Eccellente, ora possiamo tornare alla discussione
Emergenza Coronavirus: thread unico.
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“Cinzia era una persona speciale, non siamo dei numeri”.
Scrivo da Palermo, dove lo scorso 28 marzo, Domenica delle Palme, è morta una donna eccezionale, Cinzia Pennino (nella foto), a 45 anni, per trombosi. Era una mia amica e una persona davvero speciale.
Un’altra collega che conosco personalmente è in coma, a Roma, in seguito a una trombosi. Entrambe avevano ricevuto il vaccino AstraZeneca da poco.
Ecco che cos’è la statistica: solo rari casi, viene detto. Ma il raro caso puoi essere tu, la tua collega di classe, tua sorella, tuo marito, tua figlia. I benefici superano i rischi, ti ripetono. Ma il rischio in alcuni casi ha avuto esito fatale.
Finalmente, proprio il giorno in cui Cinzia è morta, l’AstraZeneca ha aggiornato il foglietto illustrativo dedicando un paragrafo proprio ai rischi di trombosi (“alcuni con esito fatale”). Peccato che quando ho fatto io il vaccino, quando l’hanno fatto Cinzia o le altre colleghe morte in condizioni simili, come anche i due militari morti in Sicilia nelle scorse settimane in modo analogo e tutte le altre persone (e non sono poche) che hanno manifestato sintomi di trombosi, peccato – dicevo – che a noi non è stata data la possibilità di conoscere questo rischio e di decidere di conseguenza se volerlo correre o no.
Perché io e Cinzia e tutti gli altri abbiamo scelto volontariamente di sottoporci al vaccino, perché abbiamo fiducia nella scienza e nello stato che dovrebbe tutelare la nostra salute. Entrambe conoscevamo direttamente persone che il Covid se lo sono preso in forma molto grave, persone che con il Covid sono morte ed eravamo e siamo consapevoli che il vaccino è attualmente l’unica (parziale) soluzione. Siamo insegnanti e abbiamo ritenuto nostro dovere, per noi stesse, per i nostri alunni e per le loro e nostre famiglie, di rispondere positivamente alla campagna vaccinale.
Ma il rischio – si scopre di giorno in giorno – c’è, è un rischio di morte e non sembra poi così raro. I medici stessi non sanno spiegarselo ma lo riscontrano, come testimoniano gli ultimi studi condotti in Germania.
In Olanda e in Germania la somministrazione di questo vaccino è sospesa, in via precauzionale, per gli under 60, in Francia per gli under 55. La stessa cosa in Canada, mentre in Svezia (paese coproduttore) e in Finlandia la somministrazione è prevista sopra i 65 anni. Perché i numeri sono numeri finché non diventano carne e ossa.
Ho deciso di scrivere questa lettera perché sto vivendo sulla mia pelle l’effetto collaterale più subdolo del Covid 19: la progressiva ma inesorabile mancanza di fiducia nello Stato. La morte di Cinzia e il coma della collega sono solo gli episodi più gravi di questa campagna vaccinale nella mia prospettiva: ogni appuntamento di persone che conosco per la vaccinazione si rivela infatti un’interessante fonte di esperienza, e non parlo solo di quello che succede in Sicilia. La stessa patologia viene valutata come gravissima o innocua ai fini della somministrazione di AstraZeneca da medici diversi. Persone a cui viene interdetto AstraZeneca una prima volta si ripresentano e vengono vaccinate con lo stesso vaccino prima negato. Mia madre, dalla stessa ASP contattata in quanto persona fragile, ha dovuto insistere per essere vaccinata con Pfizer: concessione ottenuta solo per obesità, per la quale però non è bastata la certificazione medica ma hanno voluto fare un controllo in loco. Se non avesse insistito lei, avrebbe dovuto firmare la propria rinuncia al vaccino e non sarebbe stata vaccinata.
Obiettivamente, la sensazione è che ci si debba disfare di dosi di AstraZeneca disponibili in modo molto maggiore rispetto agli altri vaccini.
Quindi, o accetti il rischio di morire (rari casi – ma avrei potuto essere io che sto scrivendo, esattamente come la mia amica Cinzia) o niente vaccino.
