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Speriamo piuttosto che i vaccini riducano davvero sensibilmente le ospedalizzazioni e i decessi, in specie per le categorie che sono più esposte al covid, e che dunque si riveli un'arma di protezione e dunque un mezzo di convivenza col covid.
In difetto il GP, i dati e le statistiche, le curve e le dritte saranno l'ultimo dei nostri problemi.
Onestamente credo lo stiano già facendo e con risultati anche importanti.
Almeno i dati dicono questo.
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
La prudenza mi suggerisce di aspettare di vedere cosa accadrà in autunno/inverno. Le cose che restano appese sono tante, troppe e vedo che sono state normate sulla fiducia nei poteri dei vaccini: i mezzi cittadini a capienza quasi completa; i bar con all'interno tutti affollati; gli stessi ambiti dedicati in esclusiva ai possessori del GP, quando il fatto di possedere la certificazione ti potrebbe indurre ad abbassare la guardia, nel mentre sappiamo che i vaccininati possono contagiarsi, trasmettere il virus, da controllare appunto la ricaduta sanitaria.
Israele pare vada su di un piano tutto suo, in controtendenza con le certezze europee o italiane. Sono tutti aspetti che inquietano. C'è chi ha fatto il vaccino mesi e mesi fa ormai: sono ancora al "sicuro"? E tante altre questioni.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
La prudenza mi suggerisce di aspettare di vedere cosa accadrà in autunno/inverno. Le cose che restano appese sono tante, troppe e vedo che sono state normate sulla fiducia nei poteri dei vaccini: i mezzi cittadini a capienza quasi completa; i bar con all'interno tutti affollati; gli stessi ambiti dedicati in esclusiva ai possessori del GP, quando il fatto di possedere la certificazione ti potrebbe indurre ad abbassare la guardia, nel mentre sappiamo che i vaccininati possono contagiarsi, trasmettere il virus, da controllare appunto la ricaduta sanitaria.
Israele pare vada su di un piano tutto suo, in controtendenza con le certezze europee o italiane. Sono tutti aspetti che inquietano. C'è chi ha fatto il vaccino mesi e mesi fa ormai: sono ancora al "sicuro"? E tante altre questioni.
Una su tutte che anche l'estate scorsa sembrava tutto finito...e invece
Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
Leggi su Sky TG24 l'articolo Covid, Israele: oltre 6mila contagi in 24 ore. E’ record da febbraio
da leggere tutto
“Verso i ricoveri domiciliari per i malati gravi
Nel tentativo di allentare, poi, la pressione sugli ospedali, alle casse mutue (su cui si basa il sistema sanitario israeliano) è stato chiesto di compiere preparativi per ricoveri domiciliari di malati medio-gravi di Covid. Solo ieri, come detto, questi casi sono saliti a quota 400. Secondo i media locali, per gli ospedali, il limite massimo è di mille. Di conseguenza, per le casse mutue sono giunte disposizioni per prepararsi ad organizzare in tempi brevi altri mille ricoveri domiciliari. “E' una scelta giusta per i pazienti stessi”, ha spiegato Sigal Dadon-Levi, direttrice generale della cassa mutua Maccabi. Secondo gli esperti del ministero della Sanità, questa scelta potrebbe consentire di rinviare la necessità di un nuovo lockdown.”
“Covid, ricoveriamo 50enni gravi: sono tutti non vaccinati”
Ecco cosa sta accandendo in uno dei principali reparti Covid della Sicilia
CATANIA – “Abbiamo 50enni, 60enni non vaccinati e ricoverati in gravi condizioni. Gli chiedi per quale motivo non siano vaccinati, inventano scuse improbabili, come quando non vuoi andare a scuola, ma rischiano la vita”. Sono le parole di Carmelo Iacobello, primario del reparto covid del Cannizzaro di Catania. “Alcuni – continua Iacobello -li abbiamo tirati fuori da gravi polmoniti, la situazione peggiora con gli 80enni non vaccinati e gli immunodepressi”.
Il ritorno dei ricoverati
Dopo un mese di giugno con quasi zero ricoveri, adesso 20 posti su 24 del reparto covid del Cannizzaro sono occupati: “Pochissimi i ricoverati vaccinati con doppia dose, si tratta solo di soggetti anziani o immunodepressi, che hanno bisogno di assistenza. Gli anziani, in particolare, non hanno una risposta immunitaria molto forte. Quello che osserviamo sui vaccinati giovani sono leggere sintomatologie. Tra gli ultraottantenni sono sempre meno di quelli che siamo abituati ad osservare rispetto al periodo in cui non c’erano i vaccini. C’era una percentuale molto significativa di soggetti che perdevano la vita”.
