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Famiglia di un conoscente:
Padre madre 3 bambini (circa 5, 7, 10 anni)
Tutti negativi tranne il bimbo di 5 che risulta positivo.
Rifatti tamponi dopo pochi giorni
ancora tutti negativi tranne il bimbo che ancora è positivo.
Stanno tutti insieme 24 su 24 ma nessun altro si contagia.
Boh, spiegazioni?
Anche mia madre è stata positiva e nessuno tra me mio fratello e mio padre si è contagiato.
Poi io e mio fratello positivi e i miei negativi, dipende dalla carica virale
Si mette in coda...beh, è chiaro che se io sono in fila e sta per arrivare il mio turno, e poi un attimo prima mi ricordo che devo fare una cosa e scappo dalla coda, quando torno mi devo mettere all'ultimo posto.
Per i vaccini siamo solo all'inizio. Non esiste solo Astrazeneca...tra poco ci sarà quello della Johnson e chi rinuncia ad uno potrà magari fare l'altro...o in autunno quello italiano o l'anno prossimo chissà quali altri.
Io Astrazeneca non lo farei. Non mi sento di condannare chi ci sta ripensando. Se lo faccia Draghi.
onestamente i rischi di complicanze gravi sono minimi, però anche passare 1/2 giorni da straccio non è che sia proprio invitante. Mio padre non ha avuto grosse reazioni ma avvertiva un certo malessere fino a 5/6 gg dall'iniezione
Anche mia madre è stata positiva e nessuno tra me mio fratello e mio padre si è contagiato.
Poi io e mio fratello positivi e i miei negativi, dipende dalla carica virale
Hai ragione...
Però,se ci pensi, un bambino sta proprio attaccato ai genitori.
Non c'è distanziamento, nè prima nè dopo il contagio.
Ma magari, come dici tu, dipende dalla carica virale.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
I vaccini sono l'unica arma a disposizione, su questo siamo tutti coscienti. Astrazeneca però è stato il calimero del lotto fin da subito, con tra l'altro un richiamo a tempi lunghissimi (dopo 3 mesi).
Non so come finirà con lo stop, cosa decideranno, se ha un tasso di reazioni gravi o molto gravi più alto rispetto a quanto pur ci si aspetta (statisticamente) dai vaccini...però non mi pare il non plus ultra.
Siccome ne stanno arrivando altri, se fosse possibile bypassare Astrazeneca sarebbe meglio...e difatti avevano poi scelto di darlo a categorie di soggetti abbastanza giovani e in salute, eviedentemente valutandolo in una certa maniera non proprio "top"...quindi dovesse tornare in pista sarebbe meglio che a farselo fossero quelli molto giovani.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Il presidente dell'Aifa afferma a Porta a Porta: "Il vaccino ha provocato su alcune donne delle trombosi, magari che hanno difetti di coagulazione, donne che prendono la pillola. Meglio che non lo facciano queste persone? Potrebbe essere così ma aspettiamo".
Ma le parole pronunciate questa sera a Porta a Porta dal professor Palù, presidente dell'Aifa, fanno riflettere. Palù non ha usato giri di parole ed ha affermato: "Il rapporto rischi-benefici è nettamente a favore dei benefici. Ovviamente si deve attendere la valutazione dell'Ema, che probabilmente darà una nota di avvertenza perché se soggetti femminili con problemi di coagulazione hanno avuto questa trombosi, probabilmente bisognerà studiare e chiedere maggiore attenzione verso questi soggetti". E ancora: "Il vaccino ha provocato su alcune donne delle trombosi, magari che hanno difetti di coagulazione, donne che prendono la pillola. Meglio che non lo facciano queste persone? Potrebbe essere così ma aspettiamo".