Io mi rendo perfettamente conto che questa lettera che sto scrivendo può dare luogo a polemiche inutili. Sono favorevole ai vaccini (come lo era Cinzia e come hanno detto più volte i familiari dell’altra insegnante morta per lo stesso motivo a Messina). Ho fatto il vaccino antinfluenzale e anche quello antipneumococco quest’inverno.
Ma se un vaccino dà luogo a rischi mortali, o si prevede di fare accertamenti a tutti prima di somministrarlo, oppure NON LO SI SOMMINISTRA, in via precauzionale, in attesa di saperne di più.
Io sono solo un’insegnante di scuola primaria e devo fidarmi di chi ne sa più di me in altri campi. Ma voglio essere messa nelle condizioni di fidarmi: voglio essere correttamente informata, voglio che venga detto a tutti che prima del vaccino è bene accertare se si è avuto il Covid in forma asintomatica e se si sono sviluppati gli anticorpi.
Voglio conoscere i rischi a cui vado incontro e voglio poter valutare se intendo rischiare oppure no rispetto alla mia fascia d’età, tenendo conto che il rischio di prendere il Covid esiste anche con il vaccino, come rimane quello di essere portatore asintomatico e quindi pericoloso per gli altri.
Voglio potere scegliere quale vaccino fare ed essere protetta, in ogni caso, dai possibili effetti mortali di un vaccino del quale – per stessa ammissione dei medici – si sa ancora molto poco. E non devo essere punita se rifiuto un vaccino che non mi convince.
Perché nessuno di noi è un numero e siamo tutti casi rari.
Grazie per l’attenzione e buon lavoro,
Adele Cammarata – Palermo
Originariamente Scritto da SeanTu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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Mi sono perso molti pezzettini della discussione.
In soldoni l'approccio corretto, su cui conveniamo tutti, sarebbe stato quello di procurarsi scorte per vaccinare tutti, somministrarle, e parallelamente a livello mediatico dire qualcosa del tipo:
"non abbiamo evidenze che questo vaccino abbia effetti collaterali più importanti rispetto ad altri vaccini, tuttavia la situazione verrà costantemente monitorata e verranno resi pubblici i risultati delle ricerche"
può andare così?
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Non penso che tutti conveniamo su questo approccio.
Il caso Astra Zeneca si sta dimostrando positivo per i fautori della vaccinazione di massa perché, con un normale salto logico, la percepità pericolosità di Astra Zeneca porta ad attribuire immaginarie caratteristiche di sicurezza gli altri vaccini. Visto che Astra Zeneca fa venire li trombi, corriamo a iniettarci Pfizer nelle arterie!
Ma anche gli altri vaccini hanno avuto una sperimentazione brevissima e nulla si sa sui possibili effetti collaterali a medio e lungo termine.
D'altronde su questi si potranno tirare conclusioni tra cinque, dieci, vent'anni, e il tempo di aspettare non c'è.Originariamente Scritto da SeanBob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
Alice - How long is forever?
White Rabbit - Sometimes, just one second.
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Originariamente Scritto da The_machine Visualizza MessaggioMi sono perso molti pezzettini della discussione.
In soldoni l'approccio corretto, su cui conveniamo tutti, sarebbe stato quello di procurarsi scorte per vaccinare tutti, somministrarle, e parallelamente a livello mediatico dire qualcosa del tipo:
"non abbiamo evidenze che questo vaccino abbia effetti collaterali più importanti rispetto ad altri vaccini, tuttavia la situazione verrà costantemente monitorata e verranno resi pubblici i risultati delle ricerche"
può andare così?Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza MessaggioNon penso che tutti conveniamo su questo approccio.
Il caso Astra Zeneca si sta dimostrando positivo per i fautori della vaccinazione di massa perché, con un normale salto logico, la percepità pericolosità di Astra Zeneca porta ad attribuire immaginarie caratteristiche di sicurezza gli altri vaccini. Visto che Astra Zeneca fa venire li trombi, corriamo a iniettarci Pfizer nelle arterie!
Ma anche gli altri vaccini hanno avuto una sperimentazione brevissima e nulla si sa sui possibili effetti collaterali a medio e lungo termine.
D'altronde su questi si potranno tirare conclusioni tra cinque, dieci, vent'anni, e il tempo di aspettare non c'è.
