Emergenza Coronavirus: thread unico.

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  • Sean
    Csar
    • Sep 2007
    • 119975
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    • Italy [IT]
    • In piedi tra le rovine
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    Anche il primario del pronto soccorso del Cardarelli di Napoli è stato contagiato. Struttura chiusa per sanificare l'area e poi verrà riaperta.

    E pure per oggi abbiamo fatto giornata.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • marcu9
      Bodyweb Advanced
      • May 2009
      • 42089
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      • Sicilia
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      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
      Anche il primario del pronto soccorso del Cardarelli di Napoli è stato contagiato. Struttura chiusa per sanificare l'area e poi verrà riaperta.

      E pure per oggi abbiamo fatto giornata.
      Siamo nel pieno.
      L'avevamo immaginato.
      Ora bisogna fare come la Cina, poco da fare.
      E' l'unico modo per risollevare la situazione.
      Originariamente Scritto da Sean
      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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      • Maverick87
        Bodyweb Senior
        • Mar 2012
        • 7812
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        • Centro Italia
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        Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
        Siamo nel pieno.
        L'avevamo immaginato.
        Ora bisogna fare come la Cina, poco da fare.
        E' l'unico modo per risollevare la situazione.
        Voglio ridere come faranno i controlli... non ci credo mai che metteranno posti di blocco sulla a1 e la a4

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        • robybaggio10
          Bodyweb Senior
          • Dec 2011
          • 15817
          • 323
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          • Franciacorta
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          Originariamente Scritto da Maverick87 Visualizza Messaggio
          Voglio ridere come faranno i controlli... non ci credo mai che metteranno posti di blocco sulla a1 e la a4
          Basterebbe prevedere sanzioni pesanti per chi non rispetta il blocco. Se ti fermano e non potevi passare...10 mila euro di multa, oppure 6 mesi di reclusione (senza condizionale).
          I SUOI goals:
          -Serie A: 189
          -Serie B: 6
          -Super League: 5
          -Coppa Italia: 13
          -Chinese FA Cup: 1
          -Coppa UEFA: 5
          -Champions League: 13
          -Nazionale Under 21: 19
          -Nazionale: 19
          TOTALE: 270

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          • Maverick87
            Bodyweb Senior
            • Mar 2012
            • 7812
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            • Centro Italia
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            Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
            Basterebbe prevedere sanzioni pesanti per chi non rispetta il blocco. Se ti fermano e non potevi passare...10 mila euro di multa, oppure 6 mesi di reclusione (senza condizionale).
            Non è assolutamente sufficiente, peraltro stazioni e aeroporti rimarranno aperti come sempre, che pagliacciata


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            • epico
              L'informatore Esoterico
              • Nov 2003
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              • 416
              • 2
              • Send PM

              Sommando problema sanitario ed economico siamo fottuti, ho visto che c' e gente che esce come se nulla fosse e si ammassa, l' unica speranza che e' solo una speranza e' che col caldo il virus rallenti.

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              • Maverick87
                Bodyweb Senior
                • Mar 2012
                • 7812
                • 106
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                • Centro Italia
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                Ho letto ora, faranno controlli sulla base dei fogli di autodichiarazione, io boh [emoji85]



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                • Françis1992
                  Bodyweb Senior
                  • Jun 2009
                  • 3910
                  • 497
                  • 270
                  • L.A.
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                  Autocertificazioni ahaha ennesima barzelletta all’italiana. Queste misure potrebbero addirittura peggiorare la situazione perché la gente è fuggita da Milano e dintorni diffondendo il virus ovunque...
                  Avremo molto più casi della Cina


                  Tessera N° 7

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                  • Maverick87
                    Bodyweb Senior
                    • Mar 2012
                    • 7812
                    • 106
                    • 34
                    • Centro Italia
                    • Send PM

                    In questo studio viene molto ridimensionata la questione asintomatici, sia come numero (è un'esigua percentuale degli infettati) sia come capacità di diffonderlo e anche perche un contagio da un asintomatico sarebbe meno pericoloso.
                    In realtà molti casi reputati asintomatici sono piuttosto pre-sintomatici


                    Inoltre dallo studio di wuhan viene fuori che la maggior parte dei contagi avviene in ambienti domestici e non in giro per la città

                    Affronta anche la questione delle recidive, pure là è facile che si tratti di falsi negativi dei primi tamponi post guarigione


                    Last edited by Maverick87; 09-03-2020, 08:04:27.