Il presidente dell'Aifa afferma a Porta a Porta: "Il vaccino ha provocato su alcune donne delle trombosi, magari che hanno difetti di coagulazione, donne che prendono la pillola. Meglio che non lo facciano queste persone? Potrebbe essere così ma aspettiamo"
Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Covid, ecco le nuove raccomandazioni contro il virus: "Con varianti 2 metri di distanza mentre si mangia. Quarantena anche per chi è vaccinato"
L'ultimo documento stilato da Inail, Iss, ministero della Salute e Aifa
Più di due metri di distanza da chiunque altro mentre si mangia, si beve o si sta senza mascherina, quarantena anche per chi è stato vaccinato se ha avuto un contatto stretto con un caso positivo al coronavirus, vaccino in una sola dose dopo un periodo variabile tra i 3 e i 6 mesi dalla malattia per chi ha già contratto il Covid, a meno che non sia immunodepresso: a quel punto si accorciano i tempi e aumentano a due le iniezioni. Sono questi i punti salienti delle ultime raccomandazioni dell'Inail, dell'Iss, del ministero della Salute e dell'Aifa riportate in un documento dal titolo 'Indicazioni ad interim sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 in tema di varianti e vaccinazione'.
Con varianti distanza di 2 metri quando si sta senza mascherina
A fronte della circolazione di varianti del virus SarsCov2, per il distanziamento fisico un metro rimane la distanza minima da adottare ma, si legge nel rapporto, sarebbe opportuno aumentarla "fino a due metri, laddove possibile e specie in tutte le situazioni in cui venga rimossa la protezione respiratoria come, ad esempio, in occasione del consumo di bevande e cibo". Laddove dunque è ancora o sarà possibile sedersi a consumare in bar o ristoranti le distanze, e dunque la lunghezza dei tavoli, dovrebbe essere aumentata ulteriormente.
Il vaccino per chi ha avuto il Covid
Le persone con pregressa infezione da SARS-CoV-2 confermata da test molecolare, indipendentemente se con COVID-19 sintomatico o meno, "dovrebbero essere vaccinate". Ma quando e con quale siero? "È possibile considerare la somministrazione di un'unica dose purché la vaccinazione venga eseguita ad almeno 3 mesi di distanza dall'infezione e entro i 6 mesi dalla stessa". Fanno eccezione le persone con condizioni di immunodeficienza, primitiva o secondaria a trattamenti farmacologici, che, anche se hanno avuto il Covid, "devono essere vaccinate quanto prima e con un ciclo vaccinale di due dosi".
In merito al profilo di sicurezza dei vaccini anti-COVID-19, "non sembrano esserci differenze significative tra i soggetti positivi per SARS-CoV-2", che hanno già avuto Covid-19, "e quelli negativi". Tuttavia, "qualche recente segnalazione mostra reazioni avverse attese di natura sistemica, come febbre, brividi debolezza, mal di testa, più frequenti nei soggetti con pregressa infezione rispetto a coloro che sono risultati sieronegativi". Tradotto: chi ha già avuto il Covid, al momento della somministrazione del vaccino, potrebbe avvertire qualche sintomo lieve più frequentemente degli altri.
Il vaccino per chi ha avuto un contatto stretto con positivo
I contatti stretti di un caso di COVID-19 possono essere vaccinati ma "dovrebbero terminare la quarantena di 10-14 giorni prima di potere essere sottoposti a vaccinazione". Cosa si intende per contatto stretto? "L'esposizione ad alto rischio a un caso probabile o confermato; tale condizione è definita, in linea generale, dalle seguenti situazioni: una persona che vive nella stessa casa di un caso Covid-19, una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso Covid-19 (per esempio la stretta di mano), una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso Covid-19, a distanza minore di 2 metri e di almeno 15 minuti, una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio una aula, una sala riunioni, la sala d'attesa dell'ospedale) con un caso Covid-19 in assenza di dispositivi di protezione come le mascherine Ffp2 e Ffp3 e i guanti o di dispositivi medici appropriati come le mascherine chirurgiche".
Quarantena anche per i vaccinati dopo contatto con positivi
Anche chi è vaccinato contro Sars-CoV-2 dopo un' esposizione ad alto rischio con un caso Covid, "deve adottare le stesse indicazioni preventive valide per una persona non sottoposta a vaccinazione, a prescindere dal tipo di vaccino ricevuto, dal numero di dosi e dal tempo intercorso dalla vaccinazione". Il vaccinato considerato 'contatto stretto' deve osservare, purché sempre asintomatico, 10 giorni di quarantena dall'ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo al decimo giorno o 14 giorni dall'ultima esposizione.
