France were willing to have a Covid-19 vaccine; last month this had risen to 80 per cent. In the US, where the issue is politically polarised — with Republicans notably more reluctant to support vaccination (and mask wearing) than Democrats — the rise in Covid vaccine acceptance has been less steep, YouGov says, from about 45 per cent in December to 70 per cent in July. For the White House and other governments, the risk is that if they push too hard on vaccination campaigns, it will generate a counter-productive backlash among their political opponents — and damage public health.
i dati nostrani sul Vaccino sono abbastanza inequivocabili:
60% di efficacia, 90% protezione dal ricovero, 92% TI, 96-97% decesso. La maggior parte della popolazione e' stata vaccinata recentemente (<3 mesi), i dati fanno riferimento all'ultimo mese quindi non c'e' il bias della variante inglese.
Se Israele ha dati peggiori in termini di protezione dalla malattia grave, ci sono due possibilita':
1) hanno diverse definizioni di malattia grave
2) il vaccino dopo un tot di mesi perde leggermente di efficacia
Oxford, 'immunità di gregge impossibile con variante Delta'
''Non è possibile'' raggiungere l'immunità di gregge con l'attuale variante Delta del coronavirus. Lo ha affermato il direttore dell'Oxford Vaccine Group, Sir Andrew Pollard, affermando che ''questo virus non è il morbillo. Se il 95 per cento delle persone è stato vaccinato contro il morbillo, il virus non può trasmettersi nella popolazione", ha detto. Ma ''la variante Delta infetterà ancora le persone che sono state vaccinate. E questo significa che chiunque non sia ancora vaccinato a un certo punto incontrerà il virus e non abbiamo nulla che possa fermare completamente quella trasmissione'', ha aggiunto.
Arnon Shahar, responsabile piano vaccinale Israele: "A distanza di sei mesi dalla seconda vaccinazione degli over 60 abbiamo visto questo aumento dei casi positivi e delle malattie severe anche tra i vaccinati e ci siamo chiesti perché".
“Si ritiene che i vaccini siano la migliore soluzione disponibile per controllare la pandemia di SARS-CoV-2 in corso. Tuttavia, l'emergere di ceppi resistenti al vaccino potrebbe arrivare troppo rapidamente perché gli attuali sviluppi del vaccino possano alleviare le conseguenze sanitarie, economiche e sociali della pandemia. Per quantificare e caratterizzare il rischio di tale scenario, abbiamo creato un modello derivato da SIR con dinamica stocastica iniziale del ceppo resistente al vaccino per studiare la probabilità della sua comparsa e insediamento. Utilizzando parametri che assomigliano realisticamente alla trasmissione SARS-CoV-2, modelliamo un modello ondulatorio della pandemia e consideriamo l'impatto del tasso di vaccinazione e la forza delle misure di intervento non farmaceutico sulla probabilità di emergenza di un ceppo resistente. Come previsto, abbiamo scoperto che un rapido tasso di vaccinazione riduce la probabilità di comparsa di un ceppo resistente. Controintuitivamente, quando un allentamento degli interventi non farmaceutici è avvenuto in un momento in cui la maggior parte degli individui della popolazione è già stata vaccinata, la probabilità di insorgenza di un ceppo resistente è stata notevolmente aumentata. Di conseguenza, dimostriamo che un periodo di riduzione della trasmissione vicino alla fine della campagna di vaccinazione può ridurre sostanzialmente la probabilità di insediamento di ceppi resistenti. I nostri risultati suggeriscono che i responsabili politici e gli individui dovrebbero prendere in considerazione il mantenimento di interventi non farmaceutici e comportamenti di riduzione della trasmissione durante l'intero periodo di vaccinazione.”
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