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                    • The_machine
                      Bodyweb Senior
                      • Nov 2004
                      • 17621
                      • 361
                      • 28
                      • Send PM

                      Esattamente in cina cos'hanno fatto più che in Lombardia?

                      La zona è in quarantena, locali chiusi, musei chiusi, esercizi commerciali limitati o chiusi, scuole chiuse, smart working ove possibile e mi dicono alcune aziende hanno proprio chiuso gli uffici obbligando a telelavoro o ferie.

                      Non c'è poi tutto questo margine per misure più stringenti a parte proprio mettere l'esercito per strada che se esci anche per lavorare ti fa tornare a casa.

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                      • Sean
                        Csar
                        • Sep 2007
                        • 119975
                        • 3,314
                        • 3,390
                        • Italy [IT]
                        • In piedi tra le rovine
                        • Send PM

                        Galli: “Stop alla movida, chiudere tutto. O i giovani contageranno i nonni”

                        Massimo Galli, virologo dell’ospedale Sacco di Milano. "Che solennissima corbelleria se davvero l’area rossa del Lodigiano fosse riaperta"

                        MASSIMO GALLI dirige il reparto di malattie infettive che ha affrontato la prima ondata di malati colpiti dal coronavirus in Italia, quello del Sacco di Milano.

                        Professore, perché bisogna restare in casa?
                        «Soprattutto agli anziani dico che è meglio avere meno contatti con altre persone. Chi ha una certa età, se prende la malattia rischia. Va bene essere fatalisti ma perché andarsene prima del previsto per uno stupido virus?».

                        Ha visto che le persone, anche nelle zone arancioni come Milano, continuano a uscire in massa?
                        «Sì, ho letto anche le dichiarazioni di qualche ragazzotto che protesta perché le autorità vogliono tenerlo a casa. Gli adolescenti si considerano immortali, ci siamo passati tutti. Ma così rischiano di avere la responsabilità di portare a nonni e genitori un cliente assai più dannoso che per loro. A costo di essere detestato, dico che i locali e i punti di aggregazione vanno chiusi pure nelle regioni non ancora intensamente coinvolte dal problema».

                        Ci sono già migliaia di persone a casa, positive al virus oppure in quarantena. Come sono gestite ?
                        «Non lo so. Dobbiamo fare in modo che chi viene mandato a domicilio abbia un contatto costante e sicuro con la medicina territoriale. Andrebbero avviati veramente progetti di telemedicina. Sfruttiamo al massimo le tecnologie disponibili per seguire a domicilio le persone. In questo momento fatichiamo tanto a ricoverare, dobbiamo lasciare a casa chi non ha bisogno dell’ospedale».

                        Cosa si aspetta nei prossimi giorni?
                        «Intanto è verosimile che in tempi brevi non saranno più sufficienti le misure prese per la quarantena. Molte persone non hanno una casa adatta all’isolamento. È ora di requisire qualche albergo. Dobbiamo tentare di contenere un’ulteriore espansione del virus. Molti buoi sono già scappati ma per ricondurne almeno un po’ nelle stalle bisogna interrompere la catena di contagi».

                        Cosa pensa dei blocchi di Lombardia e delle 14 province?
                        «Vorrei capire se questo nuovo atto apre davvero l’area rossa lombarda, quella del Lodigiano, uniformandola al resto della Regione in fatto di restrizioni. Sarebbe una solennissima corbelleria. A Codogno c’è stato il primo caso 16 giorni fa e non mi risulta che si possa dire che lì sia stata completata la fase di identificazione e isolamento di tutti i contatti».