Ma perché se si è vaccinati bisogna comunque comportarsi come i non vaccinati? "La vaccinazione anti-COVID-19 è efficace nella prevenzione della malattia sintomatica, ma la protezione non raggiunge mai il 100%. Inoltre, non è ancora noto se le persone vaccinate possano comunque acquisire l'infezione da Sars-CoV-2 ed eventualmente trasmetterla ad altri soggetti", viene specificato nella relazione. Si sottolinea anche che alcune varianti "possano eludere la risposta immunitaria" data dai vaccini. "Segnalazioni preliminari suggeriscono una ridotta attività neutralizzante degli anticorpi di campioni biologici ottenuti da soggetti vaccinati con i vaccini a mRNA nei confronti di alcune varianti, come quella Sudafricana, e un livello di efficacia basso del vaccino di AstraZeneca nel prevenire la malattia di grado lieve o moderato nel contesto epidemico sud-africano".
Le misure anti-Covid per i vaccinati
Nessun "liberi tutti", dunque, nemmeno sul lavoro o in famiglia, per i vaccinati. Ogni lavoratore, inclusi gli operatori sanitari, "anche se ha completato il ciclo vaccinale, per proteggere se stesso, gli eventuali pazienti assistiti, i colleghi, nonché i contatti in ambito familiare e comunitario, dovrà continuare a mantenere le stesse misure di prevenzione, protezione e precauzione valide per i soggetti non vaccinati, in particolare osservare il distanziamento fisico (laddove possibile), indossare un'appropriata protezione respiratoria, igienizzarsi o lavarsi le mani secondo procedure consolidate" si legge nel documento.
"I vaccinati posso reinfettarsi ma rischi ridotti"
Anche i soggetti vaccinati, infatti, "possono andare incontro a infezione da SARS-CoV-2, seppur con rischio ridotto, poiché nessun vaccino è efficace al 100% e la risposta immunitaria alla vaccinazione può variare da soggetto a soggetto. Inoltre, la durata della protezione non è stata ancora definita".
Uno studio condotto su oltre 6.600 operatori sanitari nel Regno Unito, citato dall'Inail nel documento appena diffuso, ha mostrato che nei soggetti con pregressa infezione da SARS-CoV-2 "la durata dell'effetto protettivo dell'infezione precedente ha una mediana di 5 mesi".
L'ultimo documento stilato da Inail, Iss, ministero della Salute e Aifa
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Vaccinati o non vaccinati per i Capoccioni, gli Esperti, la Scienza non cambia nulla nei comportamenti e nei rischi:
- mantenimento di tutte le misure prudenziali, anzi aumento della distanza a 2 metri date la variabili impazzite del virus
- quarantena anche per i vaccinati se entrati in contatto con un positivo, visto che possono comunque trasmettere il virus
- ignota la durata della protezione dei vaccini. Ignota la percentuale di rischio personale se un vaccinato dovesse contrarre il virus. Alcuni vaccini non proteggono dalle varianti
A fronte di questo ignoto che continua a restare ignoto, gli stessi Capoccioni ci dicono però che Astrazeneca è "sicuro"...però se ti assumi il rischio di iniettartelo, poi non cambia nulla. La domanda che sorge spontane dunque è: perchè rischiare la trombosi se poi comunque stai al punto zero in cui ancora tutti siamo nei confronti della guerra alla pandemia?
Un anno. Un intero anno dove, oltre che dal virus siamo stati sommersi dai Parolai ammantati di Certezze, gli Illuminati col dito puntato, che, a guardare bene, non indica nessuna via di uscita, nessuna rotta certa e sicura ma soltanto la sabbia mobile dove quelle loro Certezze sono piantate e si disfanno.
Nessuno sa come e quando finirà; nessuno sa se il virus (e variabili) diventerà endemico; nessuno conosce la reale efficacia (e i pericoli) dei vaccini, che allo stato non spostano di un millimetro la tremenda situazione presente...però parlano tutti, hanno tutti la scienza infusa e e la bava alla bocca se per caso ti appare nella testa un punto interrogativo.
Al compimento del primo anno pandemico tutto quello che abbiamo sono le mascherine, i disinfettanti, i distanziamenti sociali e le chiusure sociali ed economiche. Intere generazioni di giovani stanno perdendo il periodo più bello e formativo, quello della scuola e delle amicizie. Attività chiudono, frustrando creatività ed imprenditorialità, lavoro ed economia.
