Originariamente Scritto da Naturalissimo.88
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Emergenza Coronavirus: thread unico.
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Originariamente Scritto da Giampo93 Visualizza MessaggioDa brividi...Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Originariamente Scritto da salsa Visualizza Messaggiohttps://twitter.com/SkyTG24/status/1...935481344?s=19
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Originariamente Scritto da Death Magnetic Visualizza MessaggioVendi palloncini colorati?
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioCoronavirus, il medico di Bergamo: «Dobbiamo scegliere chi curare e chi no, come in ogni guerra. State a casa»
Christian Salaroli, anestesista rianimatore a Bergamo: «Si decide in base all’età e alle condizioni di salute. Alcuni di noi, primari o ragazzini, ne escono stritolati... State a casa. Vedo troppa gente per strada».
«All’interno del Pronto soccorso è stato aperto uno stanzone con venti posti letto, che viene utilizzato solo per eventi di massa. Lo chiamiamo Pemaf, ovvero Piano di emergenza per il maxi-afflusso. È qui che viene fatto il triage, ovvero la scelta».
Non è un colloquio facile, quello con Christian Salaroli, 48 anni, una moglie, due figli, dirigente medico, anestesista rianimatore dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, uno dei più sollecitati di queste settimane, distante appena sette chilometri dal cluster di Alzano Lombardo, uno dei più misteriosi e persistenti di questa epidemia. Non lo è per l’argomento che tratta, non lo è per l’emotività che ci scorre dentro, che abbiamo il dovere di asciugare, anche se pure dice molto di quello che sta avvenendo dove si combatte per davvero. «Si decide per età, e per condizioni di salute. Come in tutte le situazioni di guerra. Non lo dico io, ma i manuali sui quali abbiamo studiato».
Allora è vero?
«Certo che lo è. In quei letti vengono ammessi solo donne e uomini con la polmonite da Covid-19, affetti da insufficienza respiratoria. Gli altri, a casa».
Poi cosa succede?
«Li mettiamo in ventilazione non invasiva, che si chiama Niv. Il primo passo è quello».
E gli altri passi?
«Vengo al più importante. Al mattino presto, con i curanti del Pronto soccorso, passa il rianimatore. Il suo parere è molto importante».
Perché conta così tanto?
«Oltre all’età e al quadro generale, il terzo elemento è la capacità del paziente di guarire da un intervento rianimatorio».
Di cosa stiamo parlando?
«Questa indotta dal Covid-19 è una polmonite interstiziale, una forma molto aggressiva che impatta tanto sull’ossigenazione del sangue. I pazienti più colpiti diventano ipossici, ovvero non hanno più quantità sufficienti di ossigeno nell’organismo».
Quando arriva il momento di scegliere?
«Subito dopo. Siamo obbligati a farlo. Nel giro di un paio di giorni, al massimo. La ventilazione non invasiva è solo una fase di passaggio. Siccome purtroppo c’è sproporzione tra le risorse ospedaliere, i posti letto in terapia intensiva, e gli ammalati critici, non tutti vengono intubati».
A quel punto cosa succede?
«Diventa necessario ventilarli meccanicamente. Quelli su cui si sceglie di proseguire vengono tutti intubati e pronati, ovvero messi a pancia in giù, perché questa manovra può favorire la ventilazione delle zone basse del polmone».
Esiste una regola scritta?
«Al momento, nonostante quel che leggo, no. Per consuetudine, anche se mi rendo conto che è una brutta parola, si valutano con molta attenzione i pazienti con gravi patologie cardiorespiratorie, e le persone con problemi gravi alle coronarie, perché tollerano male l’ipossia acuta e hanno poche probabilità di sopravvivere alla fase critica».
Nient’altro?
«Se una persona tra gli 80 e i 95 anni ha una grave insufficienza respiratoria, verosimilmente non procedi. Se ha una insufficienza multi organica di più di tre organi vitali, significa che ha un tasso di mortalità del cento per cento. Ormai è andato».