Il boom di contagi
Iacobello ha le idee chiare: “Abbiamo festeggiato l’Inter, la nazionale, i giovani sono i principali diffusori della malattia. È un mix esplosivo con la variante Delta molto diffusiva, i genitori hanno paura a fare vaccinare i figli, gli anziani che hanno contatti con i giovani, subiscono un impatto diverso. Nel ventenne la malattia o è sintomatica o paucisintomatica. L’unica strada sono i vaccini”.
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Nel tentativo di allentare, poi, la pressione sugli ospedali, alle casse mutue (su cui si basa il sistema sanitario israeliano) è stato chiesto di compiere preparativi per ricoveri domiciliari di malati medio-gravi di Covid. Solo ieri, come detto, questi casi sono saliti a quota 400. Secondo i media locali, per gli ospedali, il limite massimo è di mille. Di conseguenza, per le casse mutue sono giunte disposizioni per prepararsi ad organizzare in tempi brevi altri mille ricoveri domiciliari. “E' una scelta giusta per i pazienti stessi”, ha spiegato Sigal Dadon-Levi, direttrice generale della cassa mutua Maccabi. Secondo gli esperti del ministero della Sanità, questa scelta potrebbe consentire di rinviare la necessità di un nuovo lockdown.”
Con metodologica applicazione, Sion si prepara a quella che prevede essere la prossima ondata, gli effetti della quale considera già apprezzabilmente allarmanti, tanto da spingere ad attuare le misure descritte e che conosciamo da varie fonti.
Che cosa sanno o leggono in Israele che a noi sfugge o che noi ignoriamo? Interrogano la cabala o dai dati sui ricoveri (nel paese con altissima percenuale di vaccinati) considerano insufficenti le difese vaccinali, o non in grado di garantire un efficace argine all'onda prossima ventura?
Hanno deciso per la terza dose agli ultrasessanti vaccinati da 5 mesi: da noi c'è chi ha fatto il vaccino a gennaio e ha il green pass. Qualcosa non torna, qualcuno sta andando in direzione sbagliata.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Per non sapere leggere e nemmeno scrivere, presterei molta attenzione a quello che succede da quelle parti.
Si tratta di una realta’ pragmatica, inoltre agiscono e possono farlo per tempo e in maniera incisiva anche e soprattutto in virtu’ di numeri relativamnte piccoli rispetto a paesi piu’ cicciottelli.
Noi abbiamo un dibattito focalizzato su chi controlla il certificatino, per carita’ suscita livori anche accesi....
...ma non si sta giocando su quel campo la partita vera.
Una su tutte che anche l'estate scorsa sembrava tutto finito...e invece
mah, giusto se uno si fermava al suo orticello. Perché al di fuori dell'europa stava continuando a mietere e già da fine luglio erano ripartiti i contagi e il terrorismo mediatico anche in europa/italia
Per non sapere leggere e nemmeno scrivere, presterei molta attenzione a quello che succede da quelle parti.
Si tratta di una realta’ pragmatica, inoltre agiscono e possono farlo per tempo e in maniera incisiva anche e soprattutto in virtu’ di numeri relativamnte piccoli rispetto a paesi piu’ cicciottelli.
Noi abbiamo un dibattito focalizzato su chi controlla il certificatino, per carita’ suscita livori anche accesi....
...ma non si sta giocando su quel campo la partita vera.
Arnon Shahar, responsabile piano vaccinale Israele: "A distanza di sei mesi dalla seconda vaccinazione degli over 60 abbiamo visto questo aumento dei casi positivi e delle malattie severe anche tra i vaccinati e ci siamo chiesti perché".
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
In noncritically ill patients with Covid-19, an initial strategy of therapeutic-dose anticoagulation with heparin increased the probability of survival to hospital discharge with reduced use of cardiovascular or respiratory organ support as compared with usual-care thromboprophylaxis. (ATTACC, ACTIV-4a, and REMAP-CAP ClinicalTrials.gov numbers, NCT04372589. opens in new tab, NCT04505774. opens in new tab, NCT02735707. opens in new tab, and NCT04359277. opens in new tab.)
In critically ill patients with Covid-19, an initial strategy of therapeutic-dose anticoagulation with heparin did not result in a greater probability of survival to hospital discharge or a greater number of days free of cardiovascular or respiratory organ support than did usual-care pharmacologic thromboprophylaxis. (REMAP-CAP, ACTIV-4a, and ATTACC ClinicalTrials.gov numbers, NCT02735707. opens in new tab, NCT04505774. opens in new tab, NCT04359277. opens in new tab, and NCT04372589. opens in new tab.)
perché non puoi fare un TSO a milioni di persone..
Ma i vaccini obbligatori esistono già...
Perché questo no?
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
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