                        L’altra sera molti se ne sono andati dal Nord appena hanno saputo della probabile chiusura.
                        «Prima di rendere noto il decreto bisognava definire come doveva essere gestito l’eventuale allontanamento delle persone dalla nuova quarantena. È stato un errore di comunicazione. Ci si poteva aspettare questa situazione. Nel Medioevo, quando scoppiava la peste, si diceva: “Scappa presto e lontano, torna tardi”. E così le epidemie si spostavano da una parte all’altra».

                        Quando queste persone arrivano in altre regioni dovranno mettersi in isolamento, però.
                        «Se sono scappate, non è detto che lo vogliano fare».

                        L’epidemia crescerà ancora?
                        «Quelli che abbiamo visto fino ad ora, sono soprattutto casi di persone contagiate prima del 21 febbraio, quando sono state fatte le prime diagnosi. Per capire come si metteranno le cose ci vorrà del tempo. Ma non ci dobbiamo meravigliare se ci sarà un ulteriore incremento significativo nei prossimi giorni. E noi speriamo di reggere».


                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                        • Liam & Me
                          Bad Blake
                          • Dec 2006
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                          • Send PM

                          Oggi il corriere riporta un'intervista a un altro medico ospedaliero di Bergamo, che descrive uno scenario di guerra negli ospedali interessati, e conferma che già ora si arriva a scegliere chi curare e chi lasciare andare.

                          Un passaggio interessante su un aspetto di cui si è discusso anche qui

                          Chi viene lasciato andare muore di Covid-19 o di patologie pregresse?
                          «Questa che non muoiono di coronavirus è una bugia che mi amareggia. Non è neppure rispettosa nei confronti di chi ci lascia. Muoiono di Covid-19, perché nella sua forma critica la polmonite interstiziale incide su problemi respiratori pregressi, e il malato non riesce più a sopportare questa situazione. Il decesso è causato dal virus, non da altro».
                          B & B with a little weed










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                          • Sean
                            Csar
                            • Sep 2007
                            • 119975
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                            • In piedi tra le rovine
                            • Send PM

                            Riaprire la zona rossa di Lodi vorrebbe dire depotenziare le misure prese per la Lombardia: arieccoci alle cose fatte a metà, il vero punto dolente di questo governo nella gestione della emergenza. Riecco il Conte in versione reuccio "Tentenna".

                            Sono passati 15 giorni dalla chiusura di quel grave focolaio: l'incendio è già estinto? No. Allora perchè lasciarlo andare libero nella Lombardia, che già ha i suoi di casi? Non si capisce.

                            Intanto ci si mettono anche i carcerati a fare casino, approfittando dello stato di emergenza sanitaria. Le richieste? I colloqui, cioè facilitare la diffusione del virus nelle carceri. In subordine vogliono amnistie, indulti, il tana libera tutti.

                            Si approfitta per biechi scopi personali di una crisi gravissima che ha investito l'Italia. La risposta deve essere immediata e adeguata al momento, senza sconti per nessuno.

                            Al pari di quei deliquenti andrebbero trattati tutti gli italiani che, come quei galeotti, sfruttano o ignorano la pestilenza per evadere dalle zone rosse o scapparsene a casa in altre regioni, col gravissimo rischio di propagare l'epidemia: gli untori degli anni Venti di questo secolo, che tanto ricordano quelli delle famose pandemie della storia. A quei tempi li passavano a fil di spada sul posto. Oggi mi accontenterei che li spedissero a far compagnia ai deliquenti che, come loro, tentano evasioni e chiedono indulti, sospensioni di pena, sconti e vie di fuga per meri calcoli personali e in barba alla collettività e al bene superiore.

