Emergenza Coronavirus: thread unico.

[Sean]

La Lombardia chiede misure durissime
La Regione Lombardia attende le nuove disposizioni del governo e intanto chiede di intervenire con misure ancora più dure e restrittive anche sui trasporti pubblici.

Borrelli: la Lombardia avrà misure adeguate
Il commissario Angelo Borrelli ha assicurato, durante la conferenza stampa della Protezione Civile di oggi, che «entro stasera» ci sarà un Decreto che conterrà misure per la Lombardia « adeguate e proporzionate e condivise con la Regione». Il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, ha spiegato quali sono i sintomi da tenere sotto controllo per capire se è necessario chiamare il medico: «Chi ha dispnea e febbre, specie se in età avanzata», ha detto Brusaferro, «chiami il proprio medico e chieda assistenza. Sono i due sintomi piu’ frequenti per le persone che vanno incontro a decesso». Qui il nostro approfondimento con le indicazioni date dal presidente dell’Iss.

CorSera

[Sean]

Scanario non impossibile, pero' portarsi sfiga da soli Sean...... e romanzare su una possibile tragedia italiana lo trovo di cattivo gusto.

Saranno i Minoli a romanzare. Noi la tragedia italiana la stiamo vivendo, ci siamo calati dentro.

[Miller]

Intanto in Europa:

France 949 +296
Germany 800 +130
Spain 503 +102

[Sean]

Chiudere la Lombardia vuol dire default del paese non scherziamo dai

Credo che le priorità, rispetto alla pur importante questione economica, adesso siano altre. Se l'Italia verrà invasa dal virus, l'economia andrà giù comunque. L'unica speranza per contenere dunque i danni sanitari (e pure quelli economici, visto che sono legati assieme) è agire ora.

Sono prioritarie le seguenti considerazioni rispetto a quelle economiche, ovvero l'allarme che lancia stasera l'associazione delle terapie intensive lombarde:

_______________

"L'epidemia di COVID-19 esordita il 20 febbraio nell'area di Codogno è ormai estesa a tutta la Regione Lombardia con possibilità di diffondersi a tutto il territorio nazionale".


"Si tratta di un evento grave - prosegue la lettera sottoscritta dai rappresentanti delle terapie intensive lombarde - che mette in pericolo la sopravvivenza non solo dei malati di COVID, ma anche di quella parte di popolazione che in condizioni normali si rivolge al Sistema Sanitario per le cure di eventi acuti o cronici di qualsivoglia natura. Le strutture sanitarie sono sottoposte ad una pressione superiore ad ogni possibilità di adeguata risposta. Nonostante l'enorme impegno di tutto il personale sanitario e il dispiegamento di tutti gli strumenti disponibili una corretta gestione del fenomeno è ormai impossibile".


"Le attività ambulatoriali, la Chirurgia non urgente, i ricoveri nelle medicine - prosegue il documento - si sono ridotte a livelli prossimi allo zero". "L'intera rete delle terapie intensive è stata ristrutturata, creando strutture dedicate nelle quali, completamente bardati per difendersi dall'infezione, si lavora con grande fatica per assistere malati gravi e gravissimi, la cui vita dipende da apparecchiature tecnologicamente complesse disponibili purtroppo in numero limitato. Anche per questo motivo è assolutamente necessaria l'immediata adozione di drastiche misure finalizzate a ridurre i contatti sociali e utili al contenimento dell'epidemia". "In assenza di tempestive e adeguate disposizioni da parte delle Autorità - conclude il documento - saremo costretti ad affrontare un evento che potremo solo qualificare come una disastrosa calamità sanitaria".

https://milano.repubblica.it/cronaca/2020/03/07/news/coronavirus_lombardia_zone_rosse_bergamo_cremona_milano_aggiornamenti-250500829/?ref=RHPPTP-BH-I250559249-C12-P3-S1.4-T1

"Disastrosa crisi sanitaria", così definiscono lo scenario prossimo quei dottori al fronte. Speriamo non siano di cattivo gusto anche loro: qualche volta le crisi e la verità purtroppo lo sono, in specie quando ci camminano sopra.

[valium]

Si sa se si può prendere più di una volta?

[topscorer]

Pero' il tasso di mortalità in Italia è stranamente piu' alto della media

https://gisanddata.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/bda7594740fd40299423467b48e9ecf6

[VacCaccarino]

Io penso che l'OMS dichiarerà pandemia se in Italia,dopo aver allargato la rete di contenzione della zona rossa,dovessimo arrivare lo stesso a numeri a doppia cifra entro la settimana prossima.Africa e Sud America non possono essere prese come limite ultimo perché li i controlli non ci sono e i numeri saranno enormi non prima di un mese.

