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E capire se e quando fare la terza dose.
Poi si accavalla la terza con la prima e seconda di chi ha aspettato all'ultimo
Il se non esiste per la gente di sani principi. La terza è assicurata e la quarta è assai probabile...
Circa il quando, comincia a prenotare che ti lascio volentieri la precedenza.
prestassero la massima attenzione alle entrate ed uscite estere , invece di mettere sta pagliacciata di pass all'interno del paese
le altre nazioni saranno la nostra vera rovina
Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
Comunque non sono 30 milioni quelli in attesa del primo vaccino, se togli under 12/18, chi ha avuto covid, e 37 milioni di vaccinati, siamo sotto i 20 milioni
Di questi buono parte indecisi o in rientro dalla ferie
Chi è "no Vax" convinto, Imho, è una percentuale ridotta
Green pass obbligatorio dal 6 agosto per treni, aerei, navi: il piano del governo per i trasporti
Il green pass valido già dopo 14 giorni dalla prima dose. Sulla scuola, i presidi a Bianchi: vaccini obbligatori anche per gli studenti. Alt della Lega
Piano di riapertura delle scuole in presenza e obbligo di green pass per salire su navi, treni e aerei dal 6 agosto: sono queste le due novità che il governo guidato da Mario Draghi inserirà nel decreto all’esame del Consiglio dei ministri convocato per giovedì. La norma sull’eventuale obbligo vaccinale per i docenti e il personale scolastico potrebbe essere invece rinviata a fine agosto, quando si verificherà la percentuale di persone immunizzate e si valuterà se sia ancora necessario un intervento legislativo. Anche perché ieri l’associazione dei presidi ha rilanciato chiedendo al titolare dell’Istruzione Patrizio Bianchi di estenderlo agli studenti, ma su questo la Lega con Matteo Salvini ha già alzato le barricate e l’orientamento è quello di evitare altre tensioni in maggioranza. La decisione definitiva sarà presa comunque nella cabina di regia convocata per domani dopo l’incontro tra lo stesso Bianchi, la titolare degli Affari Regionali Mariastella Gelmini, quello della Salute Roberto Speranza e i governatori.
Secondo i dati a disposizione della struttura guidata dal commissario Francesco Paolo Figliuolo ha già ricevuto la doppia dose di vaccino oltre il 78% di personale scolastico. «In realtà siamo all’85,5 %, molto al di sopra della media nazionale», chiarisce Bianchi. Ci sono però disparità tra le regioni. Abruzzo, Basilicata, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Puglia, Molise, Veneto viaggiano spedite mentre altrove la campagna va a rilento e non è escluso che alla fine — se i numeri relativi alle persone immunizzate non dovessero aumentare — si opti per l’obbligatorietà. Al momento sono 222 mila le persone che non hanno ricevuto nemmeno una dose, ma in molti casi le prenotazioni sono già state effettuate almeno per la prima iniezione e questo fa presumere che entro la fine di settembre il numero possa diminuire in maniera significativa. Altrimenti non è escluso che si intervenga con un decreto che fissi il tetto minimo di insegnanti vaccinati.
Distanza e mascherina
Il piano messo a punto dallo staff del ministro Bianchi prevede comunque di garantire la presenza in classe «con il distanziamento interpersonale in posizione seduta» e dove non sarà possibile «l’adozione delle altre misure, ormai ben note, di prevenzione del contagio. Ivi incluso l’obbligo di indossare mascherine chirurgiche nei locali chiusi».
Metropolitane e bus
Il capitolo fondamentale rimane quello del trasporto pubblico che — come sottolineato più volte dagli scienziati e dal Cts nei pareri inviati al governo — senza regole di protezione può favorire la circolazione del virus. Il confronto con le Regioni servirà dunque per fare il punto sul potenziamento dei mezzi nelle principali città alla ripresa della scuola. In modo da intervenire per tempo ed evitare i problemi che lo scorso anno hanno contribuito a far rimanere a casa gli studenti a giorni alterni. L’obbligo di green pass per il trasporto pubblico al momento non è previsto, anche perché sarebbe quasi impossibile poterne verificare il possesso da parte dei passeggeri. Anche di questo si parlerà comunque nel confronto di giovedì, senza escludere di poter trovare una soluzione che vada proprio in questa direzione.
