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una vergogna, se fossimo un Paese civile con la P maiuscola ed invece di 60 milioni di italioti avessimo 60 milioni di Testa probabilmente il covid sarebbe un lontano ricordo già dalla scorsa primavera
come di consueto, non hai capito un caz.zo
ma ci sta
una vergogna, se fossimo un Paese civile con la P maiuscola ed invece di 60 milioni di italioti avessimo 60 milioni di Testa probabilmente il covid sarebbe un lontano ricordo già dalla scorsa primavera
Pensa che ieri ho visto due persone camminare mano per la mano, ho subito allertato le fdo, non rispettavano il metro di distanza.
I 18enni devono stare chiusi in cameretta davanti al pc!!
No fuori a fare socialità
Anche su questo bw si è dimostrato avanti nei tempi con in particolare un utente
sisi mi ricordo. Quando tutti protestavano per la chiusura delle discoteche e Salvini organizzava le conferenze con Bocelli (poro) e Montesano
Sisi,
Anche Io mi ricordo le scuole aperte con milioni di persone improvvisamente a pieno ritmo ad affollare i mezzi pubblici ed i contagi schizzare nel giro di poco.
Ricordo anche le palestre chiuse all'improvviso dopo una settimana di controlli a go go per l'adeguamento a mo' di minaccia.
E ce ne sarebbero tanti altri di ricordi..
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Tipo gli stessi che si sono fatti le meritatissime vacanze in grecia e a malta e poi si sono messi a piangere che mamma o papà stanno male, ricordi stupendi.
L’annuncio di Johnson & Johnson: «Il nostro vaccino è più efficace rispetto ai concorrenti, anche contro le varianti».
«Negli Stati Uniti vicini al traguardo della vaccinazione di massa». Per Alex Gorsky il preparato sviluppato dalla casa farmaceutica sarebbe «più efficace» per bloccare il contagio prima che il virus si evolva in nuove varianti.
Per Alex Gorsky, ceo di Johnson & Johnson, gli Stati Uniti sono ormai vicini al traguardo della vaccinazione di massa contro il Coronavirus. Il manager ha rilasciato un’intervista al quotidiano la Repubblica, dopo che la Fda ha approvato in emergenza l’uso del siero. «Stiamo uscendo dalla fase in cui dovevamo riservare i vaccini a categorie prioritarie, entriamo in quella in cui ci saranno dosi disponibili per tutti coloro che lo vogliono», ha detto Gorsky. All’aumento della produzione, condizione fondamentale, si accompagna la moltiplicazione dei centri per le vaccinazioni di massa: stadi, catene di farmacie, centri drive-through accessibili in automobile.
Ma a migliorare, sempre secondo Gorsky, è anche «la capacità di raggiungere ceti sociali meno abbienti e minoranze etniche perché tutti siano inclusi». Il presidente americano Joe Biden è inoltre riuscito a fare in modo che una casa farmaceutica concorrente, la Merck, metta due fabbriche a disposizione per produrre il vaccino di J&J. Una cooperazione fra rivali che darà un’ulteriore accelerazione alle forniture: fine maggio anziché fine luglio per avere a disposizione vaccini sufficienti per tutta la popolazione adulta degli Stati Uniti.
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
L’annuncio di Johnson & Johnson: «Il nostro vaccino è più efficace rispetto ai concorrenti, anche contro le varianti».
«Negli Stati Uniti vicini al traguardo della vaccinazione di massa». Per Alex Gorsky il preparato sviluppato dalla casa farmaceutica sarebbe «più efficace» per bloccare il contagio prima che il virus si evolva in nuove varianti.
Per Alex Gorsky, ceo di Johnson & Johnson, gli Stati Uniti sono ormai vicini al traguardo della vaccinazione di massa contro il Coronavirus. Il manager ha rilasciato un’intervista al quotidiano la Repubblica, dopo che la Fda ha approvato in emergenza l’uso del siero. «Stiamo uscendo dalla fase in cui dovevamo riservare i vaccini a categorie prioritarie, entriamo in quella in cui ci saranno dosi disponibili per tutti coloro che lo vogliono», ha detto Gorsky. All’aumento della produzione, condizione fondamentale, si accompagna la moltiplicazione dei centri per le vaccinazioni di massa: stadi, catene di farmacie, centri drive-through accessibili in automobile.
Ma a migliorare, sempre secondo Gorsky, è anche «la capacità di raggiungere ceti sociali meno abbienti e minoranze etniche perché tutti siano inclusi». Il presidente americano Joe Biden è inoltre riuscito a fare in modo che una casa farmaceutica concorrente, la Merck, metta due fabbriche a disposizione per produrre il vaccino di J&J. Una cooperazione fra rivali che darà un’ulteriore accelerazione alle forniture: fine maggio anziché fine luglio per avere a disposizione vaccini sufficienti per tutta la popolazione adulta degli Stati Uniti.
Anticorpi monoclonali contro il Covid, via ai test sull’uomo in Italia.
Rino Rappuoli e il suo team lavorano da un anno per mettere a punto la cura contro il Covid-19: «Il farmaco è molto potente e potrebbe essere a disposizione dall'estate. I costi? Saranno accessibili» .
L'anticorpo è inoltre capace di combattere anche le varianti inglese, sudafricana e brasiliana.
«Gli anticorpi sono sostanze naturali prodotte dal nostro organismo. Noi non abbiamo fatto altro che selezionare gli anticorpi prodotti dai pazienti guariti, riprodurre in laboratorio quelli più potenti, fino a passare alla produzione industriale che li rendono un medicinale da reiniettare nelle persone».
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
L’Italia ha bloccato l’esportazione di 250mila dosi di vaccino di AstraZeneca in Australia
È il primo paese dell'Unione Europea a usare il meccanismo approvato a fine gennaio dalla Commissione Europea.
L’Italia ha bloccato l’esportazione in Australia di 250mila dosi di vaccino contro il coronavirus prodotto da AstraZeneca: è diventata quindi il primo paese dell’Unione Europea a usare il meccanismo introdotto alla fine di gennaio dalla Commissione Europea che stabiliva che le esportazioni di vaccino fuori dall’Unione dovevano essere autorizzate dagli stati membri dove il vaccino era stato prodotto. Le dosi bloccate erano state infialate nello stabilimento di Anagni (provincia di Frosinone), che lavora per la causa farmaceutica AstraZeneca. Secondo il Financial Times, la decisione di bloccare le esportazioni verso l’Australia era stata notificata la scorsa settimana dal governo italiano alla Commissione Europea. La Commissione aveva il potere di respingere la richiesta dell’Italia, ma non l’aveva fatto. Mark Lowen, corrispondente di BBC a Roma, ha parlato di una «mossa forte e decisa» da parte del presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi.
È il primo paese dell'Unione Europea a usare il meccanismo approvato a fine gennaio dalla Commissione Europea
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
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