Volevo sottolineare il fatto che anche una comunicazione del tutto trasparente non avrebbe potuto attribuire una maggiore pericolosità ad Astrazeneca.
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Allora non siamo in disaccordo. Io sono più cauto sull'idea di vaccinare senza far presente che sono vaccini comunque poco sperimentati e che la scelta di farli dev'essere consapevole. Che poi tanto la maggior parte della gente si vaccinerebbe comunque. Gli anziani perché sticazzi gli effetti a lungo termine, i giovani perché ci siamo rotti di stare in casa.
Oggi ho sentito in TV un medico che diceva "dobbiamo vaccinarci tutti, il virus è pericolosissimo anche per i giovani con le nuove varianti, e poi potrebbe avere effetti a lungo termine sconosciuti!" e la cosa mi ha lasciato perplesso. Non aveva considerato che pure gli effetti a lungo termine dei vaccini sono sconosciuti, oppure fa il pesce in barile?Originariamente Scritto da SeanBob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
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Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza MessaggioOggi ho sentito in TV un medico che diceva "dobbiamo vaccinarci tutti, il virus è pericolosissimo anche per i giovani con le nuove varianti, e poi potrebbe avere effetti a lungo termine sconosciuti!" e la cosa mi ha lasciato perplesso. Non aveva considerato che pure gli effetti a lungo termine dei vaccini sono sconosciuti, oppure fa il pesce in barile?
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Originariamente Scritto da The_machine Visualizza MessaggioRicordo (magari male) che tu stesso avevi parlato di effetti nefasti lungo termine del Covid in passato.
Però, allo stesso tempo, c'è la questione che il vaccino per la SARS-1 non ha mai avuto successo perché tutti i tentativi producevano effetti molto negativi nei follow-up. Quindi, se questi vaccini sono simili, c'è poco da stare allegri al quadrato.Originariamente Scritto da SeanBob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
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Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza MessaggioPerò, allo stesso tempo, c'è la questione che il vaccino per la SARS-1 non ha mai avuto successo perché tutti i tentativi producevano effetti molto negativi nei follow-up. Quindi, se questi vaccini sono simili, c'è poco da stare allegri al quadrato.
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E chi se lo ricorda. Si parlava di reazioni autoimmuni nel tessuto polmonare o qualcosa del genere. Avevo postato un paio di link sull'argomento nelle prime duecento pagine della discussione.Originariamente Scritto da SeanBob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
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Vaccini, Astrazeneca in ritardo, in arrivo 1,5 milioni di dosi Pfizer
Il commissario Figliuolo conferma l’obiettivo delle 500 mila somministrazioni entro fine aprile. L’assessore del Lazio D’Amato: «Stanco del balletto di cifre, la situazione è difficile»
La buona notizia è che ieri sono arrivati 1,5 milioni di dosi Pfizer, il lotto di vaccini più consistente consegnato dall’inizio della campagna. Una boccata d’ossigeno soprattutto per la somministrazione agli over 80 e ai soggetti fragili, che sono aumentate del 20 per cento la scorsa settimana, ma che ancora restano indietro. La cattiva notizia è che Astrazeneca continua ad arrancare e ha fatto sapere che delle 340mila dosi previste per il 14 aprile ne arriveranno la metà, ovvero 175mila, mentre le altre saranno consegnate il 16 e il 23 aprile.
I ritardi sugli over 80
Un quadro complesso. Con vaccinazioni praticamente ferme a Pasqua, come e più di tutti i weekend e nei festivi. Forniture insufficienti e caos con il consueto di rimpallo di responsabilità tra le autorità centrali e le Regioni. Nonostante tutto la struttura del il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario all’emergenza Covid, conferma l’obiettivo di arrivare a 500 mila vaccinazioni a fine aprile, smentendo chi paventa uno slittamento a maggio, se non dopo. E si aspetta di immunizzare l’80 per cento della popolazione entro settembre. Certo, dipenderà molto dalle forniture. Perché Astrazeneca, che è il vaccino su cui ha puntato maggiormente l’Europa, continua ad alimentare dubbi sulla sicurezza e a non rispettare i patti. E qualche dubbio c’è anche per il vaccino di Johnson &Johnson, che dovrebbe consegnare i primi lotti il 14 aprile.