[Sean]

"Anche per questo motivo è assolutamente necessaria l'immediata adozione di drastiche misure finalizzate a ridurre i contatti sociali e utili al contenimento dell'epidemia" - a quali misure si riferiscono quei medici di terapia intensiva? E la regione lombardia, quando chiede misure severissime?

Chiudere un paio di paesi del bergamasco? Io non credo. Credo invece che stiano tutti chiedendo al governo di chiudere la Lombardia prima che sia troppo tardi non (solo) per loro ma per tutta l'Italia.

[Sean]

Si sa se si può prendere più di una volta?

Sì. C'è recidività anche una volta guariti.

[topscorer]

Notate come in Korea delsud su 7k casi confermati 44 morti, in Iran che ne ha praticamente come l'Italia 145 mentre in Italia sono 233

[Max90]

Se l’OMS dichiara la pandemia significhera’ che le misure di contenzione verranno ufficialmente dichiarate INEFFICACI, e si passera’, su direttive della OMS stessa, all’applicazione di misure di MITIGAZIONE.

Che saranno MOLTO restrittive, con tutte le conseguenze economiche e sociali del caso.

Si attendono nuove dal versante latino-americano e africano.

Cioè cosa succederà?

[Sly83]

Io penso che l'OMS dichiarerà pandemia se in Italia,dopo aver allargato la rete di contenzione della zona rossa,dovessimo arrivare lo stesso a numeri a doppia cifra entro la settimana prossima.Africa e Sud America non possono essere prese come limite ultimo perché li i controlli non ci sono e i numeri saranno enormi non prima di un mese.

Il fatto e’ che tecnicamente e’ necessario che vi siano casi anche in quelle zone, e’ implicito nella definizione di pandemia.
Ci sarebbero anche altri motivi “ufficiosi” che porterebbero al ritardo in tal senso ma se ne e’ gia’ parlato pagine indietro e francamente mi sembra al momento inopportuno.

[Sean]

Cioè cosa succederà?

Che quella organizzazione indicherà strade da seguire a tutti i Paesi associati, con direttive per l'interno e per l'estero nei confronti dei Paesi a maggiore rischio. Potrebbero imporre una minore mobilità, un isolamento nazionale e via discorrendo.

Sono misure non vincolanti ovviamente, visto che ogni Paese è sovrano per le sue questioni interne...però si andrebbe, nel caso, incontro a sanzioni ecomiche, non si dovessero seguire, e ad un isolamento di fatto.

[Sly83]

Cioè cosa succederà?

Contenimento e mitigazione
Questa recente ferita potrebbe essere uno dei motivi della cautela attuale dell’Oms. Ma ce n’è uno più importante. Esistono due tipi di risposta a una pandemia crescente. La prima è il contenimento: quando emergono dei casi, si può isolare ogni persona colpita e poi tracciare e mettere in quarantena i suoi contatti. Ha funzionato per la sars e per l’ondata di ebola tra il 2014 e il 2016.
Il secondo è la mitigazione o attenuazione. Se il contenimento si limita a rallentare il virus, alla fine si verificherà una “diffusione di comunità”: le persone finiscono infettate senza sapere come sono state esposte al virus, e diventa quindi impossibile mettere in quarantena i contatti. L’unica cosa che si può fare è rallentare l’epidemia in modo che non s’impenni in maniera rapida, sovraccaricando le strutture sanitarie. Vengono chiuse le scuole, cancellati gli eventi di massa o, come ha fatto la Cina e sta facendo l’Italia, vengono chiuse intere città quando si verificano diffusioni di comunità.

[Sean]

Iss, febbre e affanno: ecco i sintomi più comuni del coronavirus

"Nei pazienti deceduti e positivi al Covid-19 i sintomi di esordio più comuni sono la febbre e la dispnea (difficoltà a respirare), mentre meno comuni sono i sintomi gastrointestinali (diarrea) e l'emottisi, l'emissione di sangue dalle vie respiratorie ad esempio con un colpo di tosse". E' quanto emerge dall'analisi dei dati dei 155 pazienti italiani deceduti al 6 marzo condotta dall'Istituto superiore di sanità, che aggiorna quella condotta su 105 casi resa nota il 5 marzo.

"Questi dati suggeriscono che per chi presenta solo febbre è sufficiente allertare il proprio medico rimanendo a casa - spiega Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto - mentre in presenza di entrambi i sintomi è meglio contattare il 112 o 118. In ogni caso ricordiamo che bisogna assolutamente evitare di andare per proprio conto dal medico o al pronto soccorso, per evitare di esporre il personale e i pazienti a rischi".

Repubblica