Lo lasciate andare?
«Anche questa è una frase terribile. Ma purtroppo è vera. Non siamo in condizione di tentare quelli che si chiamano miracoli. È la realtà».
Non è sempre così?
«No. Certo, anche in tempi normali si valuta caso per caso, nei reparti si cerca di capire se il paziente può recuperare da qualunque intervento. Adesso questa discrezionalità la stiamo applicando su larga scala».
Chi viene lasciato andare muore di Covid-19 o di patologie pregresse?
«Questa che non muoiono di coronavirus è una bugia che mi amareggia. Non è neppure rispettosa nei confronti di chi ci lascia. Muoiono di Covid-19, perché nella sua forma critica la polmonite interstiziale incide su problemi respiratori pregressi, e il malato non riesce più a sopportare questa situazione. Il decesso è causato dal virus, non da altro».
E voi medici, riuscite a sopportare questa situazione?
«Alcuni ne escono stritolati. Capita al primario, e al ragazzino appena arrivato che si trova di prima mattina a dover decidere della sorte di un essere umano. Su larga scala, lo ripeto».
A lei non pesa essere arbitro della vita e della morte di un essere umano?
«Io per ora dormo la notte. Perché so che la scelta è basata sul presupposto che qualcuno, quasi sempre più giovane, ha più probabilità di sopravvivere dell’altro. Almeno, è una consolazione».
Cosa ne pensa degli ultimi provvedimenti del governo?
«Forse sono un po’ generici. Il concetto di chiudere il virus in certe zone è giusto, ma arriva con almeno una settimana di ritardo. Quello che conta davvero è un’altra cosa».
Quale?
«State a casa. State a casa. Non mi stanco di ripeterlo. Vedo troppa gente per strada. La miglior risposta a questo virus è non andare in giro. Voi non immaginate cosa succede qui dentro. State a casa».
C’è carenza di personale?
«Tutti stiamo facendo tutto. Noi anestesisti facciamo turni di supporto nella nostra sala operativa, che gestisce Bergamo, Brescia e Sondrio. Altri medici di ambulanza finiscono in corsia, oggi toccherà a me».
Nello stanzone?
«Esatto. Tanti miei colleghi stanno accusando questa situazione. Non è solo il carico di lavoro, ma quello emotivo, che è devastante. Ho visto piangere infermieri con trent’anni di esperienza alle spalle, Gente che ha crisi di nervi e all’improvviso trema. Voi non sapete cosa sta succedendo negli ospedali, per questo ho deciso di parlare con lei».
Esiste ancora il diritto alla cura?
«In questo momento è minacciato dal fatto che il sistema non è in grado di farsi carico dell’ordinario e dello straordinario al tempo stesso. Così le cure standard possono avere ritardi anche gravi».
Mi fa un esempio?
«Normalmente la chiamata per un infarto viene processata in pochi minuti. Ora può capitare che si aspetti anche per un’ora o più».
Trova una spiegazione a tutto questo?
«Non la cerco. Mi dico che è come per la chirurgia di guerra. Si cerca di salvare la pelle solo a chi ce la può fare. È quel che sta succedendo».
CorSera
Originariamente Scritto da Ponno Visualizza MessaggioNo, tu sei impanicato perché sei di tuo imparanoiato. Montatore, falegname, elettricista, corriere non sono lavori a "contatto". Non é che se chiami un idraulico e gli stai a distanza di sicurezza succede nulla.
Ma chiudi tutto cosa? Come mangia la gente? Scorte tipo guerra? Droni che consegnano? Ma che stai dicendo. Serve una risposta netta e moderazione nelle emozioni. Seriamente, stacca internet e tv perché sei in paranoia totale da 10 giorni.
Chiudi tutte le aziende tranne i supermercati per il cibo, come hanno fatto in Cina.. forse non ti è chiaro che siamo già in quella situazione.
