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Questi invece sono riguardanti gli ultimi 30 giorni (Aggiornamento del 4 Agosto 2021)
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Questa sera sono andato a cena in un ristorante e poi in un pub e mi hanno chiesto il green pass in entrambi i casi. Non ero così sicuro sarebbe accaduto
Inviato dal mio Redmi Note 8T utilizzando Tapatalk
Come ti sei sentito? Che emozioni hai provato? Sono stati gentili nel chiedertelo?
Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
Questi invece sono riguardanti gli ultimi 30 giorni (Aggiornamento del 4 Agosto 2021)
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cercavo proprio questa: viene confermata una buona protezione contro ospedalizzazione, ottima contro malattia grave e decesso. Ci si infetta lo stesso ma ci si infetta decisamente meno… la protezione non è certo
al 95% ma questa basta e avanza per ridurre drasticamente l’Rt
cercavo proprio questa: viene confermata una buona protezione contro ospedalizzazione, ottima contro malattia grave e decesso. Ci si infetta lo stesso ma ci si infetta decisamente meno… la protezione non è certo
al 95% ma questa basta e avanza per ridurre drasticamente l’Rt
Green pass in ristoranti e palestre con il documento d’identità: come funziona
Il gestore del locale pubblico non dovrà controllare che le generalità del cliente corrispondano con quelle della certificazione verde. Oggi la circolare del Viminale
I gestori dei locali pubblici dovranno verificare che i clienti abbiano il green pass, però non dovranno chiedere il documento di identità. I controlli sull’autenticità della certificazione verde spettano infatti alle forze dell’ordine. Il dubbio era nato perché sul decreto approvato dal governo non si fa cenno all’obbligo per ristoratori e titolari delle altre attività di accertare le generalità del cliente, ma l’applicazione utilizzata per scansionare il green pass contiene un’indicazione diversa. Sulla schermata che compare dopo aver inquadrato il Qr code del certificato è infatti scritto: «Per completare la verifica è necessario confrontare i dati anagrafici sotto riportati con quelli di un valido documento di identità». E questo aveva provocato la rivolta dei ristoratori: «Non siamo poliziotti».
La circolare
Dopo giorni di consultazioni tra gli uffici legislativi di palazzo Chigi e dei ministeri competenti, una circolare del capo di gabinetto del Viminale, il prefetto Bruno Frattasi, chiarirà oggi le modalità per l’accesso in tutti i luoghi dove è obbligatoria la certificazione verde. Regole che variano a seconda dei posti in cui si va.
Luoghi al chiuso
Il decreto entrato in vigore il 6 agosto obbliga ad avere il certificato di immunità per entrare in tutti quei luoghi a rischio assembramenti: bar e ristoranti al chiuso, cinema, teatri, sale da concerto, mostre, musei, luoghi della cultura, palestre e piscine coperte, palazzetti, stadi, impianti sportivi, centri termali.
Il green pass
Sono tre le condizioni per ottenere il lasciapassare: aver fatto almeno una dose di vaccino nei precedenti nove mesi, essere guariti dal Covid da non più di sei mesi, oppure essersi sottoposti a tampone molecolare o rapido nelle 48 ore precedenti.
Authcode
Chi ha i requisiti per la certificazione verde Covid-19 e non ha ricevuto o ha smarrito l’sms o l’email, può recuperare l’«authcode» in autonomia. Basterà accedere alla nuova applicazione attiva sul sito www.dgc.gov.it inserendo il codice fiscale, le ultime 8 cifre della tessera sanitaria e la data dell’evento che ha generato la certificazione verde (data dell’ultima vaccinazione o del prelievo del tampone o, per le certificazioni di guarigione, la data del primo tampone molecolare positivo).
Tessera sanitaria
Una volta ottenuto l’«authcode» si potrà scaricare la certificazione verde sempre dal sito www.dgc.gov.it con la tessera sanitaria o attraverso l’app Immuni.
Il documento d’identità
All’ingresso di tutti questi luoghi bisognerà consegnare il green pass, ma titolari e gestori non possono e non devono chiedere il documento di identità per verificare che il certificato appartenga effettivamente a chi lo ha esibito.
La verifica
In attesa della circolare del Viminale è Palazzo Chigi a far sapere che «tutte le forze dell’ordine saranno impegnate nel far rispettare il green pass». I furbi sono avvisati, anche perché il certificato, convalidato dal Qr code, contiene le generalità del portatore, dal sesso all’età anagrafica. Spetterà alle forze dell’ordine — con controlli a campione — accertare che il certificato sia stato presentato dal titolare effettivo.
Le sanzioni
Il cittadino trovato in un locale pubblico senza green pass rischia la multa da 400 a 1.000 euro. Se il green pass è contraffatto o comunque non coincide con il documento di identità si può essere denunciati per falso. Il gestore che fa entrare un cliente senza green pass oltre alla multa, rischia la sanzione amministrativa della chiusura da 1 a 10 giorni «dopo due violazioni commesse in giornate diverse, alla terza violazione».
Dall’1 settembre (e fino al 31 dicembre) è tassativamente richiesta la certificazione verde per salire su aerei, navi, traghetti (Stretto di Messina escluso), treni Intercity e ad alta velocità. Green pass obbligatorio anche per gli autobus a lunga percorrenza che collegano «più di due regioni». Non c’è invece alcun obbligo per il trasporto pubblico urbano, vale a dire autobus, metropolitane e tram. Per salire sulle navi e sugli aerei attualmente è già prevista la presentazione del documento d’identità. La circolare del Viminale dovrà adesso chiarire se diventerà obbligatorio anche per i treni
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Non lo so, a me ha solo detto che non ha nessuna intenzione di inocularsi quello che considera un intruglio sperimentale e basta. Io gli ho chiesto se ha sentito un avvocato, lui mi ha risposto di sì e che secondo l'avvocato multe e verbali saranno carta straccia.