Come i popoli primitivi, tocca rimettersi alla Natura, l'unica che meriti la maiuscola perchè è la sola che tiene in mano il gioco ed il giogo al quale siamo tutti sottomessi, compresi i Parolai. Saltellare attorno ad un totem, accendere fuochi sacri, compiere sacrifici sono ritualità che hanno lo stesso potere ed efficacia dell'ascoltare o leggere le intemerate degli Illuminati: in mezzo al mare, sull'esausto legno, tanta canea di mozzi, cambusieri e malfermi capitani, ma nemmeno un gabbiano ad indicare che l'approdo è vicino.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
Il presidente dell'Aifa afferma a Porta a Porta: "Il vaccino ha provocato su alcune donne delle trombosi, magari che hanno difetti di coagulazione, donne che prendono la pillola. Meglio che non lo facciano queste persone? Potrebbe essere così ma aspettiamo".
Ma le parole pronunciate questa sera a Porta a Porta dal professor Palù, presidente dell'Aifa, fanno riflettere. Palù non ha usato giri di parole ed ha affermato: "Il rapporto rischi-benefici è nettamente a favore dei benefici. Ovviamente si deve attendere la valutazione dell'Ema, che probabilmente darà una nota di avvertenza perché se soggetti femminili con problemi di coagulazione hanno avuto questa trombosi, probabilmente bisognerà studiare e chiedere maggiore attenzione verso questi soggetti". E ancora: "Il vaccino ha provocato su alcune donne delle trombosi, magari che hanno difetti di coagulazione, donne che prendono la pillola. Meglio che non lo facciano queste persone? Potrebbe essere così ma aspettiamo".
Il presidente dell'Aifa afferma a Porta a Porta: "Il vaccino ha provocato su alcune donne delle trombosi, magari che hanno difetti di coagulazione, donne che prendono la pillola. Meglio che non lo facciano queste persone? Potrebbe essere così ma aspettiamo"
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La pillola è un farmaco che causa aumento rischi di problemi della coagulazione, è cosa risaputo quindi se c'è una classe di persone a rischio che devono evitare Astrazeneca ben venga che si sappia
TARANTO - Una donna di 82 anni è morta dopo essere stata investita da un bus di Kyma Mobilità, l’azienda partecipata per il trasporto urbano, in Piazza Ebalia, a Taranto. Pare che la vittima avesse appena fatto il vaccino nell’edificio dell’ex Banca d’Italia, ora sede universitaria della Facoltà di Medicina dell’Università di Bari. Quando sono giunti i soccorsi, non c'era più nulla da fare. Sul posto gli agenti della Polizia Locale e i carabinieri. Sotto choc l'autista del bus che non si è accorto della presenza della donna, investita nei pressi della fontana Rosa dei Venti. Nella sede universitaria da alcune settimane è in corso la vaccinazione riservata per il momento agli over 80.
Vaccinati o non vaccinati per i Capoccioni, gli Esperti, la Scienza non cambia nulla nei comportamenti e nei rischi:
- mantenimento di tutte le misure prudenziali, anzi aumento della distanza a 2 metri date la variabili impazzite del virus
- quarantena anche per i vaccinati se entrati in contatto con un positivo, visto che possono comunque trasmettere il virus
- ignota la durata della protezione dei vaccini. Ignota la percentuale di rischio personale se un vaccinato dovesse contrarre il virus. Alcuni vaccini non proteggono dalle varianti
A fronte di questo ignoto che continua a restare ignoto, gli stessi Capoccioni ci dicono però che Astrazeneca è "sicuro"...però se ti assumi il rischio di iniettartelo, poi non cambia nulla. La domanda che sorge spontane dunque è: perchè rischiare la trombosi se poi comunque stai al punto zero in cui ancora tutti siamo nei confronti della guerra alla pandemia?
Un anno. Un intero anno dove, oltre che dal virus siamo stati sommersi dai Parolai ammantati di Certezze, gli Illuminati col dito puntato, che, a guardare bene, non indica nessuna via di uscita, nessuna rotta certa e sicura ma soltanto la sabbia mobile dove quelle loro Certezze sono piantate e si disfanno.