Navi, treni e aerei
Già dal 6 agosto potrebbe invece essere obbligatorio esibire il green pass prima di imbarcarsi su navi e aerei o di prendere un treno. Nel decreto varato la scorsa settimana per imporre la certificazione verde in tutte le zone bianche per le attività al chiuso — ristoranti, palestre e piscine, cinema e teatri, stadi e concerti, eventi e convegni — i trasporti di lunga percorrenza non erano stati inseriti proprio con l’intenzione di emanare un nuovo provvedimento che lo rendesse obbligatorio alla fine del mese, quando si rientra dalle vacanze trascorse in Italia, ma anche all’estero. L’aumento della curva epidemiologica nel nostro Paese e soprattutto all’estero, l’alto numero di prenotazioni anche di stranieri, sembrano però aver convinto l’esecutivo sulla necessità di anticipare i tempi proprio per evitare che — come accaduto la scorsa estate — il ritorno a casa dei cittadini coincida con una nuova impennata dei contagi. E dunque già dal 6 agosto potrà salire a bordo soltanto chi avrà ricevuto almeno la prima dose di vaccino quattordici giorni prima, chi è guarito dal Covid nei sei mesi precedenti, chi ha effettuato un tampone nelle 48 ore prima del viaggio.
CorSera
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Il problema però nasce se nel frattempo hai vaccinato gente di 30 anni perché quello di 65 si è rifiutato
Germano, hanno imposto l’obbligo di vaccinazione a decine di migliaia di sanitari, includendovi OGNI professione, anche le piu’ lontane dall’immaginario di “sanitario”, ci sono finiti dentro migliaia e migliaia di ventenni.
Abbiamo buttato al ciesso dosi vaccinando spesso a doppia dose chi aveva ancora anticorpi a pochi mesi dal superamento della malattia, sprechi senza senso, sia a sanitari che a non sanitari.
Gli over 65 che ancora non hanno avuto vaccinazione sono una minoranza, che include anche quanti il covid lo hanno gia’ avuto e superato.
Non esiste un problema “no-vax” se non di tipo intenzionale, se anche tutti volessero vaccinarsi, non potrebbero.
E’ falso affermare che il problema siano loro, non ultimo perche’, all’atto pratico, tra chi non si e’ vaccinato includiamo gia’ immunizzati e comunque anche persone che dovrebbero attendere il turno.
E’ una campagna mediatica oscena, priva di fondamento matematico e logico.
Se poi vogliamo, a tutti i costi, metterci uno contro l’altro...si faccia pure eh.
Intanto, io ho completato il ciclo settimane e settimane e settimane PRIMA di mia madre, over 65 e categoria a rischio, per decreto.
Nel frattempo, in piena emergenza, lei e’ stata esposta a rischi maggiori dei miei.
Francamente non so di cosa si stia parlando, se non di un processo alle intenzioni.
Si piscia in testa al prossimo dicendogli che piove, dandogli la responsabilita’ di non avere un ombrello mentre gli tieni chiusi i negozi per comprarli.
I veri “no vax” sono una minoranza assoluta, se poi ci includiamo anche i gia’ immunizzati dopo aver superato la malattia e i bambini sotto i 12 anni e spariamo i numeri allora non so cosa dire.
Avessimo milioni e milioni di dosi inutilizzate sarebbe ben altro discorso.
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
a) imporre IMMEDIATAMENTE l’obbligo vaccinale alle fasce di eta’ piu’ esposte a rischi complicanze, appena le evidenze scientifiche fossero state solide
b) altrettanto fare con i sanitari ESPOSTI IN PRIMA LINEA, con una forte raccomandazione a tutti gli altri
c) escludere dalla campagna vaccinale chi ha superato la malattia, almeno fino a completamento della prima fase, che sarebbe partita immediatamente con quelli di cui sopra, proseguendo via via con gli altri, tenendo il criterio anagrafico e dei fattori di rischio come prioritario.
d) paventare di green pass entro e non oltre il mese di maggio in modo da renderlo effettivo PRIMA della stagione estiva.
A quel punto, i “no vax” li avresti scremati fino a renderli effettivamente perseguibili in maniera chirurgica.
Ma facendogli il culo a strisce sul serio pero’, forti cioe’ di evidenze, di numeri e disponibilita’ di dosi comunque maggiore della attuale.
Quello che abbiamo fatto finora e’ stato un minestrone confusionario che non puo’ che generare distorsioni.
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