Si molti avvocati, ma intanto le. multe e denunce intanto le fanno, poi non tutti hanno modo e tempo di trovarsi un legale fare ricorso e spendere ulteriori €€, sempre meglio evitare di prenderne
Il presidente della regione Veneto ha spiegato i perché del cambio di rotta sottolineando gli effetti positivi delle vaccinazioni: "Senza avremmo gli ospedali pieni"
Green pass in ristoranti e palestre con il documento d’identità: come funziona
Il gestore del locale pubblico non dovrà controllare che le generalità del cliente corrispondano con quelle della certificazione verde. Oggi la circolare del Viminale
I gestori dei locali pubblici dovranno verificare che i clienti abbiano il green pass, però non dovranno chiedere il documento di identità. I controlli sull’autenticità della certificazione verde spettano infatti alle forze dell’ordine. Il dubbio era nato perché sul decreto approvato dal governo non si fa cenno all’obbligo per ristoratori e titolari delle altre attività di accertare le generalità del cliente, ma l’applicazione utilizzata per scansionare il green pass contiene un’indicazione diversa. Sulla schermata che compare dopo aver inquadrato il Qr code del certificato è infatti scritto: «Per completare la verifica è necessario confrontare i dati anagrafici sotto riportati con quelli di un valido documento di identità». E questo aveva provocato la rivolta dei ristoratori: «Non siamo poliziotti».
La circolare
Dopo giorni di consultazioni tra gli uffici legislativi di palazzo Chigi e dei ministeri competenti, una circolare del capo di gabinetto del Viminale, il prefetto Bruno Frattasi, chiarirà oggi le modalità per l’accesso in tutti i luoghi dove è obbligatoria la certificazione verde. Regole che variano a seconda dei posti in cui si va.
Luoghi al chiuso
Il decreto entrato in vigore il 6 agosto obbliga ad avere il certificato di immunità per entrare in tutti quei luoghi a rischio assembramenti: bar e ristoranti al chiuso, cinema, teatri, sale da concerto, mostre, musei, luoghi della cultura, palestre e piscine coperte, palazzetti, stadi, impianti sportivi, centri termali.
Il green pass
Sono tre le condizioni per ottenere il lasciapassare: aver fatto almeno una dose di vaccino nei precedenti nove mesi, essere guariti dal Covid da non più di sei mesi, oppure essersi sottoposti a tampone molecolare o rapido nelle 48 ore precedenti.
Authcode
Chi ha i requisiti per la certificazione verde Covid-19 e non ha ricevuto o ha smarrito l’sms o l’email, può recuperare l’«authcode» in autonomia. Basterà accedere alla nuova applicazione attiva sul sito www.dgc.gov.it inserendo il codice fiscale, le ultime 8 cifre della tessera sanitaria e la data dell’evento che ha generato la certificazione verde (data dell’ultima vaccinazione o del prelievo del tampone o, per le certificazioni di guarigione, la data del primo tampone molecolare positivo).
Tessera sanitaria
Una volta ottenuto l’«authcode» si potrà scaricare la certificazione verde sempre dal sito www.dgc.gov.it con la tessera sanitaria o attraverso l’app Immuni.
Il documento d’identità
All’ingresso di tutti questi luoghi bisognerà consegnare il green pass, ma titolari e gestori non possono e non devono chiedere il documento di identità per verificare che il certificato appartenga effettivamente a chi lo ha esibito.
La verifica
In attesa della circolare del Viminale è Palazzo Chigi a far sapere che «tutte le forze dell’ordine saranno impegnate nel far rispettare il green pass». I furbi sono avvisati, anche perché il certificato, convalidato dal Qr code, contiene le generalità del portatore, dal sesso all’età anagrafica. Spetterà alle forze dell’ordine — con controlli a campione — accertare che il certificato sia stato presentato dal titolare effettivo.
Le sanzioni
Il cittadino trovato in un locale pubblico senza green pass rischia la multa da 400 a 1.000 euro. Se il green pass è contraffatto o comunque non coincide con il documento di identità si può essere denunciati per falso. Il gestore che fa entrare un cliente senza green pass oltre alla multa, rischia la sanzione amministrativa della chiusura da 1 a 10 giorni «dopo due violazioni commesse in giornate diverse, alla terza violazione».
Dall’1 settembre (e fino al 31 dicembre) è tassativamente richiesta la certificazione verde per salire su aerei, navi, traghetti (Stretto di Messina escluso), treni Intercity e ad alta velocità. Green pass obbligatorio anche per gli autobus a lunga percorrenza che collegano «più di due regioni». Non c’è invece alcun obbligo per il trasporto pubblico urbano, vale a dire autobus, metropolitane e tram. Per salire sulle navi e sugli aerei attualmente è già prevista la presentazione del documento d’identità. La circolare del Viminale dovrà adesso chiarire se diventerà obbligatorio anche per i treni
CorSera
Capito, devo stare lontano dall'Italia per altri 10 anni, ok.
Hanno sbagliato a togliere i tamponi gratis, farne uno ogni 48 ore sarebbe stata una tortura tale che le persone esasperate si sarebbero vaccinate. Avrebbero mantenuto una possibilità di fuga per chi ha paura di morire di vaccino e sarebbero stati inattaccabili, dovevano solo preoccuparsi di avere dosi in quantità a settembre. Durante agosto magari riesci ad evitare i luoghi in cui chiedono il green pass ma a settembre tra scuola e lavoro sarebbero cominciati i problemi.
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