Nessuno sa come e quando finirà; nessuno sa se il virus (e variabili) diventerà endemico; nessuno conosce la reale efficacia (e i pericoli) dei vaccini, che allo stato non spostano di un millimetro la tremenda situazione presente...però parlano tutti, hanno tutti la scienza infusa e e la bava alla bocca se per caso ti appare nella testa un punto interrogativo.
Al compimento del primo anno pandemico tutto quello che abbiamo sono le mascherine, i disinfettanti, i distanziamenti sociali e le chiusure sociali ed economiche. Intere generazioni di giovani stanno perdendo il periodo più bello e formativo, quello della scuola e delle amicizie. Attività chiudono, frustrando creatività ed imprenditorialità, lavoro ed economia.
Come i popoli primitivi, tocca rimettersi alla Natura, l'unica che meriti la maiuscola perchè è la sola che tiene in mano il gioco ed il giogo al quale siamo tutti sottomessi, compresi i Parolai. Saltellare attorno ad un totem, accendere fuochi sacri, compiere sacrifici sono ritualità che hanno lo stesso potere ed efficacia dell'ascoltare o leggere le intemerate degli Illuminati: in mezzo al mare, sull'esausto legno, tanta canea di mozzi, cambusieri e malfermi capitani, ma nemmeno un gabbiano ad indicare che l'approdo è vicino.
I giornali potrebbero impegnarsi pure un po di piu a spargere terrore. Procediamo per ordine:
1) I vaccini ad oggi sicuramente garantiscono immunita' resistente ma non sappiamo se forniscano anche immunita' sterilizzante, ragion per cui dobbiamo andarci cauti ed i vaccinati devono rispettare le norme come le altre persone. Cio' che e' certo e' che un vaccinato positivo che, dati alla mano, sara' asintomatico nel 99% dei casi (se ha fatto Pfizer o Moderna) e che non incorrera' in forme gravi nel 100% dei casi (e qui rientrano anche i vaccinati AZ), diffondera' il virus decisamente meno di un non vaccinato. Questo e' vero anche per chi ha fatto solo una dose, come i meravogliosi dati britannici ci dicono. Tutto cio dovrebbe bastare per mettere a tacere ogni polemica sul: "perche' dovrei vaccinarmi ? ".
2) che vadano mantenute distanze di due metri lo si sapeva da ben prima delle varianti, purtroppo il precendente governo di geni aveva lasciato la vecchia regola del metro di distanza e nei ristoranti al chiuso spesso mangiavamo appiccicati ai vicini di tavolo.
3) La protezione dei vaccini non e' ignota ed e' decisamente maggiore dell'immunita' da infezione: e' stato infatti dimostrato che i vaccini Pfizer, Moderna e Novavax proteggono anche dalle varianti mentre l'immunita' da infezione no (se ti sei beccato il primo covid puoi reinfettarti con la variante brasiliana).
4) Astrazeneca certamente protegge contro la variante inglese, la piu diffusa in Italia. Pare invece non protegga dalla variante sudafricana che pero' non risulta essere diffusa in Italia.
Mi dispiace che siate costretti a leggere questa monnezza, purtroppo in Italia scontiamo la mancanza di divulgatori scientifici; stiamo recuperando ultimamente con Roberta Villa, Burioni e tanti altri ma la strada e' ancora lunga. Spero che un giorno arriveremo al punto in cui ogni cazzata letta sul corsera o repubblica potra' essere facilmente smontata dal lettore stesso.
TARANTO - Una donna di 82 anni è morta dopo essere stata investita da un bus di Kyma Mobilità, l’azienda partecipata per il trasporto urbano, in Piazza Ebalia, a Taranto. Pare che la vittima avesse appena fatto il vaccino nell’edificio dell’ex Banca d’Italia, ora sede universitaria della Facoltà di Medicina dell’Università di Bari. Quando sono giunti i soccorsi, non c'era più nulla da fare. Sul posto gli agenti della Polizia Locale e i carabinieri. Sotto choc l'autista del bus che non si è accorto della presenza della donna, investita nei pressi della fontana Rosa dei Venti. Nella sede universitaria da alcune settimane è in corso la vaccinazione riservata per il momento agli over 80.
A Napoli un anziano si sente male e muore pochi minuti prima della somministrazione del farmaco anti-Covid. Ma cosa sarebbe avvenuto se il malore fosse occorso pochi minuti dopo, magari al momento dell’iniezione?
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