Io ritengo, come anche detto da altri, che il Green Pass sia sbagliato per un discorso molto più concettuale che pratico.
Non ha senso fare paragoni con, ad esempio, il divieto di fumare nei bar. Perché quel divieto è di compiere un azione, non vieta certo ad un fumatore di entrarci a priori.
Non ha senso paragonare il Green Pass al non avere una malattia. Perché se io ho il colera dovrò stare sicuramente in isolamento, ma nessuno ha l'obbligo di dimostrare di non averlo per bersi un caffè al tavolino di un bar.
Non ha senso paragonarlo alla patente di guida. Perché è obbligatoria ma prevede specifici requisiti che dimostrino che tu detenga una specifica abilità. Ossia saper guidare una macchina. Tu puoi essere tranquillamente un giovane in perfetta salute, vaccinato e con 11/10 di vista, se ogni volta che ti fermi ad un incrocio spegni la macchina la patente non te la de nessuno. Sei vecchio, diabetico, cardiopatico, allergico al nichel e porti occhiali spessi come fondi di bottiglia. Ma in 50 anni non hai mai fatto un incidente, mai preso una multa, o anche solo rigato la macchina entrandola in garage. Hai l'obbligo di lenti ma la patente non te la ritira nessuno.
Stesso discorso per i vaccini obbligatori a scuola. I vaccini obbligatori sono, appunto, obbligatori. E basterebbe solo questo.
Equiparare il Green Pass a questo genere di altre situazioni non ha senso. Perché si basano su obbligatorietà e situazioni ben definite dalla giurisprudenza. Nessuna di queste crea contrasto o discriminazione. Il Green Pass crea contrasto e discriminazione perché se da un lato viene detto che il vaccino è facoltativo, con tanto di scarico di responsabilità da firmare, dall'altro me lo si fa materialmente diventare obbligatorio. Però non è obbligatorio, ma mi prendo la responsabilità di eventuali reazioni avverse. Se no posso rinunciare tranquillamente ad andare al ristorante, in palestra, a breve a prendere treni, aerei, lavorare nei pubblici uffici, ecc. Però non è obbligatorio.
Giorno 19 ho prenotata la prima dose di vaccino. Ho una possibilità su 10/100/1000(?) di avere come reazione avversa una banale settimana di febbre. Niente di che, non succede, ma se succede le giornate di lavoro perse chi me le copre? Il mio sostituto in palestra chi lo paga? Ah no, ho firmato lo scarico di responsabilità.
Ho una possibilità su 1000/10.000/100.000 di avere una reazione avversa grave e di starmene a letto un mese. Non muoio, eh, alla fine mi riprendo. Ma nel frattempo chi provvede al mio sostenamento? Ah no, mi sono preso la responsabilità io, la vaccinazione era facoltativa.
Ho una possibilità su 100.000/1.000.000/1.000.000.000 di morire. Oh, non succede, però, oh, alla fine i vantaggi superano i rischi, un morto lo possiamo anche accettare. Solo quest'anno ho fatto con le banche quasi 50.000€ di prestiti, che se lavoro copro anche senza problemi, se muoio posso stare sicuro che almeno quelli non vengono passati alla mia famiglia. Ah no, i miei mi hanno fatto da garanti ed il vaccino mica era obbligatorio, eh...
Ad un certo capiamoci. Il vaccino è obbligatorio o è facoltativo? O è semplicemente obbligatorio materialmente per il cittadino farselo, ma non è obbligatorio per lo Stato, dopo un anno e mezzo che mi rompe i coglioni con la tutela della salute pubblica, tutelarmi da reazioni avverse di qualsiasi tipo? Fossi anche io quell'unico caso su 7 miliardi in cui il vaccino fa una reazione avversa con il mio taglio di capelli.......................
Non ha senso fare paragoni con, ad esempio, il divieto di fumare nei bar. Perché quel divieto è di compiere un azione, non vieta certo ad un fumatore di entrarci a priori.
Non ha senso paragonare il Green Pass al non avere una malattia. Perché se io ho il colera dovrò stare sicuramente in isolamento, ma nessuno ha l'obbligo di dimostrare di non averlo per bersi un caffè al tavolino di un bar.
Non ha senso paragonarlo alla patente di guida. Perché è obbligatoria ma prevede specifici requisiti che dimostrino che tu detenga una specifica abilità. Ossia saper guidare una macchina. Tu puoi essere tranquillamente un giovane in perfetta salute, vaccinato e con 11/10 di vista, se ogni volta che ti fermi ad un incrocio spegni la macchina la patente non te la de nessuno. Sei vecchio, diabetico, cardiopatico, allergico al nichel e porti occhiali spessi come fondi di bottiglia. Ma in 50 anni non hai mai fatto un incidente, mai preso una multa, o anche solo rigato la macchina entrandola in garage. Hai l'obbligo di lenti ma la patente non te la ritira nessuno.
Stesso discorso per i vaccini obbligatori a scuola. I vaccini obbligatori sono, appunto, obbligatori. E basterebbe solo questo.
Equiparare il Green Pass a questo genere di altre situazioni non ha senso. Perché si basano su obbligatorietà e situazioni ben definite dalla giurisprudenza. Nessuna di queste crea contrasto o discriminazione. Il Green Pass crea contrasto e discriminazione perché se da un lato viene detto che il vaccino è facoltativo, con tanto di scarico di responsabilità da firmare, dall'altro me lo si fa materialmente diventare obbligatorio. Però non è obbligatorio, ma mi prendo la responsabilità di eventuali reazioni avverse. Se no posso rinunciare tranquillamente ad andare al ristorante, in palestra, a breve a prendere treni, aerei, lavorare nei pubblici uffici, ecc. Però non è obbligatorio.
Giorno 19 ho prenotata la prima dose di vaccino. Ho una possibilità su 10/100/1000(?) di avere come reazione avversa una banale settimana di febbre. Niente di che, non succede, ma se succede le giornate di lavoro perse chi me le copre? Il mio sostituto in palestra chi lo paga? Ah no, ho firmato lo scarico di responsabilità.
Ho una possibilità su 1000/10.000/100.000 di avere una reazione avversa grave e di starmene a letto un mese. Non muoio, eh, alla fine mi riprendo. Ma nel frattempo chi provvede al mio sostenamento? Ah no, mi sono preso la responsabilità io, la vaccinazione era facoltativa.
Ho una possibilità su 100.000/1.000.000/1.000.000.000 di morire. Oh, non succede, però, oh, alla fine i vantaggi superano i rischi, un morto lo possiamo anche accettare. Solo quest'anno ho fatto con le banche quasi 50.000€ di prestiti, che se lavoro copro anche senza problemi, se muoio posso stare sicuro che almeno quelli non vengono passati alla mia famiglia. Ah no, i miei mi hanno fatto da garanti ed il vaccino mica era obbligatorio, eh...
Ad un certo capiamoci. Il vaccino è obbligatorio o è facoltativo? O è semplicemente obbligatorio materialmente per il cittadino farselo, ma non è obbligatorio per lo Stato, dopo un anno e mezzo che mi rompe i coglioni con la tutela della salute pubblica, tutelarmi da reazioni avverse di qualsiasi tipo? Fossi anche io quell'unico caso su 7 miliardi in cui il vaccino fa una reazione avversa con il mio taglio di capelli.......................
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