                            Non ci sono sconti per chi col suo comportamento favorisce il virus, che è equiparabile al nemico invasore. Il governo metta da parte ogni tentennamento, si dimentichi del guanto di velluto ed inizi a battere col pugno di ferro.
                            Last edited by Sean; 09-03-2020, 09:43:29.
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                            • The_machine
                              Bodyweb Senior
                              • Nov 2004
                              • 17621
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                              Il virus Sars2Cov naviga con il vento in poppa. In Lombardia soprattutto. Tanto che gli esperti della task force in Regione parlano di una diffusione “fulminea” e prevedono, se le regole di contenimento non dovessero funzionare, un incremento fino a 10mila contagi entro due settimane. Bisogna prepararsi al peggio. E se la sanità fa muro, …



                              La ascoltiamo…
                              La caccia agli anticorpi è fondamentale. Il mio laboratorio in questo momento sta seguendo due strade.
                              La prima è legata alla necessità di tracciare gli spostamenti del Sars2Cov e la sua età in Italia.
                              Lo faremo analizzando il sangue dei pazienti. Già abbiamo individuato diversi volontari che arrivano prevalentemente dalla zona del Milanese.

                              Sembra complicato…
                              È un lavoro difficile ma molto utile. Abbiamo organizzato, e inizieranno a breve, prelievi su quei pazienti che tra novembre e dicembre hanno avuto polmoniti resistenti.
                              Erano già pazienti Covid-19?
                              Lo scopriremo, anche se l’analisi filogenetica sui ceppi isolati ci fa ipotizzare che il virus fosse dormiente in Italia già da novembre.
                              Dal sangue di questi pazienti capiremo diverse cose. Primo: se il soggetto asintomatico ha avuto un contatto con il virus.
                              Dopodiché andremo alla caccia degli anticorpi. Che sono di due tipi: IgM che rivelano una infezione recente o in atto.
                              E gli IgG che rivelano una vecchia infezione e ne mantengono così una sorta di ricordo immunologico.

                              La seconda strada?
                              È stata già sperimentata nella Sars. Si tratta di perseguire una immunizzazione passiva.
                              Una volta individuato l’anticorpo giusto si protegge la persona usando anticorpi prodotti da altre persone.
                              Le prossime ricerche inoltre ci diranno se siamo di fronte a un virus sdoppiato in uno più lieve e in un altro più aggressivo, particolare che potrebbe essere rivelato dal fatto che la malattia si divide in percorsi lievi e in altri molto gravi.

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                              • Alberto84
                                Bodyweb Senior
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                                Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
                                Oggi il corriere riporta un'intervista a un altro medico ospedaliero di Bergamo, che descrive uno scenario di guerra negli ospedali interessati, e conferma che già ora si arriva a scegliere chi curare e chi lasciare andare.

                                Un passaggio interessante su un aspetto di cui si è discusso anche qui

                                Chi viene lasciato andare muore di Covid-19 o di patologie pregresse?
                                «Questa che non muoiono di coronavirus è una bugia che mi amareggia. Non è neppure rispettosa nei confronti di chi ci lascia. Muoiono di Covid-19, perché nella sua forma critica la polmonite interstiziale incide su problemi respiratori pregressi, e il malato non riesce più a sopportare questa situazione. Il decesso è causato dal virus, non da altro».
                                Grandissimo Liam!

                                Secondo me stiamo parlando se varie sfumature di grigio devono essere catalogate come nero o bianco. La Germania, probabilmente, quando il coronavirus e' l' ennesima patologia di un paziente molto malato, la classica goccia che fa traboccare il vaso, preferisce attribure numericamente la morte ad altre cause, l' Italia no....chi ha ragione? Entrambe e nessuna delle due. Per un popolo ligio e a testa bassa come quello dei tedeschi e' molto probabile che non ci sia bisogno di usare il numero di morti come deterrente per seguire le regole imposte dal governo per limitare la diffusione del virus.Anzi al contrario, le istituzioni ci tengono che il popolo mantenga calma. In Italia e' molto probabile che servano i numeri e il dramma per far comportare le persone come si deve (a volte non basta neanche quello).

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