I contrasti con le Regioni
Ma c’è anche un contrasto che si fa sempre più forte con le Regioni. Che contestano la mancanza di vaccini, mentre dal centro si ricorda che ci sono ben 3 milioni di dosi disponibili, non ancora somministrate. Il mistero non è così insondabile, visto che sono note le differenze di velocità tra le Regioni. Alessio D’Amato, assessore del Lazio, non è molto diplomatico: «Sono un po’ stanco del balletto delle cifre e sono molto preoccupato. Se vogliamo raggiungere i 500 mila di vaccinazione abbiamo bisogno di 15 milioni e mezzo di dosi in Italia e di uno e mezzo in Lazio. Il resto sono solo chiacchiere». Ad aprile, invece, le dosi previste sono solo 8 milioni, salvo miracoli dell’ultimo minuto. Le dosi, dopo gli inizi, vengono distribuite in proporzione alla popolazione. Non sarebbe il caso di darle a chi riesce davvero a somministrare, per accelerare la campagna? «Non voglio entrare in questo - dice D’Amato - Prima di tutto io voglio che mi sia data la quota che ci spetta, il 10 per cento. Poi, quando ci sarà abbondanza, se si vuole dare una premialità a chi va più veloce, va benissimo. Ma mi pare che si stia creando la tempesta perfetta. Ci sono dubbi su Astrazeneca e Johnson & Johnson arriva a scartamento ridotto: 30 mila dosi le facciamo due giorni».
Il giallo su 100 mila dosi
Su Astrazeneca rimane la diffidenza. Solo il 54 per cento del totale è stato somministrato, soprattutto perché l’ultima consegna è di soli tre giorni fa e non c’è stato il tempo, con la Pasqua di mezzo. Ma molti cittadini preferiscono saltare il turno. A Napoli centinaia di persone hanno chiesto al centro vaccinale di cambiare con Pfizer, ritardando le somministrazioni. Il presidente campano Vincenzo De Luca chiede chiarimenti: «Il disastro comunicativo sta determinando una situazione di crollo nelle somministrazioni di questo vaccino». Anche la Sardegna, ultima in classifica arranca e si registra il 20-30 per cento di defezioni, tra chi doveva sottoporsi ad Astrazeneca.
In Lazio c’è un giallo su 97 mila dosi, che vengono date per consegnate alla Regione ma non risultano. Dopo l’allarme, precisa la struttura del commissariato all’emergenza: «Sono state destinate a forze di polizia, forze armate e Protezione civile nel Lazio». Categorie contestate da molti e che riguardano personale non sempre in prima linea.
Anche la Toscana protesta: «Il portale per gli anni 70-79 è attualmente chiuso perché non ci sono nuovi vaccini - spiega il presidente della Toscana, Eugenio Giani - La prossima consegna di Astrazeneca è di 9000 dosi, quando siamo in grado di farne 30mila al giorno. Sono appena una goccia».
CorSera...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da The_machine Visualizza MessaggioRicordo (magari male) che tu stesso avevi parlato di effetti nefasti lungo termine del Covid in passato.sigpic
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La campagna di vaccinazione è ridotta in uno stato tale che l'arrivo di 1,5 milioni di dosi viene salutato come una "buona notizia"...quando sono appena sufficienti a vaccinare 700mila persone (visto che occorrono due dosi per singolo soggetto).
L'orizzonte delle "500mila somministrazioni al giorno" viene così via via spostato sempre più in là, in un tempo indeterminato, rarefatto, dove occorre l'atto di fede a colmare l'incredulità, in assenza di segni o prove tangibili.
A quasi metà aprile è ancora da completare la copertura degli over 80 e dei fragili, i farmacisti stanno svolgendo adesso i corsi per fare una iniezione, i medici di base non si sa se e come sono stati attivati, i vaccini non si vedono o non in quantità bastevole, però dalle alte sfere che trascendono noi comuni mortali si annuncia che a "luglio (precisamente il 14) si avrà l'immunità di gregge".
Come nelle religioni soteriologiche, che pongono il traguardo della salvezza non in questo ma nell' "altro mondo", pure qui c'è il simbolismo del Buon Pastore che guida il gregge di là dal deserto, verso la Gerusalemme celeste...anche se tutta la storia inizia a prendere sinistre assonanze con quella del pifferaio magico di Hamelin....ma di noi
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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