E' per quelli come te che la prendono alla leggera se siamo in questa situazione. Fosse per te dovremmo continuare cosi, è inutile cercare di farti capire.. proprio per questo il governo dovrebbe chiudere tutto e subito, per la gente come te.. se lasci libero arbitrio, come stanno facendo, ogni giorno sarà sempre peggio.
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Originariamente Scritto da Max90 Visualizza MessaggioDevo risponderti?
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Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza MessaggioIo, pur essendo in zona arancio, al bar continuo ad andarci. Il problema non è il bar...ma gli assembramenti al bar. Quando ci vado io, verso le 19.30, non c'è anima viva. Siamo io e il barista...poi man mano che si avvicinano le 20:30 comincia ad arrivare qualcuno...ma all'interno del bar non ci sono mai più di 6-7 persone.Originariamente Scritto da modgallaghergandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
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Originariamente Scritto da Max90 Visualizza MessaggioDevo risponderti?
Agghiacciante..
Non sono lavori di contatto? ahahaha ma lo sai che un montatore ogni giorno va in giro a casa dalla gente tutto il giorno? te sei fuori di testa.
Chiudi tutte le aziende tranne i supermercati per il cibo, come hanno fatto in Cina.. forse non ti è chiaro che siamo già in quella situazione.
E' per quelli come te che la prendono alla leggera se siamo in questa situazione. Fosse per te dovremmo continuare cosi, è inutile cercare di farti capire.. proprio per questo il governo dovrebbe chiudere tutto e subito, per la gente come te.. se lasci libero arbitrio, come stanno facendo, ogni giorno sarà sempre peggio.Originariamente Scritto da claudio96
sigpic
più o meno il triplo
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Originariamente Scritto da Gary Visualizza MessaggioEsiste anche la trasmissione per contatto, rara ma esiste. Sinceramente, visto come butta la situazione, non credo che per via precauzionale non andare al bar per qualche settimana sia un grosso sacrificio. Se i medici e gli infermieri ci stanno dicendo di non uscire di casa se non strettamente necessario, e non di non radunarci e andare in giro 1 alla volta, ci sarà un motivo. Anche perchè al momento, in determinate zone, se per dire ti capita qualcosa mentre sei in giro ( incidente, malore o qualsiasi ***** ), potresti non ricevere cure perfavorire di qualcun'altro. Una fetta della popolazione inizia a diventare " spendibile " per salvaguardare gli altri.Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.Originariamente Scritto da Bob TerwilligerDi solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
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Il problema di fondo é che la gente é bestiaOriginariamente Scritto da claudio96
sigpic
più o meno il triplo
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Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
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Originariamente Scritto da M K K Visualizza MessaggioSenza contare che magari arrivi in ospedale per un dito rotto e torni a casa infettoOriginariamente Scritto da modgallaghergandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
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Originariamente Scritto da Gary Visualizza MessaggioEsiste anche la trasmissione per contatto, rara ma esiste. Sinceramente, visto come butta la situazione, non credo che per via precauzionale non andare al bar per qualche settimana sia un grosso sacrificio. Se i medici e gli infermieri ci stanno dicendo di non uscire di casa se non strettamente necessario, e non di non radunarci e andare in giro 1 alla volta, ci sarà un motivo. Anche perchè al momento, in determinate zone, se per dire ti capita qualcosa mentre sei in giro ( incidente, malore o qualsiasi ***** ), potresti non ricevere cure perfavorire di qualcun'altro. Una fetta della popolazione inizia a diventare " spendibile " per salvaguardare gli altri.I SUOI goals:
-Serie A: 189
-Serie B: 6
-Super League: 5
-Coppa Italia: 13
-Chinese FA Cup: 1
-Coppa UEFA: 5
-Champions League: 13
-Nazionale Under 21: 19
-Nazionale: 19
TOTALE: 270
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